Creato da robertocass il 22/03/2011
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Messaggi di Giugno 2016

 

Il Marittimo

Post n°70 pubblicato il 08 Giugno 2016 da robertocass
 
Foto di robertocass

4° Puntata

 

 

 

Eravamo a Barcellona e dovevamo caricare dei tralicci molto alti e pesanti.

Primo puoi venire, sono arrivate le gru e sono molto alte, come dobbiamo posizionarle?

Il posizionamento del carico è fondamentale e gli sbagli possono diventare pericolosi in navigazione, e questo è uno dei compiti del Primo.

Non c'è molta scelta, posizionatele in coperta e assicuratele con i tiranti.

E così facemmo anche se tutti si lamentavano che era troppo rischioso, anche il Primo le vedeva male ma non potevamo fare altrimenti.

E così partimmo, dovevamo attraversare l'Atlantico ed eravamo tutti preoccupati, tutti guardavamo quelli torri sulla coperta, che sembrano ben assicurate ma nessuno di fidava.

Il Comandante veniva spesso sul ponte era sempre in contatto con il marconista per avere sempre le notize meteo più aggiornate.

Eravamo in viaggio da tre giorni quando veniamo a sapere di una burrasca nel Golfo del Messico, la nostra destinazione e noi ci eravamo maledettamente vicini.

Il giorno dopo il mare cominciò ad ingrossarsi, la nave sbilanciata dal carico ballava paurosamente.

Stavamo andando incontro all'uragano e non potevamo evitarlo.

Si ballava tanto, le onde si rovesciavano sulla coperta ed erano alte almeno dieci metri.

I tralicci di ferro vibravano al vento e facevano un rumore assordante, unito a quello del mare diventava insopportabile.

Era impossibile tenersi in piedi, bisogna camminare tenendosi saldi alle transenne.

Pioveva fortissimo e le tele incerate non riuscivano a coprirti e si restava bagnati e al freddo.

Un freddo pungente aumentato dal vento che spirava ad almeno 80 nodi.

Nessuno parlava e tutti guardavano al comandante che stava fermo sul ponte di comando.

Rimase fermo sul ponte per tre giorni e tre notti, con motori al minimo cercando solo di mantenere la posizione.

Il rischio di imbarcare troppa acqua era altissimo, le pompe nelle sentine attaccavano continuamente, avevamo un assetto tutto piegato a sinistra.

Il carico nonostante le legature si era spostato ed il peso aumentava lo sbilanciamento già fortemente accentuato.

Tutti gli ufficiali erano sul ponte, nessuno parlava, tutti guardavano il mare e la prua della nave che saliva e scendeva scomparendo fra le onde e poi risaliva, e tutto con un rumore assordante.

Anch'io ero lì che mi tenevo forte per non cadere.

Comandante, ebbi il coraggio di chiedere, cosa possiamo fare?

Ragazzo se credi prega.

Rimasi di stucco e lo guardai attentamente, era molto serio, non scherzava affatto.

Il rischio diventava sempre più grande, se non uscivamo dalla burrasca rapidamente la nave avrebbe cominciato a piegarsi ancora e sarebbe diventato veramente difficile andare avanti.

Nessuno mangiava o beveva, con quel mare era veramente impossibile, si andava avanti con limoni e arance.

Ma finì, il quarto giorno il mare comiciò a calmarsi e restammo con due giorni di onde lunghe con lo scafo che lentamente cominciava a raddrizzarsi

Si fece il calcolo dei danni e si cercò di posizionare meglio i tralicci.

I danni erano consistenti, gli urti del carico sullo scafo imponevano un rientro in porto per la manuntenzione e per il controllo delle apparecchiature che erano tutte andate in tilt.

Il sesto giorno vedemmo terra, da Vera Cruz partirono i rimorchiatori d'alto mare per prenderci e portarci al molo.

Era finita, attraccammo e subito salirono a bordo i tecnci per le riparazioni.

Avevamo il giorno libero e tutti scesero, tutti meno il comandante e il primo che dovevano verificare i danni e comunicarli all'armatore.

Primo, posso dare una mano ?

Mi guardarono e mi sorrisero, il clima era finalmente più disteso.

Certo vieni, le cose da fare non mancano certo.

Restammo in porto per 10 giorni, quasi senza fare nulla, vista la presenza dei tecnici a bordo.

La sera si andava nei locali a bere e si veniva sempre avvicinati da ragazze molto giovani e talvolta anche molto belle, erano tutte prostitute che giravano alla ricerca di clienti.

Non c'era l'AIDS o forse non si sapeva che ci fosse.

 
 
 
 
 

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