Creato da robertocass il 22/03/2011
Storie di Vita Ordinaria e di Controinformazione

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 

I miei link preferiti

 

Ultime visite al Blog

 
robertocassm12ps12solitudinesparsadony686cassetta2amici.futuroieriDott.Ficcagliamarabertowgprimicerisurfinia60terrybrevilucylla_sdtempestadamore_1967capitolato
 

Ultimi commenti

 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 
 

Chi può scrivere sul blog

 
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 

 

 
« Diario di una Giovane AlienaColtan: il materiale mal... »

Diario di una Giovane Aliena

Post n°114 pubblicato il 15 Aprile 2017 da robertocass
 
Foto di robertocass

03 - La Volontaria

 

 

 

Sono stata in ospedale a trovare un parente e sono rimasta affascinata dai ragazzi che fanno volontariato, tutti preparati affrontano situazioni spesso disperate, dai malati terminali ai bambini spesso malati sieramente che loro cercano di far sorridere con i loro vestiti da clown e il naso coperto da una pallina rossa.

Ho scoperto l'importanza di stare vicino ad una persona che soffre e quanto conta riuscire a far sorridere, quanto conta una nmedicina che tocca l'anima e non costa nulla.

Una ragazza mi ha raccontato la sua storia.

Vedi eranoi anni che non mi sentivo soddisfatta, erano anni che non riuscivo a confrontarmi con la gente, ma a rapportarmi davvero, a cercare di aiutare chi soffre,a cercare di comportarmi come Cristo, a stare vicino senza parlare ma solo per far sentire che io sono qui, ti sono vicino, sappi che se avrai bisogno ci sono e ci sarò sempre.

Ho saputo per caso del corso per divenatre clown per l'assistenza ospedaliera ai bambini ma non solo, è il corso base, l'inizio di un percorso difficile che deve consentirti di rapportarti con serenità con il male e talvolta anche con la morte.

Sono tre giorni di corso, tre giorni che ti cambiano la vita, tre giorni dove parole come gioia, abbraccio, amicizia, condivisione, accettazione, serenità, gioco, sorriso assumono una dimensione diversa, la dimensione che avevano quando non ne conoscevamo il significato, quando eravaamo spensierati, quando il tempo non era ancora tiranno e gli impegni erano solo i nostri giochi.

La cosa veramente unica che accade in quei tre giorni è che tutti ritrovano la voglia di giocare.

Ci si rende conto che esistono tante altre persone che come come te hanno bisogno di scollarsi di dosso troppi anni di bugie, troppi anni durante i quali si è stati costretti a nascondersi, anni in cui ci si è vergognati dei propri difetti e delle proprie paure, difetti e paure che poi all'improvviso diventano la nostra forza.

Difetti e paure con cui finalmente ora puoi giocare e ridere di cuore.

E così, forte di questa nuova dimensione ti senti piena di coraggio e fiera di aver imboccato questa volta la strada giusta.

Questa è l'essenza del nostro volontariato.

Tutto è già nelle motivazioni che ci hanno spinto a partecipare al primo corso ed è da queste motivazioni che dobbiamo trovare tutta l'energia e l'entusiasmo necessari a percorrere questo cammino.

Qualche volta è pesante ma tutto passa quando vediamo i bambini che ci guardano e giocano con noi, bambini che stanno soffrendo e che con noi ritrovano la serenità.

Tutto passa quando i genitori vengono a ringraziarci perché il bambino grazie a noi ha ripreso a sorridere.

Sì spesso basta un sorriso per cambiare e per veramente aiutare anche a guarire.

Vado anche nelle case di riposo e l'unica cosa che l'anziano vuole è essere ascoltato.

Mi raccontano la loro vita, parlano tanto, talvolta anche in dialetto e non sempre capisco tutto quello che dicono, ma basta star loro vicino e tenergli la mano.

Non faccio altro ma per loro è tanto e mi aspettano e mi ringraziano e mi aspettano, ma sanno che arrivo, sanno che arrivo e gli porto le paste che mangiamo tutti insieme, sanno che arrivo e che con me possono parlare e che li ascolto.

Racconti di vita, di esperienze belle e brutte, racconti che ascolto davvero volentieri, non sai cosa perdi a non parlare con gli anziani che conosci o che solamente incontri.

Troppe volte la frenesia di una vita che ora non mi appartiene ti fa perdere il contatto con queste realtà, realtà di dolore ma anche di guarigioni, di incontri dopo che è tutto è passato.

Ma anche di delusioni alle quali non ti abitui mai, arrivare e la persona che avevi visto giorni prima non c'è più, ma è solo un attimo, ce ne sono tante che ti aspettano e che hanno bisogno della tua assistenza.

Questo è quello che facciamo noi volontari.

Mi parli di alieni, sì penso che lo sono anch'io, sono talmente diversa dai ragazzi della mia età che penso davvero di esserlo.

Lo siamo tutti noi che cerchiamo delle risposte diverse e che non vogliamo essere catalogati.

E poi mi piace esserlo, perché non vieni a trovarci?

Siamo in tanti, troverai tanti alieni come me e te.

Ti aspetto.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963