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Lettera di un ns. amico simpatizzante di Sassuolo

Post n°6 pubblicato il 09 Settembre 2006 da Sassuolo.Modena

Alleghiamo lettera di un ns. amico/simpatizzante di Sassuolo: 

Cari concittadini, nelle righe seguenti sarebbe mia intenzione farvi notare la non certo felice situazione in si trova la nostra Sassuolo, per cui sono a richiedervi di leggere il seguente testo per intero.

Innanzi tutto, mi secca ammetterlo, ma noi tutti non partecipiamo abbastanza alla vita politica locale, le presenze ai vari incontri sono quasi sempre scarse, per cui risulta molto difficile renderci conto dell’effettiva professionalità e trasparenza dei nostri amministratori comunali.

Una cosa posso dire con certezza: “solamente l’attenzione dei cittadini può impensierire un politico”, per cui sono a chiedervi di partecipare in massa, commentare, applaudire e quando lo ritenete opportuno contestare in tutti i modi consentiti.

Facciamo sentire la nostra presenza ed il fiato sullo collo a chi ci amministra, solo in questo modo possiamo sperare che qualcuno non continui a farsi liberamente, come si usa dire, “i suoi comodi”.

Per iniziare, parliamo del caso Braida.

Nel mese di Febbraio si è tenuto un incontro con Livia Turco per parlare di integrazione.

Quando affermò che le nostre paure e timori nei confronti dei cittadini stranieri sono in gran parte nostre fantasie, gli amministratori comunali presenti non espressero il benché minimo disaccordo, Sindaco incluso.

Se i fantasiosi siamo noi cittadini, perché i nostri amministratori hanno sgomberato il palazzo verde di Via San Pietro nonostante sembra sia stato pagato ben oltre il valore di mercato?

Vi è mai capitato di vedere che da più di due anni i quotidiani locali sono letteralmente sommersi da articoli che descrivono la critica situazione del quartiere Braida?

Perché il giorno 30 Aprile sul quotidiano la Gazzetta di Modena, il Sig. Bruno Fontana, funzionario di Polizia di Stato ha affermato testualmente “dovete rassegnarvi ai clandestini”?

Possibile che nessun amministratore comunale abbia avuto la decenza di replicare alla pesantissima considerazione, per giunta fatta da un funzionario di polizia?

Vale forse a dire che dobbiamo tenerci i delinquenti?

Perché non diamo uno sguardo alle regole sull’immigrazione vigenti in altre nazioni?

Ricordando che tutti i nodi vengono al pettine, all’inizio di Agosto una pattuglia di Polizia Municipale è ricorsa legittimamente all’uso delle armi da fuoco in dotazione per uscire da una situazione di forte pericolo, essendo minacciati da una coppia di extra-comunitari che brandivano dei grossi coltelli.

Tanto per fare un esempio, pensate che sia possibile andare in Marocco o Tunisia e brandire spavaldamente un coltello verso un poliziotto? Provare per credere.

Eppure, durante il consiglio comunale tenutosi alla fine di Luglio 2006 (tanto per evitare confusione sulla data), il Sindaco sembra avere affermato che la situazione di Braida era notevolmente migliorata, soprattutto per merito dei provvedimenti ed iniziative intrapresi dall’amministrazione comunale.

Meno male che era migliorata, altrimenti quanti cadaveri avremmo contato?

Cosa sarebbe successo se al posto della Polizia Municipale si fosse trovato un qualsiasi passante?

Arrivati a questo punto, non essendo più possibile negare l’evidenza, ecco l’ipotetica inversione di rotta da parte del Sindaco.

Tutto ciò che solo una settimana prima sembrava essere minimizzato, adesso sembra essere diventato, come in realtà è, il principale problema di Sassuolo, facendo scattare incontri di urgenza con i vertici delle forze dell’ordine.

Come se non bastasse, sul quotidiano “il giorno” di Venerdì 11 Agosto si poteva leggere un articolo nel quale il Sindaco ed il Comandante della Polizia Municipale descrivevano la triste realtà del quartiere Braida, precisando che gli agenti verranno presto dotati dei giubbotti anti-taglio, visto che “può volare qualche coltellata”.

