ScintilleA volte da una sola scintilla scoppia un incendio (Lucrezio)https://blog.libero.it/Scintillando/2019-11-10T16:39:36+01:00Libero BlogRipartenze2019-11-10T16:39:36+01:002019-11-10T16:39:36+01:00https://blog.libero.it/Scintillando/14678420.htmlBasta_una_scintillaSi cammina, si cambia strada, a volte si ritorna. Ho voglia di tornare ma necessità di cambia...<p>Si cammina, si cambia strada, a volte si ritorna. Ho voglia di tornare ma necessità di cambiare casa. Se qualche viandante cercherà i miei passi mi troverà <a href="https://scintille.home.blog/" target="_blank">qui</a>.</p><p>Sorrisi volanti</p>Sospensione2014-11-15T12:57:54+01:002014-11-15T12:57:54+01:00https://blog.libero.it/Scintillando/13018984.htmlBasta_una_scintillaUltimamente non ho nulla da dire, il che di per sé può anche non essere un male. Così passo poco dal...<p style="text-align: center;"><em><strong><font class="ske04"><font face="mceinline">Ultimamente non ho nulla da dire, il che di per sé può anche non essere un male. Così passo poco dal blog e trascorro parte del mio tempo libero leggendo e pensando, in uno stato di "sospensione". Se mi cercate potete trovarmi </font><a href="https://www.facebook.com/bastaunascintilla" target="_blank" style="font-family: mceinline;">qui</a><font face="mceinline">, intanto vi lascio una manciata di sorrisi volanti</font></font></strong></em></p><p style="text-align: center;"><img src="https://scontent-a-ams.xx.fbcdn.net/hphotos-xpf1/v/t1.0-9/10420351_784834391580066_1844576397704720875_n.jpg?oh=70473185e6886cd37725a3cf5601e5ea&oe=54E2EADF" width="300" height="188" /></p>Voglio farlo con te2014-09-01T13:35:22+01:002014-09-01T13:35:22+01:00https://blog.libero.it/Scintillando/12939084.htmlBasta_una_scintillaEra una sera di pioggia e lacrime, di tormento interiore, di solitudine ed angoscia. La città, deser...<p style="text-align: center;"><img src="http://www.buttalapasta.it/img/minestra_coi_ris.jpg" width="450" height="300" /></p><p style="text-align: justify;"><em><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04"><font style="font-weight: bold;">Era una sera di pioggia e lacrime, di tormento interiore, di solitudine ed angoscia. La città, deserta, non le faceva paura ma la sentiva aliena. Alla Stazione Centrale salì sull'autobus 81, quello che costeggia la ferrovia lungo via Sammartini; le parve di essere stata catapultata di colpo in un altro mondo, ritrovandosi, d'un tratto, in mezzo a nuovi odori, rumori, colori. Non capiva le lingue che sentiva, come si trovasse nell'antica Babele. Le sue narici raccoglievano aromi acri e speziati, odori forti e pungenti, totalmente estranei al suo essere ed al suo mondo. Inquieta osservava i visi attorno a lei, le carnagioni dalle molte tonalità, le rughe e gli occhi rossi, i sorrisi dalle dentature candide e quelli distrutti dalla povertà e dai patimenti.<br />Vide il portone d'ingresso della casa di ringhiera in cui abitava scorrerle davanti agli occhi; perché non era scesa? Che le stava prendendo? E, soprattutto, dove stava andando? Non lo sapeva: dissertare in via teorica delle differenze, dell'abbandono, dell'emarginazione, si, lo aveva fatto molte volte, aveva anche preso delle posizioni, attraverso le parole ed i suoi scritti ma poi, nella pratica, la vita continuava a restava la sua vita, i problemi i suoi problemi, i dolori i suoi dolori. Le giornate scorrevano, scandite dal ritmo delle proprie esigenze, delle domande a cui non riusciva a dare risposta.