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La presenza.

Post n°235 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da salvatore.ravas
Foto di salvatore.ravas

Mentre leggete questo, per un secondo, rivolgete la vostra attenzione a chi sta leggendo. In quel secondo diviso di consapevolezza che cambia, ciò che sentite è una presenza, non è vero? Mentre leggete, diventate consapevoli di chi legge. Bene, quella presenza è la vostra anima. Non è la vostra mente che potrebbe dire: “Oh, credo che berrò un caffè”. C’è una presenza, e quella presenza è l’on/off dei vostri pensieri: c’è un pensiero che guizza on e off e in quel off c’è una presenza. In quella presenza i pensieri vanno e vengono. Perciò un pensiero insorge, rimane per una frazione di secondo, letteralmente, e poi se ne va. Poi, certamente, attraverso l’associazione, conduce ad un altro pensiero e quello viene e va. In quella presenza le emozioni vengono e vanno. In quella presenza le percezioni del mondo vengono e vanno. In quella presenza le molecole del vostro corpo vengono e vanno. In quella presenza ogni cosa che accade viene e va.

Rimane soltanto la presenza e nelle tradizioni Orientali noi chiamiamo questa presenza la consapevolezza onnipresente dell’osservatore, o coscienza. Nelle tradizioni Orientali diciamo anche che la finestra a quella presenza è lo spazio fra i vostri pensieri. E quella presenza è una consapevolezza sempre presente in cui tutto viene e va. Perciò quando eravate un bambino il vostro corpo era diverso, le vostre percezioni erano diverse, i vostri pensieri erano diversi, le vostre emozioni erano diverse, ma avvenivano tutte nella presenza che è lì proprio ora ed era lì anche allora. Quando eravate un adolescente, ogni cosa era diversa e quando sarete una persona anziana, ogni cosa sarà diversa, ma la presenza rimane constante.

Questa è la vostra identità a livello d’anima in cui ogni altra cosa si trasforma e cambia la sua forma e fenomeni. Se restate vicini a questa presenza, potrebbe essere il vostro biglietto per la libertà. Questa presenza è l’unica cosa reale riguardo a voi e se andate un po’ più in profondità in questa presenza riconoscerete anche, non in modo intellettuale, forse, ma certamente a livello d’esperienza, che questa presenza è al di là della nascita e della morte. Che anche la nascita e la morte sono l’on e l’off nella presenza. 

Deepak Chopra

 

Tratto dell’articolo originale in inglese: http://www.resurgence.org/2005/chopra231.htm

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste  

La riproduzione e la diffusione di questo materiale è libera e incoraggiata purché si citi la fonte e si rispetti la Creative Commons License.

 

 
 
 
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