Creato da sempreviaggiare il 06/02/2013

Sempre in Viaggio

Racconti di viaggi

 

 

Barcellona Catalana

Post n°10 pubblicato il 11 Giugno 2014 da sempreviaggiare
 

Per la maggior parte delle persone,solo quando si decide di viaggiare in un luogo come Barcellona, ci si rende conto della complessa realtà dal punto di vista geografico e socio-politico della Spagna. Per esempio, ci sono cinque lingue ufficiale in Spagna, e quando si è in viaggio in Catalogna ci si deve aspettare che la popolazione parlerà catalano e non spagnolo..

Feste

Ma c'è di più di un semplice linguaggio che distingue catalani dal resto della Spagna. Come popolazione a parte, i catalani hanno tenuto molte delle loro antiche tradizioni (così come ne hanno introdotte tante nuove) e invitano gli stranieri a unirsi al divertimento. Una delle festa più famose che si può notare quando si viene a visitare Barcellona è il giorno di San Jordi, in questa festività, che celebra le coppie, è tradizione che l'uomo compri una rosa alla partner, e lei e lei a sua volta gli compra un libro (anche se al giorno d'oggi può essere in entrambi i casi).Le strade si riempiono di banchetti che vendono rose e libri. Altra famosa tradizione a Barcellona sono Ci sono i Castells, in questi avvenimenti si radunano folle di persone per assistere a una competizione a squadre di bambini o adulti per costruire torri umane.

Catalogna e la crisi economica

Politicamente, la questione della Catalogna è un pò complicata. Anche se è una delle regioni autonome che contribuiscono di più nell'economia spagnola, non ha il controllo delle sue tasse e queste vanno direttamente al governo centrale, causando uno dei maggiori fattori che contribuiscono ai suoi debiti. La Catalogna ha attualmente bisogno di circa 5 miliardi di euro per risolvere il suo deficit. Come nelle altre regioni, il governo catalano ha investito molto nel settore delle costruzioni, nella sua regione, e la bolla del settore industriale alla fine è scoppiata e contribuendo a portare la Spagna alla recessione.

Opinioni catalane sulla Spagna

Venendo come straniero, ho spesso sentito che qui il parere sul resto della Spagna è che questa non lavora bene e soprattutto non contribuisce quanto catalani a tirare aventi per l'economia spagnola. In termini statistici sull'occupazione il tasso di disoccupazione catalana è intorno alla media nazionale. Le statistiche mostrano anche che la Catalogna non contribuisce molto di più.

Un Catalogna indipendente??

A causa di questo debito, e la convinzione generale che la regione stia dando più di quello che stiano facendo le altre regioni spagnole, ci si imbatte in un forte nazionalismo catalano nella regione, almeno più di quanto si aveva 5 anni fa. Ad esempio, non è raro che i cittadini di Barcellona pretendano che gli espatriati debbano imparare la lingua catalana per adattarsi (qualcuno arriva a dire anzi, che è necessario impararlo prima dello spagnolo). L'opinione pubblica per l'indipendenza sia sempre più forte (e probabilmente continuerà a essere così) e si cominciano a vedere sempre più storie come quella pubblicata recentemente dalla BBC News su un rally di indipendenza catalana. Come viaggiatore appassionato, ho sempre creduto che ci debbano essere sempre meno confini, non di più. A mio avviso la soluzione ideale non è la totale indipendenza economica,ma la regione potrebbe avere la libertà finanziaria.

Vivere la cultura catalana

 

Non lasciate che la nube oscura della crisi finanziaria vi renda negativa la vostra visita di Barcellona. La gente catalana non sguazza nel castigo e nell'oscurità, ma si potrà constatare che è gente cordiale ed accogliente. Potrebbe capitarvi di incontrare qualche nazionalista estremo che si rifiuta di parlarvi in spagnolo, ma non fateci caso, la maggior parte non sono così.

 
 
 

Il teatro romano di Ferento….ovvero ciò che ne rimane

Post n°9 pubblicato il 11 Marzo 2014 da sempreviaggiare
Foto di sempreviaggiare

La strada che porta a queste rovine è stretta, con tante buche e poca segnaletica, ma quando si arriva sul pianoro dove si ergono le rovine di quella che è stata una città ricca e fiorente, lo sguardo spazia tutto intorno verso forre, boschi, montagne e lontani paesi e non è difficile capire perché questo luogo fu scelto per far nascere una città così importante.

