Creato da Rosa_in_inverno il 21/03/2009

Rosa in inverno

Per essere donna sempre. Di Ornella Pigati

 

 

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Mitologia e Fertilità.

Post n°27 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da Rosa_in_inverno

 

Ho sempre amato la Mitologia e sono sempre stata certa che i miti, così come i codici, contenessero le grandi verità dell'esistenza. Oggi noi sappiamo che la fertilità femminile non è limitata e che esistono le cellule staminali degli ovociti. Oggi noi sappiamo che nel midollo osseo alberga il segreto della fertilità, perché lì e non solo nelle gonadi si formano le cellule germinali primordiali, le cellule della vita. Ma voi avreste mai pensato che anche gli antichi Greci e gli Egizi lo sapessero?

Urano, il Cielo stellato, è figlio di Gea, la madre Terra. Urano sposa la madre, ma è geloso dei figli. Gea, per proteggerli, si allea con Crono, il Tempo tiranno, che recide i genitali di Urano, il cui sangue cadde sul suolo, fecondando un'ultima volta la Terra e originando i Giganti, le Erinni e le Ninfe Melie.

Come accade questo?

Forse perchè nel sangue ci sono gli spermatozoi, che si formano nel midollo osseo per poi passare nel sangue, perché il midollo osseo non costruisce solo le cellule del sangue, ma anche le staminali germinali. Queste, quando occorre, abbandonano il midollo e viaggiano nel sangue fino ad arrivare alle ovaie, ove creano nuovi ovociti. I recenti esperimenti dimostrano che esiste un segnale il quale parte dall'ovaio e arriva al midollo per informare che servono nuove staminali per formare nuovi ovuli, al fine di sostituire quelli deteriorati o perduti.

Avere nel midollo una riserva di cellule che possono diventare oociti è forse il modo per la donna di difendersi dalle malattie dell'ovaio (tumori, infezioni, endometriosi, effetti di radio-chemioterapia e menopausa) e poter conservare la propria fertilità. È un modo di conservare la specie escogitato dalla natura che sino a pochi anni fa nessuno aveva osato immaginare. Come si pensava nell' antico Egitto dei templi di Ibis, Edfu e File: lì si trovano iscrizioni che fanno vedere come lo sperma si formi nel midollo delle ossa, che venivano imbalsamate con grande cura, perché potessero conservare la capacità di trasmettere la vita, anche dopo la morte.

 
 
 
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IL PROGETTO E LA FONDAZIONE.

Il mio intento ora è di formare una squadra composta dall'equipe del dr. Jonathan Tilly e da quella del prof. Massimo De Felici e creare una fondazione che promuova e sostenga il progetto di ricerca sulle cellule staminali ovariche, al fine di rigenerare l'ovaio. Il progetto è rivolto specificamente alle donne in P.O.F. ma potenzialmente estendibile anche a tutte le altre. 

7/11/2011

La squadra è stata formata, ma sia il prof. Massimo De Felici che il dr. Jonathan Tilly faticano sempre più a reperire fondi per il progetto di ricerca e sperimentazione sulle staminali ovariche. Il freno viene tirato dalle case farmaceutiche,  che non venderebbero più pilloline, cerotti gel e inalatori a base di estro-progestinici qualora l'ovaio potesse essere rigenerato con un semplice intervento in laparoscopia.

Questo è il mondo in cui viviamo. Questo è Il Vero Potere, che per mantenersi al potere non esita a sacrificare la salute e il benessere degli esseri umani.

Rifletteteci e ricordatelo.

8/02/2013

 

 

 

PERCHÈ QUESTO BLOG?

Ho creato questo blog per parlare al mondo di una patologia tanto invalidante quanto sconosciuta: la P.O.F. o menopausa precoce.

Le donne che ne soffrono sono moltissime, ma difficilmente ne parlano, se non tra loro, perchè si sentono menomate nella propria femminilità.

