Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Febbraio 2018

Al museo di Arti e Mestieri “Il benessere dal giardinaggio”

Post n°1066 pubblicato il 28 Febbraio 2018 da fabbri.giancarlo
 

Orto 01 Giardino

Una veduta parziale dell’ortogiardino condiviso di via del Gualando a Pianoro

Pianoro (Bologna)

Alle 17 del 4 marzo la Sala Eventi, al primo piano del Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini” in via del Gualando 2 a Pianoro, ospita l’iniziativa “Quando il giardinaggio diventa benessere” a cura delle associazioni Ortogiardino Condiviso e Pianoro in transizione.

L’incontro pubblico, a ingresso libero e gradito, prenderà il via con una relazione dell’agronomo Massimo Donati su: “Compostaggio domestico e di comunità: nuovi progetti in Emilia-Romagna”. Seguirà una conferenza dell’architetto paesaggista e bio-ricercatore Marco Nieri sul tema: “L’energia delle piante per il nostro benessere. Bio-elettromagnetismo vegetale e forest-terapy per recuperare salute ed eliminare lo stress”.

L’iniziativa si concluderà poi con un buffet offerto dall’associazione Ortogiardino Condiviso di Pianoro e con un mercatino di prodotti del vicino orto condiviso che si trova anch’esso in via del Gualando.

 
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Due “docenti” pianoresi all’Archivio Cartografico Regionale

Post n°1065 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da fabbri.giancarlo
 

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Un’immagine del Contrafforte pliocenico

Bologna

Dalle 10 alle 13 del 28 febbraio 2018 a fare lezione nell’Archivio Cartografico Regionale dell’Emilia-Romagna, in via Aldo Moro 28 a Bologna, nell’ambito dei “Mercoledì dell’Archivio” giunti alla settima edizione, ci saranno gli ambientalisti pianoresi William Vivarelli, fotografo naturalista, e Umberto Fusini del Centro Anfibi di Pianoro. I due noti attivisti della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) e di Anfibi Rettili e Territorio (ARTe), terranno una lezione sul tema “La Riserva naturale del Contrafforte Pliocenico” con foto e racconti.

Il ciclo di lezioni, iniziato lo scorso 14 febbraio, si concluderà il 7 marzo con “Il Parco regionale del Corno alle Scale: una montagna, i suoi ambienti e le evidenze del cambiamento climatico” con Ludovica Marsciani e Gian Luca Maini, guide del Parco, e Fausto Bonafede e Michele Vignodelli del Wwf di Bologna. A seguire ci saranno escursioni guidate. Il 14 marzo, alla Riserva naturale Orientata di Onferno, con visita alla grotta con le guide della riserva Roberto Calzolari e Emilia Palmesi, e con Piero Gualandi della cooperativa La Nottola. Il 21 marzo al Contrafforte Pliocenico e il 28 marzo al Parco del Corno alle Scale. Il programma sarà comunicato all’iscrizione.

Le iscrizioni alle varie lezioni e alle visite guidate sono gratuite e obbligatorie compilando il form on line disponibile all’indirizzo web: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/eventi/eventi-2018/archivio-7ed.

I “Mercoledì dell’Archivio” sono iniziative dell’Archivio Cartografico Regionale tramite il suo Servizio statistica, comunicazione, servizi informativi geografici, educazione alla sostenibilità, partecipazione (Ssig) in collaborazione con il Servizio geologico sismico e dei suoli (Sgss), e col Servizio aree protette, foreste e sviluppo della montagna (Sprf) della Regione Emilia-Romagna. Ai partecipanti verrà poi consegnato un attestato riconosciuto dall’Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche; ossia l’associazione nazionale di chi per professione accompagna le persone in natura) per il rilascio dei crediti formativi. In occasione degli incontri, l’Archivio applicherà un prezzo scontato sulle pubblicazioni oggetto di discussione.

 
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Alla Fornace “L’amore resta” di, e con, Leandro Barsotti

Post n°1064 pubblicato il 20 Febbraio 2018 da fabbri.giancarlo
 

Barsotti 02 Leandro

Pianoro (Bologna)

“La Loggia della Fornace”, in via Ligabue 3 a Rastignano di Pianoro (Bologna), alle 21 di venerdì 23 febbraio 2018 si riapre al pubblico, dopo molti mesi, con ingresso libero, per la presentazione del primo romanzo di Leandro Barsotti “L’amore resta”. Con la partecipazione dello stesso autore, accompagnato dal dj-set Nino Carollo, il libro sarà presentato da Sara Patron per un evento culturale organizzato dal settore cultura della famosissima Nazionale Italiana Cantanti.

