Creato da Webmastervegetariani il 17/03/2007
QUANDO IL GIOCO SI FA DURO... I DURI INIZIANO A GIOCARE !!

BOICOTTA LE UOVA!!!

 

NO ALLE UOVA !!!

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GALLINE IMMOBILIZZATE E SEPPELLITE VIVE

E PULCINI MASCHI GETTATI IN MASSA IN GIGANTESCHI TRITACARNE...DA VIVI!!

Il taglio del becco è pratica diffusissima ANCHE DA NOI, SOPRATTUTTO negli ... CONTINUA QUI
 

2 tipi di alimentazione a cfr.

 

BOLLETTINO CARDIOLOGICO N. 101 / 2001


ALIMENTAZIONE CARNEA
  • La carne è tossica perché produce ptomaine e urati; insieme agli zuccheri raffinati acidifica l'organismo determinando lo sviluppo di candidosi ed osteoporosi;

  • La carne è l'ambiente ideale per la coltura della maggior parte dei germi;

  • Essendo troppo ricca di grassi, la carne favorisce lo sviluppo di tutte le malattie degenerative come quelle cardiovascolari ed il cancro;

  • Essendo troppo ricca di proteine, la carne può essere causa di insufficienza renale;

  • L'alimentazione ricca di albumine e grassi favorisce la proliferazione dei batteri della putrefazione, con malassorbimento delle vitamine e produzione di sostanze cancerogene come il ciclopentantrene;

  • Le feci e le urine delle persone che mangiano la carne contengono sostanze mutagene, capaci, cioè di modificare in modo permanente il patrimonio genetico delle cellule, sostanze che scompaiono passando all'alimentazione vegetariana per ricomparire con la ripresa di una dieta mista

ALIMENTAZIONE VEGETARIANA
  • Aumenta la resistenza fisica grazie ad una notevole presenza di amidi, nei cereali, nei legumi secchi, nella manioca e nelle patate, che vengono depositati come riserva energetica sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli;

  • Riduce i rischi di malattie cardiocircolatorie e cancro grazie ad una percentuale di lipidi meno elevata e più equilibrata; riduce il rischio di altre malattie degenerative fra le più comuni della nostra società, come: artrite, artrosi, diabete, obesità, osteoporosi;

  • Spostando l'equilibrio acido-base dell'organismo verso l'alcalinità può prevenire il riacutizzarsi delle patologie cronico-degenerative.

http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/boll_card101.html

 

CON IL FIATO SOSPESO... FINO ALL'ULTIMO!!

 

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ciao Simo..

Post n°182 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Webmastervegetariani

grazie per il video!

 
 
 

KARATE KID...

Post n°181 pubblicato il 30 Maggio 2008 da simoveganblu
 

Video

Karate kidDopo tanto allenamento, esordire in questa maniera...

 
 
 

Post N° 180

Post n°180 pubblicato il 27 Maggio 2008 da Webmastervegetariani
 
Tag: VEGAN

NUTRIZIONE

Molto spesso, chi si accosta ad una dieta vegana, o anche solo vegetariana, e' assalito dal timore che essa possa causare delle carenze nutritive, portando a malessere e varie malattie. Questo, ovviamente, non e' affatto vero - e potrebbe anche bastare l'esempio di milioni di persone nel mondo che si nutrono senza utilizzare sostanze di derivazione animale in ottima salute. Mangiando vegan, si hanno tutte le sostanze nutritive necessarie per una buona salute, e anzi si eliminano tutta una serie di alimenti malsani.

PROTEINE
Le proteine sono grosse molecole composte da unita' piu' piccole chiamate aminoacidi. Esistono 20 aminoacidi che si trovano comunemente nelle proteine animali e vegetali. Sono 8 gli aminoacidi che il corpo non puo' fabbricare da sé, e che pertanto devono essere ottenuti dal cibo che mangiamo. Le proteine sono necessarie per mantenere i tessuti, e per sostenere la crescita; sono anche utilizzati per fare gli ormoni ed altre sostanze attive fisiologicamente. Nella dieta vegan, i cibi che comunemente forniscono la maggior parte delle proteine sono i legumi, i cereali, le noci e i semi. Fino a poco tempo fa, erano diffuse due credenze, infondate, riguardo le proteine: che le proteine vegetali fossero di "seconda classe" rispetto a quelle animali, e che le proteine andassero combinate (cioe' assunte in maniera complementare fra loro). Nessuna di queste due teorie rifletteva il vero, ed infatti una dieta basata solamente su cibi vegetali fornisce tutti gli aminoacidi indispensabili, senza la necessita' di combinare le proteine ad ogni pasto. Anzi, una equilibrata dieta vegan porta a non consumare eccessive quantita' di proteine, fatto che e' stato dimostrato scientificamente portare ad un maggiore rischio di problemi al cuore.

