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SOMEWHERE OVER THE RAINBOW

Somewhere over the rainbow way up high
There's a land that I heard of once in a lullaby
Somewhere over the rainbow skies are blue
And the dreams that you dare to dream really do come true

One day I'll wish upon a star
And wake up where the clouds are far behind me
Where troubles melt like lemon drops
Away above the chimney tops
That's where you'll find me

Somewhere over the rainbow bluebirds fly
Birds fly over the rainbow
Why oh why can't I

Where troubles melt like lemon drops
Away above the chimney tops
That's where you'll find me

Somewhere over the rainbow bluebirds fly
Birds fly over the rainbow
Why then oh why can't I

 

 

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Albero di Natale

Post n°56 pubblicato il 25 Dicembre 2008 da DeaSuon
 
Tag: Simboli

E'  una tradizione antica che viene fatta risalire ai riti pagani del ceppo, bruciato a partire dal  solstizio invernale (i giorni più corti dell'anno). Questo ceppo doveva essere scelto tra i migliori ed essere preferibilmente di quercia (che simboleggia la forza e la solidità), e veniva arso davanti alla famiglia al completo.   Simbolicamente si bruciava il passato, e si coglievano i segni del prossimo futuro: le scintille che salivano nella cappa simboleggiavano il ritorno dei giorni lunghi, i doni erano simbolo di abbondanza, la cenere, raccolta, veniva sparsa nei campi per sperare in abbondanti raccolti.Per molti secoli l' usanza di adornare l' albero di Natale in occasione della festa fu prerogativa degli antichi popoli germanici, dei Teutoni in particolare, che festeggiavano il passaggio dall' autunno all' inverno bruciando enormi ceppi nei camini e piantando davanti alle case un abete ornato di ghirlande. La tradizione si estese presso molti altri popoli del nord Europa e cominciò ad accompagnare la ricorrenza natalizia. Alle ghirlande si unirono nastri e frutti colorati, poi le candeline, fino a quando, verso la metà del 1800, alcuni fabbricanti svizzeri e tedeschi cominciarono a preparare leggeri e variopinti ninnoli di vetro soffiato che diventarono di moda e costituirono l'ornamento tradizionale dell'albero natalizio. Poi arrivarono anche le lampadine e le decorazioni di plastica; oggi non c'è più limite alle fantasie per creare addobbi e abbellimenti per i rami. Nelle case italiane l'albero di Natale è arrivato da pochi decenni e in circostanze curiose. Verso la fine del 1800 questa moda dilagava in tutte le corti europee tra le famiglie della nobiltà. Anche la regina Margherita, moglie di Umberto I ne fece allestire uno, in un salone del Quirinale, dove la famiglia reale abitava. La novità piacque moltissimo e... l'albero divenne di casa tra le famiglie italiane e popolarissimo tra i bambini. Purtroppo per alimentare questa tradizione ogni anno migliaia e migliaia di piante vengono sacrificate per essere utilizzate pochi giorni e finire poi nella spazzatura.

Ora noi troviamo questi simboli nel nostro albero di natale e le nelle nostre vie: le luci e le luminarie sono le scintille del falò, le palle e le decorazioni sono speranze di prosperità, l'abete sempreverde la speranza di rinascita, i fili d'oro e d'argento i capelli delle fate.

La tradizione pagana e cristiana si è fusa: la luce allunga sempre più le giornate e Gesù nasce per salvare il mondo. Nel mondo contadino i festeggiamenti si protraevano fino all'epifania:  erano dodici giorni, durante le quali le giornate iniziano lentamente ad allungarsi. Però anche nella tradizione cristiana troviamo "l'albero": l'abete era l'Albero Cosmico, cioè la manifestazione divina del cosmo. Poi viene identificato in Gesù e nella sua luce: l'illuminazione dell'albero è l'illuminazione di Cristo sull'umanità, mentre i frutti, i doni, le decorazioni simboleggiano la sua generosità verso di noi. 

 

 
 
 
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