Goodbye, my friends...

Post n°35 pubblicato il 12 Dicembre 2005 da dyer_maker
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"... questo nostro grande amore, che sfortuna, oggi stesso finirà... per questioni vegetali, di risparmio e anche di praticità..." (Lucio Battisti, Mogol - Supermarket)

E' in corso la migrazione di questo blog verso altri lidi... Titolo e contenuti rimangono gli stessi, cambia solamente l'indirizzo...

Il nuovo è: http://satoblogghargh.ilcannocchiale.it/

 
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Valore...

Post n°34 pubblicato il 23 Novembre 2005 da dyer_maker
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     Il mio blog vale 0,00 Euri...

 
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Maledetti e Inutili Proseliti... (parapapa' parapapa')

Post n°33 pubblicato il 15 Novembre 2005 da dyer_maker
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     Torno, dopo tanto tempo, dopo un'assenza infinita, a scrivere. Così, tanto per dire una cosa.
     
      M'annoia profondamente la saccenteria gratuita, l'atteggiamento di chi, guardandoti dall'alto in basso, ha la pretesa di fornirti verità assolute a palate.         Tendenzialmente, sono uno che porge l'orecchio all'interlocutore; do attenzione, rispetto i tempi, le pause, intervengo senza prevaricare. Posso sentire ed ascoltare. Posso sentire senza ascoltare. Posso annuire, posso non reagire ad un'affermazione che viola palesemente il buon senso.

A volte, però, non posso farlo.

Cito dal blog di Christian Rocca(http://www.ilfoglio.it/camillo/):
"Altra
idiozia della settimana
Piero Fassino ha chiesto al governo di riferire in aula il caso Falluja-fosforo bianco. A parte le smentite sul caso, che diavolo c'entra il governo italiano? Secondo: Fassino è sicuro di questa frase: "Immagini di corpi e volti sfigurati dai gas chimici usati a Falluja...". Gas? Il Fosforo è un gas? Chimici? Ma di che parla? Ma i comunisti una volta non erano seri?"


     Lungi da me la pretesa tronfia e pomposa di voler entrare nel merito di un'opinione o del tono con cui questa viene espressa. Mi dà PROFONDAMENTE fastidio, però, mi irrita estremamente la serie di interrogativi che l'autore si pone (retoricamente) nelle ultime due righe. Atteggiamento alla Giuliano Ferrara. E non a caso Mr. Rocca scrive sul giornale diretto proprio dall'Elefantino, e suppongo che ne sia il pupillo. 
     Rispondo al signor Rocca per le rime, dandogli pan per focaccia. L'acqua è un gas? Il cloro è un gas?
Secondo voi, o pochi pochissimi (in)fedeli lettori del blog, è possibile dare una risposta univoca a queste domande? Non voglio fare il cervellotico, ma riflettete. L'acqua è un solido quando la troviamo a cubetti nell'aperitivo, è un liquido quando la sorseggiamo per calmare la sete, è gas quando ci fa accaldare e sudare nella sauna.
    
Cosa c***o mi viene a significare la domanda: "Gas? Il fosforo è un gas?". Non provate anche voi fastidio nel leggere una cosa del genere? Una cosa detta con questo fare saccente e inutilmente superbo non vi provoca l'istantanea sensazione di disagio, di rabbia?
Stessa cosa per il cloro... Se provate (ma non fatelo MAI) a mescolare ammoniaca e candeggina, avrete spasmi bronchiali e difficoltà respiratorie dovute al cloro GASSOSO. Ma il cloro è un gas? Si, ma è anche un liquido e un solido ( - ad opportune condizioni di temperatura e di pressione - direbbero un chimico o un fisico).

     Lo stato di un elemento chimico non è assoluto, caro Rocca. Per completezza di informazione, ma soprattutto perché è stato capace di farmi girare gli zebedei in maniera talmente vorticosa che per poco non entravo a far parte del coro delle voci bianche dell'Opera, le farò una breve ma esauriente lezione di chimica:

"Il fosforo, scoperto nel 1669 da Brand (struttura molecolare P4, numero atomico 15, massa atomica 30.97376) è un elemento non metallico fortemente reattivo, non presente in natura allo stato libero. [...] omissis [...] Il fosforo ha diversi allotropi. Il più noto è il FOSFORO BIANCO, estremamente reattivo: s'incendia spontaneamente tra i 35 e i 40° C. E'  pericolosissimo da meneggiarsi, sia per la sua velenosità che per l'autoinfiammabilità. [...] omissis [...] Il fosforo bianco è usato per la fabbricazione di bombe incendiarie, napalm e veleno per topi." (da Francesco Borgese, "Gli elementi della tavola periodica - rinvenimento, proprietà, usi" - ed. CISU)

La porzione di testo qua sopra proviene da un testo universitario, non dal Libretto rosso di Mao, né tantomeno dalle pagine di Liberazione.

La prossima volta, Camillo, si limiti a dare del cialtrone a Fassino, ma lo faccia basandosi sulla divergenza di vedute, non su presupposti pseudo-scientifici e, cosa più grave, sbagliati.

Bisogna essere moderati, soprattutto quando si rischia di fare la figura del trombone, del pallone gonfiato, dell'elefante.
Anzi, dell'Elefantino.

A presto (spero),
S.  

 
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Amici Miei...

Post n°32 pubblicato il 17 Luglio 2005 da dyer_maker
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     "[...] hey tarapiatapioco spiricuda pusternati la supercazzola prematura con lo scappellamento a destra come se fosse antani per due anche per quattro la barella come vicesindaco per esempio. No, eh? D'accordo! [...]"

     Magari fosse così... E invece no. Sto perdendo ogni speranza (sebbene non abbia varcato alcuna minacciosa soglia).

S.

 
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Frustrazione...

Post n°31 pubblicato il 13 Luglio 2005 da dyer_maker
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"[...] il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire [...]" - Afterhours

(la scultura è dell'artista Fausto Colaiuda)

 
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Ma perché mai?

Post n°30 pubblicato il 13 Luglio 2005 da dyer_maker
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     Me lo hanno detto. Me lo ha detto la persona a me più vicina e cara in questo momento, quindi ci credo. No, non si tratta di nulla di allarmante: semplici constatazioni e divagazioni!

     Le cose stanno più o meno così: ieri notte, circa verso le 2:30, hanno trasmesso su rete4 un film, per la regia di Elio Petri, con protagonisti tra gli altri Gian Maria Volontè e Mariangela Melato. Il titolo: La classe operaia va in Paradiso. Embe'?, direte voi. Embe' un par di minchie, risponderò io. Perché? Ma come, perché? Vi pare normale, vi pare accettabile, vi pare reale che sulla rete ammiraglia del règime, la rete attualmente più filogovernativa (ma anche la più insulsa, la più faziosa, la più strumentalizzante, la più superficiale, la più noiosa, la più illegale, la più mediocre) trasmettano un film/manifesto del cinema politicamente impegnato degli anni '70? Non vi appare tutto leggerissimamente forzato, leggerissimamente grottesco?

     Il connubio Petri/Volontè produsse alcuni tra i migliori film italiani di sempre (l'opinione è del tutto personale e pertanto non obbligatoriamente condivisibile dall'altrui intelletto): Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, ma anche La classe operaia va in paradiso. La recitazione di Volontè, sempre profonda, studiata, patita (nell'accezione più classica) tocca vertici irraggiungibili. La visionarietà allegorica delle immagini e delle situazioni colpisce e intrattiene allo stesso tempo. L'irrealtà, per esempio, dei luoghi in Todo Modo, si scontra con l'estrema realtà dei personaggi e delle situazioni (un richiamo più o meno diretto alla società ed all'assetto olitico dell'epoca). Non sono un critico (né un cineasta, sebbene mi piaccia guardare certi film ed insieme ad essi io sia cresciuto), quindi le mie parole sono sterili ed abbastanza inadatte ad esprimere certi stati d'animo ed a fornire indicazioni estetiche di sorta. Voglio però dirvi che le emozioni che certi film evocano, che la bravura di certi attori suscitano, che la visionarietà di certe immagini evocano sono semplicemente straordinarie e pertanto inenearrabili.