Ma come? Se solo fino a pochi giorni prima tutto sembrava essere sotto controllo!!!

A questo punto cito testualmente la conclusione di quanto riportato dal Sindaco nel mese di Giugno circa in merito alla risposta avuta dal Ministro dell’Interno, On. Giuliano Amato.

“Sappiamo di poter contare  sulla fattiva collaborazione delle Forze dell’Ordine, della Provincia e della Regione, oltre che sul ruolo determinante del Prefetto di Modena, un ruolo chiave nel coordinamento, nella coesione di tutte le forze in campo e primo punto di riferimento per tutti coloro che stanno lavorando al progetto di ripristino della sicurezza nel quartiere Braida: quello che chiedevamo al nuovo Governo era di non abbassare la guardia, di mantenere alta l’attenzione su una situazione che, se trascurata, potrebbe tornare a degenerare; mi pare di poter affermare che la risposta del ministro Amato vada in questa direzione e di questo tutta Sassuolo non può che essere soddisfatta”.

Personalmente, mi sento di affermare che tutta Sassuolo non è per niente soddisfatta.

Lo sarà solo e quando troverà amministratori comunali e politici vari che rispediscano al paese di origine qualsiasi straniero si macchi di un reato qualunque, in quanto ritengo i delinquenti Italiani già in numero ampiamente sufficiente allo scopo.

A meno che non si faccia valere la regola: “meglio dieci clandestini o criminali in più che un probabile voto in meno”.

Perché non si invitano l’On. Giuliano Amato in compagnia dell’On. Livia Turco tanto per fargli toccare con mano la reale situazione?

Forse una bella passeggiata in via Adda alle ore 23 non sarebbe male, includendo pure la scorta, visto che oramai non hanno nemmeno più paura delle forze dell’ordine.

Se sopravvivono alla passeggiata, gli potremmo anche chiedere precisazioni inerenti il disegno di legge per la cittadinanza agli stranieri e il provvedimento di liberazione per i detenuti colpevoli di reati minori, qualcosa mi dice che non saranno più tanto convinti delle loro azioni.

Anziché chiamare immediatamente in causa le cariche istituzionali che potrebbero (e dovrebbero) fare qualcosa, il Sindaco manda una lettera al Console del Marocco chiedendo collaborazione per risolvere il problema delinquenza e solo successivamente manda una lettera all’On. Giuliano Amato.

Che poteri ha in Italia il Console del Marocco?

Ha forse la facoltà di comandare le forze dell’ordine o di emanare leggi che ci consentano di rispedire immediatamente al paese di origine qualsiasi straniero si macchi anche del più piccolo reato?

Sembra che si voglia affrontare il problema da tutte le angolazioni, tranne che da quella giusta.

Ma passiamo ad altri argomenti.

Giovedì 15 Giugno ho avuto occasione di assistere come spettatore al consiglio comunale, durante il quale il Vice Sindaco Giancarlo Diamanti ha affermato che sarebbe intenzione dell'amministrazione di permettere lo spostamento della mensa CIR situata di fronte all'ufficio postale in Via San Pietro, poiché tale mensa viene utilizzata per lo più da centro di produzione pasti destinati ad aziende, ospedali, asili nido, scuole materne ed altro.

E fino a qui niente da dire.

La stranezza riguarda il luogo proposto per il trasferimento: un’area confinante con una grossa e nota azienda produttrice di impasti atomizzati per ceramica.

Come è facile immaginare, le aree circostanti tutte le aziende produttrici di impasti atomizzati, risultano avere l'aria alquanto carica di argille varie.

Cosa vogliono fare, forse i maccheroni conditi con un bel gres porcellanato in polvere???

Cos'è l'ultima specialità culinaria sassolese???

Possibile che non esista un'altra area più consona ad un centro produzione pasti?

Proprio perché possiamo renderci conto di persona di questa ad altre situazioni, che invito nuovamente tutti i cittadini a partecipare più attivamente ed energicamente.

Certo non sarà facile, forse non servirà a niente, ma per lo meno ci avremo provato.

Arrivati a questo punto andiamo ad elencare alcune azioni dei nostri amministratori.

