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Eugenio Finardi a SadJackGroup

Post n°4 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da sadjackgroup
 
Foto di sadjackgroup

SJG ha raggiunto telefonicamente Eugenio Finardi,per parlare di Musica ribelle,di Luca e degli anni ‘70.Ecco a voi il resoconto della chiacchierata.

                                                                                                                                                      Ciao Eugenio,SadJackGroup ti dà il benvenuto tra le pagine del suo blog.

Da pochi giorni,come sai,è uscito Musiche Ribelli,il nuovo album di Luca Carboni,omaggio agli anni ’70:hai per caso ascoltato il disco per intero?Se si,cosa ti ha colpito in generale e in particolare?

Si,l’ho finito di ascoltare da poco.Mi ha colpito il modo col quale Luca ha dato la sua impronta a queste canzoni,le ha caratterizzate tanto che se le ascolti capisci subito che è Luca Carboni,nonostante alcune tracce siano strane non ascoltate dalla voce originale,come L’avvelenata di Guccini,per esempio.Mi ha colpito molto la scelta di Up patriots to arms, se non altro perché successiva alle altre tracce degli anni ’70,ma mi è piaciuta molto come è venuta fuori,l’arrangiamento che Luca le ha dato,così come mi è piaciuta molto Musica ribelle.

 

Ha raccontato Luca,nelle varie interviste rilasciate in questi giorni,di come abbia spedito ad ognuno di voi,autori dei brani,l’mp3 con la canzone finita in anteprima.Quando hai aperto il file di Musica ribelle,qual è stata la tua sensazione?

La cosa che mi ha colpito molto la prima volta che l’ho ascoltata è che Luca l’ha fatta esattamente come la canzone è nata.Musica ribelle in realtà è nata come un pezzo folk,con un arpeggio molto simile a quello che Luca usa sotto,un arpeggio country-western alla Jorma Kaukonen,tipico e molto diffuso nelle mie canzoni.Ecco,Musica ribelle è nata molto più morbida di come poi è stata suonata da me nel disco e la cosa più impressionante è che sembra che Luca abbia sentito proprio quella versione iniziale,la stessa che provavamo io e Lucio Fabbri a casa mia con il violino prima di inciderla.

 

Jannacci,De Gregori,Dalla,Guccini,Bennato,Battiato,Lolli e Bertoli.Tutti insieme a te,omaggiati dal cantautore bolognese,sei assolutamente in buona compagnia,ma fra questi,tu,chi hai amato o ammirato di più?

Conosco tutti loro personalmente,ma nonostante voglia bene a tutti,musicalmente ammiro tanto Battiato,per quella sua capacità di essere stato sarcastico,di aver detto delle grandissime verità a modo suo.Up patriots to arms la trovo interessante sia dal punto di vista musicale,che dei contenuti.

 

Tu e Luca appartenete a due generazioni diverse,divise da circa dieci anni.La vostra è solo conoscenza da “colleghi”,oppure avete avuto modo anche di avere contatti più frequenti,confrontarvi su alcuni progetti………….

In realtà i cantautori si frequentano molto meno di quanto la gente pensi,ci si vede davvero pochissimo anche perché poi tutti sono protetti dai vari uffici stampa e via dicendo…………….Luca è uno di quelli che nel poco vedersi ho visto di più,ci saremmo incontrati circa 5-6 volte,anche all’Elba,di solito fuori dal contesto professionale.La prima volta che lo vidi fu all’Autodromo di Misano,dove lo vidi per la prima volta cantare dal vivo,tre canzoni (tra cui Farfallina n.d.r.) così intimiste che,ascoltando da dietro al palco queste parole e questa musica,pensai:”questa è una nuova generazione,una nuova epoca cantautorale”.Mi fa molto piacere che Luca abbia deciso di creare con questo album, un ponte fra queste due generazioni.Se pensate che la mia prima canzone d’amore la scrissi per il mio terzo album,è evidente come ci sia stato un cambiamento deciso a distanza di dieci anni.

 

Se dovessi scegliere un album della discografia di Luca,quale faresti “tuo”?

A me piace valutare gli artisti dal vivo,credo che lì si riesce a vedere la passione vera,e quindi mi piace molto ascoltare l’album Live.

 

Ricordo di Musica ribelle una splendida versione in duetto con Ivano Fossati.E’ prevista per il prossimo tour di Luca la tua presenza da ospite in una delle date del tour?

Io e Claudio Lolli abbiamo dato a Luca la nostra disponibilità,i dettagli poi sono ancora da studiare.

 

Musica Ribelle risale al 1976,quando hai pubblicato l’album Sugo con l’altra grande hit,La radio.Il tuo stile cantautorale rivoluzionario come fu recepito dal pubblico dell’epoca?Hai fatto fatica a farti amare,a causa dei messaggi delle tue canzoni e dei toni perentori?

Fu un pugno nello stomaco,piombò nello scenario della musica leggera italiana con una pesantezza,come un macigno,alzando delle onde notevoli,se pensate che allora le canzoni erano “Luglio col bene che ti voglio” ………………ricordo ancora all’epoca si scandalizzarono alcuni operatori del settore semplicemente perché la batteria era più alta della voce.Sugo quindi fu una botta tremenda per l’epoca e con esso ovviamente anche Musica ribelle.

efPerché secondo te la canzone impegnata è sparita nel tempo.Eppure di spunti per ribellarsi anche al giorno d’oggi non mancano di sicuro.

