Lo zibaldone

VARIE DI POLITICA - CHI VOLEVA LA BRETELLA A 80 MILIARDI AL KM?

"Il costo, inizialmente stimato di 243 milioni di euro nel 2006, lievitò a 384 milioni nel 2009-2010. La Regione assegnò il contributo ma i lavori per varie vicende non partirono e del contributo regionale non si è saputo più nulla.    Al vaglio della procura e della Guardia di finanza il passaggio dei 29 milioni dalla Regione Toscana alla Sit, e la mancata restituzione non essendo stati fatti i lavori" Da IL TIRRENO del 16 marzo  

BRETELLA STAGNO/PRATO: ECCO I PRIMI INDAGATI

41 milioni di euro al chilometro, questo era il costo che aveva raggiunto la bretella autostradale STAGNO-PRATO e non ci voleva molto a capire il perchè!

Tutte le forze politiche hanno, imperterrite, continuato ad appoggiare questo disastroso ed oneroso  progetto e ciò, nonostante le intercettazioni telefoniche che PALESEMENTE indicavano che sotto c'era del marcio.   http://blog.libero.it/SIGNA/11042147.html  Tutti hanno "venduto" il progetto della Bretella quale panacea dei problemi di viabilità delle SIGNE. Imbonitori di elettori e pur in periodo di profonda crisi,  fino all'ultimo si è difeso egoisticamente il progetto, in danno della salute dei cittadini e della salvaguardia del territorio. 

Dopo che il processo partecipativo svoltosi nelle SIGNE, aveva bocciato ALL'UNANIMITA' la Bretella, una certa parte politica aveva addirittura avanzato l'ipotesi che tale espressione democratica, fosse stata strumentalizzata, senza oltretutto spiegare da chi. Il sottoscritto, sempre su questo blog, aveva denunciato il fatto che nessuno dei nostri amministratori, sembrava essersi mai interessato della sparizione dei  28,9 milioni di euro che, allo stato attuale, la regione si era impegnata ad investire per la viabilità locale.  http://blog.libero.it/SIGNA/11088007.html 

Quanto emerge dall'indagine svolta dalla Procura della Repubblica di Firenze, in relazione ai citati soldi, porta a pensare che non si tratti della consueta incuria nella gestione dei soldi pubblici, ma che ci siano state appropriazioni illecite;  tutto da chiarire, tuttavia talmente tante sono ormai le macchie che pendono sulla classe politica che da anni gestisce il nostro territorio, per non chiedere un doveroso cambio di guardia generazionale. Possibile che a nessuno fosse mai venuto il dubbio che qualcosa non andava? E quali le cause: superficialità? incompetenza? cieca dedizione al partito?

Per la verità, qualche voce di dissenso c'è sempre stata; basti ricordare quanto l' assessore all'urbanistica di Signa Pecile, riferendosi all'impatto ambientale della Bretella , dichiarò  alla stampa  "Anche di recente ho visto il progetto della Bretella e tutte le volte che vedo quel progetto mi  viene una crisi depressiva"era il 12 febbraio 2010, ma da quel giorno non e' cambiato nulla. In un comunicato stampa, l'amico Olivaldo Ricci dell'UDC, prendeva le distanze dalla posizione del suo rappresentante in consiglio comunale Del Taglia, che aveva presentato a Signa, la stessa mozione che già Bambagioni aveva presentato in regione, per spingere affinchè la bretella fosse fatta, ed era il settembre 2011. Ringrazio vivamente Ricci, che in una sua uscita del 14 giugno 2009, sottolineava la mia contrarietà alla Bretella autostradale, in contrasto con la stessa posizione ufficiale dell'IDV che all'epoca rappresentavo in consiglio comunale a Signa. 

Di particolare peso, per come è stata espressa, la posizione recentemente assunta dal consigliere comunale PD di Lastra a Signa, Franco Tozzi, che ha duramente attaccato il suo partito, parlando addirittura di amministratori che "..si servono del loro posto per ottenere quanti più vantaggi possibili e non solo per loro,  ma anche per tutta la marmaglia che gira intorno.." http://blog.libero.it/SIGNA/11088007.html 

Di seguito, alcuni passaggi pubblicati dagli organi di stampa sull'indagine della Procura in atto:

LA NAZIONE: Firenze, 15 luglio 2011 - Che fine hanno fatto i 29 milioni di euro erogati dalla Regione Toscana per costruire la bretella Stagno-Prato? E' la domanda che si pone la procura di Firenze, che ieri mattina ha incaricato il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di perquisire enti e società coinvolte nel progetto della grande opera,un passante di 9,4 chilometri, la cui costruzione, nonostante il robusto contributo regionale versato nel 2006, non è ancora iniziata, «né risulta intrapresa - accusano i magistrati Luca Turco e Giuseppina Mione - alcuna iniziativa pubblica volta al recupero di tale ingente somma». Le ipotesi di reato sono corruzione e truffa, anche se, per il momento, non ci sono indagati. Ci sarebbero però indizi, dice la Procura, sull'esistenza di «rapporti illeciti che hanno coinvolto componenti della struttura regionale a cui si sono verosimilmente accompagnate condotte fraudolente di parti private in danno dell'ente pubblico».