Poco dopo l’elezione a primo cittadino, Graziano Pattuzzi ritiene giunto il momento di sostituire l’automobile comunale in dotazione, per cui passa ad una fiammante Alfa Romeo 156, del valore approssimativo di 23.000 euro.

Forse, una più economica Fiat Punto non era di suo gusto, tanto paga il Comune di Sassuolo.

Successivamente, tutta la giunta comunale ritiene opportuno aumentarsi lo stipendio del 25%, le cui giustificazioni furono a dire poco sconcertanti, come il paragone con le aziende private ed il fatto che “in tutto si tratta di poche migliaia di euro, ben poca cosa per il bilancio del Comune di Sassuolo”.

Probabilmente si trattava della giusta ricompensa legata al merito di avere sgomberato il palazzo verde di Via San Pietro, ripetendo che sembra sia stato pagato ben oltre il valore di mercato.

Non dimentichiamoci poi il debito che questo stabile ha per utenze di gas, energia elettrica e acqua per l’ammontare di circa 200.000 euro, sarebbe  pertanto interessante sapere chi e quando pagherà questa rilevante somma.

In seguito, ecco la notizia più attesa: l’ICI, addizionale IRPEF, tariffe dei posteggi ed altri balzelli aumentano.

L’ICI, in particolare, viene portata alla massima aliquota.

Qualcuno ha affermato che bisogna essere solidali verso il prossimo, peccato che nella parola “prossimo” sembra che i sassolesi non siano contemplati, basti pensare alla costante riduzione dei fondi verso gli anziani non autosufficienti.

Io personalmente, avendo avuto un vicino parente affetto da demenza senile, posso testimoniare con certezza che l’assistenza si è progressivamente ridotta.

Poche settimane addietro sembra che la regione Emilia-Romagna abbia destinato qualcosa come 4 milioni di euro (circa 8 miliardi di vecchie lire) per favorire l’integrazione degli extra-comunitari.

Vi siete mai chiesti chi ha pagato più tasse: la mia parente dopo 40 anni di ceramica oppure l’extra-comunitario?

In caso di effettiva necessità, non dico che chi ha pagato di più deve ricevere di più, ma almeno deve ricevere un pari trattamento.

Probabilmente il Sig. Battani del Comitato Braida non ha tutti i torti, questa amministrazione fa di tutto per assicurarsi un futuro bacino elettorale di grande valore numerico, poiché un giovane extra-comunitario riesce a fare la croce su una scheda elettorale, mentre un anziano sassolese colpito da demenza senile non ha questa possibilità.

Tale ipotesi sembra essere confermata dal recente disegno di legge che prevede di dare cittadinanza e diritto di voto (guarda che strana coincidenza) agli stranieri, anche se sarebbe interessante sapere se sarà consentito la presentazione della domanda anche a chi ha avuto problemi con la giustizia italiana.

Si vuole dare cittadinanza e diritto di voto agli stranieri senza prima risolvere il problema delinquenza ad essi collegata.

Tralasciamo poi lo scandaloso provvedimento del governo che ha scarcerato i detenuti colpevoli di reati minori, ulteriore insulto a tutti gli onesti ed ulteriore aiuto ai criminali.

Si vuole proprio mettere il carro davanti ai buoi, ma chi ne paga le conseguenze?

 

Per dovere di cronaca, ho avuto modo di mandare più lettere al Sindaco, per descrivere svariate situazioni di cui tutti noi faremmo volentieri a meno, precisando che ho ricevuto risposta in due sole occasioni.

La prima risposta fu a dire poco scortese ed arrogante, dove mi si additava di qualunquismo ed assurdità varie, elencando inoltre tutte le gesta eroiche dell’amministrazione comunale che vi riporto: valorizzazione dei parchi e delle aree verdi della città, aiuole e rotonde, la realizzazione di orti, la restituzione della visuale del Fontanazzo, il rifacimento di piazza Garibaldi, piste ciclabili e poco altro.

Probabilmente, accortosi dell’errore, la seconda risposta fu un turbinio di parole senza un contenuto preciso ed apprezzabile tranne questa frase che riporto testualmente: “Lei scrive che il Sindaco deve prendere le parti dei cittadini. Ha ragione, è una verità sacrosanta: il Sindaco deve ascoltare, osservare, ascoltare ancora, decidere come intervenire per dare una risposta alla città. Una risposta che veda oltre l’oggi, una risposta che costruisca la città di oggi e di domani”.

