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Post N° 73

Post n°73 pubblicato il 07 Gennaio 2005 da Sacred_spirit


Meditazione

6 gennaio 2005 ore 17,30


Densità, fluttuanti cariche di energia, scure, leggere. Densità in movimento, tenebre che non incutono timore, ne paura alcuna, immense onde, di cupa energia che fluttano, dense, sopra al niente. Puoi attraversarle, puoi entrare in esse, farti avvolgere, respirarle. Puoi, se vuoi, cercare di comprendere cosa sia questo immenso mare di cupi colori, di densità impalpabili, eppure presenti. Questo è l'opposto, l'opposte del luogo di luce, questo è dove sembra il nero il viola scuro, colori che dominano.

Prova a comprendere cosa esso sia, se sia un filtro tra ciò che sta sotto e ciò che è sopra, o se sia esso stesso nel medesimo luogo, visto con occhi diffenti, visto come se chi vedesse, portasse tra gli occhi e l'immagini, spesse lenti scure. E che allora quello che esternamente è bianco è luce è candore, diventa agli occhi di chi vede, una ben diversa realtà. Una realtà scura, dove i colori sembrano modificare, non tutte, ma solo alcune caratteristiche di quello che è la Verità.

Eppure questo sembra trasformare totalemnte il luogo. Percepire ciò che era un luogo di luce di armonia di pace, come un luogo apparentemente meno accoglienete. Questo perchè ciò che è cambia agli occhi di coloro che vedono, e ciascuno puàò vedere ciò che è a seconda di quanti, e di quali filtri ha interposto, o altri hanno interposto tra i suoi occhi, la sua mente il suo cuore e quello che è, quella che è la verità.

Comprendere questo comprendere che esistono filtri, esistono momenti spazi elementi che si frappongono tra la verità e chi la osserva la cerca, chi la rincorre, consente non che esistano innumerevoli verità, ma esistono innumerevoli modi individuali di percepire la Grande Verità.

Ciascuno ha occhi ha menteha cuore, ma ogni mente, ogni cuore, ogni occhio è diverso. Quindi è inutile e stupido, pretendere che gli altri possano vedere, percepire, intuire, comprendere, la Grande Verità come tu la comprendi come tu la vedi come tu la senti dentro di te. Bisogna, bisogna comprendere questo. Ciascuno ha dentro di se la trasposizione l'immagine della Grande Verità che è sua intimamente sua, che non vuol dire che sia diversa difforme falsata, da quella che èl'unica e Grande Verità è semplicemente e naturale che sia così. Non sarebbe del resto possibile, percepire vedere la Grande Verità, senza alcun filtro, o avere la pretesa, e sarebbe abberrante, avere tutti i medesimi occhi , tutti il medesimo cuore tutti la medesima mente, per potere avere e condividere una unica realtà o Grande Verità.

Quando si ci chiede cosa sia Dio, quando si ci interroga su cosa possa essere quello che ha dato inzio a tutto e ciò che a tutto porrà fine, si ha l'ambizione e la presunzione di voler comprendere o meglio sapere ciò che in realtà non può essere intimamente compreso, perchè esistono verità che possono essere compreso in altri Piani in altre Dimensioni. Compito dell'uomo, compito di questa dimensione fisica è sì quello di inteerogarsi, ma è proprio nel suo porsi domande il motivo del suo percorso e non tanto nell'avere la certezza delle risposte.

Esistono quindi spazi di luce ed esistono quindi spazi di tenebre o esiste piuttosto un unico spazio che cambia a seconda di come viene percewpito, a seconde dei filtri che uno ha interposto tra il suo vedere e ciò che guarda tra il sentire e ciò che vuole sentire ?

Certo è che il filtro è l'unico elemento esterno è l'unico elemento non specifico dell'individualità, è l'unico elemento che dovrebbe essere rimosso. Non perchè la sua rimozione possa portare ad un unico modo di vedere di sentire di percepire la Grande Verità, in quanto abbiamo detto esistono infiniti e diversi cuori, infiniti e diversi occhi e modi di vedere infiniti e diverse menti e modi di pensare, ma perchè osservare ciò che vi è condsentito, osservarlo con un filtro, con questa lente che ne distorce i colori le prospettive le intensità, porta ad una percezione oggettivamente sbagliata di ciò che invece dovrebbe essere guardato senza alcun filtro.

Certo è che vi sono luminosità che non possono essere guardate se non con una graduale riduzione di filtri, altrimenti l'immagine improvvisa di tale splendore, potrebbe ledere in modo irreparabile l'organo o gli organi proposti ad osservare a sentire a comprendere. Una luce troppo forte porterebbe alla cecità, un rumore improvviso renderebbe sordi, una improvvisa emozione bloccherebbe il cuore, un violento ed improvviso scambio di verità fonderebbero qualsiasi mente. EWè per questo che è importante procedere per gradi, lavorando e acquisendo nel tempo la capacità sempre maggiore di apprendere quello che è la Grande Verità.