     Resta il fattaccio: un film che parla della triste situazione di un operaio nel nord italia; un tipo "tranquillo", "normale", con una compagna, un figlio non suo, un piccolo appartamento arredato alla meno peggio (pieno di cianfrusaglie piccolo-borghesi), ma soprattutto la stramaledetta esigenza di arrivare dignitosamente a fine mese. E allora, via di fresa per produrre di più, per integrare allo stipendio base di poche migliaia di lire altre, ma sempre poche, migliaia di lire per il cottimo. Superproduttività, superlavoro. Magnifica la battuta: "un pezzo, un culo... un pezzo, un culo". L'operaio si motiva pensando ad altro, ad una donna, al culo di una donna... La tragedia, un giorno. Un pezzo, un culo... Un pezzo, un dito... L'operaio diventa vittima della macchina, ne subisce la furia cieca. E la tragedia assume i caratteri della consapevolezza, personale e di classe: se fino a quel momento egli era stato un krumiro (per fame), da allora decide di combattere per i diritti degli operai. E allora scioprei, occupazioni e via dicendo. E il dramma psicologico ed umano si consuma insieme a quello di classe. Tragicomico il finale: il potere forte dei padroni l'ha e l'avrà sempre vinta. Gli operai sono puniti, "degradati" sia sul piano professionale che su quello umano, e rispediti alla catena di montaggio, generatrice somma di alienazione. Gli unici ad uscire sempre puliti, immutabili ed immutati dagli scioperi e dalle successive "rappresaglie" punitive da parte dei padroni sono i sindacalisti e gli intellettuali (nel film, gli studenti universitari). Come sempre. Gli studentelli di buona famiglia che abbracciano le cause degli altri da sé (lontani anni-luce da loro), salvo poi ritornare mesti da mamma e papà che li rimettono in riga. E' una storia tristemente nota, e tristemente ancora in voga.

Per me, è la stessa storia dei segretari di partito (o magari delle Sezioni Giovanili dei partiti) che si riempiono la bocca di paroloni e di ideali, ché tanto fa sempre e comunque figo, e che poi per insultare uno che non la pensa come loro gli danno del proletario. A me è capitato.

Per questo odio la Sinistra Giovanile ed i suoi inutili ed inconsistenti affiliati (tranne le doverose eccezioni, è ovvio)

Comunque, a fine di post, la domanda è: quali relazioni intercorrono tra rete4 ed il fu Gian Maria Volontè? Quale filo invisibile lega Elio Petri a Silvio Berlusconi? E quale la Fininvest ed il cinema politico italiano? Non è che ci stanno a prendere tutti per il culo, da trenta e passa anni a questa parte?

Ho come uno strano sospetto...

Ciao a tutti. A presto,

S.

 
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Triste e un po' inca****o...

Post n°29 pubblicato il 13 Luglio 2005 da dyer_maker
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Mentre fuori impazza il caldo e la luce di mezza estate, accecante e limpida, si diffonde in ogni dove, lasciando dietro di sé una scia di purezza. Resto, immobile, a tenere insieme le mie spoglie. Resto, silenzioso, ad ascoltare il frastuono dei miei pensieri nella testa: assordante. Sto, fermo, a contemplare il nulla che è la mia essenza. Recepisco, ricettivamente ricche roboanti rassegnate relazioni.

Ci sono cose che non sopporto. Altre che, invece, vanno giù a malincuore. Altre ancora che mi rendono triste o felice. Ci sono cose che amo, e cose che odio.

Odio me stesso. Ma amo me stesso.

Nell'infinita indefinibile vorticosa spirale della vita...

S.

(la foto è di Rosa Revsin)

 
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Ancora sulla questione...

Post n°28 pubblicato il 05 Luglio 2005 da dyer_maker
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sottotitolo: ma questa è davvero l'ultima volta (forse!!!)...


Dal noto best-seller "I dolori (emorroidali) del giovane Satther" di Luther Blisset:
<<"Incularli o non incularli... questo è il problema" così s'interrogava il giovane Ob., mentre con passo spedito e sicuro (l'andatura di chi sa il fatto suo) e con un sorriso smagliante stampato in faccia si recava nel regno del CivSer per presentare domanda di congedo anticipato immediato. Aveva seguito con ansia, preoccupazione ed attenzione estreme le sorti del Provvedimento (a lui e ad altri mille e mille come lui indirizzato), poichè trattavasi di situazione d'urgenza e d'estrema importanza: non ne poteva più dell'umidità insopportabile e fredda del grottino sotterraneo dove era obbligato a recarsi ogni giorno; non sopportava più le micidiali zanzare quattrostagioni, dal vello tigrato e la livrea dai colori forti; non ne poteva più di ore sopra ore spese a fare nulla, a contemplare il niente o, nella peggiore delle ipotesi, a fare da galoppino a WC, il suo puzzolente comandante màxìmo. Quest'ultimo, un essere spregevole ed inutilmente irsuto, aveva l'innata capacità di fracassare gli zebedei persino ai minerali (specie naturali notoriamente inerti), figuriamoci ad un essere umano! Con la sua voce inutilmente flautata dal tono inutilmente suadente e gentile (seppur deturpata da ul fastidiosissimo difetto nel pronunciare la lettera s), Egli impartiva ordini micidiali e perentori, travestendoli da dolci domande innocenti. Mai e poi mai la sua mano toccò la fonte per detergersi. Mai e poi mai egli masticò la fresca menta per purificare l'immane olezzo, e pestilenziale, che emanava dalle sue orrende fauci; mai e poi mai cosparse il capo o la sacra ascella con olii profumati ed essenze. Mai e poi mai gli venne in mente che era un COGLIONE IMMENSO. Ma non solo: anche un inutile paraculo, un fottuto ROSICONE. "O WC, ma vattene a fare in culo" - pensò, varcando la soglia del castello del CivSer. Quando, poi, impresse sulla pergamena il suo sigillo, e la consegnò al regale messo affinché la consegnasse a sua volta presso il Supremo Condottiero delle Regali Scuderie, si sentì finalmente, e definitivamente, libero.>>

     Questo passo (che definirei senza esitazione alcuna illuminante ed illuminato) serve ad introdurre la mia ultima (si spera, ovviamente) filippica ad civilis servicium. Tutta una metafora, 'nsomma: tra le righe, riferimenti ad una più triste ed assai meno polemica realtà. Chi mi segue conosce più o meno la piega che questo blog ha preso negli ultimi tempi: è diventato una specie di tazebao, un megafono col quale urlare la mia rabbia, la mia frustrazione, la mia rassegnazione contro - triste a pensarsi e ancora di più a scriversi - un muro di gomma. Ebbene, ieri ho avuto la possibilità e la forza di squarciarlo, quel maledetto muro. E' come se improvvisamente il sangue abbia ricominciato ad irrorare i tessuti del mio corpo, come se l'aria abbia ricominciato a scorrere libera dentro i miei polmoni, come se il bagliore del sole di luglio abbia ricominciato ad accecarmi, come se il calore di quei raggi fosse tornato a colpirmi. La vita, in una parola; mi sono sentito rivivere, tornare in vita.

     Ho consegnato la mia domanda di congedo anticipato ai sensi del decreto-legge 30/06/05 n.115 il quattro luglio. Una data-simbolo. Da oggi sarà anche la data della mia libertà! Ho fatto tutto da me: ho volutamente mantenuto il più assoluto segreto su tutta la faccenda. Mi sono informato, accanitamente. Ho tramato, non lo nego. Ho voluto prendermi una rivincita. Ho voluto godermi la mia vendetta; l'ho assaporata. Quando, uscendo per l'ultima volta da quella fogna che è stata la sede del mio servizio "civile" per l'ultima volta, dopo aver lasciato là una copia del mio congedo (un provvedimento definitivo, inoppugnabile!!!), la sensazione di felicità era straripante, incontenibile: avevo rimosso l'immenso e pesante macigno.

La cosa che voglio però raccontarvi è un'altra... E' il DOPO... Dunque, tornato a casetta, stavo cazzeggiando (per la prima volta dopo nove mesi di nuovo da uomo libero, non assoggettato più a nulla di coercitivo) tranquillo e beato, in pantaloncini sdruciti e panciolle, quando odo trillare il mio cellulare; leggo il numero del chiamante, prima di rispondere: è quello della maledetta sede... Esito... Rispondo? Non lo faccio? Sciolgo il dubbio e propendo per la prima ipotesi. In fondo, non possono avanzare più pretese da me, quei paramecia invertebrati-e-vagamente-intrisi-di-nostalgico-sentimento-politico-e-vena-polemica-da-vendere (cioé: quelli dell'associazione presso la quale prestavo servizio; cioè: quei negrieri di merda); quindi, rispondo. E' lui, il supremo responsabile obiettori (il cui nome ometto per pudore). Un ultimo nostalgico saluto, penso io. Invece, l'ultimo spietato sproloquio. Ma inutile e vano, stavolta. [stralci della telefonata, riportati a memoria cercando di lasciare intatta la sostanza - è sempre l'immondo responsabile a parlare]: ciao sono A****a (tono apparentemente gentile, rilassato - n.d.r.)... beh, insomma, sono venuto qua e ho trovato la sorpresa... 'sti congedi già belli pronti e pure protocollati... (tono che comincia a farsi più perentorio ed incazzato)... no pecché, insomma, da te non me l'aspettavo, e invece sempre informatissimo su 'sta legge sui congedi, a dare a tutti informazioni... no, non ci voglio stà a girà intorno, volevo che facessi n'altri due o tre ggiorni ppé preparà i congedi agli altri obbiettori... sono veramente deluso; non m'hai detto gnénte, nun m'hai avvertito, manco 'na telefonata [...].

