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Al nord di Marsciano "piamo su brodo e acene"!

Post n°49 pubblicato il 21 Novembre 2008 da SovietRPMN
Foto di SovietRPMN

Nel nord del marscianese si sta
progettando la realizzazione di un depuratore civile, posto dopo la
confluenza del Caina nel Nestore, fra Pieve Caina e Sant'Apollinare.


Il progetto si sta sviluppando
all'interno delle opere a favore del bacino del Nestore, è
ancora embrionale ed a parlarne è l'assessore all'ambiente del
Comune di Marsciano, Alfio Todini.


I finanziamenti per la struttura ci
sono
: sono di fonte ministeriale, europei e regionali; stiamo
valutando al momento i progetti preliminari
”.


“Al momento il progetto è in
mano all'assessorato all'ambiente della Provincia di Perugia” -
prosegue Todini - “e deve essere fatta una valutazione di impatto
ambientale ed una valutazione d'ambito strategica”.


Diverse frazioni del nord di Marsciano
non sono ancora allacciate a nessun depuratore
, l'unico esistente nel
territorio comunale è quello del capoluogo; nel depuratore
dovrebbero confluire anche gli scarichi di frazioni di altri comuni,
come Montepetriolo e Pietrafitta.


“La struttura dovrebbe soddisfare le
richieste di 15.000 utenti
” - afferma l'assessore - “e sarà
sicuramente un ottimo contributo per la salute del Nestore, visto che
la presenza di molte frazioni, nella Valle del Nestore, non
allacciate e nessun depuratore, ha creato e sta creando diversi
problemi”.


Per non perdere il treno di questi
finanziamenti, il progetto dovrà essere presentato entro la
fine del 2009
; all'interno di questo finanziamento verranno trovati
anche i denari per l'ammodernamento del depuratore civile di
Marsciano e per l'estensione della rete idrica
, visto che al momento
ci sono almeno 250 abitazioni che non dispongono dell'acqua
pubblica
.
Ora non resta che attendere e vedere le carte di questo
progetto: sarà di grande aiuto per il Nestore questa
struttura
, ed al momento nulla fa pensare ad un progetto invasivo che
deturpi il paesaggio: almeno fino a prova contraria.


Negli anni passati, con le precedenti
amministrazioni, si teorizzò la costruzione di più
microdepuratori, piccoli e di basso impatto ambientale, soluzione
scomparsa oggi visti i costi superiori della realizzazione.
Fra
l'ammodernamento del biodigestore e la costruzione di questa nuova
opera
, la parte nord del territorio Marscianese avrà
investimenti consistenti nei prossimi anni, ai quali ci si potrebbe
aggiungere un impianto privato per produrre energia a
biomasse
.
Strutture importanti per la salvaguardia ambientale, se
realizzate e gestite bene.

 
 
 

A Marsciano Rifondazione presenta il suo candidato a Sindaco; facciamo il punto della situazione.

Foto di SovietRPMN

Tutto iniziò con l'annuncio, fatto da Todini in persona (con lo scoop di Tamtam), della prima candidatura alle primarie per le amministrative di Marsciano della prossima primavera; dopo questo episodio c'è stata la risposta dell'assessore Massoli (dove non ufficializza niente ma lascia intravedere una sua possibile candidatura alternativa) e pochi giorni fa è arrivato anche Savelli, quota ex margherita, a mettere un po' di brio nella vita politica marscianese, soprattutto dentro al PD, che se la dovrà vedere con almeno 3 candidati alle prossime primarie, e nulla esclude qualche altra new entry.
I giochi di alleanze si stanno tutti costruendo intorno alle mosse del PD, ma Rifondazione Comunista, uscita dalla maggioranza da Aprile, ufficializzerà quasi sicuramente questa sera la candidatura di Giuliano Granocchia alla poltrona di Sindaco di Marsciano.
L'attuale assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Perugia, sarà quindi il primo pezzo da novanta che i partiti caleranno nella prossima tornata a Marsciano, e tentando di fare un quadro degli schieramenti che si sfideranno la situazione dovrebbe essere la seguente: nel centro destra il PDL farà una lista unica, per indicare il candidato è stata creata una commissione ad hoc con 3 in quota Forza Italia e 3 di AN, sembra che ci sia una ricerca di accordi con liste civiche.
L'UDC sembra stia facendo di tutto per essere la ruota di scorta dell'attuale maggioranza, basti vedere il comportamento dell'unico consigliere Regni in consiglio comunale dal giorno in cui si è insediato: ha votato quasi sempre con la maggioranza o si è astenuto.
PM aveva annunciato un accordo con il Partito Socialista, accordo morto il giorno stesso che venne siglato, e sta quindi alla finestra per capire il da farsi, e con estrema facilità potrebbe saltare da una parte o dall'altra, più difficile l'ipotesi che corra in solitaria.
Il PS, insieme a Sinistra Democratica, probabilmente andranno all'accordo con il PD, che dopo l'ufficializzazione della corsa in solitaria da parte del PRC, deciderà di mettere in coalizione anche il PdCI, con lo scopo solito di “rubare” voti ai cugini di Rifondazione, sfruttando la comunanza di falce e martello nel simbolo.
Resta da vedere il comportamento dell'Italia dei Valori, che visto l'andazzo nazionale, potrebbe essere la sorpresa del prossimo turno amministrativo.
Resta da collocare, nel panorama marscianese, la lista civica che i comitati per la qualità della vita del nord di Marsciano stanno portando avanti, oltre a delle new entry al momento non considerate.
Ritornando alla notizia del giorno, la candidatura di Granocchia verrà discussa ed ufficializzata questa sera in un incontro che si terrà nella sede marscianese di Rifondazione Comunista fra gli esponenti locali e gli organi provinciali, dove parteciperà anche il segretario Flamini.
Senza interruzioni o colpi di scena dell'ultimo secondo la scelta è fatta, e l'uscita dalla maggioranza avvenuta ad Aprile si trasformerà in alternativa di governo anche a Marsciano per Rifondazione Comunista.
Una scelta che potrebbe essere trainante per le tante altre amministrazioni locali che si rinnoveranno nella prossima tornata elettorale, visto che anche a livelli più alti tira vento di forte crisi fra Rifondazione Comunista ed il PD.
E sicuramente lo scenario marscianese non si fermerà qui, ma avremo presto novità.

 
 
 

Statalizzare le banche e prestito etico:W il socialismo reale

Post n°47 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da SovietRPMN
 
Foto di SovietRPMN

Sarà la crisi finanziaria, sarà
l'incertezza che aleggia sui risparmi della gente, sarà il
rialzo continuo dei tassi di interesse sui mutui, fatto sta che il
social lending, ovvero i prestiti e gli investimenti sociali su
internet, stanno sempre più prendendo piede.


Chiedere un prestito per ristrutturare
casa, per le vacanze o per pagare le tasse universitarie, con questo
sistema, non richiederà più trafile burocratiche presso
sportelli bancari o agenzia finanziarie, con il risultato di trovarsi
con dei prestiti, spesso a tasso variabile, che mandano in tilt le
famiglie.
Su queste piattaforme è tutto
molto più semplice, e soprattutto molto conveniente, sia per
chi chiede un prestito, sia per chi investe il proprio denaro: in
Italia questa possibilità viene data da Zopa.it, struttura
proveniente dall'Inghilterra e già presente nei mercati USA e
nel Giappone, e da Boober.it.


In queste piattaforme, una volta
registrati gratuitamente, si incontrano domanda e offerta, senza
intermediari: chi vuole investire i soldi può scegliere la
durata del prestito ed il tasso di interesse che si vuole ricevere:
quando questi dati si incrociano con le richieste di chi cerca un
prestito il gioco è fatto!


Se si vogliono investire i propri soldi
c'è poco da fare, basta registrarsi e decidere i valori detti
sopra; più complesso diventa il percorso per chi chiede un
prestito, anche per dare delle garanzie agli investitori:
innanzitutto bisogna scegliere l'importo desiderato (da 1500 a 15.000
su Zopa e da 2.000 a 10.000 per Boober) e la durata del prestito (da
12 a 36 mesi su Zopa e da 6 ai 60 su Boober). A questo punto, la
struttura che sta dietro il portale inizia a cercare le informazioni
reddituali e patrimoniali sul richiedente, e dopo alcune verifiche
inseriscono il richiedente in una determinata classe di rischio (da
A+ a C su Zopa e da AAA a D su su Boober).
Chiaramente c'è anche la
possibilità che il prestito non venga concesso, qualora
mancassero delle garanzie; chi invece vuole
prestare i propri soldi, può investire da 100 a 50.000 euro, e
la garanzia maggiore sta nel frazionamento della quota: l'utente può
scegliere in quanto suddividere il proprio capitale, così da
essere al riparo da eventuali insolvenze da parte del creditore:
investendo 1.000 euro si può scegliere di fare 100 prestiti
di
10 euro ciascuno, oppure si può prestare il tutto ad un
singolo richiedente, con tutti i rischi del caso. Inoltre, a
l
rendimento desiderato dal prestatore viene aggiunto un cuscinetto di
protezione, basato sulle previsioni di possibili insolvenze, che
salvaguarda il rendimento, non solo il capitale.

