Lo zibaldone

RIFIUTI E RENAI: il parco indifferenziato

"Rifiuti, paga di più chi ricicla di meno", così sentenziò l'assessore provinciale  Renzo Crescioli, su un quotidiano il 7 gennaio 2012. Il giornale pubblicava una classifica con la percentuale di raccolta differenziata fra i comuni della provincia: Signa risultava al 31° posto con una percentuale del 41,25% di differenziata, bocciata perchè sotto la soglia del 45% posta come obiettivo e quindi i cittadini del nostro comune sono stati puniti con tariffe superiori. Per la cronaca, i comuni più virtuosi, figuravano essere Montelupo e Montespertoli, con oltre il 91% di differenziata.

Nella primavera del 2011, sulla base di questi dati che si riferiscono all'anno precedente, si era tenuta alla S.O.R.M.S. un'assemblea pubblica, che doveva servire ad istruire i cittadini di San Mauro, rione Molina, al servizio di raccolta porta a porta, più efficace. La partecipazione dei contribuenti fu oltre ogni aspettativa e colse di sorpresa gli organizzatori, in una sala che non riusciva a contenere dignitosamente le persone.

L'assessore La Placa, che sicuramente non lesina impegno nel portare avanti il suo mandato, aprì la riunione, lasciando poi la parola ai funzionari di Quadrifoglio, la società che ha in gestione la raccolta dei rifiuti. Tali funzionari, dal pulpito di chi ha un microfono in mano, "bacchettarono" i cittadini, spiegando loro che la raccolta così come veniva effettuata non aveva trovato i risultati sperati e che occorreva procedere con il porta a porta; sempre con tono da pulpito, invitarono i cittadini a brevi e coincise domande. E' evidente che il vecchio detto "la miglior difesa è l'attacco", trova in tale comportamento la sua migliore applicazione, tanto che i dipendenti di Quadrifoglio si assunsero il ruolo di giudici, quando forse più consono sarebbe stato quello di giudicati; è evidente infatti, che se il sistema dei cassonetti non aveva funzionato, la loro strategia non aveva avuto gli effetti sperati e, in un sistema meritocratico, i primi a dover pagare, dovrebbero essere coloro che non raggiungono l'obiettivo per il quale sono remunerati. Non vi dico quale fu il disorientamento, quando un cittadino fece una banale domanda: quale sarebbe stato l'effetto economico di una migliore differenziata. La risposta non ci è data di sapere, evidentemente si naviga a vista e nella massima improvvisazione. La mancanza di una seria programmazione, si manifestò anche nei giorni seguenti, in quanto, dopo aver dichiarato che il nuovo metodo di raccolta sarebbe iniziato il mese successivo (fine giugno/luglio 2011), si è dovuto attendere nove mesi dopo, il febbraio 2012!

Si, direte voi, ma cosa c'entra il Parco dei Renai? Premesso che l'area dei Renai rappresenta quanto di meglio possa al momento esprimere il nostro territorio, non mi dilungo adesso in quello che avrebbe dovuto essere e non è, da un punto di vista economico per il nostro comune, ovvero la sua assunzione al patrimonio pubblico, ma solamente sulla sua gestione in quanto presunto parco. E' del mese scorso infatti la sua riapertura ed in tale occasione, con altri amici di Prato, non ho potuto fare a meno di vedere le innovazioni. Con grande rammarico, ho potuto constatare che niente è cambiato e che l'area non esprime niente di più di quello che può rappresentare un parco giochi, senza nessuna attinenza relativamente ad un sistema ecosostenibile,  sia nella produzione dell'energia elettrica, e tanto meno in quello appunto, della raccolta dei rifiuti. L'argomento era già stato messo all'attenzione della Pubblica Amministrazione durante la campagna elettorale del 2009, e successivamente sul mio precedente blog, ma niente è cambiato! All'interno dei Renai, la raccolta differenziata è un'utopia e gli utenti, sono costretti ad usare il cestino dell'indifferenziata per qualsiasi tipo di prodotto.

Ciò rappresenta sicuramente un'anomalia per un'area definita "parco", ma non solo, è anche un danno economico per la collettività signese!

Nel 2011, secondo i dati forniti dalla società di gestione, i Renai sono stati visitati da un milione e 200mila persone, quasi totalmente provenienti da altri comuni, in special modo coloro che stazionano e quindi consumano.

Una mole di persone che, divisa per 365 giorni, determina un aumento di produzione di rifiuti riconducibile a quella di otre 3200 abitanti; rifiuti quindi INDIFFERENZIATI, come se la popolazione di Signa fosse di 21mila abitanti e non degli attuali 18mila. I rifiuti INDIFFERENZIATI di questi 3200 cittadini, ricade quindi sulla bolletta dei signesi quando, con il logico e civico posizionamento di semplici  cestini, si ovvierebbe non solamente alla bolletta più salata, ma anche ad un comportamento altamente poco ambientalista, tanto più che trattasi di un presunto parco, gestito da una presunta società a capitale con maggioranza pubblica. E pensare che il parco è stato aperto ormai da 12 anni!!!!!!

   VENEZIA    LIDI ROMANI

E' evidente che in queste condizioni, parlare della necessità di un parco che sia autosufficente dal punto di vista della produzione di energia, pare senza dubbio altamente anacronistico............., almeno per Signa, un comune che è pronto a subire ed anzi si auspica, il transito di circa 50mila veicoli al giorno sui Renai (vedi Bretella).

Tuttavia, pubblico sotto il volantino del Diamante energetico, studiato da Enel e l'Università di Pisa, dal 2009 posizionato nel parco di Pratolino, casomai a qualcuno venisse in mente che un parco si deve differenziare in qualcosa da un Luna Park.