Creato da skorphione43 il 08/12/2010

Io_Scorpions

La fine di un ciclo!

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

 

Paura di cambiare?

Post n°4 pubblicato il 02 Giugno 2011 da skorphione43

 

 

PAURA DI CAMBIARE?

Il modo migliore per non farsi travolgere dal cambiamento è crearlo.

7 modi per cambiare ed essere sempre più felice:
Se ti chiedessi:“c’è un lato della tua vita che vorresti migliorare?”, probabilmente, come accade alla maggior parte delle persone, risponderesti:
“Si, certo”.
Ma se io aggiungessi:
Bene, cosa sei disposta a cambiare di te?”, non sono altrettanto certa del tipo di risposta che riceverei.

Quando siamo all’interno della nostra zona di comfort ci sentiamo al sicuro, come se
fossimo in una specie di area protetta, mentre, quando ne usciamo proviamo una
sensazione di disagio, di incertezza.

Pensa a quando ti trovi in un posto dove non sei mai stato o in mezzo a gente totalmente sconosciuta o quando devi fare una cosa per la prima volta o affrontare un’attività che è diversa dalle tue abitudini. In queste situazioni la maggior parte delle persone si sentono a disagio, e questa sensazione di disagio, di mancanza di controllo è per noi esseri umani estremamente sgradevole, tanto che istintivamente siamo portati a rientrare nell’area che conosciamo, nei nostri abituali schemi di pensiero.
Questa tendenza a rimanere nella nostra zona di comfort ha però un prezzo: ci impone di restare quelli che siamo sempre stati e quindi ci impedisce di crescere e migliorare.

Se vogliamo crescere ed imparare, infatti, non possiamo farlo rimanendo all’interno dellanostra zona di comfort, ma dobbiamo necessariamente uscirne, esplorando nuovepossibilità, accedendo a nuove informazioni e sviluppando nuovi schemi di pensiero.
Nel disagio c’è crescita!

Spesso è nei momenti più difficili che ci accorgiamo di possedere delle qualità che nonavremmo mai pensato di avere, tiriamo fuori il meglio di noi e quando la “burrasca è passata” ci sentiamo più forti.

Non possiamo opporci al cambiamento
“Il cambiamento non è soltanto necessario per la vita.

È la vita!”

Il cambiamento è nel nostro stesso essere e a nulla vale ogni tentativo di opporsi a questa legge naturale.
Tra dieci, venti, trent’anni saremo inevitabilmente diversi, il mondo intorno a noi sarà diverso. Pensa a quanto è cambiato il tuo corpo negli ultimi anni, a quanto è mutato il tuo modo di lavorare, a quante invenzioni sono state realizzare, a quali trasformazioni ha vissuto la nostra società.
Per cambiare non è necessario sforzarsi: come abbiamo detto, i cambiamenti avverranno, che lo vogliamo oppure no.
A questo punto, scartata l’idea che ci si possa opporre al cambiamento, hai due possibilità:

subirlo o crearlo, ovvero lasciare che siano gli altri a decidere per te o essere tu a volere e a costruire il cambiamento.

Inutile dire che nel secondo caso ci sono molte più probabilità di avere una vita felice ed appagata.
Alcune persone dinanzi alla crisi dell’azienda per cui lavorano si attivano per cercare un altro posto di lavoro, altre invece attendono che la situazione precipiti nella speranza che qualcuno si preoccupi della loro ricollocazione.
Chi pensi abbia maggiore probabilità di trovare un buon lavoro?
Magari quello che hanno sempre sognato?
E ancora, nel caso di una crisi di coppia, c’è chi aspetta che sia l’altro a fare la prima mossa e si rassegnano a vestire gli abiti della vittima.
Chi pensi abbia più probabilità diricostruirsi una nuova vita e magari trovare la felicità con una nuova persona?
Il cambiamento è dunque automatico, il progresso e l’evoluzione no.
Sta a noi decidere se il cambiamento sarà per noi un opportunità di crescita oppure no.
Uno dei principali motivi per cui il cambiamento spaventa è l’idea  che per “cambiare” dobbiamo eliminare completamente ciò che esiste e ripartire da zero. Un po’ come se dovessimo ammettere di aver sbagliato tutto, di aver fallito, di aver buttato via una marea di tempo e di energie.
Ovviamente, se dentro di noi vediamo il cambiamento in questo modo, sarà molto difficile accoglierlo positivamente, ma fortunatamente cambiare non significa questo!