Per concludere, chi presta denaro e chi lo riceve percepiscono mediamente
una quota di interessi più favorevole rispetto a quella
proposta dal mercato bancario attuale. Ciò è possibile
perché i costi di intermediazione sono ridotti, in quanto il
prestatore e il contraente del prestito vengono messi in
comunicazione diretta: nel 2008 il tasso medio dei prestatori è
del 7,7% (su Zopa) mentre il tasso dei richiedenti di classe A+, per
un prestito di 24 mesi, è del 6,5%.

In Italia questo sistema si sta sviluppando molto velocemente, più
che negli altri paesi dove è presente, probabilmente anche a
causa del mercato creditizio più caro d'Europa che è
quello del nostro stivale.

E' un sistema giovane e la sua affidabilità si può
percepire solo con il passare del tempo, ma attenti alle truffe: già
le banche si sono organizzate e cercando social lending sul web,
oltre ai siti sopracitati, compaiono ai primi posti siti di banche
che spacciano i loro prestiti come social lending: e ditemi voi cosa
ha una banca di etico e sociale.....

 
 
 

CHI MAGNA COL COMUNE?

Post n°46 pubblicato il 29 Giugno 2008 da SovietRPMN
 
Foto di SovietRPMN

Ecco la lista completa delle collaborazioni esterne del Comune di Marsciano, riferite al 2006; sono state pubblicate da pochi giorni dal TamTam.it; molte collaborazioni sono per la scuola di musica o per i servizi informatici, alcune sono veramente ingiustificabili, oltre che fuori modo onerose.
100.000 euro a chi malgestisce la SIA, 25.000 euro a chi ci fa sottoscrivere derivati con il rischio di perdere 1.000.000 di euro; 20.000 a chi ha sbagliato a richiedere il 5 x 1000 ed ha fatto andare all'aria i contributi del 2007 di Marsciano.
Per non parlare di chi non si capisce che faccia.......
Ma ora la pacchia è finita, il buchetto si allarga, le rotonde ed i marciapiedi inizieranno a calare, e proprio per questo la merda ad Olmeto sarà sempre di più.......

Gilberto Gubbini (incarico per le funzioni di medico competente ai
sensi della legge 626794) euro 3.500,00; Massimiliano Firpo
(informatico) euro 5.205,55; Monia Baccaille (disbrigo di varie
attività tecniche) euro 1.200,00 più euro 3.600,00 (incarico di
geometra); Alessandra Baciarelli (rapporto di collaborazione coordinata
e continuativa presso l’ufficio urbanistica) euro 800,00; Vanni Baldoni
(coordinamento, controllo, organizzazione dei lavori di manutenzione
svolti da varie ditte aventi una convenzione con l’amministrazione
comunale) euro 9.702,00; Gioia Binaglia (assistente sociale) euro
6.048,48, più euro 18.145,44 (incarico di assistente sociale); Andrea
Bartolini (gestione dei servizi turistici di base) euro 2.940,00 più
euro 8.820,00 (gestione servizi turistici ed edicola multimediale);
Carlo Egidio Briziarelli (frazionamento zona Pip loc. Torre Sapienza)
euro 1.891,33; Mauro Businelli (docente di musica presso la scuola
comunale di musica anno 2005/2006) euro 1.364,00;

Francesco
Ceccarelli (frazionamento viabilità prg via Tuderte) euro 2.800,60, più
euro 886,60 (redazione di numero 2 denunce di variazione per espropri);
Massimiliano Cecchini (consulenza e assistenza informatica) euro 3.550,
00, più euro7.750,00 (informatico comunale); Massimo Cimbelli (incarico
di direttore generale del comune) euro 78.484,00; Marta Cardini
(docente di musica presso la scuola comunale di musica) euro 1.782,50;
Maria Luisa Faloia (ufficio beni culturali, musei, centri storici e
promozione turistica) euro 3.150,00 più euro 2.991,88 (incarico per
ufficio beni culturali musei centri storici e promozione turistica);
Giovanni Lemma (co.co.co. pro progetti speciali) euro 14.600,00;

Enrico
Munzi (contributi dgr 5180 e l. 61) 3.300,00; Ugo Mariuccini
(affidamento incarico di consulenza finalizzato ad elaborare proposte e
attivare soluzioni in vari servizi) euro 25.560,00; Andrea Mercati
(docente presso la scuola comunale di musica) euro 1.953,00; Simona
Margutti (docente presso la scuola comunale di musica) euro 2.030, 50;
Vittorio Mariani (responsabile settore tecnico - manutentivo) euro
101.891,00 (17.500,00 + 84.391,00); Giuseppe Natalizi euro 1.223,04
(acquisizione marciapiedi via 24 maggio e via Veneto) + euro 2.571,16
(frazionamento e tipo mappale parcheggio Cerqueto) + euro 2.246,40
(frazionamento tipo mappale e docfa piazza della Vittoria Olmeto) +
euro 873,60 (frazionamento parcheggio e strada cimitero di Badiola);
Roberto Antonelli (frazionamento per area parcheggio Papiano) euro
894,24;

Alessandro Ricci (docente presso la scuola comunale di
musica) euro 2.774,50; Simone Riganelli (attività interna di
collaborazione e supporto informazioni su contribuito dgr5180) euro
3.300,00; Francesca Rinchi (docente presso la scuola comunale di
musica) euro 1.798,00; Michele Rinaldi euro 2.100,00 (protocollo
informatico) + 6.300,00 (gestione protocollo informatico); Corinna
Ruppert (docente presso la scuola comunale di musica) euro 976,50;
Stefano Rapastella euro 2.100,00 (adeguamento sistema informatico ai
sensi del codice dell’amministrazione digitale) + euro 6.300,00
(adeguamento sistema informatico ufficio notifiche); Lorena Rossi euro
3.486,09 (rapporti con comunità europea centro formazione permanente) +
euro 9.288,96 (rapporti con la comunità europea sportello unico per le
imprese);

Patrizia Sara Siciliano (rogito notarile per
viabilità Fcu) euro 19.690,52; Maria Cristina Scotoni (docente presso
la scuola comunale di musica) euro 2.526,50); Luigi Specchia (gestione
informatizzata pratiche di pensione e di liquidazione) euro 1.050,00;
Gianni Spoletini (docente presso la scuola comunale di musica) euro
2.681,50; Katiuscia Sarnari euro 3.170,91;  Beatrice Staccini (docente
presso la scuola comunale di musica) euro 1.178,00; Marco Tinarelli
(docente presso la scuola comunale di musica) euro 2.123,50; Andrea
Tenerini (informatico) euro 4.926,96; Carla Ottavi (docente presso la
scuola comunale di musica) euro 1.395,00; Francesco Vitillo (docente
presso la scuola comunale di musica) euro 2.046,00; Catia Zaganelli
(docente presso la scuola comunale di musica) euro 775,00; Francesco
Zepparelli euro 1.500,00 (ufficio ambiente) + euro 4.500,00 (incarico
per ufficio ambiente).

 
 
 

MEMORIAL CAVALLETTO AL GENOA, INCASSI DEVOLUTI AD AMREF E COMPARE ANCHE LA BOXE!

Post n°45 pubblicato il 20 Giugno 2008 da SovietRPMN
 
Foto di SovietRPMN

Sport, festa, ricordo e solidarietà; sono queste le quattro parole che possono riassumere la sesta edizione del torneo “Cavalletto”,
che si è svolto nell'ultimo fine settimana al Parco Ponte di Marsciano,
organizzato dagli Ingrifati e dalla Palestra Popolare di San Sisto.
Il tutto è iniziato il venerdì, con i primi incontri
di calcio a 7 fra le 8 formazioni partecipanti, 4 locali e 4 di
tifoserie gemellate, tutti insieme a ricordare Roberto Cavalletti
, ultras del Perugia scomparso in un incidente stradale.
L'organizzazione
è stata impeccabile, con tendostrutture montate per i “bivacchi”,
un'area adibita a campeggio e servizio ristoro autorganizzato per tutti; molte sono state le persone che in questi 3 giorni sono passati ad assistere agli incontri di calcio, piuttosto che alla serata di Boxe organizzata sabato, o semplicemente per ritrovarsi fra amici, in un appuntamento che tutti gli anni raduna a Marsciano decine e decine di giovani, di ultras, di sportivi e non solo.