“Costruire la città” dice metaforicamente il Sindaco, al contrario vi invito a prenderlo in parola e vedere che splendidi edifici si sono costruiti negli ultimi tempi.

Forse si riferisce alle seguenti soluzioni abitative:

n      nuovi edifici alveare di scarso pregio su Via Circonvallazione nei pressi dell’Hotel Michelangelo, per giunta non lontani da Braida, tanto per favorire ancora una volta questo quartiere, con un grazie particolare da quanti hanno lavorato una vita per acquistare una casa e poi ritrovarsi con la metà del valore.

n      nuovi edifici alveare di scarso pregio di Via Ancora (area ex officina Ancora), basti vedere che gli edifici sono a pochi passi dalla stessa Via Ancora, nota strada sulla quale transita la metà del traffico sassolese.

n      future case popolari a Rometta.

A questo punto, chissà cos’altro ci riserverà l’imminente Piano Strutturale Comunale.

Dove sono i gli edifici di pregio?

Dove sono le nuove arterie stradali di comunicazione?

Passando alla gestione delle risorse finanziarie, in base a quanto si apprende dai commenti riportati dai vari esponenti di partito sul mensile di informazione del Comune di Sassuolo, si apprende della nascita di una società denominata SGP, ovvero Società Gestione Patrimoniale, gestita dal Comune di Sassuolo.

In teoria, tale società dovrebbe migliorare la gestione delle risorse economiche comunali, ma chissà perchè toglie al Consiglio Comunale ed in particolare alle minoranze politiche la possibilità di verificare e controllare quotidianamente come vengono spesi i soldi dei cittadini.

Tanto per alzare le antenne, pochi mesi addietro, da un attendibile sito internet, compare una domanda che in sintesi dice: “Risponde a verità che il Comandante della Polizia Municipale percepisce circa € 150.000 annuali?”

Gli enti pubblici dovrebbero avere la massima trasparenza e semplicità di controllo da parte di chiunque lo desideri fare, ma in tal caso sembra che queste basilari peculiarità vengano a mancare.

Passando ad un altro aspetto, sembra che gli asili nido vengano gradualmente privatizzati, affidando il servizio a società private, cominciando dal Sant’Agostino.

Gioite mamme e papà, se prima vostro figlio riceveva un servizio che costava 500 euro mensili, fra qualche tempo riceverà un servizio pari a 500 euro decurtati della percentuale che la società di servizio riterrà opportuno trattenere per la propria gestione, che in altre parole si chiama guadagno.

Forse, a pensarci bene, l’amministrazione comunale potrebbe essere talmente valida da affidare il servizio ad aziende che non vogliono guadagnare, lavorando semplicemente in pari, per la sola soddisfazione di lavorare.

Altro esempio lo possiamo prendere dalla coppia di piccole rotonde in fase di realizzazione a Largo Verona.

Volendo tralasciare l’aspetto riguardante l’effettiva necessità di tale opera, è più interessante osservarne il costo: 750.000 euro (pari a circa 1,5 miliardi di vecchie lire).

Tanto per gradire, il Comune di Fiorano ha speso 375.000 euro per la realizzazione delle due rotonde fra Via Ghiarola Nuova e la Circondariale San Francesco, includendo: illuminazione stradale, isole spartitraffico con pavimentazione autobloccante ed in porfido, rifacimento del manto stradale.

Verificate di persona l’entità dell’opera realizzata a Fiorano e poi confrontatela con quella di Largo Verona, ricordando che per quest’ultima la spesa sarà il doppio.

Se questo è il modo con cui gli amministratori comunali intendono prendere le parti dei cittadini sassolesi, mi sorgono due dubbi:

n      Noi cittadini non abbiamo indicato bene ciò che desideriamo.

n      Gli attuali amministratori hanno travisato le richieste dei cittadini.

 

Lascio al buon senso di ciascun lettore le debite conclusioni, anche se mi sembra giunto il momento di chiedere le dimissioni degli attuali amministratori comunali.

 

Paolo Barozzi

(come rappresentante apolitico di alcuni cittadini)

 
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