I DOCUMENTI acquisiti serviranno a stabilire quale sia stato il destino del contributo pubblico materialmente consegnato alla Sit, Società Infrastrutture Toscana (con sede a Firenze, piazza dei Giudici, presidente l'ex assessore regionale Riccardo Bicchi): aggiudicandosi il project financing, la Sit ha ottenuto l'incarico di costruire il passante che, collegato alla Fi-Pi-Li e all'A11, servirà a bypassare il traffico della Piana, interessando i comuni di Scandicci, Lastra a Signa, Signa, Campi Bisenzio e Prato. A tale scopo, è stata creata un'altra società, la "Bretella Scarl", verso la quale sarebbero poi transitati i 29 milioni, un contributo per il costo di realizzazione inizialmente fissato in 243 milioni, ma poi lievitato ad almeno 384 senza che della Stagno-Prato sia stata posata una sola pietra e quindi destinato a salire ancora. Soldi che «nelle mani del privato potrebbero aver già maturato lucrosi interessi», contestano i pm. L'inchiesta nasce da un esposto, ma è legata anche alla "cricca". C'è una telefonata del novembre del 2009, ascoltata dai Ros, in cui Armando Vanni, all'epoca patron del Consorzio Etruria, spiega a Riccardo Fusi (Btp) che «non hanno avuto concorrenti», che «si tratta di lavori che per una storia o per l'altra non sono andati in gara... perchè se la bretella fosse andata in gara... ma figurati te».

Sia il Consorzio Etruria (che ha sede a Empoli), sia la Btp (attualmente commissariata) sono state perquisiti ieri mattina. Ma non solo: i finanzieri hanno bussato alla porta della Direzione delle Politiche Territoriali ed Ambientali, presso la sede di via di Novoli della Regione, e agli uffici di via Bardazzi dell'"area di coordinamento mobilità e infrastrutture" e il "settore viabilità di interesse regionale". Acquisizioni anche presso le sedi di tutte le società che figurano nella Sit (compresa la Società Autostrade, la Coestra, il Consorzio Toscano, la Ergon, la Spea di Milano, la Global Service), la Bretella Scarl e la Camera di Commercio.

LA NAZIONE Firenze, 16 marzo 2012 - La Guardia di Finanza ha eseguito una serie di perquisizioni e acquisizioni di atti presso il domicilio romano di Vito Gamberale, azionista e amministratore delegato del fondo per le infrastrutture F2i. La perquisizione, si è appreso, è stata disposta anche nei confronti dell'ex assessore regionale della Toscana, Riccardo Conti.

L'indagine che vede coinvolto l'ex presidente di Autostrade e attuale Ad del Fondo F2i, l'ex assessore regionale del Pd e altri soggetti, riguarderebbe una serie di appalti pubblici per la costruzione di una bretella autostradale in Toscana. Si tratta, in particolare, del raccordo Lastra a Signa-Prato, finanziata nel 2006.

Nel corso delle indagini riguardanti gli appalti toscani, Gamberale è stato intercettato con una persona, ha scritto ieri l'Espresso, ''in ottimi rapporti con il vertice nazionale del Pd'' riguardo al bando di gara dell'amministrazione comunale milanese relativo alla vendita di Sea e ancora in fase di 'gestazione'. Nella telefonata Gamberale sembra si dica sicuro della vittoria della gara. Evento che si è poi effettivamente verificato e che ha determinato l'invio di questa parte dell'inchiesta a Milano.

Proprio sulla base delle notizie anticipate ieri dall'Espresso, i magistrati fiorentini hanno disposto ''l'immediata perquisizione e acquisizione di atti'' presso il domicilio di Gamberale, dell'ex assessore Conti e di altri soggetti. Il timore degli inquirenti, infatti, è che, alla luce della pubblicazione delle notizie, i soggetti coinvolti possano tentare di far sparire documenti ritenuti importanti e relativi agli appalti in Toscana.

PRECEDENTI SULL'ARGOMENTO:

LAURA FOSSI: VITTIMA DEL SUO RUOLO?

http://blog.libero.it/SIGNA/11078945.html

 SI CHIUDE IL PROCESSO PARTECIPATIVO

http://blog.libero.it/SIGNA/11072670.html

VIABILITA': BAMBAGIONI, CRISTIANINI E GIORGETTI, TRA ANIME DELLO STESSO PARTITO

http://blog.libero.it/SIGNA/10764942.html