Nel libro di Barsotti il protagonista si dice convinto che «se è vero che tutto può finire, è vero anche che tutto può rinascere, anche l’amore». E infatti sono proprio l’amore, le relazioni, i sentimenti, i principali ingredienti dello show letterario di Leandro Barsotti, laureato in criminologia, giornalista, cantautore e infine scrittore veneto.

Il romanzo “L’Amore Resta”, giunto alla quarta ristampa, racconta le vicende di un uomo diviso tra due relazioni d’amore che in un viaggio solidale in Etiopia sarà coinvolto in un intrigo internazionale. Nella “Loggia della Fornace” la presentazione del libro di Leandro Barsotti diventa uno spettacolo e una condivisione di sentimenti col pubblico, coinvolto anche in  una suggestiva meditazione guidata sul tema dell’amore alla riscoperta di un’emozione profonda dentro se stessi.

Pur nato a Brindisi Barsotti è vissuto in giovinezza a Mestre per poi trasferirsi a Padova dove risiede. Ha iniziato a suonare molto presto, con i compagni di scuola poi, dopo le prime esperienze, con Bibi Bozzato fonda la band I Puzzless a metà tra il jazz e il rock d’autore. Nella sua carriera di cantautore Leandro Barsotti ha partecipato a due Festival di Sanremo (1996 e 1997), pubblicato sette album, realizzato una biografia su Serge Gainsbourg e una su Riccardo Fogli. Lavora nei giornali veneti del gruppo “la Repubblica”. “L’Amore Resta” è il suo primo romanzo che è già stato protagonista di una cinquantina di presentazioni pubbliche in varie città italiane.

 
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Loris da Porretta, goliardo d’altri tempi

Post n°1063 pubblicato il 19 Febbraio 2018 da fabbri.giancarlo
 

Venturi 13 Seicco

Nella foto lo “sceicco” Loris Venturi, da Porretta, che entra in Prefettura

San Lazzaro (San Lazzaro)

Certe persone sono indimenticabili. Come l’ingegner Loris Venturi, nato nel 1922, che il 22 febbraio 1998, vent’anni fa, lasciava la Croara di San Lazzaro e … questa terra. Un personaggio, che aveva fatto dell’amicizia e della goliardia una filosofia di vita, che disegnò ponti, palazzi e molte sale cinematografiche, a Bologna e altrove, mantenendo però intensi contatti col mondo dello spettacolo e con i compagni di Università coi quali organizzava scherzi memorabili finiti, più volte, sulle pagine dei giornali. «Goliardia?», diceva, «Gli studenti d’oggi non sanno nemmeno cosa sia, e forse non lo sa nemmeno il sindaco di Bologna Sergio Cofferati che confonde la Festa delle Matricole con un Rave Parade». Parole dette senza timori reverenziali dal professionista riguardo alle polemiche sorte, a quei tempi, tra il Gran Maestro del Sacro e Venerabile Ordine del Fittone e il sindaco di Bologna. Infatti il vulcanico Loris Venturi con la sua “balla” di amici, che invecchiando non avevano perso lo spirito goliardico, adottava singolari travestimenti generando situazioni a mezza strada fra “Scherzi a parte” e “Amici miei”.

Un giorno questo goliardo d’altri tempi, già ingegnere di successo, fingendosi lord inglese entrò a Bologna in un negozio di tappeti facendo ammattire il commesso, per ore, scegliendone infine una decina per un valore di parecchi milioni di lire. Ma al momento di firmare l’assegno arrivarono però i compari, travestiti da infermieri, che gli misero una camicia di forza e lo portarono via.

Nel periodo di austerity degli anni ‘70, travestito da sceicco arabo, andò in bicicletta a protestare dal prefetto, in un simil-arabo incomprensibile, “perché con tutto il petrolio che possedeva sotto le sue sabbie in Arabia era costretto a girare in bicicletta per Bologna e non con la consueta limousine assieme alle sue quattro mogli”. In pratica, con la complicità di un finto interprete, offrì al prefetto “parecchi barili di petrolio in cambio di una dispensa che gli consentisse di aggirare il blocco delle domeniche a piedi”.