Insomma, il tenore della conversazione è quello; l'impressione che ho avuto è stata quella del mediocre (che però nel suo piccolo è un re, un prepotente, un despota, uno sfruttatore, un falso, un meschino) che rosica - mi si passi il termine dialettale - quando si rende conto che la sua autorità è stata surclassata da una persona sempre reputata inferiore, sempre sottostimata e sottovalutata. La rabbia che gli rendeva la voce tremolante, e la consapevolezza di non aver più nulla a che fare con lui, sono state motivi di immensa soddisfazione... Una soddisfazione attesa per nove mesi. Il mediocre - che per sua natura tende ad reputare tutti alla sua "bassezza", se non inferiori - s'infuria, la schiuma alla bocca, quando gli si calpestano i piedi, quando gli si dimostra che egli non è che una nullità, un fallito, un esaurito. Il mediocre è il re delle sue quatto mura (ed anche un po' il beniamino della uàll'ra mia!), ma non sa che esiste un mondo al di là di esse, un mondo che non ha bisogno, un mondo che fa benissimo a meno della sua panciuta e puzzolente mediocrità... Un mediocre rosicone!!! Rosica, rosica, and KISS MY ASS!!!

Tornatene ai tuoi sassi, geologo de li me' cojoni!!! Da loro, muti, impassibili e immutabili, non subirai mai tiri mancini. Loro ascolteranno sempre attentamente i tuoi discorsi inutili, le predichette intrise di saccenteria e di ideali più grandi di te... Tornatene dentro al vulcano che t'ha cagato. E restaci. E vaffanculo.

Mi sono davvero sfogato... Ora mi sento meglio... Ora mi sento BENE!

Ciao a tutti e a presto,
S.

    

 
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CE L'HO FATTA... CE L'ABBIAMO FATTA!

Post n°27 pubblicato il 02 Luglio 2005 da dyer_maker
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sottotitolo: e nonostante questo, ancora ci devono cagare il cazzo!!!


     Il decreto-legge "salva obiettori" è entrato in vigore, dopo pubblicazione sulla G.U., a partire da ieri. L'ente statale (UNSC) che si occupa della gestione degli Obiettori di Coscienza, però, non ha pubblicato il provvedimento, non gli ha dato visibilità, lo ha ignorato: esempio tipico di condotta omertosa (che fa rima con mafiosa). Siccome ne ho le palle piene di servizio civile (sfruttamento civile), e non vedo l'ora di potermi congedare e di poter sacramentare contro, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso... Ho deciso di scrivere loro una lettera abbastanza dura, in cui proprio ho cercato di non avere peli sulla lingua (né sulle dita!)... Ecco a voi:

"Spett.le UNSC,

     sono un obiettore di coscienza in servizio dal 27/09/2004, e quindi dovrei terminare il servizio e congedarmi "normalmente" il 26 corrente mese. Da almeno un paio di settimane circolano con insistenza voci di provvedimenti legislativi mirati all'anticipazione del congedo per tutto il personale di leva che risultasse ancora in servizio. La notizia ha cominciato ad assumere carattere di ufficialità a partire dal 24/06, data in cui si è tenuto il Consiglio dei Ministri n.10: dopo la riunione, è stato emanato il comunicato stampa in cui venivano elencati i provvedimenti che l'esecutivo aveva adottato (ovviamente da rendere operativi con l'emanazione di un decreto-legge). Il decreto-legge in questione, 30/06/05 n.115, è stato regolarmente pubblicato sulla Gazzeta Ufficiale n.151 del 01/07/2005 ed è entrato regolarmente in vigore in quella data. L'art.12 di tale decreto riguarda proprio la sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva sia per il personale militare che civile.
 
    Sul sito ufficiale dell'UNSC è cominciata, proprio dal 24 giugno, una massiccia campagna di silenzio e disinformazione che definire vergognosa (per un ente pubblico) è francamente eufemistico. Si parte dalla pubblicazione di una notizia nella sezione "UNSC informa" che aveva come oggetto la questione esposta sopra (la riunione del Consiglio dei Ministri e la possibilità di congedo anticipato per militari di leva ed obiettori di coscienza), che è stata rimossa due ore dopo, divenendo accessibile solamente tramite link diretto, salvo poi essere ripubblicata solamente il giorno dopo (con nessuna variazione di testo); mentre sul sito del Ministero della Difesa già si cominciavano a diramare le modalità di accesso, da parte dei militari, al beneficio in questione, sul Vostro continuava a campeggiare questa news datata e tristemente inutile. Le operatrici del call center UNSC interpellate a vario titolo continuavano ad avere comportamenti inspiegabili: le risposte criptiche, il reiterato affermare che il provvedimento in questione poteva applicarsi solamente al personale militare (cosa palesemente illeggittima ed incostituzionale), addirittura il negare oltre ogni soglia di pudore l'esistenza stessa di tale provvedimento, tutto ciò dava l'aria di un "complotto" ai danni degli obiettori di coscienza, a cui veniva negata ogni forma d'informazione appropriata. Il tutto mentre giornali e televisioni davano per certa la fine della leva a partire dal primo luglio.
    La cosa veramente indegna è stata però un'altra: il decreto-legge è stato pubblicato sulla G.U. in data 01/07. Mi risulta difficile credere che un ufficio che attenda questo provvedimento (e che probabilmente ne conosce la data di pubblicazione) non disponga della versione cartacea della Gazzetta, e che quindi ne ignori la pubblicazione e la conseguente entrata in vigore; quello che voglio dire è che le direttive per la fruizione del beneficio, le modalità d'accesso e l'eventuale fac-simile della domanda potevano (DOVEVANO) già essere diramate durante la giornata del 01 luglio, giorno di pubblicazione e di entrata in vigore del decreto-legge. E invece, molto probabilmente facendo leva sul fatto che la G.U. in versione cartacea è di difficile reperibilità e che la versione telematica non viene pubblicata prima delle 18:00 di ogni giorno (ma, stranamente, quella del 01/07 è stata pubblicata on.line solo dopo la mezzanotte), si è preferito ESTORCERE agli obiettori di coscienza ancora in servizio un ulteriore giorno di lavoro, mantenendo un'accurata condotta di insabbiamento delle informazioni.
 
    Vi allego, in caso ancora brancolaste nel buio alla ricerca del decreto-legge, il link all'edizione telematica della G.U. e più precisamente al decreto in questione.
    Questo, invece, è quanto affermano alla Difesa circa le modalità di accesso al beneficio (e cioè, tramite compilazione di domanda di LISAAC).
Dal canto mio, non vedo l'ora di congedarmi e di terminare il mio rapporto con l'UNSC.
 
Distinti Saluti"
Ora sono abbastanza soddisfatto!!!
A presto,
S.

 
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Faccia da culo...

Post n°26 pubblicato il 30 Giugno 2005 da dyer_maker
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     Siccome non ne avevamo ancora abbastanza, adesso ci vengono a rompere i coglioni con un inspiegabile ritardo nella pubblicazione di un decreto legge approvato ben 6 (sei) giorni fa dal Consiglio dei Ministri; unico caso al mondo di provvedimento legislativo di cui si sa praticamente tutto, di cui praticamente tutti i giornali e telegiornali parlano (da giorni, ormai), di cui praticamente tutti i politici di tutti gli schieramenti si vantano ("abbiamo lottato per i diritti di militari ed obiettori"), e da cui sono scaturite (in)giustificate speranze da parte di chi non ne poteva più di leve e levette e servizio più o meno civili; dicevo: unico caso al mondo di provvedimento di cui si sa tutto, ma che ancora non esiste! E' paradossala, ma è così; ad oggi 30 giugno, il decreto non è ancora stato pubblicato dalla gazzetta ufficiale.

