Creato da: piccodgl il 29/04/2006
AFFERMANDO LA MARGINALITA' DELLA META; A PATTO CHE SI PERCORRA ONESTAMENTE LA STRADA.

 

 
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1917 - 2010

Post n°371 pubblicato il 26 Giugno 2010 da piccodgl

Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

 
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Commenti al Post:
mwinani
mwinani il 20/08/10 alle 22:57 via WEB
Indifferenti, vittime o inconsapevoli soltanto? Loro lo sanno come si fa. Niente coscienza=niente scrupoli. Coscienza=consapevolezza=livore ma sempre su quella panchina a chiacchierare rimaniamo. Ci vuole qualche "eroe" ogni tanto. Ma gli eroi spesso sono ingiusti, parziali, incoerenti e fanno il bene, soprattutto di se stessi e non sempre coincide con quello di tutti. Discorso lungo. Ne parliamo quando farà fresco :-)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
rosa abbinante il 15/10/10 alle 09:52 via WEB
Chi vive , occupa comunque... uno spazio lo voglia o meno, ha un peso nell'universo e ne lascia un segno, un'impronta. Tu che segno vuoi lasciare?
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pedrini katia il 12/12/10 alle 13:43 via WEB
L'atrocita dell'accettare una situazione di comportamento collettivo indiffferente e per tale si intende il postare uno stile di vita a scapito di uno o piu' elementi di ''disturbo''che non interagiscono con il modo nefasto di agire del ''branco di gruppo'' e'spesso tipico di persone che credendo di non far nulla di strano impongono il loro volere adducendo al resto del gruppo una sottospecie di ''sudditanza'' ufficiosa.C'e' chi si vanta di un buon posto di lavoro con responsabilita a scapito di chi fa un lavoro piu' umile, se non fosse che il puntualizzare comporta un ''atterare completamente il cervello'' di chi ritengono non sia al loro livello culturale...non e' d'uopo in una societa moderna e metropolitana in cui tutti hanno un titolo di studio una certa elasticita' mentale imporre attegiamenti del genere anche perche' come si suol dire la legge la conoscono tutti e' si sa che anche dai piccoli screzi si puo' scaturire in situazionie di reati gravissimi contro la persona per vessazioni se gli screzi vengono riportati all'ennesima postenza. Nessuno si sente suddito di un'altro in un contesto di democrazia al limite si puo' dimostrare ammirazione rispetto o comunque buona educazioneper chi ne sa piu' di noi non togliendo cognizione a chi comunque aha studiato di meno e sa svolgere un lavoro in modo ineccepibile perche' e' vezzo e pratico..poiche' si vive in simbiosi e si ''divide il companatico'' trovo logico darsi un' impostazione di vita con un certo criterio di civilta' senza screditare le varie gerarchie....altrimenti scoppia la guerra civile accantonando inutili favoritismi e preferenze per antipatie o simpatie anche perche' si sa che che ognuno e' fiero di se stesso e non si puo' pretendere atteggiamenti da squadrista e di unilateralita'..
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famonagrossa
famonagrossa il 30/09/11 alle 22:11 via WEB
e chi ha scritto sto cosa? io sono indifferente e sto bene cosi' non sara' il tuo odio a farmi cambiare idea perche' molto tempo fa ero come te. amen
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biby2001
biby2001 il 17/11/11 alle 23:08 via WEB
che dire...grande citazione, grandissima! brava
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