FERRO
Il ferro svolge indubbiamente un ruolo importante nel funzionamento del nostro corpo. Questo minerale e' infatti essenziale per la formazione dell'emoglobina, il pigmento che conferisce al sangue il colore rosso. Il ferro nell'emoglobina si combina con l'ossigeno e lo trasporta attraverso il sangue agli organi del nostro corpo il quale contiene tra i 3.5 e i 4.5 grammi di ferro di cui i 2\3 fanno parte dell'emoglobina in circolo e il rimanente e' conservato nel fegato, nella milza e nel midollo osseo. La mancanza di ferro puo' portare all'anemia. Infatti una volta esaurite le riserve di questo minerale la sintesi dell'emoglobina viene inibita e si notano i classici sintomi di questa patologia: stanchezza, mancanza di resistenza fisica, insonnia perdita di appetito, mal di testa e pallore. A causa dell'importanza del ferro anche per il sistema immunitario l'anemico e' anche meno resistente alle infezioni e, secondo alcuni studi, ha una minore capacita' di apprendimento.
Da quanto fin qui detto e' chiara l'importanza di una alimentazione che contenga una adeguata quantita' di ferro il cui fabbisogno giornaliero e' di circa 10mg per un uomo adulto e di circa 15mg per una donna prima della menopausa. La donna necessita di un maggiore apporto alimentare poiche' con le mestruazioni viene persa una certa quantita' di sangue e quindi di ferro. Anche chi pratica sport dovrebbe assumere piu' ferro. Questi sono i dati, stilati nel 1991 dal Dipartimento Della Salute inglese, riguardo al fabbisogno giornaliero di ferro:

Bambini da 0 a 3 mesi1,7 mg/giorno
Bambini fino a 12 mesi7,8 mg/giorno
Bambini6,1 - 8,7 mg/giorno
Adolescenti11,3 - 14,8 mg/giorno
Uomini8,7 mg/giorno
Donne14,8 mg/giorno



Non bisogna tuttavia pensare che piu' ferro si assume meglio sia per la propria salute. Non solo questo minerale in quantita' eccessive dovute all'uso sconsiderato di integratori o farmaci anti anemici puo' essere estremamente tossico ma alcuni studi indicano che esiste una correlazione tra alti livelli di ferro nel sangue e patologie cardiovascolari. Inoltre una assunzione eccessiva di ferro puo' causare problemi nell'assimilazione di altri minerali come lo zinco e il rame.
A questo punto bisogna domandarsi se una dieta vegana soddisfa il proprio fabbisogno di ferro. A questa domanda si puo' in tutta tranquillita' rispondere affermativamente: i dati epidemiologici confermano che l'incidenza di anemia tra i vegetariani e gli onnivori non presenta differenze significative e pertanto si puo' concludere che il contenuto di ferro di una alimentazione di soli vegetali e' adeguato.
Una dieta vegetariana non presenta alcun vantaggio rispetto ad una dieta vegana per quanto concerne il suo apporto di ferro dato che il latte e i latticini contengono quantita' minime di questo minerale e anche le uova non sono certamente tra le fonti principali di ferro contenendone solo 1.3 mg per uovo. Inoltre il latte di mucca causando, specie nei bambini, delle perdite di sangue anche rilevanti , puo' contribuire a ridurre le proprie riserve di ferro. Per questo ed altri motivi il latte di mucca e' sconsigliato dalla American Academy of Pediatrics ai bambini sotto l'anno di eta'.
Non va inoltre dimenticato che anche gli onnivori ne assumono mediamente solo il 25-30% da alimenti di origine animale (fegato e frattaglie sono le carni che contengono di piu') e che il resto deriva quindi da alimenti vegetali. I cibi vegetali che contengono piu' ferro sono tutti i legumi (che sono anche ottime fonti di proteine), le crocifere (cavoli, verza, crauti, etc), il tofu, i cereali integrali, gli spinaci, la frutta secca (albicocche e fichi), i pistacchi, il lievito di birra, l'ortica (che e' tra gli alimenti che contengono piu' ferro: oltre 40 mg per 100g).
Il ferro contenuto dai vegetali tuttavia non e' altrettanto assimilabile del ferro contenuto della carne. Infatti mentre del ferro vegetale possiamo assorbire solo l'1-10%, del ferro cosiddetto "eme" possiamo assorbirne tra il 10 e il 20%. Va comunque detto che solo il 40% del ferro contenuto nei cibi animali e' effettivamente eme.
Esiste ad ogni modo una maniera molto semplice di aumentare l'assimilabilita' del ferro vegetale fino al livello del ferro eme e cioe' includendo nei pasti abbondanti quantita' di alimenti contenenti vitamina C (p.e. frutta fresca, succhi di agrumi o, tra le verdure, peperoni, broccoli, cavoli, pomodori, patate) gia' comunque presente in buone quantita' in tutte le verdure. Anche cucinare (specialmente i cibi acidi come la salsa di pomodoro) in recipienti di ferro puo' essere un espediente utile per chi teme di essere carente di questo minerale. Se teniamo presente che il ferro, sebbene in se' meno assimilabile, e' comunque presente in quantita' maggiori nei cibi vegetali e' facile capire che una dieta vegana e' piu' che adeguata (non va inoltre dimenticato che una riduzione di ferro nella dieta tende ad aumentare la capacita' del proprio apparato digerente di assorbire questo minerale).
Alcuni cibi, al contrario di quelli ricchi in vitamina C, hanno la caratteristica di ridurre l'assimilabilita' del ferro a causa del tannino contenuto. In particolare: vino rosso, cioccolato, caffe' e te'. Anche i fitati, gli ossalati e i fosfati contenuti in alcuni vegetali (come gli spinaci).