     A chi, lette le poche righe qua sopra, avesse intenzione di darmi del pazzo, non capendo assolutamente l'argomento del contendere, cerco di dare qualche spiegazione. Come avrete letto nei post precedenti, sono giorni che gli obiettori di coscienza attendono il provvedimento che li renda liberi dagli obblighi di leva; non si tratta (almeno a parole) di speranze vane: i DS, democratici di sinistra, hanno fatto un gran parlare di come e quanto si siano battuti e prodigati per farci fare questo sconto, per simbolico che sia. Si è parlato di emendamenti, di proposte di legge, di interrogazioni parlamentari, di decreti. Oggi, sul sito dell'On. Piero Ruzzante (primo firmatario della PDL 5903: "norme per il congedo anticipato del personale di leva") si parla di vittoria e di tante altre belle cosette. Solo che nemmeno lui, il salvatore, l'eroe degli obiettori, sa come ci si deve comportare.

Insomma, è caos. Un decreto legge che latita, una data di congedo che alla mezzanotte di oggi verrà superata, e varie migliaia di obiettori nel panico più totale. Il forum dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile pullula di sedicenti che forniscono le proprie teorie e congetture su come ci si debba comportare. E l'Ufficio Nazionale poco fa citato, che fa? Lo gnorri!!! Anzi, si permette il lusso di disinformare. Un'altra cosa: si permette il lusso di far sparire il link ad una news (salvo poi farlo riapparire, credo per le proteste ricevute), che parlava proprio di congedo anticipato, senza però fornire alcun tipo di particolare a riguardo.

E il Ministro? Lui, il nostro beneamato Ministro di competenza, che fa? Se il Ministro della Difesa emana almeno un comunicato stampa, il caro nostro On. Giovanardi sembra non sapere affatto che attorno a sé si è scatenato l'inferno. Preferisce rispondere ai question time alla Camera dei Deputati, per poi farsi vedere in TV durante una conferenza stampa sulla droga tra i giovani. Insomma, un vero insulto agli obiettori; il velo sta calando: la qualifica di cittadini di serie z, guadagnata al momento della compilazione della stramaledetta domanda di obiezione, fa fatica a venire via... E pensare che fu lo stesso Giovanardi, meno di un mese fa, durante il rapporto annuale sul servizio civile (presenti, tra gli altri, anche le rappresentanze delle associazioni e degli enti schiavisti) a parlare di questa ipotesi di congedo anticipato... ma con queste parole: [rivolto alle associazioni] [...]vi faccio un favore: gli obiettori non li faccio congedare a luglio!!![...]

Ora, giudicate voi.

A presto (o a mai più)...

S.

 
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HO VISTO FRAENGH SIMAWN!!!

Post n°25 pubblicato il 25 Giugno 2005 da dyer_maker
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 a.k.a. primo giorno d'estate - 21/06/05

     Ritorno a Roma… stanco, di mattina presto… faccio la strada che mi separa dalla stazione a piedi… giungo sudato, e la cosa non mi piace, visto che sono solamente le otto. Treno in ritardo, come al solito. La cosa non fa che annerire il mio umore, già tutt’altro che bianco per via di certe cose successe in questi giorni. La cosa più brutta, quella per cui ho sofferto e sono stato peggio è certamente legata alla mia prosecuzione del servizio civile fino alla data prestabilita. Niente legge “salva obiettori”: l’hanno affossata in parlamento. Non ne hanno nemmeno discusso, in realtà. Troppo impegnati, gli Onorevoli, a parlare d’aria fritta e di inutili (almeno per il 70% della popolazione) leggi ad personam e quant’altro.

La luce in fondo al tunnel si è rivelata essere nient’altro che un miraggio, un riflesso, un’allucinazione.

Si continua.

Niente sconti ai pelandroni, ai culattoni raccomandati. Nel profondo l’avevo presentito: era troppo bello per essere vero.

Scorre inesorabile e veloce, il tempo, come questo paesaggio di primo giorno d’estate. Scorre mentre il vagone dondola nervoso. Nervoso quasi come me.

E’ troppo che lascio il blog al suo destino. La giustificazione la trovo (plausibilmente) nel fatto che mi sono un po’ disintossicato da una routine che comprendeva, tra le altre cose, una quotidiana capatina sulla mia homepage, anche solo per vedere chi aveva avuto la curiosità di leggere le mie opinioni. Ebbene, dopo dieci giorni di vita sana, immerso nell’amore della persona a me più cara, torno alle sudate carte, ai freddi tubi catodici che proiettano irreali immagini di fronte ai miei occhi, ai timbri, alle leggi, alla boureaucràtia. Così per un altro mesetto. Oltre al danno, però, c’è la beffa: il Ministero della Difesa ha comunicato l’adeguamento valutario della diaria del personale di leva, arrotondato in base alle rilevazioni dell’ISTAT (e qua capisco che l’istituto di statistica non ha assolutamente alcun contatto con la realtà; di più: non riesco proprio a capire dove cazzo le vada a fare, le sue rilevazioni, se poi si rivelano sempre e puntualmente errate). Dunque, questo adeguamento valutario, di cui si parla nella gazzetta ufficiale del 15 maggio, ha decorrenza 1 luglio 2004. Ora, vi rendete conto della idiozia del provvedimento, della sua totale mancanza di tempestività (si fa riferimento infatti, a quasi un anno fa). Ma la cosa che più mi fa ridere è l’ammontare del ritocchino (non un lifting, non un trapianto ma, ahimé, nemmeno una misera iniezione di botox!): ben 0,03 euro al giorno. Ripeto, per i distratti: € 0,03 (che sarebbe a dire tre monetine di quelle di nickel, minuscole, con la scritta “1” da un lato e Castel del Monte dall’altro), tre centesimi. TRE CENTESIMI. Che, sommati ai 3 euro e diciotto (€ 3,18) giornalieri che già noi altri si prende, fanno la bellezza di € 3,21!!! Vi rendete conto della totale banalità ed inutilità di un provvedimento del genere? Ci sorprendiamo di fronte ad immagini di operai manifatturieri che campano con cinque/sei euro netti al dì; di fronte ad un obiettore che si spara dalle otto alle dieci/dodici ore di inutile lavoro al giorno, intascando la bellezza di tre euro e spicci, nessuno batte ciglio. Questo è sfruttamento vero e proprio. E’, e non ho paura a dirlo, schiavitù legalizzata. Con l’aggravante dell’obbligo sessista. Siamo (o perlomeno siamo stati, fino al 31 dicembre 2004, e beato chi l’ha fatta franca) schiavi obbligati dallo stato. Dalla Patria.

Altro piccolo particolare: un obiettore è per sempre (come un diamante, ma magari mi dessero un diamante, ora come ora), nel senso che non ha facoltà di cambiare idea, di modificare il suo convincimento, di mutare la propria posizione e il proprio status di fronte alla legge.

Nel paese dei cambiacasacca, dei voltagabbana per vizio o virtù, questa è la cosa davvero più grottesca, e pertanto insopportabile.

Prima classe, ma è uno sballo, spremute d’arancia in bicchieri di cristallo. E chissà in quale treno ha viaggiato, l’autore di questa canzoncina. La prima classe di un eurostar di Trenitalia (ex Ferrovie dello Stato) fa letteralmente cagare: si sta stretti ugualmente, l’aria condizionata funziona male, controllori e personale di bordo sono di un’ignoranza inaudita, vi è frammentarietà nella ricezione dei telefoni cellulari (e mi ricordo che è da anni che si propaganda l’amplificazione del segnale telefonico con l’istallazione di ripetitori ed antenne persino nelle gallerie), puzze e puzzette assortite, e per di più i cessi sono rotti. Unici segni distintivi, il quotidiano distribuito gratuitamente (valore di mercato non superiore all’euro) ed un rinfresco che definire simbolico è comunque un bell’esercizio d’immaginazione. Nulla che giustifichi realmente il maggore prezzo (dieci euro circa) rispetto alla sempreverde seconda. Insomma, ‘na traggèdia. In compenso, le scene tragicomiche a cui si assiste sono inenarrabili, vignettistiche, tristi e amare: “pronto, si… mi senti? Pronto? Ci sei? Ah, si, allora… ti dicevo… ma mi senti? Pronto? Dunque… sto per arriv… ma mi senti?” E così via, per quattro ore di viaggio, tra parole a vanvera e lo stillicidio di melodie mono- e poli- (foniche, ovviamente!!!).