Il torneo di calcio si è concluso domenica, e quest'anno se lo è aggiudicato la “Curva Nord Genova”, battendo gli “Ingrifati” 4 a 2;
le squadre delle tifoserie “straniere” sono state organizzate, oltre
che dai vincitori del torneo, dagli ultras dell'Empoli, del Montevarchi
e del Fasano.
Molto interessante anche la serata di sabato, dedicata alla Boxe ed alla Thai boxe; in caso di pioggia gli organizzatori avevano ricevuto garanzia dall'amministrazione comunale della disponibilità del palazzetto di Marsciano, trovato occupato al momento di montare il ring; fortunatamente,
dopo la rabbia iniziale, gli organizzatori hanno trovato la
disponibilità di quello di Collepepe, organizzando una serata con molto
pubblico. Sette gli incontri di pugilato dilettantistico e 2 quelli di Thai Boxe, ai quali hanno partecipato palestre di San Sisto, Perugia, Foligno, Spoleto, Pescara e di San Lorenzo (Roma).

Come tutti gli anni, anche i genitori dell'ultras scomparso sono stati presenti al torneo, ricordando tutti insieme, all'inizio di ogni partita, con un minuto di silenzio, Roberto Cavalletti.
Per il secondo anno il ricavato dell'evento va ad AMREF, ad un progetto che prevede l'adozione a distanza di 8 bambini di strada di Nairobi, città nigeriana che conta 130.000 ragazzi di strada.
I conti non sono ancora definitivi, ma la tre giorni dovrebbe aver portato 1.500 euro per questo importante progetto in Africa; un bel risultato, nel ricordo di chi l'ultrà amava fare!

 
 
 

TENIAMOCI IL NOSTRO LIBERO MERCATO!

Foto di SovietRPMN

Se solo l'uomo, oggi, avesse la necessaria lucidità per valutare cos'è realmente il caropetrolio, saremmo in guerra contro le compagnie petrolifere ed il libero mercato a 360 gradi.
Da 3 anni sta succedendo che, sull'onda di notizie mai confermate pienamente, riguardanti la quasi fine del petrolio (forse fra un secolo, ma pochi anni fa alcuni teorizzavano che entro il 2000 sarebbe finito), stiamo subendo dei rincari pazzeschi del greggio, che si ripercuotono in tutti gli aspetti della nostra quotidianità.
Ma noi stiamo zitti, non ci pensiamo a queste cose, è più comodo prendersela con il ROM che sta a Roma, piuttosto che con il marocchino che troviamo al semaforo, e che sicuramente rappresenta un grande pericolo per la nostra incolumità........
Anche i romani avevano i giochi per distogliere l'attenzione dai problemi veri.
Da pochi giorni il greggio ha sfondato i 130$ al barile, nel febbraio 1999 eravamo a 9,72$ al barile.
9 anni ed il prezzo è lievitato del 1500%; tutto questo grazie a due fattori, palesi ma a cui nessuno si ribella: la posizione di cartello delle 7 sorelle che si spartiscono quasi tutto il mercato petrolifero, e per le dinamiche di domanda offerta che da sempre regolano il capitalismo ed il libero mercato, ma che applicate a settori chiave come questo, come tutti i settori delle risorse fondamentali, rischiano di fare esplodere conflitti mondiali.
La prima ipotesi è facilmente dimostrabile dai prezzi dei carburanti alle pompe: c'è un sito italiano, molto aggiornato e completo, che illustra i prezzi di moltissimi distributori lungo lo stivale, http://www.prezzibenzina.it/ , basta dare un'occhiata alla lista delle compagnie esistenti a livello nazionale, e si evince come le 7 grandi sorelle siano la più care.
Addirittura la prima grande multinazionale la troviamo, in base alla sua economicità, al 14esimo posto, le altre tutte a chiudere la classifica.
Da sempre si dice che i grandi volumi di affari siano quelli che permettono di abbassare i prezzi, com'è possibile che in questo settore avvenga il contrario? Le compagnie più economiche sono delle semisconosciute, con giri d'affari irrisori rispetti ai grandi mostri mondiali del petrolio.
Evidentemente qualcuno fa cartello, ma non siamo in grado di far rispettare le nostre normative antitrust e questi colossi che fanno miliardi di profitti all'anno sulle spalle dei cittadini, costretti oggi a pagare addirittura di più il diesel rispetto alla benzina.
Se questo non è un affronto, ditemi voi cos'è; da sempre si sa che per produrre la benzina, il processo lavorativo è molto più lungo e costoso, mentre il diesel è un prodotto “grezzo” rispetto all'altro carburante: perchè adesso all'improvviso costa di più?
E' il libero mercato, ci risponderanno i vari responsabili marketing di queste sanguisughe, altrimenti chiamate compagnie petrolifere....
E noi umbri neanche potremmo lamentarci più di tanti rispetto agli altri italiani; nella nostra regione abbiamo il distributore più economico (Collestrada carburanti) ed un altro piazzato al 20esimo posto (ICM Corciano).
In questi giorni il petrolio sembra scendere, al momento è a quota 126$, ma chiaramente i prezzi alle pompe non si vedranno scendere, basta confrontare anche nel recente passato l'andamento del greggio e l'andamento dei prezzi alle pompe: salgono insieme e, quando capita che il greggio cali, il prezzo dei carburanti rimane identico.
E non basta fare l'impianto a metano e GPL, ci aiuta nell'immediato, ma nel medio periodo potrebbero avvicinarsi anche i prezzi di questi gas alternativi: è il magico mondo della domanda-offerta, è il migliore dei mondi possibili e ce lo dobbiamo tenere.

Per comprendere meglio questo andamento assurdo, http://www.oil-price.net e http://www.prezzibenzina.it/

 
 
 

I Maiali continuano a defecare sul Nestore; e non va bene!

Foto di SovietRPMN

Di nuovo pesci morti, puzza, schiuma bianca ed acqua nera; è questa l'immagine che si è ripresentata, dopo l'episodio del 19 aprile, a chi ha avuto a che fare con il Nestore sabato.
A Castiglione della Valle se ne sono accorti un gruppo di cittadini, vero le 16, che ha subito chiamato il Corpo Forestale dello Stato (1515); la puzza era tremenda, sembravano di nuovo dei liquami zootecnici, ma tutte le volte si può intuire cosa c'è di strano nel fiume, ma raramente chi è il colpevole.
Prima dell'intervento della Forestale i castiglionesi hanno risalito il corso del fiume, per tentare di individuare una potenziale sorgente. I pesci morti sono stati trovato fino al punto dove il Cestola si immette sul Nestore, a Montepetriolo; anche l'acqua che veniva dal Cestola era molto più nera di quella che arrivava da Tavernelle tramite il Nestore.
Quando è intervenuto il Corpo Forestale dello Stato, i pesci morti, l'acqua nera e la schiuma bianca erano ancora ben visibili, soprattutto a Pieve Caina, dove l'acqua rallenta la sua corsa prima della confluenza con il Caina. Le forze dell'ordine hanno risalito il fiume, fino alla confluenza con il Cestola, proseguendo le loro indagini lungo il corso del torrente, proveniente da Mugnano.
In quelle zone sono presenti molti allevamenti, ma non è dato sapere, al momento, l'esito delle indagini condotte dalla Forestale.
Alcuni dei pesci morti, trovati sul Nestore, erano molto gonfi; ciò potrebbe significare che erano morti da oltre 24 ore, e che quindi si sia trattato di uno sversamento prolungato nel tempo, non mordi e fuggi.
Nell'articolo di Aprile si diceva che da molto non erano avvistate, nella parte nord del Marscianese, queste morie di pesci; ora siamo a 2 eventi in un mese preciso.
L'appello non può che essere lo stesso: l'unico modo per prevenire questo tipo di crimini contro la natura, è avvertire chi di competenza il prima possibile; quasi solo con la fragranza di reato si può colpire chi causa questi atti incivili.
Negli orari in cui è in funzione (dal lunedì al giovedì 8-18, il venerdì 8-14) può essere contattata direttamente l'ARPA al numero 075.8945504, oppure si possono avvisare le forze dell'ordine.
La sede locale dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale si trova a Todi, in via 25 aprile n. 11.
Perchè, con i tanti investimenti per migliorare i nostri corsi d'acqua che si stanno facendo, non si spendono pochi spiccioli per mettere cartelli, nei posti di maggior passaggio vicino ai fiumi, su chi chiamare in caso di emergenze come queste?

 
 
 

LE POSTE DI CERQUETO SONO L'ACQUASANTIERA DEI LADRI....

