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Creato da giadaberna82 il 18/05/2014

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ANCORA SONO QUI

Post n°15 pubblicato il 07 Agosto 2014 da giadaberna82

E sono qui. Come una cogliona. A scrivere di te. Perchè è impossibile. No,dico, è impossibile non pensarti. E’ impossibile non scrivere di te. E’ impossibile non far sapere agli altri quanto bello sei. Dicono che dopo 4 mesi che ti piace una persona, tu ti sia innamorato. E dopo tre anni invece? Cos’è? Lo si può chiamare amore? Cioè, nonostante i kilometri. Nonostante il fatto che non ti ho mai abbracciato, accarezzato, baciato, sfiorato, si può definire amore? Nonostante il fatto che sparisci senza un motivo. Lasciandomi così. Vuota. Persa. Confusa. Illusa. Delusa. Ma innamorata. Di te. Del tuo sorriso, e della tua risata. E delle tue fossette. E della tua voce. Del tuo essere ‘stronzo’, ma dolce. Tanto dolce da far perdere la testa. A chiunque. Soprattutto una cogliona come me. Perché io ti amo. Ed è vero,sai? ‘Troppo amore manda via le persone’. Ho sbagliato. Ti ho amato. Troppo forte. Ma, ti prego, perdonami di avertelo lasciato capire. Perdonami, se mi sono innamorata di te. Se ti ho trattato bene. Se ti ho disturbato alle 5 del mattino, dicendoti che mi mancavi. Se ti cerco tutt’ora, in attesa di una tua risposta. Perdonami se ti penso. Perdonami, amore mio, se ti amo.”

 
 
 

TI PARLO SPESSO........

Post n°14 pubblicato il 07 Agosto 2014 da giadaberna82

"Ti parlo spesso, lo faccio nella mia mente, e altrettanto spesso ti scrivo. C'è chi ha un diario segreto, io ho te: un bel ricordo. Ti parlo spesso, potrà sembrare sciocco, ma in qualche modo ho dovuto trattenerti. C'è un momento, quando la persona che speravi ti restasse vicino se ne va, in cui devi scegliere l'opzione meno dolorosa. Puoi allontanarti, farti da parte, arrabbiarti, spaccare tutto, essere dolce, essere un'amica, fingerti allegra e spensierata, essere distaccata. Le provi tutte, e alla fine scegli quella che ti aiuta ad arrivare alla fine della giornata senza essere sfinita. Così ho provato a starti vicina, a starti lontana, a volerti bene anche se ti amo. Le ho provate tutte, ed ogni sera, nel letto, piangevo. Adesso so che l'unica cosa che posso fare, l'unica che non mi distrugge, è parlarti. Continuare a parlarti senza che tu mi senta mai. Ti racconto tutto, davvero. E' il mio tempo, mi sto prendendo il mio tempo per lasciarti andare. Lasciami fare, lasciami dire. Ieri ho ascoltato una canzone che sono sicura ti piacerebbe tanto e finalmente ho imparato a cucinare qualcosa oltre alle uova e alla pasta in bianco. Lascia che ti racconti tutto, ok? A lavoro va bene, stranamente bene, e i miei capelli fanno mediamente schifo. Come al solito. Cerca di capire: non ti voglio dimenticare. Dimenticare è da vigliacchi, non è la cura. Dimenticare è la malattia. Io ti parlo ogni giorno per ricordarmi che non ci sei, che sarebbe bello che tu ci fossi, ma non ci sei. Che ci sei stato ed hai scelto di non esserci più. Ti parlo ogni giorno perché sono coraggiosa. Non ho mai capito quelli che si vantano di essere soli e di cavarsela alla grande senza amore. Bravi, sul serio. Ma il livello di difficoltà si alza notevolmente quando si è da soli e si continua ad amare. Così mi sento incredibilmente potente: ti amo. Ti amo per ricordarmi che tu non fai altrettanto, mi distruggo per ricordarmi che non mi fermerai. Ti racconto tutto, e spero che un giorno svanirai, così come svanisce la rugiada quando sono in piedi già da un po', così come svaniscono le navi all'orizzonte. Quando ero piccola mi chiedevo sempre dove andassero a finire, avevo quasi paura di scoprirlo, ma ti prometto che di te non chiederò niente a nessuno. Ti ricordo, sono ancora bella senza di te, ma ho gli occhi tristi e per quelli non esiste rimedio.

 
 
 