Però, e la cosa mi rallegra (ma non troppo), ho visto Franco Simone!!! E mo’? Non so che farmene…

Prossimamente: “de arte ad referenda non votandi ecclesiae gratia in rei publicae atque numquam theologicae”. A parte il latino (che potrebbe risentire di un leggerissimo straterello di ruggine maturato in questi anni), il sugo del discorso è: vorrei stanare, uno ad uno, quei coglionazzi che non hanno votato per i referenda. E poi, vorrei crioconservarli, dimenticandomeli in un deposito di qualche ospedale di periferia. Perché, lo dicono anche i boy-scout: sulla vita non si vota.

A presto.

S.

 
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Eh, già... te la cambia proprio, la vita...

Post n°24 pubblicato il 06 Giugno 2005 da dyer_maker
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Da giorni ormai circola voce di un imminente provvedimento dello Stato atto a ridurre la pena a tutto il personale (militare e civile) attualmente impegnato ad assolvere gli obblighi di leva... Nel testo della proposta di legge si parla della data del 30 giugno come di quella in cui tutti verranno congedati... Siccome i tempi legislativi sono lunghi, non credo che questo provvedimento entrerà in vigore in tempo utile (se entra in vigore dopo il 30 giugno, è facilmente deducibile, non potrà essere retroattivo!!!), oggi mi sono deciso a scrivere un'e-mail all'Onorevole Piero Ruzzante (Ulivo), che è il primo firmatario della proposta; spero di averlo sollecitato a fare qualcosa o perlomeno di avergli dato una vaga idea del mare di merda in cui naviga un obiettore di coscienza qualsiasi, nonché della voglia matta di farla finita con quest'obbligo inutile.

Ecco il testo dell'e-mail:

"Gentile On. Ruzzante,

sono un obiettore di coscienza in servizio presso un'associazione di Roma (di cui ometto volontariamente il nome).

Da giorni ormai visito la sezione "forum" del sito dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (in cui circola la notizia di una proposta di legge riguardante il congedo anticipato di tutto il personale che attualmente sta assolvendo l'obbligo di leva, obiettori compresi), cercando informazioni aggiornate e alimentando, a quanto pare inutilmente, la mia speranza di concludere, anche solo un mese prima, questa mia esperienza tutt'altro che formativa ed utile.
L'abuso che si protrae contro gli obiettori di coscienza da parte delle associazioni credo sia cosa nota a tutti (compresi dirigenti dell'UNSC e persino l'On. Giovanardi), ma credo che il senso di frustrazione e di vuoto che sta lasciando in me questa esperienza sia qualcosa di indescrivibile. Da studente universitario con un minimo d'ambizione, mi ritrovo in un ambiente totalmente privo di stimoli di qualsiasi tipo, e svolgo mansioni davvero degradanti, che non ho paura di definire "al limite dello sfruttamento". Credevo che questi dieci mesi m'avrebbero arricchito, invece ho imparato solamente a timbrare documenti ed a falsificare firme... Non di certo il masimo per uno che tra un po' si laureerà in medicina, non crede? Quest'anno lo considero perso: non ho avuto il tempo di preparare neanche un esame, anche se ho dovuto comunque pagare le tasse universitarie per non perdere l'iscrizione. Qualsiasi contropartita (sia sul piano umano che su quello materiale) si è rivelata insufficiente.

Sapendo che il primo firmatario della proposta di cui sopra è Lei, ho visitato anche il Suo sito per cercare maggiori informazioni a riguardo. Purtroppo, la situazione sembra giacere in un grottesco stallo. Consultando poi il sito della Camera dei Deputati, ho realizzato che non c'è traccia, tra gli ODG del mese di giugno, di alcun dibattimento parlamentare sull'argomento. Ho anche chiesto informazioni sui "tempi tecnici" di approvazione delle leggi, per avere un'idea sulle scadenze oltre le quali la prospettiva di congedo anticipato non avrà più senso. Le confesso che l'eccitazione dei primi giorni è andata via via scemando ed oggi, pur essendo solo il 6 di giugno, ritengo che le possibilità di un'effettiva ratifica ed entrata in vigore del provvedimento entro un tempo utile siano molto basse. Mi corregga se sbaglio.

La prego in ogni caso di tenermi informato, se le è possibile, di ogni eventuale sviluppo in merito alla questione. Spero di non averLa disturbata, ma spero altrettanto vivamente che l'esito della Sua proposta sia favorevole.

Le invio i miei più cordiali saluti,

S.
Roma"

Se tra i (pochi) frequentatori di questo mio blog c'è qualcuno che versa nella stessa mia situazione, o ha esperienze (positive o negative) che riguardano la leva (sia nelle forze armate che come obiettori di coscienza), beh, cercate di farmelo sapere e di condividere un po' di idee!!!

Buona giornata a tutti.

S.

 
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A proposito di privacy...

Post n°23 pubblicato il 03 Giugno 2005 da dyer_maker
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Dal blog di Beppe Grillo:

"Nel mio spettacolo se chiedessi a uno spettatore il suo nome e cognome potrei fargli vedere casa sua, il suo quartiere, la sua macchina, il suo cane, se ne ha uno, e il panettiere dove compra il pane.

Il settimanale americano Reason ha inviato a tutti i suoi 40.000 abbonati una copia personalizzata con in copertina il loro nome e la fotografia della loro casa presa dal satellite.

Si sa tutto di noi, siamo noi che noi sappiamo nulla di quello che succede sopra le nostre teste.


Nei giorni scorsi si è insediata la commissione sulla privacy, della cui privacy mi voglio occupare.

Componenti:
Giuseppe Chiaravalloti, Vice Presidente
Mauro Paissan
Giuseppe Fortunato.

Chiaravalloti Giuseppe, già alto Magistrato, già Avvocato Generale dello Stato che abitualmente dava il benvenuto ai propri ospiti eseguendo (assai bene) alcuni passi di Tip Tap, già gran barzellettiere, già governatore della Calabria, attualmente indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello stato per la sua attività quale Commissario delegato per l'emergenza ambientale (rifiuti e depurazione) in Calabria.

Giuseppe Fortunato, nuovo membro dell'Autorità garante per la privacy è stato condannato con sentenza definitiva (Cassazione) per gravi reati contro la privacy (Cassazione penale, sez. VI, sent. n. 9331 del 8 marzo 2002)".


Mauro Paissan, lei è in mezzo a Chiavallarotti dietro e Fortunato davanti, stia attento a come si muove."

A tal proposito vi rimando ai messaggi n.14 e n.16, scritti un po' di tempo fa...
Ciao a tutti.

S.


 
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HO CAMBIATO IDEA (a.k.a: qundo la misura è colma per davvero)

Post n°21 pubblicato il 03 Giugno 2005 da dyer_maker
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Salve a tutti, guys.

     M'ero trattenuto; avevo fatto il possibile per mantenere la calma, freddo il sangue, lubrificate le articolazioni, oliate le sinapsi. No, non è servito. Affatto. E adesso basta. Adesso m'incazzo. Di brutto.

Ribadisco un concetto già bello e metabolizzato (ma ciò nonostante, ancora mi sta rodendo il fegato): RUTELLI, VAFFANCULO. Non che ce l'abbia in particolar modo col piacione romanesco, ma ho appena letto un'ANSA in cui cicciobello afferma che, riguardo il referendum prossimo venturo, egli si asterrà. Si asterrà, il coglionazzo. Mi fa girare le palle. Roteano di brutto, le mie gonadi tardo-adolescenti. Si serrano istintivamente in una morsa i miei pugni, le nocche sbiancano per lo sforzo. Se solo lo avessi tra le mani, adesso, la merdaccia. L'uomo politico più pressapochista, più superficiale, più inutile che abbia mai visto: uno che ha iniziato con le battaglie radicali e poi s'è riciclato, nel peggiore dei copioni della politica italiana, a fare il leaderino insapore ed incolore di un'altrettanto scipita coalizione di "ex-", "vetero-", "post-", e chi più ne ha più ne metta.
La situazione è insopportabile. Non tollero più nulla: la misura è davvero colma. Strabordano, da vari miei orifizi, bile, lapilli e lava. La linea della Margherita la fanno i vari De Mita, Parisi, Marini. E il cicorione, che fa? Dichiara l'astensione.
Già m'ero ripromesso di aspettarlo all'uscita della Camera con una catena per pestarlo a sangue dopo l'exploit proporzional-separatista... Adesso, lo vado a trovare direttamente sotto casa. Gli faccio pentire di essere nato. (Il tutto, ovviamente, solo a parole... O no?)
     Ci stavo pensando da due o tre giorni; mi dicevo:"Sa', rendi manifeste le tue posizioni, non tacerle; evita moderazione, correttezza e calma, e buttati nella mischia con le unghie e con i denti e falli neri, 'sti fondamentalisti d'à uàll'ra, 'sti beniamini d'à minchia". Poi, quasi conferma ultraterrena, due piccole, minuscole goccioline hanno fatto traboccare il vaso.