Foto di SovietRPMN


L'ufficio postale di Cerqueto è tristemente noto alle cronache locali per i molti furti ricevuti
e, soprattuto, per la facilità con la quale vengono compiuti. Basta passare vicino ed accorgersi di come siano quasi completamente assenti misure di sicurezza degne di questo nome.
Probabilmente la pensano così anche i dipendenti che, da diverso tempo, visto che è troppo pericoloso lavorare a Cerqueto, fanno turni di una settimana.
I cerquetani si sono organizzati e, per difendere ed estendere il loro caro amato ufficio, hanno deciso di raccogliere delle firme, chiedendo alle Poste ed alle autorità locali, di adoperarsi per la messa in sicurezza definitiva della struttura.
Ci dice il presidente della Pro Loco, Emanuele Vescovi : “La presenza di un ufficio postale in un paese come Cerqueto è ovviamente un servizio molto utile, ma che sta diventando sempre di più una fonte di pericolo. Solo nel 2007 sono avvenute ben due rapine e in un caso un’ anziana signora è stata minacciata da uno dei malviventi. Tempo fa lavorava nell’ufficio una signora molto gentile e disponibile che aveva stretto ottimi rapporti con i paesani, ma dopo aver subito quattro rapine ha giustamente deciso di cercare lavoro altrove. È ovvio che non possiamo impedire che certi furti avvengano, ma crediamo che sia doveroso dotare il nostro ufficio postale di sistemi di sicurezza che possano agire da deterrente nei confronti dei criminali”.
“Da questa settimana” - continua il presidente - “cominceremo a raccogliere le firme dei paesani per chiedere che la struttura venga messa in sicurezza, al fine di garantire l’incolumità sia del cliente sia del dipendente che ci deve lavorare. Oggi l’ufficio postale non ha un dipendente fisso, ma viene gestito dal personale che lavora in quello di Marsciano; c’è una vera e propria fuga dei dipendenti dall’Ufficio Postale di Cerqueto, che nonostante tutti i precedenti, non è stato messo adeguatamente in sicurezza.Altri uffici che coprono anche bacini più piccoli, a differenza del nostro, sono dotati di vetri antisfondamento e tutte le misure di sicurezza necessarie; le Poste probabilmente non vogliono investire in un ufficio di cui non è proprietaria; da oltre 20 anni questo locale è in affitto infatti.”
Sembra che questo ufficio funzioni bene; ha molti utenti ed il fatto che si trovi lungo la marscianese ne fa anche un punto di passaggio importante.
Nonstante tutte queste cose, non sembra che Poste abbia interesse ad investire su questa struttura per la definitiva messa in sicurezza; con la speranza che non servano altri furti per richiamare l'attenzione di chi di dovere.

 
 
 

RIFONDAZIONE ROMPE A MARSCIANO

Foto di SovietRPMN

E' stata annunciata, da un'intervista comparsa l'8 maggio nel Corriere dell'Umbria al consigliere Santi, l'uscita del partito della Rifondazione Comunista dalla maggioranza marscianese del sindaco Chiacchieroni.
E' il segretario del circolo marscianese, da poco intitolato a Roberta Bolli, a fare il punto della situazione per il popolo della RPMN; Cristian Mattioli viene dal voto unanime, per l'uscita dalla maggioranza, ottenuto all'ultima segreteria del circolo, allargata all'assessore, e cha ha portato alla rottura.

Quali sono i punti principali che vi hanno portato ad uscire dalla maggioranza?

Il non aver ottenuto risposta rispetto al documento con i 4 punti presentato la scorsa settimana; ciò evidenzia la completa sordità dell'Amministrazione alle richieste della cittadinanza, visto che i punti del documento riguardavano 4 tematiche di estrema attualità: la questione del Prg, il problema della salvaguardia ambientale della zona della valle del Genna e di Papiano, la mancata assunzione di responsabilità riguardo le problematiche del biodigestore di Olmeto ed il problema della poca trasparenza sui criteri delle assunzioni all'interno della pubblica amministrazione.

Non c'è stato un dialogo in questa settimana con la maggioranza e con il Sindaco?

Assolutamente nessun contatto! Ho telefonato personalmente alla coordinatrice comuanle del PD per sottoporle il documento da noi redatto, senza ricevere alcuna risposta nel merito. Copie del documento sono state consegnate al Sindaco, al capogruppo del PD, Bazzanti, ed ai rappresentanti delle altre forze della maggioranza. Io, il consigliere Santi e l'assessore Alunni Roveri non abbiamo ricevuto nessun tipo di contatto.

Neanche sulle singole questione del vostro documento non è avvenuta nessuna mediazione?

Sulla     questione del conferimento delle acque azotate presso il laghetto di stoccaggio temporaneo di Papiano, è avvenuta una mediazione fra l'Amministrazione e la popolazione della frazione, riprendendo, in maniera parziale ed insufficiente,  una nostra proposta che venne scartata nella prima assemblea, ma che è tornata attuale come ultima mediazione fra Todini e la Pro Loco, ovvero dello svuotamento del lago entro Luglio; la seconda parte del nostro documento, non c'è nell'accordo da loro firmato, e li c'erano delle tutele per il controllo della sitazione ambientale anche da parte dei cittadini; non si legge questo nell'accordo che hanno firmato.

E gli altri punti?

Chiusura totale sulla gestione del biodigestore e sui criteri di assunzione della Pubblica Amministrazione;  sul PRG sembrava venire un'apertura, con un intervista a Bazzanti dove rassicurava sulla inamovibilità del campo sportivo comunale; purtroppo  gli atti della prima commissione (quella che si occupa anche di edilizia ed urbanistica) vanno nel senso opposto, visto che sono state respinte le osservazioni che avrebbero garantito la certa sopravvivenza degli impianti sportivi marscianesi nella loro attuale posizione.
Tale zona rimane nominata, dopo il voto della commisione, come zona RUR, quindi zona edificabile; al tempo stesso rimane la zona della Monalda, esterna all'abitato, come zona servizi, con un'aumento di valore di quei terreni notevole.
Ciò rende palese la volontà dell'Amministrazione di costruire palazzine al posto del campo sportivo e di iniziare a spostare la zona sportiva alla Monalda.
Il PRG deve essere lo strumento che consente alle famiglie di ampliare le proprie abitazioni o di costruire una casa per i propri figli, non solo  il mezzo per accontentare palazzinari e società immobiliari, sempre le stesse e sempre più grandi. Ci vuole una crescita razionale ed accompagnata da servizi.


E' dunque una rottura definitiva che apre finalmente i giochi in vista delle prossime amministrative?

A questo punto si, è una rottura definitiva! Questo riguarda l'Amministrazione, non le forze politiche della maggioranza, che spesso si sono distinte per posizioni coraggiose che abbiamo condiviso e perseguito insieme. Purtroppo ci sembra che scarsa sia l'opera di convincimento che queste forze possono esercitare nei confronti dell'attuale Amministrazione.
Sia con Proposta Marsciano, con i Socialisti e con autorevoli esponenti del PD, abbiamo condiviso battaglie, opinioni e vertenze: apprezziamo quegli esponenti politici, sia della maggioranza che della minoranza, che come noi si sono voluti confrontare con la popolazione, intervenendo ad assemblee ed incontri pubblici.
La nostra critica principale all'amministrazione è quella di non sapersi confrontare in modo aperto con quelle che sono le richieste ed i bisogni della cittadinanza, attuando una politica caduta dall'alto che spesso passa sopra le teste dei cittadini.

Ritornando ai giochi che avete aperto per le prossime amministrative, dopo questa esperienza delle elezioni politiche, dove la Sinistra Arcobaleno è scesa al 4,1%, qual'è la strada che state percorrendo per la prossima tornata elettorale?

Rifondazione ha fatto una scelta coraggiosa ma coerente; scegliendo di ripartire dalla politica fatta sul territorio, coinvolgendo tutti i cittadini nella rivendicazione dei propri diritti e nel conflitto costruttivo.Per quanto riguarda la prossima tornata (ndr nella prossima primavera si voterà per il consiglio comunale di Marsciano) stiamo portando avanti la collaborazione politica e militante con i compagni del PdCI e di Sinistra Democratica, nonché con la federazione dei Verdi, salvo restando la loro totale autonomia decisionale.
Insieme a loro e alle forze dinamiche della politica e della socialità marscianese, ci cimenteremo nel dialogo con i comitati spontanei e con i gruppi di cittadini che non intendono delegare la rappresentazione dei loro bisogni ed interessi, ad una classe politica autoreferenziale.

Quali sono, concludento, le priorità di questi mesi che rimangono prima delle amministrative, ora che siete usciti dalla maggioranza?