Venturi fu infatti un personaggio che aveva fatto molto parlare di sé, delle sue “imprese”, ma anche delle sue opere. Amante del cinema, del teatro, e della musica jazz, si era costruito un teatrino sotto casa, alla Croara di San Lazzaro, dove metteva spesso in scena spettacoli come attore, regista e capocomico, col nome d’arte “Loris da Porretta”. Molto amico di personaggi dello spettacolo ebbe fra gli altri come ospite Domenico Modugno,  in varie occasioni presentò libri di Luca Goldoni e organizzo vari concerti di musica jazz con la partecipazione di jazzisti bolognesi e, a volte, con il complesso del noto pianista Romano Mussolini. Volle infine valorizzare la località collinare sanlazzarese dando vita all’associazione culturale“Amici della Croara”, per organizzare visite guidate, concerti, concorsi di pittura e promuovendo una campagna per il recupero dell’ex abbazia di Santa Cecilia. Un personaggio d’altri tempi, poliedrico e pieno di iniziative, che per chi lo conobbe fu … indimenticabile.

 
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Al museo “Una notte sul Monte Calvo” e “Il Garamond ritrovato”

Post n°1062 pubblicato il 15 Febbraio 2018 da fabbri.giancarlo
 

Guernelli_copertina:ferretti impa

Questa la copertina del libro “Una notte sul Monte Calvo”

Pianoro (Bologna)

Alle 16 di domenica 18 febbraio la sala eventi del Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, in via del Gualando 2 a Pianoro, ospiterà con ingresso gratuito la rappresentazione della fiaba “Una notte sul Monte Calvo”. Lo spettacolo è la messa in scena del racconto giallo o fantasy per bambini, con testo di Maria Giuliana Guernelli Puglioli di Rastignano, liberamente ispirato al poema musicale sinfonico di Modest Musorgskij. Testo pubblicato nel 2014, dalla Pendragon, in un volume illustrato rivolto ai bambini tra gli otto e i dodici anni di età. L’adattamento teatrale e la recitazione è a cura degli stessi volontari dell’Associazione culturale “Territorio e Civiltà dei Mestieri”, che cura la gestione del museo, con la partecipazione del pubblico.

La storia è quella degli abitanti di un grazioso villaggio russo che sono costretti a convivere da secoli con l’orribile vista di un monte tutto grigio e spelacchiato che li sovrasta. Decisi a svelare il mistero che nasconde la montagna deserta e nuda, ribattezzata Monte Calvo, tre coraggiosi cittadini organizzano una spedizione che li porterà alla scoperta di un intero campionario di mostri e piccoli orrori.

Per informazioni: 051.776927 (museo); 051.6529105 (municipio); info@museodiartiemestieri.it; www.museodiartiemestieri.it; www.facebook.com/museodiartiemestieri.

Lo spettacolo sarà anche l’occasione di vedere le opere realizzate da 40 artisti nella mostra a titolo “Il Garamond ritrovato”, inaugurata alle 15.30 del 17 febbraio, che resterà esposta il sabato e la domenica dalle 15 alle 18 fino al 4 marzo. Mostra, a cura di Claudio Pesci, che è già stata esposta con successo l’autunno scorso nel Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Senza vincoli di tecnica e supporti gli artisti hanno reinterpretato una lettera, un numero, un segno tipografico del carattere “Garamond Simoncini” ideato dalle Officine Simoncini Spa di Rastignano, presiedute e amministrate dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini (Bologna 1912 – Rastignano 1975).

Lo scopo delle esposizioni, quella bolognese e la replica pianorese, è quello di rendere omaggio a Simoncini e, assieme a lui, ai maestri degli istituti grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi. Gli espositori sono, in ordine alfabetico (in grassetto i pianoresi): Alessandro Cervellati, Sara Colombazzi, Pirro Cuniberti, Arrigo Donini, Francesco Fantuzzi, Laerte Ferraboschi, Adriano Gramolini, Walter Hergenröther, Giovanni Lanzi, Maurizio Osti, Concetto Pozzati, Cesare Ratta, Sepo, Gianna Solmi, Andrea Vivarelli e Wolfango. Nell’occasione saranno esposti anche i bozzetti realizzati dagli studenti del liceo artistico “Francesco Arcangeli” di Bologna per il logo dell’associazione artistica pianorese Perlarte.

 
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