Ferento diventò una vera città quando nel 157 a.c. circa tremila persone decisero di stabilirsi su questo pianoro, ricco di fertili terre e acque abbondanti che permisero di sfamare e dissetare per secoli migliaia di persone. Non solo, c’erano e ci sono acque curative che venivano usate per i bagni termali dei quali gli antichi romani erano dei veri cultori.

Durante l’impero di Nerone, uno dei congiurati venne fino a Ferento per prelevare un pugnale votivo che si trovava nel tempio della dea Fortuna, che doveva essere usato per uccidere il terribile tiranno.

Questa città diede i natali a due personaggi storici famosi che furono la bellissima Flavia Domitilla moglie dell’imperatore Vespasiano e l’imperatore Ottone che fu marito di Poppea.

Ma non voglio fare un trattato di storia antica, voglio raccontarvi cosa è rimasto di tanto splendore passato.

Purtroppo  nel  1172 questa città venne rasa al suolo dai cittadini di Viterbo che avevano subito un tradimento da parte degli abitanti di Ferento. Questa vendetta fu terribile ma non è l’unica che si è avuta in questa zona, qualche secolo più tardi la stessa sorte toccherà alla città di Castro, ma questa è un’altra storia.

Ma torniamo ai nostri giorni, si arriva in un grande piazzale e davanti a voi si ergono le rovine bellissime di un teatro che nonostante tutto ancora si mantiene quasi intatto.

Ha più di duemila anni ma non li dimostra!

Non ci sono più le statue marmoree che lo adornavano, sono state portate al Museo Nazionale Etrusco di Viterbo, ma rimane lo stesso la sensazione di splendore e magnificenza.

Il teatro è circondato da una lunga serie di archi che danno una sensazione di potenza ed agilità e subito dietro c’è il decumano massimo sul selciato del quale si vedono i segni delle ruote delle migliaia di carri che lo hanno percorso.

 

Poco più là ci sono i resti delle terme, e c’è un pavimento in mosaico conservato magnificamente che colpisce per la sua eleganza.

Chissà quante persone lo hanno calpestato per dirigersi verso gli ambienti delle terme, chissà quanti servitori hanno sudato per accendere i fuochi sotto il pavimento, sembra di sentire risate squillanti e voci mescolate di uomini e donne. Forse sono nati tanti amori in questi ambienti…….o forse no!

Tornando verso il teatro si può oltrepassare un arco, andare verso le gradinate e sedersi dove capita. L’acustica è perfetta e sembra di vedere gli attori che si muovono sul proscenio, anche ai nostri giorni durante il periodo estivo il teatro si anima con concerti,  commedie e balletti eseguiti sotto il cielo stellato.

Passato e presente si mescolano continuamente, ma le sensazioni sono di pace e serenità! Forse la notte che è stata rasa al suolo, tutto era permeato di terrore e paura, di grida di persone che scappavano spaventate, ma adesso è tutto sereno e tranquillo e si odono solo i versi degli uccellini o i muggiti delle mucche che pascolano nei paraggi.

In mezzo a tanta tranquillità, appare un gatto che si avvicina per una carezza e forse per un biscotto, ed è l’unico guardiano che è rimasto a sorvegliare questi magnifici resti storici.

 

 
 
 

Il tuo prossimo viaggio!

Post n°8 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da sempreviaggiare
 

La formula "prenota prima", nota anche come Advance Booking, è una formula di sconto per viaggi e vacanze caratterizzata da:

  • riduzioni di prezzo del pacchetto turistico
  • prenotazioni in anticipo del pacchetto di viaggio rispetto alla data di partenza.

Negli ultimi anni si sono moltiplicati servizi di questo genere: i siti di maggior successo come Booking.com hanno aumentato le offerte per i vari contatti, mettendo anche a disposizioni applicazioni comodissime per prenotare le vacanze in pochissimi clic. Con un tablet di casa Apple, attraverso la app del sito, è possibile verificare in punta di dita le foto degli alberghi, localizzandoli grazie al supporto delle mappe, constatandone dunque la reale vicinanza ai mezzi pubblici o ai principali centri di interesse turistico.