CALCIO
Il calcio e' un minerale, essenziale per la salute delle ossa e dei denti. Vi sono diversi minerali molto importanti per la salute del corpo umano, e che devono essere ottenuti dal cibo. Le maggiori funzioni dei minerali sono come costituenti dello scheletro, come sali solubili per mantenere sotto controllo la composizione dei fluidi corporei, e come aggiunta all'azione di molti enzimi ed altre proteine. Questi sono i dati del fabbisogno giornaliero di calcio stilati nel 1991 dal Dipartimento Della Salute inglese:

Bambini350-550 mg/giorno
Ragazze adolescenti800 mg/giorno
Ragazzi adolescenti1000 mg/giorno
Adulti700 mg/giorno



Buone fonti vegetali di calcio sono il tofu (se preparato usando il solfato di calcio arriva a contenere piu' di 4 volte il calcio contenuto nel latte bovino), le verdure dalle foglie verdi, noci e semi. Buone quantita' di calcio possono anche essere assorbite da determinati tipi di acqua; altri alimenti ricchi di calcio sono le alghe marine, il crescione d'acqua, il prezzemolo e i fichi secchi.
Una dieta ricca di proteine, specialmente se di derivazione animale, causa una diminuzione del calcio nel corpo. Uno studio del 1988, in cui si comparava la quantita' di calcio espulsa con le urine, ha mostrato che una dieta basata sulle proteine animali causava una maggior perdita di calcio delle ossa nelle urine (150 mg/giorno) che una dieta basata solo su proteine vegetali (103 mg/giorno). Questi risultati suggeriscono che una dieta piu' ricca di proteine vegetali che non animali puo' proteggere meglio dalla demineralizzazione delle ossa, e quindi dalla osteoporosi.
Solamente il 20-30% del calcio in una dieta media viene assorbito. La quantita' di calcio assorbito puo' essere ridotta a causa dell'abbinamento con fibre, fitati o con ossalato nell'intestino. Studi recenti dimostrano che le fibre non limitano in maniera sensibile la disponibilita' di calcio nel cibo. Il fitato e' contenuto nei cereali, nelle noci e nei semi, e puo' associarsi con il calcio rendendolo meno facile da assorbire; comunque, il corpo umano si adatta facilmente ad una disponibilita' minore di calcio, e quindi tali sostanze non hanno un effetto particolarmente significante sull'assunzione totale di calcio.