  • La prima: Ferrara a "Porta a Porta". Giulianone Elefantino Ferrara, il più presuntuoso ed inutile mistificatore (trombone) dei nostri tempi. Uno che riesce ad affermare tutto e il contrario di tutto (e, beninteso, per il semplice gusto di farlo), che ingaggia crociate contro infedeli di varia natura, argomentando come solo un intellettualoide riciclato, presuntuoso e pretestuoso quale lui è potrebbe fare. Domanda, l'obeso, con fare (apparentemente) calmo e pacato (da vero mastino della notizia) ad uno scienziato autorevole, il Prof. Flamigni:"ma, secondo lei, l'embrione è una persona o una cosa?". Ma che cazzo di domanda è? Ma che cazzo dici, a Ferra'? Ma vatti a leggere un libro di embriologia, prima di parlare. Il moderno crociato sbuffa, suda, zittisce, si dimena, prevarica, e tutto per manifestare l'insana (becera) idea di cui adesso si fa portabandiera: l'embrione è persona, l'embrione è uguale alla persona. La vita in potenza è uguale alla vita in atto. La vita (potenziale, futura) di 2, 4, 6, 8, 10 cellule indifferenziate e totipotenti è (secondo l'elefantino) uguale alla vita (attuale, presente) della madre, della donna chiamata a compiere una scelta, a prendere una decisione.
         L'assurdo di questa legge (la 40, di cui si chiede la parziale abrogazione con i prossimi referenda) è proprio l'equiparazione giuridica dei soggetti in gioco.
        
         Non è possibile, non è ammissibile equiparare sul piano giuridico i diritti della donna e quelli di un grumo cellulare. Io, da studente di medicina, non lo ritengo ammissibile. E, come me, tanti autorevoli scienziati. Ferrara, da crociato in cotta, elmo e maglia metallica, se la gioca tutta su questo argomento. E s'infuria quando si tira in ballo la chiesa, quando gli si dice di essere in balìa dei dettami di chierici e vescovi e papi (che impongono le loro posizioni ed i loro dettami etici ad uno stato (per loro) estero, e (secondo la costituzione) LAICO; e s'infuria di più e meglio quando chi tira in ballo la chiesa lo fa per affermare il principio di uno stato in cui la morale non sia regolamentata da dettami fideistici e religiosi, ma da presupposti laici. E mi dà veramente fastidio la grandiosa apologia delle supreme intelligenze dal grassone buttate nel calderone pomposo di un editoriale fazioso, in cui vengono considerate tali (tra le altre) quelle di Berlusconi e di Joseph Ratzinger. Le questioni di principio, insomma, le odio in quanto tali. PER PRINCIPIO!!!
    Tralasciando il borioso e sudato direttore de "Il Foglio", e tornando al Vespaio, un'altra cosa è apparsa sintomatica della corruzione ideologica dei paladini dell'astensione: il carente supporto della comunità scientifica. L'illustre Professore di Genetica Medica (tra l'altro, autore del libro sul quale ho preparato il mio esame di genetica), Prof. Bruno Dallapiccola, ricercatore di fama internazionale, è stato letteralmente zittito dalla sua controparte a favore del voto e del SI (il già citato Prof. Flamigni): non è riuscito a dire cifra, dato, fatto che non sia stato poi confutato o smentito. Stranamente, però, quando è stato invitato dal Prof. Flamigni a corroborare una sua affermazione circa la diagnosi pre-impianto (e cioè che è falso che provoca danni e malformazioni embrionali), Dallapiccola ha taciuto (o, più correttamente, è stato costretto a tacere dal moderatore inutilmente frettoloso nel concludere il dibattito e passare alla discussione del quesito successivo). L'impressione che ho avuta è quella di uno scienziato frustrato e strumentalizzato da una lobby inutilmente chiacchierona e prepotente.
    "Noi siamo per la vita" - continuavano a ripetere i faziosi astensionisti del Comitato Scienza e Vita. Beh, io ho solo questo da rispondere: IO NON SONO CERTO PER LA MORTE. L'ASTENSIONE E L'INCITAMENTO ASTENSIONISTICO SONO PRATICHE IMMORALI. LA SFIDA DOVREBBE ESSERE AD ARMI PARI: L'ARMA E' QUELLA DEL VOTO. E INVECE NO. I LOBBISTI HANNO DALLA LORO L'ARMA MICIDIALE DELLA CHIESA, DELLA SUA STRAMALEDETTA INDUZIONE AL SENSO DI COLPA, DELLA SUA CONCEZIONE ANACRONISTICA DELLA VITA, DELLA SEMPITERNA INTRUSIONE E DEL PESO CHE I SUOI DETTAMI HANNO NELLE COSE POLITICHE ED ETICHE DEL NOSTRO STATO CHE, VOGLIO RIBADIRLO, E' LAICO.
         Perciò vi dico: andate a votare. Andate sia che siate a favore o contro, ma andateci: lo strumento della democrazia ha bisogno della partecipazione del popolo. Il popolo ha il diritto e il dovere di far sentire la propria voce, per giusta o sbagliata che la ritenga. Non fidatevi di chi dice che l'astensione è anch'essa un modo di partecipare a queste consultazioni: non è vero. Non può esserlo. La democrazia è libertà. E libertà è partecipazione. Credete che la legge sia giusta? Andate e votate NO. Credete che sia ingiusta? Allora andate a votare SI. Chi non andrà a votare, non sarà altro che un indifferente, un qualunquista. Ecco cosa penso. Che in democrazia bisogna assumersi delle responsabilità, non importa se si fa parte della maggioranza o della minoranza, perché l'una legittima l'altra. Ecco perché invito tutti ad andare a votare. Tutti. E poi, se volete, andatevene pure al mare, in montagna o dove cazzo vi pare.
    E, se la legge verrà abrogata negli articoli che i referenda chiedono di abrogare, io sarò contento. Altrimenti, non lo sarò, ma accetterò il fatto che la decisione sarà stata presa in maniera democratica, legittima. 
  • La seconda: qui avrei dovuto parlare di Rutelli e della sua tristissima ed inopportuna dichiarazione di astensione. Ma poi mi sono detto: "a Sa', ma davvero il cicciobello-alto-e-brizzolato-occhi-blu-sempre-con-la-chioma-a-posto, politico "mezza tacca", mediocre ed inconcludente, si merita da te parole diverse dal vaffanculo?" Tre millesimi di secondo dopo, la risposta è giunta: "NO".

Perciò: A' RUTE'... MA VAFFANCULO!

A voi, invece, un grosso ciao...
A presto.

S.

 
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Libertà d'Informazione, libertà di Stampa...

Post n°20 pubblicato il 24 Maggio 2005 da dyer_maker
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A proposito della vicenda Previti, un autorevolissimo direttore di un altrettanto autorevole telegiornale (sto parlando, rispettivamente di Emilio Fede e del TG4) è stato capace di falsare in tal modo l'accaduto che sono rimasto davvero allibito. Tra (isteriche) risate (Fede sarebbe veramente un commediante sopraffino), ho assistito in diretta alla forma più abietta di manipolazione mediatica: la notizia veniva data in modo parziale, le interviste tagliate e rimontate ad arte, stralci della sentenza letta dal Presidente trasmessi solo parzialmente. Risultato? Secondo il TG4, Previti sarebbe stato assolto (il che è vero, ma solo parzialmente, perché egli è, si, stato assolto, ma solo per quanto riguarda la vicenda "Lodo Mondadori", mentre è stato regolarmente condannato per la vicenda "Imi-Sir"). Dico: assolto E BASTA! Ma capite la gravità della situazione? Per me è davvero grave... Ma è ancora più grave che certe persone, non certo campioni di imparzialità e di attendibilità, vadano a dire che la stampa e le televisioni sono ostaggio della sinistra comunista.

Fede, Emilio Fede, VAFFANCULO...

VACCI E, PERFAVORE, RESTACI.

 
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Onorevole galeotto...

