L'ammiraglio mozzo sono io. Il candidato Consigliere Comunale alle prossime elezioni per il Comune di Venezia del 2010. Ho scelto termini da mare per questo viaggio, perchè Venezia è una città di mare e da amare e perchè desidero dare leggerezza ad un mio impegno che vorrà essere determinato e rigoroso. Ammiraglio, perchè intendo prendermi responsabilità con passione e onestà come è doveroso per chi intende condurre, allo stesso tempo vorrò essere mozzo, perchè intendo ascoltare tutti e lavorare cercando di risolvere i problemi più vicini a noi, che però fanno migliorare la qualità della vita di ognuno. Ho la fortuna che avrò dalla mia la Prodiera che mi aiuterà in questa esperienza nei rapporti con tutti quelli che vorranno far parte di questo viaggio. Il contatto periodico con i Fari, amici fidati, mi permetterà di avere nuove conoscenze nel territorio e illuminarmi sulle questioni che mi sarebbero potute rimanere oscure nel mio percorso. I Velieri saranno tutti coloro che mi vorranno stare a fianco, cercando di far conoscere le mie idee e troveranno altri velieri con i quali far sentire le nostre voci per migliorare la nostra calle, le nostre vie e i nostri quartieri senza pensare di dover cambiare il mondo.
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Una questione, per quanto riguarda lo sport, su tutte ha impegnato Livieri in questi anni, mi confidò in una sera fredda dalle mille e mille stelle luccicanti. Da oltre un decennio la Bocciofila Sant'Alvise e L'Associazione Sportiva Venezia Verticale non riuscivano a svolgere la loro attività in armonia, perché era stato assegnato ad entrambe lo stesso spazio per svolgere la propria attività. Dopo aver assistito ad una di queste liti il nostro Presidente di Commissione decise di ascoltare le società e si convinse che la soluzione poteva essere il trasferimento della Associazione Venezia Verticale in altra sede. In accordo con le società andò a proporre al Presidente di Arsenale S.P.A., arch. Roberto D'Agostino, di individuare una sede all'interno dell'Arsenale dove poter svolgere l'attività di Venezia Verticale. Trovato il sito, d'accordo con l'architetto e insieme agli atleti e ai loro famigliari, "stimolò" l'Assessore Sandro Simionato affinché scrivesse una lettera all'architetto Roberto D'Agostino, nella quale si chiedesse formalmente un progetto concreto dentro l'Arsenale. Il progetto venne realizzato e approvato in Consiglio Comunale circa un anno fa. Alla domanda recentemente fatta dall'Ammiraglio/mozzo all'Assessora ai Lavori Pubblici Mara Rumiz, durante una seduta del Consiglio della Municipalità, di come mai non fossero ancora iniziati i lavori, la risposta fu chiara: "non ci sono problemi di costi, non c'è nessun problema, ma semplicemente", una questione aperta da oltre un decennio che coinvolge centinaia di atleti, "non è una priorità" ( il costo per realizzare questo progetto è di € 350.000, cifra equilibrata per aprire di fatto un nuovo centro sportivo. Si unirebbe l'Associazione Venezia Verticale con una società di canottaggio. Ognuna di esse, questa volta, potrebbe avere una reale autonomia di spazi e si potrebbe costituire un Centro Sportivo tra Cielo e Mare). Ognuno fa politica come preferisce, penso che chi sta nelle Municipalità e nei Comuni dovrebbe occuparsi anche di queste cose qua. Centinaia di atleti aspettano dai politici che realizzino i progetti che loro stessi votano. I politici, in modo trasversale, sono preoccupati di fermare il maggior numero di iniziative, perché in questo modo non si vedono i meriti di chi fa. L'Ammiraglio/mozzo crede che, per lo meno a livello locale, la competizione politica potrà basarsi su chi fa di più per il bene collettivo. (La prodiera S.Anesin)
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Post n°2 pubblicato il 27 Febbraio 2010 da DavideLivieriSociale
Foto storica per lo sport veneziano: il mitico palazzetto della Reyer (Misericordia)
Nella prima seduta della Commissione che presiedette si parlò di sport e un consigliere affermò che bisognava calcolare in modo "opportuno" i contributi da dare alle società sportive, perché ognuno di loro aveva una società sportiva "amica". La replica dell'ammiraglio/mozzo fu che tutte le società dovevano essere considerate "amiche" e che i contributi bisognava assegnarli con dei criteri e obiettivi che mostrassero scelte trasparenti. Dopo un percorso con ostacoli e partecipazione venne approvato, prima in Commissione e poi in Consiglio di Municipalità, il seguente documento:
Obiettivi e Criteri per l'esame delle richieste di Patrocinio, di contributo o collaborazione per le attività sportive che pervengono dalle società e associazioni sportive e dalle scuole, e per costruire un palinsesto di manifestazioni sportive
Obiettivi 1) Selezioni delle manifestazioni di interesse municipale da sostenere nella prospettiva di renderle sempre più importanti e autonome. La Municipalità, in questo modo, intende assumere competenze più ampie. 2) La Municipalità, le associazioni e le società sportive prevederanno il coinvolgeranno di settori del volontariato e la promozione di iniziative di rilevanza sociale durante le manifestazioni sportive 3) Le manifestazioni preferibilmente non dovranno svolgersi nello stesso periodo, dovranno coinvolgere tutto il territorio della Municipalità ed essere distribuite lungo tutto l'arco dell'anno facendo confluire partecipanti da tutto il comune. 4) Privale giare le attività motorie minori anche con campagne promozionali. 5) La Municipalità oltre ad esaminare le proposte provenienti dai soggetti di cui sopra avanza annualmente proposte proprie. 6) La Municipalità dovrà costruire il proprio palinsesto delle manifestazione sportive dando l'opportunità di svolgere la propria attività al maggior numero di discipline sportive 7) Per progetti presentati da una singola società o associazione sportiva il contributo, se concesso, sarà di norma limitato ai solo premi (da intendersi come coppe, targhe, medaglie, bandiere ... ) 8) Sollecitare un coordinamento costante con l'Assessorato allo Sport e al Turismo per evitare dispersioni e sovrapposizioni di iniziative 9) Pubblicazione annuale, a dicembre, di un libro/opuscolo sulle manifestazioni svolte durante l'anno e una presentazione di quelle che si terranno l'anno successivo. Criteri La Municipalità si impegna ad appoggiare in via prioritaria iniziative che vedano:
Dal 2007 non è sempre stato osservato questo documento con rigore, perché i consigliere non hanno mai svolto una funzione di controllo nei confronti delle delibere e si è lasciato che il Presidente della Municipalità adattasse in modo personalistico questo testo. Ormai da circa dieci mesi l'ammiraglio/mozzo si è dimesso dalla sua carica istituzionale per una incompatibilità con il proprio Presidente e con il suo capogruppo, i quali, in questi anni, hanno sofferto troppo il modo di fare politica del consigliere Livieri, anche se solo a volte la loro azione di disturbo è riuscita. Allora per non essere complice di un modo di fare politica ambiguo l'ammiraglio/mozzo ha preferito schierarsi nel gruppo misto e lavorare in modo ancora più determinato di prima, senza doversi confrontare con persone che della politica ne hanno visto un interesse "personale". La prodiera S. Anesin
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Quando parlo di sociale credo che si debba intendere: Servizi ai Cittadini. Nella Sanità, per esempio, anche se le competenze operative del comune sono limitate, le responsabilità politiche, se si vogliono prendere, si possono trovare. Cercare, vista la tendenza regionale di concentrare in pochi luoghi enormi ospedali, di adoperarsi affinché nel territorio si possa creare una rete di servizi di medici di base e di pronto soccorso capillare. Investire sulla Venezia insulare, in particolare in luoghi come Burano e Pellestrina, garantirebbe una maggior qualità della vita degli abitanti. Anche se per definizione di servizi, i servizi costano, ciò non toglie che in questi anni ho potuto verificare degli "sprechi" nella sanità locale che possono e debbono essere eliminati. Ecco un altro punto politico, la classe politica locale deve occuparsi di controllare le spese sanitarie nel proprio territorio. Presto vi comunicherò alcuni esempi concreti su come sono stati "spesi male" i soldi pubblici. Bisogna confrontarsi nei quartieri, mi riferisco ad una vecchia terminologia istituzionale perché l'attenzione deve essere ancora più minuziosa rispetto al concetto di Municipalità, per sentire gli specifici disagi di chi vive a Venezia. La politica sociale deve aver una visione d'insieme, ma deve essere accompagnata dalla ricerca delle singole esigenze degli abitanti dei territori. Ogni intervento deve essere, prima di effettuarlo, concordato attraverso una determinata e reale ricerca di partecipazione dei residenti. I consigli ascoltati permetteranno di dimostrare rispetto nei confronti degli abitanti, che sentiranno quell'iniziativa propria. Questi principi non credo che siano di alta politica, ma piuttosto di buona educazione.
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