Comte de Morangias

Ho incontrato Morangias. E' qui a Roma. Sono molto preoccupato.

Proprio per questo motivo vorrei finalmente liberarmi dall'incombenza di dover rendere grazia. Odio sbeffegiare la gente. Odio ammettere la mia ignoranza sulla chima dei pensieri. Morangias cercherò di intervistarlo. Lui sembra ben disposto. Lo vedo, sorseggia.

Torno con una nuova passione: le macchine utensili.

Mi ritrovo dopo così tanti giorni sulla strada del Conte.
Dunque mi impegno a tirare le somme. Realizzerò un piccolo studio su queste disumane avventure di Morangias.
Vi fornirò uno scalettone.

Finalmente libero dalle incombenze delle strutture di pensiero mi dedicherò ai bulloni tagliati con la perfezione che solo braccia meccaniche possono generare.

Hole.

Molecolare l'affrancarsi dalle novità.

Irripetibile l'illusorio tremito.

Volgare l'angustia per l'incerto incedere.

Post N° 104

Trainor il Farmacista

Soltanto un chimico può dirlo, e a volte nemmeno lui,
che cosa risulterà della combinazione
dei fluidi o dei solidi.
E chi è in grado di dire
come potranno interagire l'un l'altra
un uomo e una donna
e che tipo di figli ne risulterà?
Per esempio Benjamin Pantier e sua moglie,
buoni in se stessi, ma un diavolo l'uno per l'altra:
lui ossigeno, lei idrogeno,
un figlio come un fuoco devastante.
Io Trainor, farmacista, miscelatore di sostanze chimiche, ucciso durante un esperimento,
ho preferito non sposarmi.

Edgard Lee Masters.

Post N° 103

Si moltiplicano i fuochi, si moltiplicano gli avversari, si moltiplicano gli specchi.

Cercare un mercato e un venditore dal singolo occhio che s'insinui nella visione e che la purifichi infine.

Post N° 102

Il rifiuto

E' per me di gran lunga più gradevole
osservare le stelle,
che sottoscrivere una sentenza di morte.
E' per me di gran lunga più gradevole
ascoltare le voci dei fiori,
che bisbigliano: " è lui!",
quando passo per il giardino,
che vedere i fucili,
che uccidono quelli che vogliono
uccidere me.
Ecco perché non sarò mai
e poi mai
un uomo di governo!

Velemir Chlébnikov.

Post N° 101

quanti futuri assassini nasceranno oggi?

Post N° 100

Le livre de sang

Post N° 99

La donna fugge furente, temeraria la sosta e gli alberghi si macchiano di antiche sconfitte.

Post N° 98

illumina. sete. arrotino. bottines arrovellato tempo.

Post N° 97

Scendo nella città sommersa dal volo di corvi reali, nella notte che consola, quando la gola è una piaga e le fiamme bruciano negli occhi, solchi neri sul volto famelico.

Post N° 96

Ho infine dimenticato tutte le scienze. Ho smesso di esprimermi con le lingue degli antichi orienti. Ma le lame chiedono rinnovata traiettoria. Attendo il terrifico, ravvivando gli squarci, sigilli sul mio viso.

Post N° 95

La luce si alza. I vampiri tra le frasche, come topi cercano il loro buco. Povera sorte.

Post N° 94

Dopo l'azione, la riflessione, la bellezza del fiume nero che impetuoso scorre nell'oscurità di una notte mai appagata. Ironia e distacco.

Post N° 93

L'uomo mi aspettava in compagnia di due signori che mal celavano la loro professione. Ho dovuto addormentarli. Mi sono seduto davanti a lui. Ha iniziato a vagheggiare di punizioni divine. Balbettava vergognosamente. Mi ha fatto ridere, poi quando ha visto la lama luccicare nella penombra, la sua vescica non ha retto. L'africano ha una certa età, bisogna dirlo. L'ho invitato a parlare se desiderava tenersi stretto alla vita. Lentamente l'ho fatto calmare, aveva provato ad urlare prima di ritrovarsi il mio collo del piede in sospensione all'altezza della tempia. Ho bisogno di alcune informazioni su fonti vaticane e lui me ne ha fornite una piccola ma significativa parte. Si è sciolto il teologo venuto dalla Savana, e parlava, parlava, tirando in ballo argomentazioni di indubbio interesse filosofico. L'ho salutato cordialmente prima di infilargli una siringa nel deltoide, trapassando con l'ago la tunica nera. Dormirà per molte ore ed al suo risveglio troverà i due poliziotti di scorta ancora dormienti nella vasca da bagno. Un passo di nuova energia è così compiuto. Anche questa volta ho lasciato la vita all'avversario. Mi preoccupa leggermente tutta questa pietà che mi nasce negli occhi. Sto forse mutandomi in anima pia?

Post N° 92

Aspettare la vittima: Aspettare la vittima. Concentrazione. Ecco che ricordo vecchi pensieri. Concentrazione. In via Giulia acquisto una bottiglia di bourgogne 98. Guardo l'acqua del Tevere. E' ancora alto il sole e le passegiate dell'infermo da sopprimere hanno cambiato ritmo. E' difficile colpirlo. L'uomo ha paura. Ripenso a quell'incapace che ho lasciato vivo e per poco non mi pento di tanta clemenza. Non devo distrarmi. Essere assolutamente fermo. Guardo l'acqua e al naso il Bourgogne si rivela ricco di frutti rossi macerati insolitamente accompagnati da un lontano sentore di legno antico. Atipico certo ma decisamente interessante e originale. Calerà l'astro del giorno, e se l'uomo non uscirà per la sua promenade, mi riterrò invitato al suo domicilio, dove finalmente si potranno compiere le giuste azioni.

Post N° 91

nell'alba potrò colpire i colpevoli, il disastro si annuncia nervoso e sento le lacrime dei dormienti che sibilano rigando le guance contratte nel rictus del presagio.

Post N° 90

Battendo il bastone sulla pietra nera, osservare il vago delle onde, i vecchi pescherecci nascondono luce di antica fattura. Si, guardare la grande evoluzione e attendere l'ora del delitto.

Post N° 89

Incappuciarsi, attendere le albe sulla falesia, rincorrere le urla dei condannati, aprire il volto alla luna. E' l'ora delle attese.

Post N° 88

Accogliere le preghiere di sconosciuti é un'attività che mi rincuora. Edificante esperienza.