UN ALTRA COME TE....IO NON SO DOVE LA TROVO

Post n°13 pubblicato il 07 Agosto 2014 da giadaberna82

Hai ragione, una come me difficilmente la troverai ancora. Forse troverai una che mi somiglierà nel modo di parlare, nel modo di incrociare le gambe o legarsi i capelli. Ma un come me non la troverai davvero mai. Ma come io uno come te non lo troverò mai, e se dovesse succedere scapperei il più lontano possibile da lui. Io di speciale non ho niente se non qualche parola di troppo e qualche modo di essere sbagliato, ma per te ero diventata speciale. Per te avevo messo di essere dura, aveva posato l'armatura e ti avevo abbracciato, ti avevo permesso di entrare oltre le mura che avevo costruito con gli anni perché avevo fatto il grandissimo errore di fidarmi di te. Con te sono stata diversa. Dove la trovi una che nonostante tutte le volte che la lasci sola quando torni la trovi sempre li ad aspettarti. Una che non vede l'ora di finire qualunque cosa stia facendo per stare insieme a te. Una che non smette un attimo di pensarti, che cerca i tuoi occhi in quelli delle persone perchè in tutta la giornata tu sei l'unica cosa che vuole vedere. Una che nonostante la stanchezza, la febbre, il sole o la neve avrebbe fatto sempre di tutto per stare qualche minuto tra le tue braccia. Una che qualunque cosa tu facessi le sembrava sempre una cosa meravigliosa, che se le regalavi un fiore per lei era come avere un grande giardino fiorito. Dove la trovi una che ti rimane accanto sempre in ogni scelta, che combatter per te ogni santo giorno. Una che ti ama ancora dopo che le hai sparato dritto al cuore, dopo che l'hai fatta piangere ogni notte da quando te ne sei andato, che ti ha abbracciato quando sei ritornato epoi te ne sei di nuovo andato. Trovala una che nonostante tutto il male che le hai fatto, dopo che le hai fatto perdere tutto, ti perdona. Una che ti ha ama come me non la troverai mai più, e forse la rimpiangerai sempre un pò, ma è quello che ti meriti

 
 
 

ricominciamo

Post n°12 pubblicato il 05 Agosto 2014 da giadaberna82

Ricominciamo piano, così. Come due animali che si sono feriti troppo. Piano, dai. Dopo grandi litigate. Dopo le incomprensioni. Dopo le parole cattive. Siamo stanchi in due, lo vedi? Ma ricominciamo. Piano. Da lontano. Un messaggio ogni tanto. Un sorriso quando c'incontriamo per caso. Come stai com'èandata la giornata mi manchi lo sai? Troppo feriti. Nell'orgoglio. Nel cuore. Nella pelle. Ricominciamo piano. Giriamoci intorno. Annusiamoci di nuovo, dai. Guardiamoci di nuovo. Piano, mi va bene. Ma poi, ti prego, ritorniamo vicini.

 
 
 

Confessioni di una notte alcolica

Post n°11 pubblicato il 05 Agosto 2014 da giadaberna82

Dai, te lo dico ora perché è notte fonda e tu però dovrai far finta che non ti abbia mai detto niente, perché ho bevuto e spero di non ricordarmelo domani. A volte mi manchi. E quando ti penso, cerco di capire cosa mi manca di te, visto non mi hai mai dato un grande amore. Mi hai dato poco di buono e tanto male e questo mi fa sentire stupida perché mi manchi comunque. Mi hai dato qualcosa che non avrei dovuto avere a trent'anni, ancora fresca e quasi innocente. Mi hai dato il cinismo. Mi hai insegnato che si può solo fare sesso, e mai l'amore. Mi hai tolto la dolcezza di un bacio dato solo per il gusto di un gesto d'affetto. Io, ancora oggi, se un uomo mi bacia penso che sia perché da me vuole il sesso e nient'altro. Mi hai dato mancanze. Mi hai fatto sentire non abbastanza, a metà, eterna seconda, non importante. E io volevo solo essere amata, nient'altro. Quindi, quando mi manchi, penso che mi manca quello che saremmo potuti essere. Perché, per assurdo, sei l'unica persona con cui io ci abbia creduto davvero. C'è stato un momento in cui me la sono immaginata una vita insieme. Non tutta la vita, una parte. Ed è assurdo, perché una parte di me l'ha sempre immaginato come saresti stato bello se ti fossi innamorato di me. Come mi sarei sentita a posto. Ho sempre immaginato per me una vita fuori dal comune. E tu eri il tipo di persona con cui scelte assurde avrebbero avuto un senso. Immaginavo avremmo potuto cambiare città insieme. Immaginavo una casa piccola, un materasso per terra, l'odore di vernice. Immaginavo di lavorare la notte, tornare a casa e trovarti lì. Immaginavo di girare la città insieme, vedere posti assurdi. Immaginavo di scrivere e poi leggere per te. Giuro. L'ho immaginato e non te l'ho mai detto. Come le tante cose che non ti ho mai detto, che non ti ho mai rimproverato, che non ho mai condiviso per paura di perderti ancora di più. Come quella volta che nel sesso ho messo tutto l'amore che avevo dentro. L'unica volta che nella mia vita ho fatto l'amore e tu nemmeno lo sapevi. Era dopo l'ultima volta che eravamo ha ballare ero brilla, è vero. Ma me lo ricordo ancora. Perché quella sera avevo fatto l'amore e non sapevo cosa volesse dire ed ero triste perché non te lo potevo dire. Sei stato il mio primo. Il primo di tante cose. Questo non lo dimenticherò mai. Prima di lasciare la città, quando già eri andato via di nuovo, ho pensato di vederti per dirti che, una volta tornata, avrei voluto provarci sul serio. Io e te, intendo. Giusto per dirti quanto sono stupida. Volevo solo essere amata. Credo sia per questo che mi manchi. Mi manca l'amore che non mi hai dato. Tutte le volte in cui non mi hai preso la mano. In cui non mi hai abbracciato. In cui sei sparito. Anche questa è una cosa che non scorderò mai. Credo sia per questo che mi mancherai un po' sempre. Per tutta la splendida vita che avremmo dovuto vivere insieme e che non abbiamo vissuto e che rimane da qualche parte, in un cassetto, in un limbo, il posto dei quasi-amore, non lo so nemmeno io

 
 
 
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