Se quindi vedi densità scure, densità di energia con tonalità viole nere, quando percepisci tenebre intorno a te dentro di te, chiediti se sono effettivamente tenebre se effettivamente ciò che ti circonda o se in quel momento sei tu che percepisci questo in questa maniera. Forse intorno a te c'è luce forse dentro in te c'è luce, ma forse non è possibile in questo momento osservarla, non è possibile in questo momento accolgierla, ed allora quello che tu puoi fare è chiedere, chiederti cosa sia quel filtro che ti impedisce di percepire diversamente quello che è intorno a te e dentro di te. E' un filtro che si chiama paura, un filtro che si chiama egoismo, è un filtro che si chiama gelosia è un filtro che si chiama indifferenza ?

Quando comprendera questo, quale sia l'elemento di disturbo o gli elementi di disturbo, prova a comprendere che essi hanno un motivo per essere lì, ma non è detto che lì debbano rimanre per sempre. Se il filtro è stato messo è evidente che la sua funzione è quella di proteggerti da ciò che forse in questo momento non ti è possibile vedere, percepire, comprendere. Però nel momento stesso in cui prendi consapevolezza del filtro e di conseguenza nel passo successivo prendi consapevolezza del perchè hai messo questo filtro, comprenderai dell'inutilità di esso, ma solo adesso che hai compreso il meccanismo che hai lavorato che hai compreso la dinamica. In questo avere compreso ti sarà concesso la rimozione di questo filtro e ti saràpossibile avvicinarti amggiormente alla Grande Verità.

I filtri che uno interpone tra se e la Grande Verità, sono gli stessi che quotidiamnamente interpone tra se e gli altri, tra se e se stesso. Quindi tutto ciò che è stato detto deve essere utilizzato anche nel rapporto con gli altri. Quando vedi una pèersona e vedi che il modo di osservarla ti porta paura è evidentemente un filtro di paura.

Comprendi il perchè e questa paura non avrà più motivo di essere. Lo stesso per una pèersona che osservi e senti che fortemente arriva gelosia, evidentemente questa gelosia questo filtro, è stato posto per difenderti comprenderlo ti permetterà di rimuoverlo e di osservare la persona in modo nuovo diverso che sia più corrispondente alla sua reale immagine e questo vale anche per te stesso, il modo che hai di percepirti come persona ti consentirà di capire quali filtri hai interposto tu stesso, con te stesso. Questi filtri,in questo caso sono una memoria di ciò che sono stati i tuoi vari passati, prenderne coscienza ti consentirà piano piano di rimuoverli e di imparare così ad osservarti ed a comprenderti per quello che realmente tu sei.

Nulla nulla è casuale, tutto ha un significato, tutto ha la sua collocazione naturale, basta saperla comprendere per vedere e capire che quello adesso sembra puro caos in realtà è una mirabile armonia.

Densità, fluttuanti cariche di energia, scure, leggere. Densità in movimento, tenebre che non incutono timore, ne paura alcuna, immense onde, di cupa energia che fluttano, dense, sopra al niente. Puoi attraversarle, puoi entrare in esse, farti avvolgere, respirarle. Puoi, se vuoi, cercare di comprendere cosa sia questo immenso mare di cupi colori, di densità impalpabili, eppure presenti. Questo è l'opposto, l'opposte del luogo di luce, questo è dove sembra il nero il viola scuro, colori che dominano.

Prova a comprendere cosa esso sia, se sia un filtro tra ciò che sta sotto e ciò che è sopra, o se sia esso stesso nel medesimo luogo, visto con occhi diffenti, visto come se chi vedesse, portasse tra gli occhi e l'immagini, spesse lenti scure. E che allora quello che esternamente è bianco è luce è candore, diventa agli occhi di chi vede, una ben diversa realtà. Una realtà scura, dove i colori sembrano modificare, non tutte, ma solo alcune caratteristiche di quello che è la Verità.

Eppure questo sembra trasformare totalemnte il luogo. Percepire ciò che era un luogo di luce di armonia di pace, come un luogo apparentemente meno accoglienete. Questo perchè ciò che è cambia agli occhi di coloro che vedono, e ciascuno puàò vedere ciò che è a seconda di quanti, e di quali filtri ha interposto, o altri hanno interposto tra i suoi occhi, la sua mente il suo cuore e quello che è, quella che è la verità.

Comprendere questo comprendere che esistono filtri, esistono momenti spazi elementi che si frappongono tra la verità e chi la osserva la cerca, chi la rincorre, consente non che esistano innumerevoli verità, ma esistono innumerevoli modi individuali di percepire la Grande Verità.

Ciascuno ha occhi ha menteha cuore, ma ogni mente, ogni cuore, ogni occhio è diverso. Quindi è inutile e stupido, pretendere che gli altri possano vedere, percepire, intuire, comprendere, la Grande Verità come tu la comprendi come tu la vedi come tu la senti dentro di te. Bisogna, bisogna comprendere questo. Ciascuno ha dentro di se la trasposizione l'immagine della Grande Verità che è sua intimamente sua, che non vuol dire che sia diversa difforme falsata, da quella che èl'unica e Grande Verità è semplicemente e naturale che sia così. Non sarebbe del resto possibile, percepire vedere la Grande Verità, senza alcun filtro, o avere la pretesa, e sarebbe abberrante, avere tutti i medesimi occhi , tutti il medesimo cuore tutti la medesima mente, per potere avere e condividere una unica realtà o Grande Verità.