VITAMINA B12
La storia della Vitamina B12, inizia nel 1925 quando Wipple dimostro' la funzione antianemica del fegato di vitello. L'anno seguente Minot e Murfhy, confermarono che questa terapia arrestava l'evoluzione progressiva dell'anemia perniciosa. Nel 1929 il Dott. Castle avanza l'ipotesi che nel fegato sia depositata una sostanza antiperniciosa, che e' dotata di un fattore estrinseco fornito dagli alimenti, e un fattore intrinseco prodotto dalla mucosa gastrica. Solo nel 1948 Rickes e coll. in America e Smith in lnghilterra dal fegato isolano una sostanza che ha un forte potere antianemico. Questa sostanza rossa, cristallina viene chiamata vitamina B12 o Cianocobalamina. II fegato e' l'organo di deposito di questa vitamina, e per molti anni sono stati usati gli estratti epatici per il trattamento dell'anemia perniciosa. Nel 1955, si riusci' a determinare la struttura chimica della cianocobalamina. Negli anni successivi, ci si accorse pero', che vari fattori con struttura leggermente diversa, ma con attivita' vitaminica B12, avevano in comune il nucleo della cobalamina, la quale viene quindi considerata il vero principio attivo. Un corretto apporto di vitamina B12 e' essenziale per mantenersi in buona salute dato che essa svolge alcune funzioni essenziali nel nostro organismo e la sua carenza puo' determinare l'insorgere di anemia megaloblastica (cioe' caratterizzata dalla presenza nel sangue di globuli rossi di dimensioni anormali) e di disturbi del sistema nervoso (essa contribuisce infatti alla produzione della mielina, una sostanza che ricopre i nostri nervi). La carenza puo' essere determinata da un apporto insufficiente di tale vitamina, ma nella maggior parte dei casi essa e' determinata da problemi legati al suo assorbimento da parte dell'organismo; la gran parte dei casi di carenza di B12 nella popolazione deriva infatti dalla mancanza di fattori intrinseci (una proteina prodotta nello stomaco che trasporta la B12 nel flusso sanguigno), senza i quali solo una minima parte della vitamina viene assorbita.
La carenza di vitamina B12 e' caratterizzata da tre sindromi che interessano il sangue, il tratto gastrointestinale e il sistema nervoso;
Una sindrome anemica: caratterizzata da debolezza, sensazione di avere la testa vuota, vertigini, ronzii, palpitazioni e segni di insufficienza cardiaca congestizia. All'esame obiettivo il paziente e' pallido, con sfumatura itterica di cute e sclere: Il polso e' rapido e l'aia cardiaca puo' essere ingrandita, fegato e milza possono essere lievemente ingrossati. Vi puo' anche essere febbricola. L'emocromo e' caratterizzato da globuli rossi macrocitici, ipercromici, con megaloblastosi e leucopenia.
Una sindrome Gastrointestinale: i pazienti presentano la lingua che appare liscia e di colore rosso intenso. Puo' essere presente anoressia con calo ponderale, talvolta. accompagnata da diarrea e altri sintomi gastrointestinali. Una sindrome Neurologica: torpore e acroparestesie, sono i primi segni neurologici ad apparire. Debolezza, atassia e scarsa combinazione dei movimenti delle dita compaiono: Subito dopo e possono essere anche presenti disturbi sfinterici. I disturbi psichici possono variare da una lieve irritabilita' e deficit di memoria, fino a una grave forma di psicosi.
L'assunzione media giornaliera di B12 raccomandata e' di1- 2 mcg [3,9] ma non e' necessario che questa vitamina sia effettivamente assunta tutti i giorni al contrario di altre vitamine. Una assunzione eccessiva non e' ritenuta tossica. Le madri che allattano e probabilmente durante la gravidanza devono prestare particolare attenzione ad introdurre nella dieta una quantita' sufficiente di cianocobalamina.[6]
Perche' la cianocobalamina sia correttamente assorbita nell'intestino umano (nell'ileo, per la precisione) e' necessaria la presenza del cosiddetto "fattore intrinseco", una glicoproteina prodotta nello stomaco. Lo stomaco di alcune persone non secerne questa glicoproteina e in quei casi anche una alimentazione ricchissima di B12 non e' sufficiente e si rende necessaria la sua somministrazione per iniezione.[9]
I prodotti animali (in particolare le carni ma anche uova e latticini) contengono molta vitamina B12. Essa infatti e' prodotta da alcuni ceppi di batteri presenti nell'intestino degli animali e anche nel terreno. Essa, invece non e' generalmente presente nei prodotti vegetali. Tuttavia anche nella frutta e nella verdura non lavata accuratamente vi possono essere tracce di questa vitamina per via dei residui di terra che possono rimanere nelle parti esterne dei vegetali. I vegani potrebbero infatti teoricamente assumere quantita' sufficienti di questa vitamina evitando di lavare la frutta e la verdura prima di mangiarla (e magari anche evitando di lavarsi le mani prima di sedersi a tavola) ma va detto che la cosa e' assolutamente sconsigliabile se non si tratta di prodotti biologici a causa dei residui di pesticidi presenti sui prodotti industriali. Inoltre anche i prodotti biologici non lavati non costituiscono una fonte veramente affidabile di B12 e pertanto e' opportuno integrare l'alimentazione con altre fonti (inoltre i vegetali non lavati possono contenere una quantita' elevata di nitrati).
La vitamina B12 e' anche prodotta dai batteri del nostro intestino [4], tuttavia, diversamente da quanto si pensava, tali batteri sono presenti in una parte dell'intestino che non ne consente l'assorbimento.[1] Una certa quantita' di questa vitamina e' anche escreta con la bile e viene efficacemente riassorbita nell'intestino dando luogo alla cosiddetta circolazione enteroepatica.
In passato si riteneva che alcune alghe (come la spirulina) e i prodotti fermentati (come il miso o il tempeh) contenessero grandi quantita' di cianocobalamina. In seguito si e' scoperto che in realta' questi prodotti contengono solo degli analoghi di questa vitamina, che essi non sono in grado di svolgere le stesse funzioni della cianocobalamina e che addirittura possono inibirne l'assorbimento.[1,2]
Il corpo umano é in grado di mantenere delle riserve di B12 (circa 3-5 mg, l'80% dei quali nel fegato) sufficienti ad evitare carenze sicuramente per almeno 3 anni (secondo alcuni studiosi fino a 30 anni [1]) anche nel caso di totale assenza di questa vitamina nella dieta. Infatti le carenze sono molto piu' spesso dovute alla mancanza di fattore intrinseco (mancanza che non ha nulla a che vedere con l'alimentazione) che all'insufficiente apporto alimentare. Inoltre, secondo alcuni, i vegani svilupperebbero una maggiore capacita' di assimilare questa vitamina. [5]
Abbiamo detto che le fonti principali si B12 sono animali, tuttavia anche i vegani possono tranquillamente assumere questa vitamina. Essa infatti non solo é contenuta in alimenti fortificati (p.e. latte di soia o cereali addizionati o integratori alimentari prodotti senza l'uso di sostanze animali) ma e' anche presente in alcuni lieviti alimentari come il Red Star T6635+ di cui sono sufficienti uno o due cucchiai per coprire il fabbisogno giornaliero. Da quanto detto fin qui appare chiaro che il vegano deve prestare attenzione all'assunzione di cianocobalamina senza tuttavia esserne eccessivamente preoccupato. Infatti, come abbiamo visto la carenza di questa vitamina dovuta ad un insufficiente apporto alimentare e' piuttosto rara e comunque si verifica solamente dopo molti anni di dieta priva di B12 o durante l'allattamento. Anche l'American Dietetic Association ha comunque ribadito nel suo "position statement" sull'alimentazione vegana e vegetariana che queste diete sono salutari e non comportano particolari rischi neppure per i bambini in fase di crescita [7] i quali devono comunque includere nella loro dieta una fonte sicura di B12. Le fonti di cianocobalamina compatibili con la dieta vegana sono, come abbiamo visto, alcuni lieviti alimentari come il Red Star T-6635+ (e' opportuno controllare sull'etichetta che il lievito contenga effettivamente questa vitamina) e i prodotti addizionati come alcune marche di latte di soia, di cereali, di margarine o di hamburger vegetali. Naturalmente e' sempre possibile ricorrere ad integratori alimentari in vendita nelle erboristerie o in farmacia.