Questo silenzio rende la P.O.F. una malattia "orfana".

Io l'ho adottata, dopo che lei mi ha scelta, ed ho deciso di diventarne testimone.

Perseguo un programma civile e politico di cui i seguenti sono i punti salienti:

- far conoscere la P.O.F. o menopausa precoce al maggior numero di persone possibili;

- sensibilizzare lo Stato, le istituzioni pubbliche e private ed i media riguardo alla necessità:

1) di predisporre centri specializzati per accogliere ed assistere gratuitamente le donne con la P.O.F.;

2) di favorire, incoraggiare e sostenere la ricerca medico-scientifica, in particolare quella sulle cellule staminali, in Italia fortemente penalizzata dai veti imposti dalla legge 40 e dagli ingenti tagli finanziari. 

Invito tutti i visitatori di questo blog a copiarne il link sul loro profilo.

Grazie.

http://blog.libero.it/Rosaininverno/ 

 

 

 

 

 

IL MIO SIMBOLO

Ho scelto come simbolo una rosa rossa. Una rosa rossa che ha mantenuta intatta la propria bellezza, anche nel gelo dell'inverno.

La rosa è, per eccellenza, l'emblema della donna e del suo organo sessuale: la vagina.

Il rosso è il colore del sangue: anche di quello che si perde con il ciclo mestruale che, nella donna in menopausa precoce, scompare.

Il ciclo mestruale, dunque, è una perdita di sangue, ma è la somparsa di quel ciclo a diventare la vera perdita.

E' allora che una donna cerca nuove risorse da esprimere, nuove prospettive da cui guardare e guardarsi, nuove strade da percorrere.

Ma, qualunque sia il percorso che intraprende, ella rimane comunque una rosa rossa. Una Donna sempre.

 

 

 

 

Lettera aperta all'onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni

Cara Maria Antonietta, sono una delle tante giovani donne che, ancora ragazza, ha ricevuto una diagnosi di P.O.F. (Premature Ovarian Failure), ossia di menopausa precoce.

A trent'anni sono stata espropriata della mia identità di donna, della possibilità di procreare e della mia salute.

La P.O.F. è una grave malattia endocrina, che si accompagna sempre ad altre patologie sistemiche, genetiche o di natura autoimmunitaria, provocando un rapido ed inesorbile deterioramento degli organi, dunque un invecchiamento prematuro. Oggi io sono anagraficamente una quarantenne nel corpo di una sessantenne.

La Medicina non dispone di terapie in grado di ripristinare la funzionalità ovarica e in Italia non esistono centri preposti alla presa in carica delle giovani affette da P.O.F. Non solo: questa malattia a tutti gli effetti cronica, non prevede neppure l'esenzione sanitaria.

Superato il primo periodo di disperazione, ho cominciato a studiare Medicina ed ho scoperto le cellule staminali che, secondo alcuni esperimenti condotti da ricercatori statunitensi, potrebbero trovarsi anche nell'ovaio della donna e consentirne la rigenerazione. Un'altro gruppo di ricercatori suggerisce addirittura che la fonte della fertilità femminile si troverebbe nel midollo osseo, ove verrebbero prodotte  cellule staminali progenitrice della linea germinale, che rifornirebbero di ovociti l'ovaio stesso. Se anche una sola di queste teorie si rivelasse fondata,  sarebbe possibile eliminare la menopausa, sia precoce che fisiologica.

In Italia nessuno persegue queste ricerche ed io personalmente, insieme ad altre compagne di viaggio, vorrei farmi promotrice di un progetto specifico, politico e civile,  che garantisse alle "poffate" (come ironicamente tra noi ci chiamiamo) attenzione ed interesse da parte delle istituzioni .

Confidando in un Suo gentile riscontro, La saluto cordialmente, esprimendoLe tutta la mia stima per l'esemplare impegno profuso a tutela dei diritti dei malati e della libertà di ricerca scientifica.

5/02/2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

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