<br />L'autobus si fermò e tutti cominciarono a scendere, dirigendosi, lentamente, verso un semplice edificio: "e ora che faccio?" si domandò e, mentre pensava di aspettare il capolinea per tornare indietro, scese e si accodò al lento gruppo vociante. Entrò con gli altri e si mise in un angolo: silenziosa stette ad osservare mani tese verso gli altri a porgere un piatto di minestra. Che profumo aveva quella minestra? Le sembrava avesse il profumo dell'amore. Un lampo. Può forse un sentimento inspiegabile avere un aroma tanto semplice? Si era lacerata per anni nel cercare di dare una definizione di amore, per cercare di capire e spiegare a sé stessa, aveva letto aforismi, poesie, racconti, romanzi, trattati, ne aveva parlato e discusso, aveva pianto e riso e ora, d'un tratto, l'Amore le si mostrava dinnanzi semplicemente immenso sotto forma di un'umile minestra; non lo avrebbe creduto possibile. Toccare la sofferenza di un essere umano, appoggiare la propria mano sul suo cuore, sentire le vibrazioni di esperienze e vissuti lontani, di abbandoni e ritorni, di lacerazioni interiori: mille vite, mille passioni, mille dolori. Sentire e condividere. Forse era solo quello l'amore.<br />Si avvicinò a quella ragazza e, come se la conoscesse da sempre, le tolse delicatamente dalle mani il piatto fumante e, sorridendo, le disse: "Voglio farlo con te".</font><br /></font></em></p><div style="text-align: center;"><em><em><br /></em></em></div><div style="text-align: center;"><em><em><font face="georgia, times new roman, times, serif">(Basta_una_scintilla - 9 luglio 2009)</font></em></em></div><p /></p>Lo Axolotl2014-08-05T22:27:43+01:002014-08-05T22:27:43+01:00https://blog.libero.it/Scintillando/12915100.htmlBasta_una_scintillaPalmando sguallazza deliziatoe gnòllero larvogna con baldanzeria;Axolotl l'han chiamatoche gr...<p style="text-align: center;"><span class="ske04"><em><strong>Palmando sguallazza deliziato<br />e gnòllero larvogna con baldanzeria;<br />Axolotl l'han chiamato<br />che gran farfulleria!</strong></em></span></p><p style="text-align: center;"><span class="ske04"><em><strong>Ha gosso flàmmulo ed occhi berluscèlli<br />e, mentre sghimbìtta nel buiore algoso,<br />d'un tratto nacquàtta tra i friscèlli<br />sguittàndo mollicoso.</strong></em></span></p><p style="text-align: center;"><span class="ske04"><em><strong>Lurco slurfigna senza posa<br />garghèttando assai gagliardo;<br />bagaletto sbèffera ogni cosa<br />e gnorìde se lo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=DYxRb77x9pQ" target="_blank">guardo</a></strong></em></span></p><p style="text-align: center;"><em><span class="ske03"><br /></span></em></p><p style="text-align: center;"><em><span class="ske04">(n.d.r. non ponetevi inutili domande, è solo che non so resistere alle <a href="http://blog.libero.it/fermata/12908433.html" target="_blank">tentazioni</a>...)</span></em></p>Una camicia2014-07-26T14:57:18+01:002014-07-26T14:57:18+01:00https://blog.libero.it/Scintillando/12904073.htmlBasta_una_scintillaMicky sta stirando una camicia dando evidenti segni di insofferenza e scompenso, più psico che fisic...<p style="text-align: center;"><a href="http://www.modauomo.net/wp-content/uploads/2010/04/abbinamenti-uomo-camicia-cravatta-1024x633.jpg" target="_blank"><img style="display: block; text-align: center; margin: 2px auto; width: 320px;" src="http://www.modauomo.net/wp-content/uploads/2010/04/abbinamenti-uomo-camicia-cravatta-1024x633.jpg" border="0" /></a></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Micky sta stirando una camicia dando evidenti segni di insofferenza e scompenso, più psico che fisico. Si e' offerta lei ma ora, guardandola, Mao prova un moto di tenerezza frammista a timore: i suoi occhi, generalmente sorridenti, si sono incupiti e le riconosce quel cipiglio testardo di quando qualche cosa non va ma non intende dirlo neppure sotto tortura perché quella donna, quando ci si mette, e' più orgogliosa di una mula sarda.</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Lascia stare, dai, mi metto una maglietta".</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Nessuna risposta, uno sbuffo, e non è il vapore del ferro da stiro.</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Che caldo!!!".</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Azz..." pensa lui e, dato che ormai la conosce abbastanza bene, fa la cosa più azzeccata e geniale possibile, si piazza in silenzio sul terrazzo e fa finta di dormire in attesa che passi il ciclone perché le nuvole di questa strana estate non sono nulla in confronto a quelle che percepisce al momento in casa.