Note:
[1] Herbert V: Vitamin B12: Plant sources, requirements, and assay. Am J Clin Nutr 48: 852-858, 1988.
[2] Kondo H, Binder MJ, Kohhouse JF et al: Presence and formation of cobalamin analogues in multivitamin-mineral pills. J Clin Invest 70: 889-898, 1982.
[3] Food and Nutrition Board, National Research Council: Recommended Dietary Allowances, 10th ed. Washington, DC: National Academy Press, 1989.
[4] Albert MJ, Mathan VI, Baker SJ: Vitamin B12 synthesis by human small intestinal bacteria. Nature 283: 781-782, 1980.
[5] Immerman AM: Vitamin B12 status on a vegetarian diet. A critical review. Wld Rev Nutr Diet 37: 38-54, 1981.
[6] Virginia K. Messina, Kenneth I. Burke, Position of The American Dietetic Association: Vegetarian Diets, 1998
[8] Sanders TAB, Reddy S., Vegetarian diets and children. Am J Clin Nutr. 1994;59(suppl):1176S-1181S.
[9] Herbert V. Vitamin B12: plant sources, requirements, and assay. Am J Clin Nutr 1998;48:852-8.

Bibliografia:
- Information Sheet: Vitamin B12, The Vegetarian Society.
- VITAMINA B12: FANTASIA E REALTA', Riccardo Trespidi, L'Idea Vegetariana N.92, autunno 1992.
- The Vegan Achilles Heel, M. Modugno, The Viva Vine, vol. 6, n.1,1997.
- Vitamin B12 in the Vegan Diet, R. Mangels in "Simply Vegan: Quick Vegetarian Meals", Debra Wasserman, The Vegetarian Resource Group.
- Vitamin B12: A Genuine But Simple Issue, in "Food for Life: How the New Four Food Groups Can Save Your Life", Neal D. Barnard, Harmony Books, 1993
.


VITAMINA D
La vitamina D e' una vitamina solubile con il grasso, che agisce come un ormone, regolando la formazione delle ossa e l'assorbimento di calcio e fosforo dall'intestino;. aiuta a regolare lo scambio di calcio fra ossa e sangue. La carenza di vitamina D, che causa l'infragilirsi delle ossa, e' piu' diffusa nei paesi settentrionali e nelle zone dove la tradizione impone che il corpo sia ben coperto da abiti costantemente (es. in alcune parti del mondo islamico).
I vegani ottengono la maggior parte della vitamina D loro necessaria dall'azione della luce solare sulla pelle, o anche assumendo cibi arricchiti quali possono essere il latte di soia, la margarina, i cereali da colazione. Comunque l'apporto piu' significante di vitamina D e' dato dall'azione dei raggi ultravioletti B sulla pelle; non e' necessaria una forte luce solare, anche, ad esempio, durante una giornata estiva nuvolosa viene stimolata la produzione di vitamina D. Gli unici problemi potrebbero sorgere nelle zone con latitudine nord maggiore di 52 gradi, dove fra ottobre e marzo la luce solare non giunge ad avere la sufficiente lunghezza d'onda (i raggi ultravioletti B, o UVB, hanno lunghezza d'onda di 300-320 nanometri). In questi casi la scorta di vitamina D per l'inverno dipende dall'esposizione al sole fatta durante l'estate.

 
 
 

Dal sito di ANIMALISTI.IT

Post n°179 pubblicato il 26 Maggio 2008 da Webmastervegetariani
 
Tag: AAA

Perchè Vegetariani
Cosa vedi quando guardi un salame, una bistecca, un hamburger o un arrosto? Riesci a vedere la sofferenza e l'inganno che si cela dietro questi prodotti?
Esiste una strettissima relazione tra ciò che mangiamo e la vita degli animali, tra le nostre abitudini e lo sfruttamento di milioni di esseri viventi.
700 milioni di animali in Italia e più di 20 miliardi nel mondo (pesci e crostacei esclusi) ogni anno vengono uccisi e trasformati in alimenti che danneggiano la nostra salute, l'ambiente e la vita di milioni di uomini.

L'allevamento di mucche, vitelli, maiali, galline, tacchini, anatre ed altri animali avviene in stalle sovraffollate, gabbie, stabulari,e capannoni dove spesso non possono né muoversi né tanto meno fare un passo per tutta la durata della loro vita. Privati di cure veterinarie, esercizio fisico, luce solare e della sensazione dell'erba sotto le loro zampe, questi esseri viventi che respirano, pensano, hanno emozioni ed i cui sensi sono cosi simili ai nostri, soffrono e muoiono a milioni ogni giorno. Decidere quello che vogliamo mangiare significa scegliere tra gli orrori degli allevamenti intensivi ed il rispetto degli animali. (Per saperne di più: vai alla sezione schede - Scarica gli approfondimenti 1 e 2 - Consulta i "Dati")

Vegetarismo e salute
Il cibo non deve essere solo un piacere per il tuo palato: essere vegetariani è anche l'ideale per la tua salute! Ciò che noi mangiamo influisce in modo determinante sulla qualità della nostra vita. Mentre i cibi a base di prodotti animali contribuiscono all'insorgere di malattie quali cancro, disturbi cardiaci, obesità e altre patologie mortali, una dieta vegetariana migliora la nostra salute. Occorre sottolineare che mangiare carne e derivati animali NON è affatto garanzia di corretta alimentazione! Troppo spesso siamo abituati a "riempire lo stomaco", a placare la fame, pensando che mangiare di tutto sia sufficiente ad essere sani. Bisogna invece conoscere gli alimenti, i loro valori nutritivi ed imparare ad "educare" i nostri desideri di cibo. Molte persone dicono di "sentire il bisogno di mangiar carne", quindi è necessaria perché il corpo la richiede. In realtà siamo solo abituati a certi sapori e di tanto in tanto li ricerchiamo. Sapere cosa c'è in quello che mangiamo ci aiuterà a "sentire" il desiderio di quello che ci fa realmente bene. (Per saperne di più: vai alla sezione schede - Scarica gli approfondimenti)