Ora, come prima dell'uscita, le nostre priorità sono: la soluzione delle problematiche ambientali che coinvolgono una  grossa fetta del nostro territorio, penso ai bacini del Genna, del Caina e del Nestore, che sono fra i più inquinati della nostra Regione; la contestuale salvaguardia della qualità della vita e della salute della popolazione che vive in questi bacini e nell'area degli allevamenti zootecnici, aprendo anche un ragionamento sui miglioramenti tecnologici che possano salvaguardare sia le attività commerciali che il quieto vivere dei cittadini.
Fondamentale sarà discutere di un nuovo genere di sviluppo per il nostro territorio, l'era della cementificazione, fortunatamente, è al suo tramonto, sia per ragioni di mercato che per questioni di sostenibilità; le risorse andranno quindi reperite tagliando i costi inutili dell'Amministrazione (ecessivo ricorso alle consulenze esterne, faraoinci eventi di propaganda che hanno fatto il loro tempo) e non con i chi cementifica tutto il nostro territorio, dai boschi del nord agli spazi verdi del capoluogo (basti pensare al Parco Ponte invaso dalle palazzine e la questione dell'ex clinica Bocchini).
Il nostro non sarà un approcio ideologico ma sarà un apporcio aperto, all'innovazione che viene dal costante confronto con la popolazione.

 
 
 

I NEMICI DEL POPOLO COLPISCONO ANCORA

Foto di SovietRPMN

Neanche il tempo di festeggiare e metabolizzare la storica promozione in Prima Categoria, ed ecco che i ladri fanno la loro comparsa nelle sorti del Villabiagio; hanno fatto razzia presso il campo sportivo di Villanova.
L'episodio si è svolto chiaramente di notte, a scoprirlo è stato un consigliere della società, Elio Rinaldi, che ha solo potuto constatare gli ingenti danni arrecati alla squadra ed alla Pro Loco di Villanova.
Il campo è di propiretà della Parrocchia, ed è stato proprio Don Primo ad esporre la denuncia presso i Carabinieri; adiacente al campo ci sono i locali con la cucina della Pro Loco ed il barretto utilizzato per la partite, anche qui sono arrivati i malviventi.
Rinaldi ci fa vedere il percorso che, secondo lui, hanno percorso quella notte; dopo aver forzato facilmente il cancellino d'ingresso, si sono diretti presso la sala caldaie; qui dentro c'erano tutte le chiavi della struttura.
Neanche è stata forzata la porta, è stato sfruttato un tavolino che era nelle vicinanze per entrare dal lucernaio che sta sull'ingresso; da dentro hanno aperto e li è iniziato il giro delle razzie.
Nella struttura sportiva hanno portato via la lavatrice, l'asciugatrice, tre divise complete e scarpette e palloni, ma solo i migliori!
Hanno fatto tutto con calma i malviventi, hanno potuto scegliere quali divise prendere e quali scartare, questione di gusti probabilmente.
Nel locale adiacente, quello della Pro Loco, la tecnica è stata la stessa: hanno sfruttato una panca e sfruttando una zanzariera sono entrati in cucina, facendosi poi strada all'interno della struttura: bottino, questa volta, la friggitrice, la macchinetta dell'espresso e razzia completa di bevande.
Non erano abbastanza organizzati per portare via la spinatrice, benchè fosse già stata trascinata verso l'esterno.Stessa sorte fortunata è stata riservata al piccolo trattore che utilizzano per i lavori al terreno di gioco.
Nessuna delle due associazioni è assicurata per furto, e la fine della stagione sportiva ha riservato questa beffa alla formazione dei due paesi del nord marscianese.
Il danno deve ancora essere quantificato, ci dice il Direttore Sportivo Franco Mattioli, ma si ipotizza che la refurtiva abbia avuto un valore di oltre 7.000 euro; e non è neanche la prima volta che i ladri fanno visita a questa struttura sportiva.
Nel mese scorso anche il bar di San Biagio era stato svaligiato e prima ancora era successo a Castiglione della Valle ed a San Valentino; bar e strutture sportive sono sempre al centro delle attenzioni dei malvieventi che, nelle tranquille notti dei contadi, trovano terreno fertile per agire indisturbati.

 
 
 

Il nord di Marsciano è sempre più ribelle

Foto di SovietRPMN

L'annosa questione del biodigestore, come noto,da tempo ha riacceso gli animi dei cittadini che, anni orsono, crearono il comitato contro l'inquinamento ed i disturbi causati dalla struttura di Olmeto, dove, è bene ricordarlo, vengono lavorati i reflui zootecnici, convertendoli in gas e corrente elettrica, oltre all'utilizzo nella fertoirrigazione.
Il comitato ha ripreso vita in questi 4 mesi perchè, l'amministrazione comunale, decise di realizzare una terza laguna, senza minimamente pensare di consultare le popolazioni che già da 20 anni vengono massacrate da questa struttura, importante, necessaria, ma che deve funzionare alla perfezione, pena, danni ambientali che ci porteremo avanti per anni ed anni.
I cittadini, vedendo come a volte le decisione venivano prese al'inspauta di tutti, vedendo anche la leggerezza che in diverse occasioni, alcuni ammnistratori, avevano nel discutere di queste materie (alcuni teorizzarono di “tombare” una laguna, era più veloce che bonificare il tutto....), hanno deciso di vigilare da soli su ciò che avveniva in quella struttura, in contatto stretto con l'ARPA, il NOE ed il Corpo Forestale dello Stato.
I risultati non sono mancati: una domenica di marzo è stata fatta intervenire l'ARPA, a seguto di una segnalazione dei cittadini del comitato, su del liquame che dal biodigestore si immetteva nel Genna. C'è un'inchiesta aperta, sembra che si sia trattato di un incidente; questa scoperta ha rinvigorito i combattenti del comitato, che nel giro di pochi giorni hanno fatto intervenire il Corpo Forestale dello Stato, per via di un laghetto che, in passato conteneva liquami e che, con tutta calma, è stato fatto sversare sui campo per essere prosciugato, causa lavori. Quei campi ora hanno, a detta dei membri del comitato, colorazioni bluastre in superficie.
Per risolvere il problema della terza laguna, l'amministrazine comunale ha individuato una soluzione: stoccare temporaneamente le acque azotate in laghetti periferici, rimettendo in funzione una linea verso Papiano, individuando un laghetto in loco, privato, ed utilizzato per l'irrigazione.
Apriti cielo; si crea subito il polverone anche a Papiano, conferma ulteriore di come le decisioni passino sopra la testa dei cittadini. Subito convocata un'assemblea dalla Pro Loco, partecipano anche l'assessore Todini ed il tecnico Mariani, e le contestazioni sono state consistenti.
Una settimana dopo a Papiano sono state raccolte questi 500 firme contro questo laghetto, che, nonostante tutto, già hanno iniziato a riempire.
Ora sembra che da mercoledì della scorsa settimana il biodigestore non sia in funzione, anche se la notizia non è stata confermata; inoltre, sono segnalati dipendenti della SIA che di notte lavorano, soprattutto sul perimetro delle lagune al momento esistenti; il comitato si è organizzato ed anche di notte vigilano su questi movimenti; non sono solo voci del comitato queste sui lavori notturni, il sottoscritto, oltre ad altre persone che non fanno parte del comitato, hanno avuto modo dei vedere “luci” strane intorno alle lagune ben dopo mezzanotte.
Da come è stata raccontata questa storia, sembra di essere in una paese in guerra; in effetti, il conflitto in queste zone c'è. Purtroppo il tutto diventa, spesso, una guerra fra poveri; prendersela con i lavoratori, oggi costretti addirittura a fare turni notturno, non è la soluzione al problema.
Se ci sono errori di gestione ed infrastrutturali, è giusto che a pagare siano altri, i dirigenti appunto, coloro che, teoricamente carichi di repsonsabilità, guadagnano molto di più di chi sta 8 ore in un ambiente di lavoro massacrante e poco salubre. Ma le responsabilità, oltre che portare un maggior reddito, devono portare anche delle ammissioni di responsabilità, quando ci sono errori o problemi.
Inoltre, la scelta dell'amministrazione comunale di non dialogare con le popolazioni e con i comitati che si sono creati, non facilita il risolversi di questa situazione.
Quando si diceva che libertà è partecipazione.......che partecipazione c'è quando si viene a sapere di ciò che accade in casa propria solo 2 mesi dopo, e per sbaglio??
Neanche delle assemblee blindate possono essere un metodo per dialogare, serve un confronto serio, dove oltre alle parti contendenti scenda in campo una istituzione terza (vedi l'università o un pool di esperti nominati da ambo le parti) che renda noto quali sono i rischi per una struttura come il biodigestore, quali sono i rischi nell'effettuare la fertoirrigazione e, soprattutto, qual'è lo stato dei terreni fertoirrigati fino ad oggi e delle falde acquifere in zona.
Anche la fertoirrigazione, che è la tecnica che probabilmente decideranno di utilizzare per svuotare queste lagune ed evitare di costruire la terza, ha dei pro e dei contro; valutare il tutto in modo trasparente servirebbe ad appianare i conflitti esistenti.
Mettere in luce che le tecniche usate non sono invasive, e che i terreni già fertoirrigati non hanno subito danni, placherebbe molte critiche e toglierebbe anche voce ai contestatori.
Il comitato paritetico, dopo l'esperienza di 13 anni fa, è stato di nuovo ristrutturato in un incontro recente, poco fruttuoso, fra l'amministrazione ed i cittadini del comitato antinquinamento; ecco perchè riaprire questo canale, fermarsi a riflettere, analizzando anche i 20 anni di presenza della struttura, è una decisione necessaria per riaprire il dialogo.
Senza constatare il punto attuale della sitazione, qualsiasi conflitto non potrà essere estinto; pareri di una persona che, fortunatamente, non vive in quelli che una volta erano due fantastici paesi marscianesi, e che oggi , poveri noi, sono paesi in via d'estinzione, dove il potere è in mano ai maiali ed ai loro escrementi. E sentir dire ad un primo cittadino che una strada è stata realizzata solo grazie ai soldi dei liquami provenienti da fuori comune, è un insulto al buon senso di tutti quelli che vedono costruire strade anche dove non esistono solo stalloni o biodigestori.
E non basta prendersela con chi parla dei problemi ma, a volte, sarebbe meglio rispondere sulle questioni sollevate, senza tante cacce alle streghe, troppo di moda nel marscianese.