Post n°19 pubblicato il 23 Maggio 2005 da dyer_maker
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"In riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Milano in data 29 aprile 2003 appellata dagli imputati Giovanni Acampora, Primarosa Battistella, Vittorio Metta, Attilio Pacifico, Cesare Previti, Felice Rovelli e Renato Squillante nonchè dalle parti civili SanPaolo Imi e Sir, così provvede: quanto al capo A dell'imputazione (vicenda Imi-Sir) esclusa la contestata aggravante del numero delle persone dichiara Attilio Pacifico e Cesare Previti colpevoli del reato di corruzione attiva di Renato Squillante ai sensi degli art. 110, 319, 321 Cp., commesso nel 1991, esclusa la continuazione ed in esso compreso il cosiddetto episodio Berlinguer.
Dichiara Renato Squillante colpevole del reato di corruzione passiva in atti giudiziari ai sensi degli articoli 319 ter Cp., commesso nel 1991, esclusa la continuazione ed in esso compreso il cosidetto episodio Berlinguer. Dichiara non doversi procedere, ferme restando le concesse attenuanti generiche, nei confronti di Primarosa Battistella e Felice Rovelli in ordine al reato di corruzione attiva di Renato Squillante, ai sensi degli art. 110, 319 e 321 Cp., commesso nel 1991, esclusa la continuazione ed in esso compreso il cosidetto episodio Berlinguer per intervenuta prescrizione.
Assolve Renato Squillante dall'imputazione di corruzione passiva in atti giudiziari con riferimento alla intermediazione presso pubblici ufficiali non identificati, per non aver commesso il fatto. Dichiara Primarosa Battistella, Attilio Pacifico, Cesare Previti e Felice Rovelli colpevoli dei reati di corruzione attiva ai sensi degli art. 110, 319 e 321 Cp. di Vittorio Metta e di corruzione attiva in atti giudiziari dello stesso Metta commessi dal 1990 al 1993, esclusa la continuazione. Dichiara Vittorio Metta colpevole di un unico reato di corruzione passiva previsto e punito si adall'articolo 319 Cp. sia ai sensi dell'articolo 319 ter Cp., commesso dal 1990 al 1993.
Assolve Primarosa Battistella, Vittorio Metta, Attilio Pacifico, Cesare Previti, Felice Rovelli e Renato Squillante dal cosiddetto episodio Minniti, per non aver commesso il fatto la Battistella, il Metta, il Rovelli e lo Squillante, e perchè il fatto non sussiste per Pacifico e Previti. Assolve Primarosa Battistella, Vittorio Metta, Attilio Pacifico, Cesare Previti, Felice Rovelli e Renato Squillante dal reato di corruzione attiva di ignoti pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio (cossedetto episodio Corda), per non aver commesso il fatto il Metta e perchè il fatto non sussiste gli altri. Quanto al capo B dell'imputazione (vicenda Lodo Mondadori) assolve Giovanni Acampora, Vittorio Metta, Attilio Pacifico e Cesare Previti ai sensi dell'articolo 530 secondo comma Cdp, perchè il fatto non sussiste. Ritenuta, limitatamente agli imputati Attilio Pacifico e Cesare Previti e con riferimento ai reati di corruzione di Vittorio Metta e Renato Squillante loro addebitati, la continuazione, e considerato più grave il primo reato e ferme restando le attenuanti generiche concesse a Primarosa Battistella e Felice Rovelli, determina le pene: per Primarosa Battistella anni due di reclusione, pena condizionalmente sospesa, interdizione temporanea dai pubblici uffici revocata. Per Vittorio Metta anni sei di reclusione, pene accessorie confermate. Per Attilio Pacifico e Cesare Previti anni sette di reclusione per ciascuno, pene accessorie confermate. Per Felice Rovelli anni tre di reclusione, pene accessorie confermate. Per Renato Squillante anni cinque di reclusione, pene accessorie confermate. Revoca la condanna di Primarosa Battistella, Vittorio Metta, Attilio Pacifico, Felice Rovelli e Renato Squillante al risarcimento dei danni in favore della parte civile ministero della Giustizia e, conseguentemente, al rimborso delle spese di costituzione e difesa esposte dall'avvocatura dello Stato quale rappresentante del detto ministero. Revoca la condanna di Primarosa Battistella al risarcimento dei danni in favore della parte civile Imi San Paolo. Revoca la liquidazione dei danni in favore delle parti civili Presidenza del Consiglio ed Imi San Paolo rispettivamente per 1.290.000 euro e 516.000.000 euro e rimette le stesse parti al giudice civile per la loro determinazione. Conferma nel resto le statuizioni civili relative al capo A. Condanna l'Imi San Paolo e la Cir al pagamento in solido delle spese processuali cui hanno dato luogo con i loro gramavi. Condanna gli imputati Primarosa Battistella, Vittorio Metta, Attilio Pacifico, Cesare Previti, Felice Rovelli e Renato Squillante al pagamento in solido delle spese affrontate in questo grado di giudizio dalle parti civili Presidenza del Consiglio e Imi San Paolo che liquida le rispettive somme di 100.000 euro per l'una e 313.590,di cui 13.590 per spese, oltre ad Iva per l'altra. Fissa il termine di 45 giorni per il deposito della motivazione".



Questo il testo della sentenza che conferma la condanna all'On. Cesare Previti, deputato della Repubblica Italiana, per corruzione attiva. 

Non ritengo che un cittadino che abbia rapporti in corso con la giustizia possa candidarsi o assumere cariche pubbliche elettive finché la propria posizione non sia stata chiarita. Non ritengo, quindi, che l'attuale governo del mio Paese sia legittimo e/o legalmente riconoscibile, perché il Primo Ministro e molti parlamentari hanno cause pendenti in attesa di giudizio.

Così la penso. 

 
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A proposito di referendum...

Post n°18 pubblicato il 23 Maggio 2005 da dyer_maker
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Non voglio esprimermi in merito alle questioni che stanno diventando sempre più calde (roventi, direi), man mano che la fatidica data del 12 giugno si avvicina. Già, il referendum è alle porte. Non è compito mio imboccarvi con idee personali e quindi non condivisibili. Non voglio nemmeno dirvi se e come voterò io.

Gli spunti per le riflessioni prendeteli da fonti molto più autorevoli:

Per quanto riguarda le ragioni del SI, vi rimando al link del comitato per l'abrogazione della legge n.40 presente nel box a destra.

Vi invito, inoltre, a consultare i siti dei partiti politici, delle testate giornalistiche schierate, dei movimenti; di ampliare, insomma, il vostro punto di vista nella maniera più ampia possibile, facendovi letteralmente travolgere da quante più opinioni potete.
E cercate, poi, di maturarne una vostra.

Ciao a tutti e a presto

 
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Domenica...

Post n°16 pubblicato il 22 Maggio 2005 da dyer_maker
Foto di dyer_maker

Tra i vari pensieri che mi vengono in mente, in modo ovviamente disordinato e con soluzione di continuità, il primo è questo:

RUTELLI, VAFFANCULO.

Ometterò, per prudenza e perché onestamente non ritengo opportuno scriverle, le ragioni di questo mio insulto (apparentemente) gratuito. Chi ha orecchie per intendere intenda... gli altri in roulotte.

Il secondo invece trae spunto da una notizia che ho appreso ieri: il Ministro della Sanità (o della Salute che dir si voglia), l'illustre, preparato, dotto Francesco Storace ha affermato che si emanerà un decreto-legge per "obbligare" i farmacisti ad applicare un ribasso del 10 - 20% sul prezzo dei cosiddetti farmaci da banco. Vi racconto una storiella. A fine aprile mi sono recato negli Stati Uniti per un viaggio. Ebbene, laggiù, nel paese dei mille volti e delle mille contraddizioni, del meltin' pot, le farmacie sembrano dei veri e propri supermarket: le medicine sono ordinate minuziosamente negli scaffali, a seconda dell'uso terapeutico, con cartellino del prezzo bene in vista e tanto di promozioni ed offerte speciali. Non discuto in merito ad una situazione del genere: il mercato, anzi il supermercato del farmaco gestito in questa maniera provoca fobie e milioni di patologie e malati immaginari. Però una cosa è saltata subito agli occhi: i prezzi. Bassissimi, stracciati, irrisori, ridicoli. Un esempio? Beh, facile: la famosissima aspirina. Principio attivo: acido acetilsalicilico. Nelle farmacie del gruppo CVS, un flacone contenente 120 pillole di aspirina (da 325mg di principio attivo) costa la bellezza di 89 cents. Si, avete capito bene: ottantanove centesimi di dollaro, corrispondenti a circa 0,70 euro.
E in Italia? Beh, la situazione è leggermente più complicata. Ho sotto mano una confezione di Aspirina Rapida Bayer. 10 compresse masticabili (da 500mg di principio attivo). Il prezzo? Beh, leggerissimamente più alto: solo 4,20 euro. Il libero mercato, che in Italia è poco più di una chimera, da qualche parte dà veramente risultati ottimi, non pensate?