Uomini
Ognuno di noi, con la scelta vegetariana, oltre a salvare la vita a migliaia di animali, può contribuire a salvare la vita a milioni di uomini. Infatti i Paesi fortemente industrializzati come Europa e Stati Uniti d'America, con il consumo eccessivo di carne affamano i Paesi più poveri; basti pensare che, a parità di superficie, i cereali producono il quintuplo di proteine della carne, mentre alcuni legumi il decuplo. I fagioli di soia possono produrre 640 kg di proteine per ettaro, mentre la carne bovina produce 120 kg di proteine per ettaro. Utilizzando lo stesso terreno necessario a produrre un chilogrammo di carne, si possono ottenere 40 Kg di fagioli oppure 160 Kg di patate o 200 Kg di pomodori. Quindi, se i cereali e i legumi non fossero destinati in gran parte agli allevamenti il problema della fame nei Paesi non industrializzati potrebbe trovare una soluzione. Anche perché in Occidente gli animali da allevamento consumano quasi 400 milioni di tonnellate di mangime, cioè una quantità equivalente al consumo totale delle popolazioni di India e Cina. Per non parlare delle enormi quantità di acqua necessarie per la produzione di carne: per un kg di grano sono necessari 180 litri d'acqua, per la stessa quantità di carne occorrono fino a 15.000 litri di acqua. Ora, tirate le somme, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

 
 
 

Post N° 178

Post n°178 pubblicato il 22 Maggio 2008 da Webmastervegetariani

LIVE VEGAN OR DIE HARD.....:   VIVERE VEGAN O MORIRE...

 BISOGNA CONSIDERARE CHE SE DOVESSIMO GIUSTIFICARE LE BARBARIE SOLO PERCHE' SODDISFANO DEI "BISOGNI", allora dovremmo togliere pure lo stupro dal nostro codice penale!! CHI HA PIU' CERVELLO LO USI!! IL BISOGNO DI MANGIARE E/O QUELLO DI VESTIRCI NON POTRANNO MAI GIUSTIFICARE, AGLI OCCHI DELL'UOMO EVOLUTO E IN PRESENZA DI VALIDE E RICONOSCIUTE ALTERNATIVE (es. i legumi, il seitan, il mais, la pasta, le noci e tutta la frutta a guscio, il tofu, ecc. contengono le PROTEINE...anche senza mangiare verdure..), il ns. comportamento di continuare imperterriti a calpestare la vita altrui, come se le alternative non esistessero o non volessimo vederle. E NON MI VENITE A RACCONTARE CHE E' GIUSTO AMMAZZARE PERCHE' GLI UOMINI FANNO PARTE DELLA CATENA ALIMENTARE, perchè allora meritate solo di essere declassati al gradino più basso ed essere sgozzati anche Voi!! E poi se è vero che siamo al vertice della catena alimentare, per coerenza dovremmo mangiare gli animali carnivori, non quelli erbivori, perchè così facendo togliamo solo il cibo a quelli carnivori!! ANZICHE' RINGRAZIARE DI ESSERE AL GRADINO PIU' ALTO E AVERE LA POSSIBILITA' DI RISPARMIARE LA VITA A DELLE CREATURE INNOCENTI E DOLCISSIME, Voi additate gli animali che si comportano peggio e li tirate in ballo quale esempio per giustificare i Vostri ORRORI!!! Ma se volete comportarvi come le belve, allora dovrete accettate anche di ESSERE SCUOIATI VIVI per fare pellicce... AVANTI, CARNIVORI, COSA SCEGLIETE?..CHE DIRE? UN'IMMAGINE O UN VIDEO VALGONO PIU' DI CENTO PAROLE:  GUARDATE COME VENGONO TORTURATI DA TYSON...: http://www.torturedbytyson.com/


 
 
 

Ciao Walter... Buon ..Tu sai cosa!!!

Post n°177 pubblicato il 22 Maggio 2008 da simoveganblu
 

 
 
 
 
 
 
 

E' TUTTA UNA QUESTIONE DI SENSIBILITA'...... E DI EVOLUZIONE..... chi mangia carne non si è evoluto x un ca++o!!!

Post n°174 pubblicato il 09 Maggio 2008 da Webmastervegetariani
 

Chi sono le persone che non mangiano carne..?

Sono colore con una sensibilta' maggiore, perche' sentono appunto le grida ""mute"" di esseri senza colpa che muoiono ogni minuto, per mano umana.

 
 
 

GUARDATE SINO IN FONDO...E POI ...

Post n°173 pubblicato il 08 Aprile 2008 da Webmastervegetariani

...RIDITEMI ANCORA
CHE "OGNUNO PUO' FARE QUELLO CHE VUOLE",

......SE NE AVETE ANCORA IL CORAGGIO.....    

  

 

 

 

 

 

 
 
 

..ricevo e giro dalla mia nuova morosa irene...