</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Micky ha voluto essere gentile con Mao ma non si è resa conto che, se sono dodici anni che non si offre più di stirare una camicia ad un uomo, forse è perché il suo subconscio, che e' più furbo di lei, le ha lanciato un messaggio subliminale al quale, sino ad ora, ha posto attenzione. Al momento però è confusa ed indecisa se prendere atto che la prima vera caldana pre menopausa ha fatto capolino o che è in preda ad una potente paturnia da dejà vu: pochi attimi di riflessione e la seconda opzione appare la più credibile. </font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Uffa..che caldo!"...<br /></font></i><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">(piccole nuvole grigie all'orizzonte) </font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Ritorna con la mente ai tempi in cui era sposata ed alle ore passate a stirare quelle camicie...azzurre, bianche a righine azzurre, azzurrine a quadretti bianchi, bianche a righe blu, blu a righine bianche, bianche a quadretti azzurri...insomma, senza fare tutto l'elenco, un po' come i gamberi di Bubba in Forrest Gump, monotone, noiose e, soprattutto, troppe. Di colpo si ritrova in quella camera, un giorno di fine luglio del 2002. </font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Uffa...ma si muore di caldo!"...<br />(nuvoloni sempre più grigi all'orizzonte)</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Sta stirando una camicia di lino bianca, quella che ha ora tra le mani: lui uscirà con le sue impiegate quella sera per festeggiare, come ogni anno, la chiusura delle dichiarazioni dei redditi e le ha detto che gli piacerebbe indossarla. Gli ha comperato un regalo per il suo compleanno, che cadrà i primi di agosto, un ciondolo a forma di coda di balena con un cordino in caucciù simile a quello che, le ha raccontato, portava da ragazzo e gli piacerebbe riavere. Il marito torna a casa, una doccia veloce, indossa un paio di pantaloni blu e la camicia di lino bianca. Sta per uscire; lei lo ferma, gli pone il regalo e, facendogli una carezza, gli dice "Così sarai più bello per le tue donne". </font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Uffa..che caldo"...<br />(nuvole nere, fulmini e saette all'orizzonte)</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Gli occhi negli occhi, un bacio... Tra le impiegate c'è anche una stagista con cui lui ha una relazione; questa consapevolezza la colpirà come un pugno nello stomaco tra pochi giorni... L'inizio della fine.</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Uffa...ma tu non muori di caldo?"</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Nessuna risposta. </font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Micky spegne il ferro da stiro, respira a fondo ed osserva quell'uomo che fa finta di dormire. Fino a poco tempo fa avrebbero litigato perché le ferite che entrambi si portano dietro in bagagli difficili da abbandonare a sprazzi rispuntano come sadici demonietti; forse avrebbero discusso perché lui si sarebbe risentito per il suo malumore di cui non poteva cogliere il motivo o perché lei avrebbe fatto di tutto per sfogare su di lui il proprio disagio. Con pazienza, a piccoli passi, stanno imparando a tacere, ad attendere che le nuvole dell'altro svaniscano all'orizzonte, per non consentire al loro passato di interferire con il loro presente. Micky lo guarda e sente che sta tornando il sereno.</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Non dormi vero?"</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"No".</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Lo sapevo, non russavi..."</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">"Che ne dici di insegnarmi a stirare le camicie?"</font></i></p><p style="text-align: justify;"><i><font face="georgia, times new roman, times, serif" class="ske04">Si sorridono.</font></i></p>