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Post N° 87

Post n°87 pubblicato il 18 Aprile 2005 da Sacred_spirit

17 aprile 2005 ore 19,15

 

Noi che Voi amate chiamare Maestri, non siamo tali, se con tale appellativo, Voi definite, Noi stessi, come portatori di un insegnamento acquisito e di una saggezza superiore, se Voi riferendovi a noi stessi ci immaginate, come esseri dotati di saggezza e di conoscenza suprema. Noi siamo semplici “Lavoranti”, espletiamo con umiltà, il compito che ci è stato assegnato, compito gravoso, ma che noi amiamo e che cerchiamo di eseguire nel modo migliore che ci è concesso in quanto noi stessi siamo diversi l’un l’altro, abbiamo pregi abbiamo difetti abbiamo intime peculiarità e abbiamo modi diversi di esprimerci.

Noi abbiamo il compito di affiancarvi e di indicarvi, con suggerimenti quali sono le linee ché è opportuno seguire, affinché si possa compiere quello che è il naturale percorso, di ciascuno. La vostra capacità di essere con Noi in contatto, si manifesta a diversi livelli, come a diversi livelli, si manifesta la nostra possibilità concreta di relazionarci e comunicare con Voi. Non tutti hanno coscienza di questo, ma a tutti questo accade. Ciascuno individuo ha accanto a se, nel corso della sua vita, diversi lavoranti, con il compito di sostenere, indicare, suggerire. Ciascun  Lavorante ha a sua volta diversi individui da seguire, e non ha un solo individuo a cui rivolgersi.

 La semplicità di tutto questo, che potrebbe anche meravigliare, è di fatto, la soluzione più razionale e per certi aspetti, l’unica possibile, affinché vi sia questo concreto aiuto e questo intimo contatto, tra ciò che è, ciò che è stato, e ciò che sarà un domani , che come già ebbi modo di dire è un ieri forse mai passato e forse che mai arriverà. Tra Noi esiste la consapevolezza, che il lavoro che dobbiamo compiere è un lavoro importante, è un lavoro necessario, è un atto dovuto, ma sopratutto un atto voluto. Perché Noi stessi di questo abbiamo beneficiato, e per Noi la concreta opportunità di accompagnare e relazionare, e seguire da vicino il percorso degli uomini, è fonte di gioia di pienezza, e di tranquilla ed intima beatitudine. In fondo siamo tutti Lavoranti, siamo tutti Maestri, siamo tutti Entità a cui è stato concesso il dono della conoscenza, dono che consente appunto a Noi, di avvicinarci a chi sta ancora proseguendo in questo, lungo ed talvolta difficoltoso cammino.

 

Io che ti parlo sono Jerus, sono qui da tempo immemore, ho accompagnato, ho seguito tante persone, sono un Lavorante e cerco di eseguire il mio compito, nel solo modo che mi è concesso. Questo mi consente un’ampia autonomia, la mia  lunga  esperienza mi consente inoltre di comprendere e sapere, esattamente quando è il momento di presentarmi. So che questo può rappresentare un momento di forte turbamento, un momento in cui, i dubbi, riaffiorano in  modo prepotente, in cui le domande sono maggiori delle risposte ottenute, e che si potranno ottenere.

Io sono qui, semplicemente per dirti che Io sono qui. Credo che tu non abbia bisogno di altro, se non sapere, che Io sono qui.

 

Verrà il tempo in cui il grande verde affronterà la Notte, in cui il Silenzio combatterà e la Luce si trasformerà in un pianto. Quando cadrà la Pioggia e tutto verrà dilavato, nel Cielo tre Arcobaleni troveranno un unico punto di contato, e in quella direzione dove sorgerà il Sole, voli di strani uccelli disegneranno nel cielo figure nuove. Quando questo succederà, sarà per tutti un gran giorno di festa, e il tempo sembrerà sospeso, mentre un silenzio e la nuova immagine troveranno, modi nuovi per comunicare con chi saprà ascoltare e vedere.

 

Ci sono momenti nella vita di un uomo, nella vita di una donna, in cui è giusto trovare la forza di prendere in mano, e per mano se stessi. E’ giusto affrontare ciò che da sempre si cerca di mantenere in stato latente. Prendere in mano la propria Anima e riconoscere il senso della Vita, è così semplice da essere compreso, è che non lo si vuole comprendere, semplicemente per uno stupido e immotivato timore. Accettare semplicemente che dobbiamo, dovete,  proseguire un percorso semplice, per nulla difficile, che non richiede atti eroici, estremi sacrifici, privazioni, nulla di questo è necessario, nulla di questo viene richiesto, la vita intesa in questa dimensione è un grande Dono,e va onorata, va vissuta, va goduta, non sprecata, non sono necessari sacrifici, non sono necessari martiri, nulla di questo, la vita deve essere una giusta armonia di serenità, felicità, gioia, e anche malinconie talvolta dolore, questo dovete comprendere, nulla è impossibile anzi tutto è così tremendamente semplice, e tutto questo consente completamente la capacità di ascoltare, di comunicare, di entrare in contatto con Noi che non siamo altro che parte di Voi, che siete Noi.

Questo e visto dal mio punto di osservazione, è una verità così unica così tangibile così semplice da comprendere, ho dalla lunga mia esperienza la consapevolezza, che per chi è invece altrove, non è facile da vedere e da comprendere. Ma se Io sono qui, e se uso con te queste parole è perché so tu le puoi in parte comprendere, ma non solo, le puoi incominciare a fare tue, affinché nella tua vita questo progetto cominci a prendere forma e a concretizzarsi, e tutto questo possa realmente portarti a quell’armonia, a quell’intimo equilibrio a quella pacata sensazione di benessere che può essere anche definita “Beatitudine” sebbene comprenda che questo termine porta in se significati di natura religiosa e quindi può generare tensione delle pulsioni o contrasti. Quindi pensa a questa beatitudini come ad una beata sensazione di benessere di pienezza, di comprensione. Un ampio respiro capace di infonderti un tal senso di concreta felicità serenità e pienezza, da rendere tutto il resto, davvero piccole cose marginali.

Questo senso di beata pienezza, è un primo gradino per avvicinarti e cominciare a percepire quali siano le immense sensazioni che Noi Lavoranti, che Noi Maestri … proviamo e viviamo costantemente.

 
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Commenti al Post:
lorteyuw
lorteyuw il 24/03/09 alle 08:13 via WEB
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