Post n°172 pubblicato il 08 Aprile 2008 da Webmastervegetariani
 

non se gia lo sapevi...
 
 

La BBC inglese sta manda in onda la vita negli allevamenti, il trasporto verso il macello, la macellazione, lo squartamento dei corpi e la preparazione della "carne"

Ammazzalo, cucinalo, mangialoQuesto e' il titolo di una serie di trasmissioni che la BBC inglese sta mandando in onda in questi giorni (dal 5 al 7 marzo, "Kill It, Cook It, Eat It"), che mostrano la vita negli allevamenti, il trasporto verso il macello, la macellazione, lo squartamento dei corpi e la preparazione della "carne", di vari animali (agnelli, maiali, bovini, ecc.).
Quello che la BBC dichiara di voler fare e' semplicemente mostrare cosa avviene "prima" che la bistecca, il prosciutto, la costoletta d'agnello, finisca nei nostri piatti. Il pubblico (di ogni genere ed eta': adulti, ragazzini, fanatici della carne, vegetariani) e' fisicamente presente dentro al macello, per vedere come vengono uccisi gli animali. Il tutto viene filmato e mandato in onda.
Viene mostrato il fumo che esce dalla testa di un maiale che collassa al suolo dopo aver subito l'elettrocuzione (i maiali vengono storditi prima la macellazione attraverso questa sorta di elettroschock). Si vedono i macellai che appendono l'animale tremante per le zampre posteriori e gli tagliano la gola, si vede il sangue che sgorga e riempie il pavimento.
Il pubblico guarda attraverso un vetro, alcuni piangono quando il maiale viene gettato nell'acqua bollente e scuoiato. Pochi minuti prima un filmato aveva mostrato quello stesso animale da cucciolo, un tenero e affettuoso maialino rosa.
Il quotidiano inglese "Sunday Mirror" del 4 marzo riporta che la portavoce della Vegetarian Society inglese, Liz O'Neill ha dichiarato "E' stato sconvolgente" e che l'allevatore Ken Howie ha dichiarato al presentatore del programma, Richard Johnson: "Mi chiedo se il pubblico abbia bisogno di vedere queste cose".
Certo che ne ha bisogno, signor allevatore, certo che ne ha bisogno, anche se a lei non piace che si vedano la sofferenza e la morte degli animali, e ancora meno che si mostri com'erano questi animali da vivi, come fossero dei teneri cuccioli come il nostro cagnolino di casa, che poi sono stati menomati, tenuti prigionieri, privati di ogni cosa che rendesse piacevole la loro vita, per finire in un macello lurido, fatti a pezzi per soddisfare lo sfizio umano per la "carne".
Certo che il pubblico ha bisogno di saperlo, e ancora di piu' ne han bisogno gli animali. Probabilmente solo una parte del pubblico sara' toccata da queste immagini. Solo le persone piu' sensibili, quelle che han dentro un senso di giustizia che rende loro impossibile fare del male per un puro e stupido piacere personale. La maggioranza, quelli che "se ne fregano", continueranno a pensare "sono solo animali", e se un po' si senso di colpa li colpira', diventeranno ancora pou' aggressivi nella loro difesa del proprio "diritto alla bistecca". Per alcuni, questo senso di colpa sara' un seme che germogliera' quando abbasseranno un po' le difese, per altri non germogliera' mai, perche' sono persone cosi' deboli che non hanno la capacita' di rispettare il diritto alla vita di chi non si puo' difendere, e sentono minacciata la loro "superiorita'", nel concedere il diritto alla non sofferenza a esseri senzienti che sono alla loro merce'.
Ma anche se solo alcune persone saranno toccate, almeno quelle non potranno piu' far finta di non sapere, e stara' a loro fare una scelta coraggiosa, o continuare con la non-scelta codarda di "fare come fanno tutti gli altri".
Le immagini mostrate sono quelle di un piccolo macello. Nei grossi macelli, da cui la maggior parte della "carne" proviene, le condizioni per gli animali sono ancora peggiori, la loro morte e' ancora piu' cruenta (perche' per velocizzare il processo non e' raro che le operazioni di stordimento preventivo non funzionino affatto e l'animale venga sgozzato ancora cosciente).
Come dichiara la responsabile del programma di BBC-3, Julian Bellamy (sul Sunday Mirror del 4 marzo): "C'e' il desiderio di sapere da dove arriva il cibo che mangiamo e come questo cibo raggiunge i nostri piatti. Fara' discutere la gente". 
 
QUI la pagina dedicata alla trasmissione, con i filmati scaricabili

http://www.bbc.co.uk/programmes/b006ywpr


 
magari si prendessero la responsabilità di mandare in onda queste cose qui in italia..
poi vorrei vedere chi ha il coraggio di continuare a mangiare quei poveri piccoli...
me li immagino...''mi sono rovinato la cena''..''che schifo cambia sto mangiando''
MA VA..........
 
baci ..
 
irene

 
 
 

AVETE 2 MINUTI da PERDERE... ?

Post n°171 pubblicato il 01 Aprile 2008 da Webmastervegetariani

ALLORA CLICCATE QUI

 
 
 

E LE PIANTE?