Non dobbiamo azzerarci per poi ricostruirci. Possiamo buttare via un abito vecchio e sostituirlo con uno nuovo, ma non potremo mai fare lo stesso con noi stessi, con i nostri pensieri o i nostri modi di fare.
Al contrario possiamo partire da dove siamo per espanderci, evolverci, progredire.
È nella natura umana tendere all’evoluzione, alla crescita allo sviluppo.
Pensa a come ti senti quando impari qualcosa che prima non conoscevi, anche solo una piccola abilità o una semplice informazione: quando ti senti di essere migliorato, quando sviluppi le tue capacità.

Se la parola cambiamento diventa sinonimo di progresso, evoluzione, miglioramento,
crescita allora non può più fare paura e non può che essere stimolante.
Liberati dalle zavorre:
“Io sono fatta così”, “non ci sono portata”, “certe cose non fanno per me”.
Frasi come queste funzionano come delle vere e proprie zavorre che impediscono la tua libertà di movimento e quindi ogni possibilità di crescita.
Le persone possiedono delle potenzialità di cui non immaginano neppure l’esistenza e l'unico modo per scoprirle consiste nel mettersi alla prova, trasformando il “non posso” in “devo”.
Se vuoi prendere confidenza con il cambiamento devi sforzarti di superare i tuoi limiti. Ad esempio, se da tanto tempo desideri imparare a ballare, ma hai sempre pensato di non esserci portato, iscriviti ad un corso di ballo.
Le prime volte probabilmente ti sentirai impacciata, ma a lungo andare prenderai confidenza con questa nuova dimensione e magari, perché no, un giorno potresti scoprire di essere un bravo ballerino.
Abituati a non abituarti:
Il modo migliore per diventare sempre più protagonisti del cambiamento è quello di
cercare di fare le cose in maniera diversa da come siamo abituati.
Puoi iniziare dalle piccole cose come la disposizione di alcuni oggetti nella tua casa, la marca del dentifricio.
Tanti piccoli cambiamenti di questo tipo non costano grande fatica, ma contribuiscono nel tempo a sviluppare una mentalità più elastica e flessibile e soprattutto ci liberano dalle piccole dipendenze psicologiche che creiamo intorno a noi.

Assumi punti di vista diversi:
Ricordi la scena del film l’Attimo Fuggente in cui il professore impersonato da Robin Williams sale sulla cattedra ed invita gli allievi a fare altrettanto? Bene, questo può essere un utile esercizio per apprendere ad osservare le cose da punti di vista diversi.
E quando osservi le cose da punti di vista diversi anche le tue azioni cambiano di conseguenza, adattandosi naturalmente alla situazione.
So che è difficile osservare le cose da un altro punto di vista, ma se pensi che questo è il modo con cui spesso si trovano le soluzioni di problemi di varia natura, allora vale la pena fare un piccolo sforzo per salire sulla cattedra.
“Ferma la macchina per riparare le gomme”
Una volta ho letto questa frase:
Non puoi cambiare le gomme ad una macchina se la stai guidando”.
Ciò vale anche per la nostra vita.
Quando viviamo un momento difficile, è utile
prendersi un momento tutto per sé, per riflettere sulla propria vita come se non fosse la nostra. Tutto sarà più facile.

Festeggia la tua nuova vita:
Festeggia ogni tua nuova scoperta, identità, meta.
Fai in modo che la tua mente associ al cambiamento l’idea di piacere.
Così, ogni volta che ti troverai ad affrontare una delle tante sfide lanciate dalla vita lo farai con la gioia nel cuore e pregustando il piacere della festa.
Ricorda che il vero cambiamento è dentro di te
Hai mai conosciuto qualcuno che, lamentando eterna insoddisfazione, continua a
cambiare lavoro oppure partner, ritrovandosi poi immancabilmente, dopo qualche
tempo, nella stessa identica situazione negativa di partenza che sembra ripetersi
all’infinito? Queste persone pensano che cambiare lavoro o partner sia la soluzione più adeguata, quando è abbastanza evidente che se il problema permane, non è l’esterno a generarlo, ma sono loro stesse.
Quindi l’unica vera via d’uscita è evolversi, modificare quella parte di sé che procura difficoltà, quegli schemi di pensiero e comportamento che creano in situazioni diverse risultati sempre identici.


“Solo colui che conosce poco la natura umana
cerca la felicità cambiando qualcosa
fuorché la propria indole!”
(Samuel Johnson)

 
 
 
Successivi »
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

gioamsodisseo3000bisbetico_rmwildbillcJoshua_Tree75tambo66holymargian676laureleicercoEstetistaSimona_MilanoaurelioprimDevoFareLaSpesapezzidicuorestefanol1961
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963