 
 
 

I MAIALI CAGANO SUL NESTORE!

Foto di SovietRPMN

Schiuma bianca a volontà e pesci morti; è questa la scena che si è posta dinnanzi agli occhi di due giovani di Castiglione della Valle, all'attraversamento del fiume Nestore.
Il primo avvistamento dell'inquinamento è stato verso le 15 di giovedì; dopo aver cercato, con scarsi risultati, di contattare la autorità, i 2 castiglionesi hanno avvertito i tecnici dell'ARPA.
L'inconfondibile odore di liquame ha lasciato pochi dubbi, ai presenti sul luogo, su cosa avesse causato questa moria.
Il tecnico della prevenzione dell'ARPA, dal distretto di Todi-Marsciano, è giunto verso le 18.00, constatando che il flusso d'inquinamento era già passato, pur restando evidente nelle zone dove l'acqua stagnava.
Il fatto che il Nestore non sia particolarmente a secco in questo giorni ha anche velocizzato le operazioni di “ripulitura” del fiume stesso, completate dalle piogge del venerdì.
Era da molto tempo che al nord, nel Nestore, non venivano segnalati inquinamenti di questa natura e portata; tutte le altre segnalazioni sono giunte da sud, dal Genna, che si getta nel fiume 5 km a valle rispetto a Castiglione della Valle.
Probabilmente è un caso, ma proprio ora, che l'attingimento di liquami da fuori comune, presso il biodigestore di Olmeto, è fermo, si riscontrano presenze di sostanze inquinanti provenienti da fuori comune nel corso d'acqua.
Durante i rilievi dei tecnici della prevenzione dell'ARPA, oltre a risalire il corso, hanno controllato anche degli allevamenti, cercando di risalire alla fonte dell'inquinamento; al momento non ci è dato sapere l'esito di questi rilievi.
L'unico modo per prevenire questo tipo di crimini contro la natura, è avvertire chi di competenza il prima possibile; quasi solo con la fragranza di reato si può colpire chi causa questi atti incivili.
Negli orari in cui è in funzione (dal lunedì al giovedì 8-18, il venerdì 8-14) può essere contattata direttamente l'ARPA al numero 0758945504, negli altri orari è necessario rivolgersi alle forze dell'ordine, che rigireranno la segnalazione ai tecnici dell'ARPA, con tempi meno veloci.
La sede locale dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale si trova a Todi, in via 25 aprile n.11.

 
 
 

IL SINDACO DI MONTICELLI ALLA CORRIDA!

Foto di SovietRPMN

Mario Chiattelli, imitatore di Castiglione della Valle, parteciperà, sabato 19, alla Corrida di Canale 5, in diretta; da 20 anni aspettava questa chiamata, ma è stato suo nipote Federico ad organizzare, a sua insaputa, il provino, dopo il quale è stato chiamato.
La sua specialità è l'imitazione di animali; passione nata dal continuo contatto con la campagna, Mario è agricoltore, “Stare sempre da soli in campagna mi ha fatto imparare a dialogare con gli animali che incontravo, dai fagiani alle anatre, dal tacchino all'asino: sui campi spesso si è soli e se non cercavo la compagnia loro, con chi parlavo?” ci dice Mario dal suo feudo di Monticelli.
Una sorta di San Francesco locale, diventato in tutte le corride locali l'ospite speciale:”Le ho vinte quasi tutte le corride locali”- continua Mario - “ora non mi fanno più gareggiare, sono solo l'ospite speciale”.
Questa sera si esibisce con una dozzina di imitazioni, chiamate dal conduttore J.Scotti, ed introdotte da Mario; oltre agli animali citati ci saranno la civetta, la tortora, selvatica e da cortile, e l'ultima imitazione sarà una novità, magari in contraddizione con il suo spirito francescano, ma come sempre esemplare.
Fondamentale sarà l'apporto di tutti per fare vincere a Chiattelli il televoto, cercando di portarlo in finale per contendersi il titolo. A Monticelli già la festa è pronta, a prescindere dal risultato: con un maxischermo, porchetta e vino si seguirà l'avventura del grande imitatore di Castiglione della Valle.

 
 
 

Il marmo bianco circonda Castiglione

Post n°36 pubblicato il 13 Aprile 2008 da SovietRPMN
 
Foto di SovietRPMN

Da pochissimi giorni, tutte le vie di
ingresso a Castiglione della Valle
, hanno delle sculture in marmo
bianco agli svincoli
che collegano il paese a Marsciano, Tavernelle e
Mugnano.
Le 3 opere, finanziate
dall'Amministrazione Comunale, sono state realizzate dal
castiglionese Lucio Chiurulla
, scultore di 36 anni, autodidatta, con
già molte mostre alle spalle in tutta Italia e 3 nel nord
America, scultore da 13 anni. In questa professione è
affiancato dalla sua compagna, Pamela Pucci, musa, collega e critica
per i lavori di Lucio.

Questa tre opere dovrebbero essere la
ciliegina sulla torta per la frazione del nord marscianese, a
completamento dei tanti interventi di valorizzazione che hanno
toccato Castiglione della Valle negli ultimi anni.

L'opera che si trova allo svincolo in
direzione Monticelli si chiama “Caina e Nestore”, ispirato
proprio dai due corsi d'acqua che segnano i confini del paese, due
colonne marmoree, l'una più piccola dell'altra, a rappresentare
lo scorrere dell'acqua che da orizzontale diventa verticale
, a
cascata, come a ipotizzare l'arrivo dei corsi d'acqua dentro le
nostre case tramite l'acqua che sgorga dal rubinetto.
Le altre 2
opere sono il frutto di una rielaborazione dell'artista; è
ripartito da due lavori di una decina di anni fa, per
ricontestualizzarli e vedere come il tempo possa cambiare la propria
visione di un concetto; verso Tavernelle si incontra l'opera
“Respiro”, un intreccio di forme dove coesistono le forze di
espansione e di compressione in un turbinio infito
; l'opera che sta
verso Mugnano si chiama “Senza Tempo”, appunto a testimonianza di
questo percorso artistico atemporale che riporta un concetto di 10
anni fa ad essere attualizzato, rielaborato e sperimentato.Un busto
di donna? Una farfalla? Una metamorfosi fra queste 2 realtà
viventi? All'osservatore la risposta
, per delle opere nate da artisti
locali che lavorano fuori dal territorio e quasi sconosciuti,
artisicamente parlando, dove vivono.

 
 
 

Addavenì BAFFONE!