Post n°170 pubblicato il 01 Aprile 2008 da simoveganblu
 

Alcune ricerche hanno messo in evidenza che anche le piante potrebbero provare qualcosa di simile al dolore, ma, sul piano scientifico, niente ancora lo conferma. Sorge così la necessità di scegliere, tra i due, il male minore, dato il fatto che, al contrario, siamo scientificamente certi del dolore che provano gli animali, dotati di un sistema nervoso centrale molto simile (soprattutto in alcune specie) al nostro. Tuttavia, anche considerando l'ipotesi che i vegetali soffrano, voglio sottolineare, sempre nell'ottica del male minore, che per produrre un'unità di proteina carnea sono necessarie di media dieci unità di proteine vegetali. Mangiando solo vegetali, quindi, si causa per questi ultimi una sofferenza dieci volte minore che mangiando carne.

INOLTRE...

http://www.vegan3000.info/DettInfoNutrizionali.asp?Cod=111

Anche l'insalata soffre!?!

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di Emanuela Barbero

Giustificare l'uccisione degli animali per nutrirsene sulla base dell'assunto che "anche i vegetali soffrono" equivale ad affermare che un animale ed un vegetale soffrono allo stesso modo, cosa che invece non ha alcun fondamento scientifico, infatti un animale non può certamente essere equiparato ad un vegetale.

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Da un punto di vista scientifico effettivamente questo sofisma non regge, poiché gli animali hanno un sistema nervoso (del quale fanno parte i nervi sensitivi muniti di recettori del dolore) in grado di percepire il dolore in maniera simile a come lo percepiamo noi umani. Nel caso delle "informazioni" riguardo al dolore che prova un animale, esse arrivano infatti al cervello esattamente come accade per gli esseri umani. Nelle piante invece tutto questo semplicemente non può verificarsi, essendo esse sprovviste di sistema nervoso centrale.

Pertanto la tipologia delle loro "sensazioni" - anch'esse scientificamente dimostrate - non viene in nessun caso elaborata dal sistema nervoso (in esse inesistente), il solo in grado di tradurre queste stesse sensazioni trasformandole in effettivo dolore. La differenza "scientifica" tra animali e vegetali - e della loro conseguente reazione agli stimoli del dolore - è pertanto sostanziale ed inequivocabile.

La logica che, poiché anche i vegetali soffrono nell'essere mangiati giustifica il fatto di continuare a far soffrire e a mangiare assieme ad essi pure gli animali, porta conseguentemente ad accettare, sullo stesso principio, il fatto che, poiché anche gli animali soffrono, è lecito che soffrano pure gli umani. E' una semplice questione di logica, appunto.

Gli animali - uomo compreso - , nel corso della loro evoluzione, hanno sviluppato sistemi come la fuga per sottrarsi agli attacchi e per evitare così il dolore (e di essere uccisi), cosa che le piante non hanno necessità di fare. Tant'è vero che dal punto di vista scientifico gli animali - così come l'uomo - sono considerati esseri senzienti (cioè in grado di "sentire" il dolore) a tutti gli effetti, mentre alle piante questo status è negato.

Un esempio estremamente banale della differente reazione alla violenza da parte degli animali rispetto alle piante, oltre alla fuga, è dato dal fatto che se ad un animale viene amputata una estremità essa non ricresce e l'animale resta pertanto menomato - spesso addirittura incapace di sopravvivere perché non più atto a procurarsi il cibo. Mentre una pianta che subisce una potatura, anche consistente, diventa invece più forte e rigogliosa e non risente quindi affatto delle "menomazioni" subite, bensì ne trae giovamento. Non c'è dunque nessuna ragione logica né tantomeno scientifica per sostenere che il dolore dell'animale e del vegetale siano equivalenti: si tratta invece di un mero assunto capzioso che ha il solo fine di continuare a giustificare la violazione etica di fondo che l'animale uomo commette cibandosi degli altri animali, pur non avendo egli alcuna necessità di farlo per la propria sopravvivenza.

Inoltre, invocando la necessità e giustificando la liceità etica di cibarsi di animali per sopravvivere, si giunge inevitabilmente a giustificare implicitamente di potersi cibare anche di altri esseri umani. E' il nostro senso morale che ci impedisce di farlo, non le leggi di natura da molti invocate e che invece giustificano il cannibalismo. E se il nostro senso morale ha contribuito enormemente al progresso della civiltà umana, non si capisce quindi perché detto senso morale, nell'ottica di una civiltà umana più evoluta, non debba essere esteso anche agli altri animali senzienti.

Del resto non va dimenticato che anche l'uomo appartiene al regno animale e nutrisi di animali è assai più vicino al cannibalismo di quanto non lo sia nutrirsi di vegetali. Mangiare la carne degli altri animali anziché quella umana è una differenza di grado ma non di genere e facendolo restiamo comunque molto più prossimi al cannibalismo che non cibandoci di vegetali.

Le più grandi conquiste della civiltà umana implicano l'estensione di nuove libertà e diritti: citiamo - ad esempio - quelli agli schiavi, alle donne, ai negri, agli omosessuali.

Pertanto, se si ritiene che l'etica sia uno dei pilastri fondamentali dell'evoluzione umana, si dovrà inevitabilmente giungere ad accettare ciò che è eticamente più corretto, e non soltanto ciò che ci fa piacere ritenere tale e che ci fa più comodo continuare a credere e a fare

 
 
 

Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 28 Marzo 2008 da Webmastervegetariani
 

 
 
 

Post N° 168

Post n°168 pubblicato il 28 Marzo 2008 da Webmastervegetariani