Terzo pensiero: sulla libertà di ognuno di noi. Tralasciando le solite cose fritte e rifritte (veramente bollite), vi invito ad una riflessione. Prima di tutto, però, i fatti; vi ricordate del dossier top secret o classified che il Governo americano pubblicò sul "Caso Calipari"? Ebbene, la versione pubblicata online (così come quella cartacea) contenevano degli omissis (porzioni di testo omesse dalla pubblicazione), e molte parti di testo erano illeggibili perché oscurate. Ebbene, l'ultimo dei fessi, un blogger italiano, facendo un semplice copia e incolla, ha trasferito il documento da .pdf al formato word. Et voilà, il testo diviene completamente leggibile: le parti annerite svelano nomi e cognomi e fatti che, probabilmente, non erano destinati al pubblico dominio.
La mia domanda è: secondo voi, un governo come quello statunitense, con servizi segreti all'avanguardia, con sistemi satellitari di tracking e per le intercettazioni telefoniche, con rigidissime norme d'accesso al territorio (tra le quali: scansione biometrica dei tratti del volto, controllo delle impronte digitali di entrambi gli indici, controllo informatico del passaporto con scanner ottico) e, come se tutto questo non bastasse, con un senso per il segreto di stato a dir poco maniacale (e poi, guardando indietro: con una spiccata tendenza a lavarsi in proprio i panni sporchi, evitando che cittadini o soldati statunitensi vengano affidati a giurisdizioni legislative diverse dalla propria) può permettere che un documento riservato venga violato con un banale ed elementare copia e incolla?
La domanda appare retorica, perciò invece di rispondere riflettete. Vi sorge il dubbio che ci abbiano voluto portare dove dicevano loro, magari facendoci distogliere lo sguardo da un'altra (magari più scomoda) verità? Mi pare quanto meno plausibile.
La storia del blogger hacker che viola il segreto di stato è buona per le masse e per i kolossal hollywoodiani.

A me, non va tanto giù...

Cliccate qui, qui e qui per capire di cosa sto parlando.

ALIMENTATE IL DIBATTITO...
(INUTILE CHE LO CONTINUO A SCRIVERE, TANTO NON FATE UNA MAZZA!!!)

Ciao a tutti e... a presto!

 
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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 13 Maggio 2005 da dyer_maker
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Divagando...

Post n°14 pubblicato il 13 Maggio 2005 da dyer_maker
Foto di dyer_maker

Giornata piovosa; piovosa e grigia. Non ho voglia di fare granché. Di studiare non se ne parla proprio... Di innescare (forse) dibattiti di sorta, scrivendo qualche cosetta polemica sul blog, nemmeno mi va poi tanto. Ho notato che non sono in molti a visitare questa specie di non-so-bene-cosa-sia, che tutti chiamano blog. Del resto, nemmeno io so perché ho deciso di cominciare a scriverci sopra. Chissà cosa mi aspettavo di ottenere... Successo, soldi, fama ed opportunità... No, no. Fermi tutti, ragazzi, sto scherzando. E' che a volte mi piglia 'sta vena riflessiva, e divago sparando le migliori cazzate immaginabili. In ogni modo, lo strumento blog è tanto utile quanto inutile. Principio, secondo me, applicabile in toto allo strumento internet. La pseudoanarchia che vige sulla rete fa sì che, se da un lato viene garantita la pluralità delle voci (che, però, sono solo quelle di chi ha i mezzi per usufruire di internet: avete mai pensato a tutte le persone che non hanno un modem e non hanno affatto accesso alla banca dati globale?), dall'altro non viene in alcun modo garantita l'autorevolezza e la veridicità delle fonti. Non voglio fare il trombone. E' che mi è capitato di sentir parlare molto spesso, per esempio, del progetto Wikipedia, l'enciclopedia open-source disponibile online, a cui tutti possono accedere e contribuire con l'aggiunta di nuove voci. Ora, mi chiedo, chi controlla l'estattezza di queste voci? In teoria, anche io potrei contribuire all'aggiunta od alla modifica di una definizione, magari non conoscendo affatto l'argomento, oppure non sapendone abbastanza.

Ho l'impressione che la rete stia diventando sempre più uno strumento autoreferenziale e che abbia intrapreso un percorso di alienazione dagli altri media. Il sottobosco di internet, questa foresta di pagine e paginette di tanti piccoli nessuno (io mi metto al primo posto della classifica) che si sentono qualcuno solo perché s'illudono di poter manifestare liberamente le proprie opinioni, senza filtri e senza censure. Credo che non sia così: sto per dire una cosa altamente impopolare.

E' giusto che ci sia una certa discriminante, almeno dal punto di vista culturale. La mancanza di diversità (perché è giusto che ognuno di noi sia diverso dall'altro: diversità dall'altro la intendo come unicità) porta all'appiattimento umano ed ideologico. Porta all'omologazione.

Ed è lì che ci sta portando la rete. Questa è la mia opinione, contestabilissima.
PERO', CAZZO, CONTESTATELA! DITEMI CHE COSA NE PENSATE. ALIMENTATE, ALIMENTIAMO IL DIBATTITO. ALTRIMENTI, TUTTI I BLOG NON SARANNO CHE UTOPICHE ISOLETTE FELICI, DOVE OGNUNO SE LA CANTA E SE LA SONA.

Chi dice che la rete è il futuro, forse sa guardare più lontano di quanto sappia fare io. Io non lo credo. Non credo che la rete così com'e sia il futuro. Non credo neanche che la rete sia libera. La rete è controllata e monitorata più degli altri media, semplicemente perché si pagano i providers per ottenerne l'accesso. E che libertà è mai questa? Che libertà è se il mio fornitore di servizi tiene traccia di tutte le pagine che io visito, se il 90% dei siti chiede (?!?) di salvare cookies sul mio PC, col solo scopo di seguire e monitorare il mio stile di navigazione? Vi siete mai chiesti perché, pur adottando un ineccepibile "netsurfing style", ad un certo punto della vita telematica di ognuno di noi la nostra casella di posta elettronica comincia a riempirsi di immondizia elettronica. Vi siete mai chiesti il perché dei cookies? Vi piacerebbe che, andando a comprare il giornale, vi venga messa in tasca una microspia per seguirvi, per sapere in quella giornata dove andate, chi vedete, quanti caffé bevete, quante volte andate al bagno, quante volte fate l'amore? Beh, io credo di no. Eppure, i cookies fanno proprio questo: ogni volta che ne accettiamo uno, questi biscottini non fanno che tracciare le nostre abitudini di navigazione. Secondo voi, tenere traccia delle nostre informazioni di navigazione rappresenta un elemento di libertà?
Dopo tutto questo e-sproloquio, pensate davvero ancora che la rete sia libera e pluralista? Pensate davvero che la rete, questa rete sia il futuro?

Certo, ci ha aperto molte porte. Ci ha dato molte possibilità. Ma sono davvero possibilità importanti, vitali?
Prima dell'avvento della banda larga, c'erano le connessioni dial-up, lente e con tariffazione a tempo (le uniche agevolazioni che le compagnie telefoniche ci concessero furono: il numero unico nazionale e la tariffa urbana da tutta Italia). Vi ricordate cos'era scaricare i files a velocità 56k? Alcuni miei amici, all'epoca, erano fieri di aver scaricato interi CD da internet, più svariate altre migliaia di files .mp3; dicevano loro completamente gratis... Ho sempre avuto riserve su questa espressione, perché nelle mie bollette telefoniche pre ADSL il traffico internet era sempre e regolarmente tariffato, ed anche caramente... Allora, dicevo loro, spendere due/tre euro all'ora per connessioni di tre/quattro ore, lente ed instabili, più il prezzo del CD vergine è gratis? Per non parlare del tempo: si impiegavano gioni (ma soprattutto notti!) per giungere alla creazione del famigerato CD.

Quello che vi dico è: ALIMENTATE IL DIBATTITO!
(PERFAVORE!!!)

ciao a tutti

 
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