Post n°34 pubblicato il 04 Marzo 2008 da SovietRPMN
 
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Abituati alle tonnellate di immondizia per strada che vediamo tutti i giorni alla tv, sembra di poco conto evidenziare che a San Biagio delle Valle, e non solo, ci siano delle persone che invece di portare la propria immondizia negli spazi appositi, non ci pensano due volte a gettarla dal finestrino, lungo la strada che dal paese del nord marscianese, va in direzione di Bagnaia; è importante parlarne, invece, sia per il degrado che crea, sia per quanto è emblematico questo gesto dell'ignoranza e del rispetto inesistente che taluni nutrono per l'ambiente.
San Biagio, fra l'altro, è stata la prima frazione del marscianese dove venne sperimentata la raccolta differenziata col sistema Poker, ovvero, il primo paese dal quale sono scomparsi i “vecchi” e grandi secchioni dell'immondizia, lasciando solo quelli privati, oltre ai piccoli dell'umido, ultimi a trovarsi per strada. Da allora è nata questa moda del lancio dell'immondizia.
Nei paesi di “frontiera”, la pigrizia di chi si ostina a ritenere la raccolta differenziata uno spreco di tempo, ha creato l'abitudine di riempire di rifiuti il primo paese fuori comune che si trova per strada, che può essere Pilonico Materno per i castiglionesi, Bagnaia per i sanbiagesi e Pila per gli abitanti di Badiola.
Non contenti di così poca attenzione per la causa ambientale, altri, addirittura, come detto all'inizio, si divertono a gettare buste intere di rifiuti, non differenziati, lungo la strada comunale della caccia; è curioso notare come i rifiuti si trovano un metro oltre il confine fra i comuni di Marsciano e Perugia, proprio dalla parte della città più grande.
Inizia a crescere il grano, che probabilmente entro breve nasconderà alla vista questa distesa di ignoranza, ma i rifiuti resteranno li, molto più a lungo del grano che verrà battuto, a dimostrare, ai posteri, l'ottusità di chi non riesce a vedere oltre al presente; serviranno anche da noi montagne d'immondizia in strada per capire che bisogna ridurre la produzione di rifiuti e soprattutto differenziarli?

 
 
 

LIGA+; quando le cover trasmettono emozioni!

Post n°33 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da SovietRPMN
 
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Fare musica nell’Umbria che non lascia spazi a gruppi emergenti, è sempre più difficile: che risposta dare al problema? Farsi conoscere e suonare fuori regione, dove gli spazi e le possibilità non mancano.
Serve
un minimo di consapevolezza della propria arte ed un pubblico che
confermi le doti di un gruppo. Ed ai Liga+ nulla di ciò è mancato.
I Liga+ sono un gruppo nato all’inizio del 2007 che, come si capisce dal nome, sono una cover band di Luciano Ligabue, composta da 5 elementi, guidati
da Matteo Biagini, che con il timbro di voce riesce a far ricordare
alla perfezione le performance del rocker di Correggio;
un sosia vocale di Ligabue.
Alle chitarre si trova Fausto Perticoni,
dotato di un bagaglio tecnico e culturale notevole; ha girato l’Italia
per imparare ad usare il suo strumento, da Firenze a Verona a seguire
dei corsi di chitarra, senza tralasciare il diploma in solfeggio
conseguito al Conservatorio perugino.
Il basso è in mano al folignate Carlo Bianconi, un
autodidatta del suo strumento che dai 14 anni in poi si è dedicato alla
sua passione, la musica, raggiungendo livelli quasi accademici; a
dettare il tempo della band, insieme a lui, c’è alla batteria Francesco Gobbi, che come gavetta si è fatto oltre 600 concerti con i “Diana” in molti locali sparsi per tutto il centro Italia.
Tutti giovanissimi i componenti della band, nati fra l’82 ed il 1983... ci pensa il nonno Giuliano Briziarelli ad alzare l’età media, classe ’71, se n’è mangiata di chitarra in questi anni:
viene da Castiglione della Valle, dove da anni suona con i Meteoritmi e
con gli Akaso, formazioni quasi completamente marscianesi, un’edonista
della chitarra, al quale servirebbe un locale per riporre tutti i suoi
strumenti.
I Liga+  sono una formazione eterogenea, completa, fatta
da musicisti che mettono tutto nella loro attività, ed i risultati lo
confermano, basta vedere i concerti dove riempono sempre le piazze, in estate, o i locali nelle stagioni più fredde.
A
neanche un anno dalla loro nascita si sono permessi già una quindicina
di uscite fuori regione, le prossime tappe programmate saranno a
Montevarchi, Pescara e Parma.
Non mancano le date anche in Umbria,
ma per chi vuole essere aggiornato sulle tappe della band perugina c’è
un sito completo di tutto, dalle date dei concerti alle biografie dei
componenti, fino alla sezione multimediale con brani e video estratti
dalle loro performance; il “muro” del sito www.ligapiu.it è tartassato di messaggi da parte dei fans, oltre 600, lasciati in sei mesi di vita del sito.












 
 
 

IL CEMENTO SCHIACCIA LA STORIA

Post n°32 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da SovietRPMN
 
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Uno dei pochi ricordi del passato, presenti a San Bagio della Valle, è crollato la settimana scorsa.
Stiamo parlando della chiesina di Santa Croce, un edificio del XV secolo, lesionato dal terremoto del 1997, e mai ristrutturato, il cui tetto è crollato completamente la mattina di sabato 12 gennaio.
La chiesina era inutilizzata da tempo, era tutta integra, ma, il terremoto del '97, costrinse il parroco a chiuderla, dopo aver tolto tutto dall'interno; la cosa di maggior valore che si trovava nella chiesina di Santa Croce era un dipinto del '600, che stava dietro l'altare, e già all'epoca del terremoto era in mano ad esperti per il restauro, concluso il quale è stato posto all'interno della Chiesa parrocchiale della frazione del nord marscianese.
Il crollo è avvenuto dopo alcuni giorni di pioggia; in una struttura già parzialmente lesionata delle infiltrazioni possono provocare danni seri: di questo si era accorto, già da tempo, don Primo Alberati, il parroco di San Biagio.
Raccontando della storia recente della chiesina, afferma che dopo il terremoto l'edificio era stato considerato da restaurare dalla sovrintendenza e che, addirittura, il tutto era già stato finanziato, ma ancora non realizzato.
Inoltre il parrroco aveva notato anche che, dopo i lavori nella zona PEEP, adiacente a Santa Croce, l'acqua piovana scolava tutta verso una parete della chiesina: scrisse già nel maggio 1998 al comune di Marsciano per metterli a conoscenza del fatto; inoltre la strada creata davanti alla chiesina è stata realizzata ad una quota più elevata rispetto al pavimento dell'edificio, con pendenza verso la chiesina.
La situazione non è mai stata presa in considerazione e nulla è stato fatto su questo fronte, tant'è che due anni dopo, nel settembre del 2000, il parroco riscrive al comune per chiedere, visto che le condizioni delle mura erano peggiorate, almeno il transennamento dell'edificio.
E' verosimile quindi che le infiltrazioni continue abbiano portato al crollo del tetto dell'edificio, ma alcuni residenti fanno notare come una strada adiacente alla chiesina, sia molto trafficata in questo periodo di grande urbanizzazione a San Biagio, da camion che trasportano terra; lìvicino si trova una delle zone dove viene portata la terra di riporto.
“Tremano anche le case che stanno lungo la strada” ci dice un passante “figuratevi che effetto fa questo via vai di camion ad un edificio così vecchio”.
Come dire che il nuovo elimina ogni traccia del passato.
Parafrasando le Orme......cemento armato, la grande città, senti la storia che se ne va..............

 
 
 

LA CURVA DI MONTICELLI COLPISCE ANCORA

Post n°31 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da SovietRPMN
 
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A forza di incidenti che una volta ci escano quattro feriti, di cui uno abbastanza grave, è purtroppo la tragica conseguenza.
Scenario di questa serie di sinistri è la s.p. 340, nel tratto fra Castiglione della Valle e l'incrocio per San Biagio, alla curva presso il borgo di Monticelli.
Questa volta l'incidente, sicuramente causato anche dal fondo viscido per la pioggia che batte da giorni, ha coinvolto due autovetture, un Peugeot Ranch proveniente da Spina, con a bordo 3 persone, ed una Fiat Punto che viaggiava nel senso opposto, con a bordo S.T. di Castiglione della Valle.
L'incidente è successo alle 13.30, le due autovetture si sono scontrate nella curva, sembra che una delle due, per ammissione dei passeggeri, occupasse parte della corsia nella quale viaggiava la Punto, forse perchè già in sbandata, e l'impatto è stato talmente forte da mandare l'auto del castiglionese ad una distanza considerevole dal punto di impatto.
Sul posto sono subito intervenute tre ambulanze, due provenienti da Marsciano e la terza dall'ex Silvestrini; per estrarre l'uomo dall'abitacolo della Punto è stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati in tempo record da Perugia.
Le operazioni per liberarlo sono state abbastanza veloci: l'uomo non ha mai perso conoscenza ed è stato subito portato al Santa Maria della Misericordia; fortunatamente sembrano meno gravi le condizioni degli altri 3, solo uno ha riportato un trauma toracico, gli altri escoriazioni e traumi di piccola entità, oltre al grande spavento.
Nel Peugeot Ranch è scoppiato l'unico airbag presente, quello del lato guida mentre purtroppo la Punto non era dotata del pallone salvavita, che probabilmente avrebbe limitato i danni.
Traffico bloccato per un'ora durante i soccorsi ed i rilievi, che sono stati condotti dai Carabinieri della locale stazione di Spina, arrivati insieme ad un'altra pattuglia sul luogo dell'incidente.
Dai primi accertamenti l'uomo di Castiglione della Valle ha subito traumi agli arti inferiori, superiori ed al torace: gli ulteriori esami, al momento, non hanno rilevato ulteriori complicazioni; è sotto osservazione all'ospedale perugino, dove sono stati portati anche gli altri tre protagonisti dell'incidente.
Per la cronaca l'ultima auto finita fuori strada in quella curva risale a 3 giorni fa, e non è un caso ma semplicemente la conferma di una statistica negativa, che vede quella curva fra le più pericolose della zona, con uscite di strada, fortunatamente, quasi sempre senza conseguenze per le persone coinvolte.