Purtroppo la ribellione non la senti nemmeno tra i ragazzi,tra la gente comune,senti solo frustrazione……….il problema è che la frustrazione genera una rabbia sbagliata,una rabbia negativa,quella delle violenze,delle risse,del pestaggio,della violenza carnale………….In realtà dentro Musica ribelle non c’era rabbia,c’era molta lucidità e il brano era stato scritto più che altro per proporre un modo italiano di fare rock.In generale oggigiorno non esistono canzoni impegnate,che puntano il dito contro qualcuno o contro qualcosa semplicemente per una questione di conflitto d’interesse,perché si sa benissimo che tali canzoni verrebbero ignorate,nemmeno censurate come accadeva invece negli anni ’70.

 

Se tu dovessi immortalare un’immagine degli anni ’70 in generale,quale sarebbe il soggetto della tua foto?

Dal punto di vista personale,la foto dei miei anni ’70 certamente immortalerebbe quelle trecentomila persone che nel 1976 ascoltarono dal vivo Musica ribelle al Parco Lambro,questo mare di persone che sognava un mondo diverso.La foto un po’ di tutti degli anni ’70 invece,è senz’altro quella di Aldo Moro,nel bagagliaio della Renault 4.

 

Hai mai avuto nostalgia di quegli anni sia dal  punto di vista sociale,che musicale?

Dal punto di vista musicale tantissimo.In Italia c’era una varietà musicale,una ricchezza,un’apertura anche delle case discografiche e delle radio.Adesso tutta la musica sembra uguale,per andare in radio devi omologarti tantissimo,mentre allora più facevi una cosa diversa e più eri richiesto.Mi manca molto anche l’apertura mentale che aveva la gente in quell’epoca.

 

Pensi che il mondo attuale sia migliore o peggiore di quello di 32 anni fa?

Peggiore,perché dagli anni ’70 ad oggi c’è stato un solo ideale trainante,quello del profitto.Il profitto è meschino motivatore e ne vediamo le conseguenze:tanti e tanti poveri e pochissimi ricchi.

 

Essendo tu,cittadino americano,hai dichiarato apertamente il tuo voto,eugfin2andato ad Obama:pensi che riuscirà il neopresidente ad essere il “ribelle” dei giorni d’oggi,nel mondo?

Un presidente degli Usa più ribelle di tanto non può esserlo,un po’ come il Papa.Io credo che Obama sia una persona estremamente intelligente,è un cosmopolita,è un americano che conosce il mondo,cosa che Bush non era;non è legato a lobby particolari se non a quella dei diritti civili ma nemmeno eccessivamente;è un uomo libero,è un uomo molto intelligente,è un fine intellettuale,ha avuto un’educazione da bianco e un’esperienza da nero,quindi conosce entrambi i mondi.Non sarà facile per lui ma se già al primo giorno ha stabilito la chiusura di Guantanamo,vuol dire che siamo sulla giusta direzione.

 

Cosa hai in cantiere prossimamente?Un progetto tipo Fado o un disco prettamente cantautorale?

Non penso che sarà un disco cantautorale,molto probabilmente sarà un progetto legato all’ambiente teatrale.M’interessa molto in questo momento il discorso del teatro-canzone,come faceva Gaber.I concetti che ho da dire in questo momento stanno un po’ stretti all’interno di normali canzoni.Ad ogni modo sono sempre aperto a nuove cose.

In bocca al lupo Eugenio!
Ringraziamo per la realizzazione di quest’intervista Eugenio Finardi in persona per la grandissima qualità d’uomo prima ancora che di artista e per l’umile disponibilità dimostrataci.Un ringraziamento particolare va anche al sito web
www.eugeniofinardi.it

 
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Preascolto di Musiche ribelli

Post n°3 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da sadjackgroup
 
Foto di sadjackgroup

Per tutti coloro che vorranno godere del preascolto di Musiche ribelli,eccovi la possibilità di sentire 45" di ogni pezzo.Sul sito di Repubblica.it potete avere un assaggio delle canzoni reinterpretate da Luca.Basta cliccare all'indirizzo che segue:


http://www.repubblica.it/luca-carboni/index.html


Potrete inoltre guardare il video di Raggio di sole,secondo singolo estratto dall'album.


 


www.sadjackgroup.wordpress.com


 


 

 
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Musiche Ribelli Tour 2009

Post n°2 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da sadjackgroup
 
Foto di sadjackgroup

Musiche Ribelli Tour 2009


Marzo


02 - verona - teatro filarmonico
07- brescia - teatro di brescia
08 - trento - auditorium s.chiara
09 - firenze - teatro puccini
11 - mestre - teatro toniolo
15 - genova - teatro politeama genovese
17 - belluno - teatro comunale
19 - napoli - casa della musica federico I
20 - roma - auditorium conciliazione
21 - bitritto - palatour
23 - reggio calabria - teatro cilea
25 - torino - teatro colosseo
30 - bologna - teatro europauditorium
31 - milano - teatro smeraldo

 
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Comprate Musiche ribelli

Post n°1 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da sadjackgroup
 
Foto di sadjackgroup

Il 16 Gennaio scorso è uscito sul mercato discografico,Musiche ribelli,nuovo disco di Luca Carboni,prodotto da Riccardo Sinigallia.Il disco propone la rivisitazione di alcuni brani degli anni '70,la maggior parte risalenti precisamente al 1976,di grandissimi cantautori dell'epoca,come De Gregori,Finardi,Guccini,Battiato,Bertoli,Jannacci e altri ancora.Un disco ben suonato,arrangiamenti molto gradevoli all'orecchio e soprattutto bellissimi brani immortali.In un periodo dove di buona musica ce n'è veramente poca,credo che valga assolutamente la pena spendere gli euro per acquistare questo cd,risultato già al 4°posto della classifica dei dischi dopo una sola settimana di vendita e al primo posto delle principali classifiche download di dischi.

 

www.sadjackgroup.wordpress.com

 
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