Quando si ci chiede cosa sia Dio, quando si ci interroga su cosa possa essere quello che ha dato inzio a tutto e ciò che a tutto porrà fine, si ha l'ambizione e la presunzione di voler comprendere o meglio sapere ciò che in realtà non può essere intimamente compreso, perchè esistono verità che possono essere compreso in altri Piani in altre Dimensioni. Compito dell'uomo, compito di questa dimensione fisica è sì quello di inteerogarsi, ma è proprio nel suo porsi domande il motivo del suo percorso e non tanto nell'avere la certezza delle risposte.

Esistono quindi spazi di luce ed esistono quindi spazi di tenebre o esiste piuttosto un unico spazio che cambia a seconda di come viene percewpito, a seconde dei filtri che uno ha interposto tra il suo vedere e ciò che guarda tra il sentire e ciò che vuole sentire ?

Certo è che il filtro è l'unico elemento esterno è l'unico elemento non specifico dell'individualità, è l'unico elemento che dovrebbe essere rimosso. Non perchè la sua rimozione possa portare ad un unico modo di vedere di sentire di percepire la Grande Verità, in quanto abbiamo detto esistono infiniti e diversi cuori, infiniti e diversi occhi e modi di vedere infiniti e diverse menti e modi di pensare, ma perchè osservare ciò che vi è condsentito, osservarlo con un filtro, con questa lente che ne distorce i colori le prospettive le intensità, porta ad una percezione oggettivamente sbagliata di ciò che invece dovrebbe essere guardato senza alcun filtro.

Certo è che vi sono luminosità che non possono essere guardate se non con una graduale riduzione di filtri, altrimenti l'immagine improvvisa di tale splendore, potrebbe ledere in modo irreparabile l'organo o gli organi proposti ad osservare a sentire a comprendere. Una luce troppo forte porterebbe alla cecità, un rumore improvviso renderebbe sordi, una improvvisa emozione bloccherebbe il cuore, un violento ed improvviso scambio di verità fonderebbero qualsiasi mente. EWè per questo che è importante procedere per gradi, lavorando e acquisendo nel tempo la capacità sempre maggiore di apprendere quello che è la Grande Verità.

Se quindi vedi densità scure, densità di energia con tonalità viole nere, quando percepisci tenebre intorno a te dentro di te, chiediti se sono effettivamente tenebre se effettivamente ciò che ti circonda o se in quel momento sei tu che percepisci questo in questa maniera. Forse intorno a te c'è luce forse dentro in te c'è luce, ma forse non è possibile in questo momento osservarla, non è possibile in questo momento accolgierla, ed allora quello che tu puoi fare è chiedere, chiederti cosa sia quel filtro che ti impedisce di percepire diversamente quello che è intorno a te e dentro di te. E' un filtro che si chiama paura, un filtro che si chiama egoismo, è un filtro che si chiama gelosia è un filtro che si chiama indifferenza ?

Quando comprendera questo, quale sia l'elemento di disturbo o gli elementi di disturbo, prova a comprendere che essi hanno un motivo per essere lì, ma non è detto che lì debbano rimanre per sempre. Se il filtro è stato messo è evidente che la sua funzione è quella di proteggerti da ciò che forse in questo momento non ti è possibile vedere, percepire, comprendere. Però nel momento stesso in cui prendi consapevolezza del filtro e di conseguenza nel passo successivo prendi consapevolezza del perchè hai messo questo filtro, comprenderai dell'inutilità di esso, ma solo adesso che hai compreso il meccanismo che hai lavorato che hai compreso la dinamica. In questo avere compreso ti sarà concesso la rimozione di questo filtro e ti saràpossibile avvicinarti amggiormente alla Grande Verità.

I filtri che uno interpone tra se e la Grande Verità, sono gli stessi che quotidiamnamente interpone tra se e gli altri, tra se e se stesso. Quindi tutto ciò che è stato detto deve essere utilizzato anche nel rapporto con gli altri. Quando vedi una pèersona e vedi che il modo di osservarla ti porta paura è evidentemente un filtro di paura.

Comprendi il perchè e questa paura non avrà più motivo di essere. Lo stesso per una pèersona che osservi e senti che fortemente arriva gelosia, evidentemente questa gelosia questo filtro, è stato posto per difenderti comprenderlo ti permetterà di rimuoverlo e di osservare la persona in modo nuovo diverso che sia più corrispondente alla sua reale immagine e questo vale anche per te stesso, il modo che hai di percepirti come persona ti consentirà di capire quali filtri hai interposto tu stesso, con te stesso. Questi filtri,in questo caso sono una memoria di ciò che sono stati i tuoi vari passati, prenderne coscienza ti consentirà piano piano di rimuoverli e di imparare così ad osservarti ed a comprenderti per quello che realmente tu sei.

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