 
 
 

GLI INDIGENI DI MONTICELLI PROCLAMANO COME SINDACO MARIO!

Post n°30 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da SovietRPMN
 
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Monticelli di Marsciano
è un piccolo borgo che si trova lungo il Caina, fra Castiglione della Valle e San Biagio della Valle; sono residenti qui 5 famiglie e da alcuni anni esiste anche una dimora storica realizzata in quello che fu il castello di Monticelli, del XIII secolo.
E’ un luogo ricco di leggende, oltre che di arte e di storia, e proprio per la difesa dell’esistente, per la valorizzazione delle risorse naturali, artistiche e storiche, si è costituito il Comitato Residenti di Monticelli.
Presidente di questo comitato cittadino di quartiere è stato eletto Mario Chiattelli, da quasi 50 anni residente a Monticelli, vicepresidente è Mauro Elmi, ed il consiglio è composto da Marco Boschetto, Federico Frittelli e Artemio Sordini.
La costituzione del comitato non è altro che il naturale sbocco di tutte le iniziative che da anni i residenti prendono per ravvivare il borgo che domina la valle del Caina; tutti gli anni si festeggia S.Ubaldo, al quale è dedicata una piccola Chiesa, finemente restaurata nel 2002, con l’aiuto fondamentale dei residenti stessi (non menzionati nella targa di ringraziamento).
Questo piccolo scrigno oramai è tornato al suo splendore, insieme agli affreschi interni di Meo da Siena, del 1310; per la riapertura è stato anche portato a Monticelli, All’interno della chiesina una tela del ‘600 raffigurante “S. Ubaldo scaccia l’indemoniato” di autore ignoto; il Castello, di oltre 700 anni fa, rende grande il patrimonio artistico qui presente.
Altre iniziative sono legate allo scorrere della vita di campagna; da anni a Monticelli si organizzano delle serate di festa per l’Epifania, per Carnevale e per Santa Barbara, tutte occasioni per stare insieme e festeggiare.
Dal punto di vista naturale, il panorama che si può scorgere da questo punto rialzato, che domina la valle del Caina è da cartolina; da un lato si segue il Caina fino a Perugia, in una distesa di campi che non si è trasformata in aeroporto, come era stato ipotizzato di recente, dall’altro lato si vede il percorso finale del fiume, che si getta nel Nestore a Pieve Caina. Dalla parte opposta del fiume, quasi a contrappeso, spicca il borgo di Castiglione della Valle.
Forse anche per questa posizione particolare, il luogo è diventato oggetto di leggende, da passaggi sotterranei che collegavano strutture religiose, all’ospitalità data a San Costanzo in fuga.
Dal punto di vista storico, Monticelli è oggetto di una ricerca da parte dell’Istututo per la Storia dell’Umbria Contemporanea riguardante il campo di concentramento esistente presso il Castello Sereni, attivo dal ’42 al ’43, all’interno del quale vivevano circa 120 prigionieri politici sloveni giunti da Gonars e Chiesanuoa, portati qui per lavorare alla costruzione dell’ultimo tratto della ferrovia che collegava Pietrafitta ad Ellera.
Insomma, un luogo la cui storia parla da sola, ed il comitato avrà di che occuparsi per valorizzare il tutto; non secondari, fra gli obiettivi del comitato, ci sono anche quelli di parlare con una voce unica con le varie istituzioni, visto che anche di recente, delle decisioni urbanistiche sono state prese all’insaputa di quasi tutti; tutelarsi per tutelare Monticelli, questo è quello che si prefigge il Comitato Residenti Monticelli.
E' una faccia della medaglia della post ruralità nell'umbria ancora contadina, ma sempre più puttana e svenduta; tutte queste sciagure di signorotti urbani che arrivano con i soldi e che pensano di comprarsi anche le persone, è solo il frutto della dismissione da parte di quelli che furono i propiretari terrieri padroni di queste valli.
Gli ex proprietari terrieri erano, nel bene e nel male, il punto di riferimento della società rurale; oggi stanno tutti convertendo verso attività più o meno industriali, comunque non più legate alla terra nella sua concezione storica.
Il risultato è che sono in cerca di contanti, vendono di tutto ed arrivano i nemici del popolo che comprano, restaurano e fanno strutture prettamente turistiche, inservibili dalle popolazioni indigene, creando dei paesi nei paesi.
L'esempio nelle nostre terre è rappresentato dalle vendite di metà anni '90 della fam. Fasola, solo fra Castiglione e Monticelli, dalle loro strutture, sono sorti questa residenza storica di sedicente alto livello, un ristorante poco distante, anche questo non frequentato della plebe, ed un'altra residenza storica sopra Pieve Caina.
Insomma, i padroni dismettono, accatastano soldi da parte, ed i nuovi arroganti che arrivano, spesso, non sempre fortunatamente, pensano di comprarsi l'anima della gente con 4 soldi; la proposta è di affastellarli questi soldi e sbatterli in quel luogo ameno, dal quale, ogni tanto, escono delle vampate puzzolenti.
A voi i soldi..........


 
 
 

DINAMO MARSCIANO: 10 ANNI E NON SENTIRLI!

Post n°29 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da SovietRPMN
 
Foto di SovietRPMN

Correva l'anno 1997 quando Roberto Rosi, Carlo Caiello e Rolando Ferranti, dopo la riuscita del 1° Torneo estivo di Via Larga, decisero di fondare la UISP Dinamo, con lo scopo di far giocare a calcio i ragazzi del popoloso quartiere marscianese di via Larga.
Squadra allestita senza troppe pretese ma capace, all'esordio, di sconfiggere al comunale di Ammeto la vincitrice imbattuta da 20 turni, il Duesanti Todi, piazzandosi poi in buona posizione.
L'anno seguente, con i nuovi arrivi nella dirigenza di Mencuccetti, Spaccini, Zoppetti, Lorenzetti e Rosi, allenata da Oscar Rossini, la Dinamo vinse il campionato con il miglior attacco del torneo, formato da Simone Sagrazzini, Roberto e Albino Ciurnelli.
Nel 2000 nasce il calcio a 7 Redskins che partecipa al CSI; l'anno seguente viene la vittoria di questo campionato, nella finale di Castelvieto; storici i prepartita al Fight Club, preparando la tattica “palla a Fumino”.
Nel 2002, insieme alla sezione Kaos dell'Armata Rossa, si vince il CSI calcio a 11, questa volta a Ospedalicchio di Bastia. Nel 2003 nasce la Virtus con presidente Calzolari, e la Dinamo organizza un campionato con 24 squadre al Parco Ponte.
Il 2004 è l'anno delle fusioni fra la Dinamo Via Larga ed il Parco Ponte, dalla quale nasceranno il Marsciano 04 che milita in FIGC, e la Dinamo Parco Ponte Marsciano, che rappresenta la città nella UISP. Il primo anno, nella UISP ad 11, entrano “quelli del nord”, i castiglionesi Fuso e Berlenga ed il ponteggiano Bocciolini nella dirigenza, si partecipa al girone del Trasimeno giocando le partite al comunale di Castiglione della Valle; dal 2006 anche il calcio a 7 torna ad essere UISP ed il titolo viene portato a Marsciano, grazie al gruppo di Fioravanti, Nobile, Rossi, Massoli, Meloni, Bicorgna, Cintia e Galletti.
Oggi la Dinamo Marsciano è una realtà affermata del territorio, che da anni organizza tornei estivi ed iniziative sociali; ha puntato dalla sua rinascita del calcio ad 11 al progetto di squadra multietnica ed antirazzista, contando ogni anni un numero considerevoli di migranti fra i tesserati; quest'anno è iscritta al calcio a 7 ed al calcio ad 11, nel girone di Perugia.
Un sociale che va anche oltre lo sport, fino all'organizzazione di carri per il carnevale marscianese o del capodanno locale; domani sera al verde di via Larga ci sarà la cena con chi è stato la Dinamo in questi 10 anni. Prima, alle 17.45 , la formazione del calcio ad 11 giocherà in casa, all'antistadio di Marsciano, contro l'A.S.D. Olimpia; che dire se non forza Dinamo.

 
 
 
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