I vantaggi di prenotare in anticipo

Tra i vantaggi dei servizi di questo tipo vi è sicuramente la possibilità di scegliere tra più offerte e pacchetti vacanza, grazie alla maggiore disponibilità di posti liberi dal momento che si prenota il viaggio in largo anticipo.
Il prenota prima, quindi consente di scegliere: le migliori sistemazioni, gli orari di voli più comodi e tariffe convenienti.

La tariffa  può consistere in una o più delle seguenti formule:

  • sconti per chi prenota in anticipo,
  • pacchetti vacanza gratuiti per i bimbi,
  • agevolazioni per le escursioni,
  • assicurazione o quota associativa in omaggio.

I termini temporali della formula, solitamente si aggirano intorno ai 30 e i 90 giorni prima della data di partenza.

Questo tipo di prenotazione non è però ideale per tutte le tipologie di turisti/clienti. Il prenota prima infatti è conveniente per coloro che già hanno chiaro la tipologia di vacanza che desiderano e non hanno dubbi circa la destinazione del viaggio. Per coloro che, al contrario, amano organizzare e prenotare le proprie ferie all'ultimo momento sono più convenienti le offerte last minute.

Si tratta dunque di una possibilità di prenotare una vacanza conveniente soprattutto per i viaggi da organizzare durante l'alta stagione,  per le vacanze delle famiglie con bambini e per coloro che viaggiano in gruppo.

 

 
 
 

Viaggio in Bici lungo il Danubio

Post n°7 pubblicato il 16 Dicembre 2013 da sempreviaggiare
 

 

Un grande classico per chi ama la bicicletta e vuole avventurarsi nel suo primo viaggio in bici, è senza dubbio l'itinerario Passau-Vienna: questo viaggio in bici rasenta il fiume Danubio, intorno al quale è stata costruita una lunga pista ciclabile adatta per chi ama i viaggi in bici. Un metodo per girare una parte dell'Europa a costi molto bassi, e soprattutto per smaltire i chili accumulati durante il corso dell'anno! Come non consigliare poi una vacanza del genere a chi vuole rassodare il fisico e rimediare ai problemi di cellulite?

Un viaggio in bici lungo il Danubio è una vacanza alternativa interessante, lungo un percorso che si snoda fra vallate e vigneti, paesaggi e villaggi importanti come Passau, Melk e Linz.

Soste ideali sono poi i meravigliosi castelli e monasteri che accompagnano il percorso fino alla capitale, Vienna.

Itinerario consigliato

Il percorso per una vacanza in bici parte da Passau: il primo giorno si parte per la prima tappa, Schlogen, a circa 43 km. Prima di partire è opportuno visitare questa città, sede dell'organo più antico e grande del mondo, dopodichè è possibile muoversi verso Schlogen, un antico borgo collocato su una splendida ansa del fiume Danubio.

La seconda tappa del viaggio ci porta a Linz, a circa 59 km di distanza. Lungo il percorso si incontrano altri villaggi interessanti come Kaiserau, e il bellissimo convento di Wilhering. Linz è un importante centro culturale in stile barocco, da visitare assolutamente.

La terza giornata in bici lungo il corso del Danubio prevede la partenza per Bad Kreuzen, lungo un percorso di circa 63 km. Lungo il percorso è opportuno fare una sosta per visitare il monastero di St. Florian, da cui si può raggiungere la più antica città austriaca, Enns.

La tappa seguente del viaggio in bici in Austria va da Bad a Leiben, un tracciato di circa 50 km, in cui la valle del Danubio inizia a stringersi, e si va a finire nell'isola di Worth. Passando per Ybbs si pedala per Säusenstein fino a Pöchlarn, e poi finalmente si giunge alla meta stabilita, Leiben.

Nella tappa successiva ci si sposta da Leiben a Traismauer, un'altra cinquantina di chilometri in bici lungo il Danubio, nella regione spettacolare dei vigneti.

L'ultima tappa prevede l'arrivo in bici a Greifenstein, e poi da lì è possibile continuare verso Vienna sempre in bici per un totale di 60 km. Finalmente sarà possibile godere della capitale austriaca e gustarsi qualche dolce tipico per riequilibrare le energie!

 

 
 
 

Un viaggio alla scoperta di Foligno: il “Centro del Mondo”

Post n°6 pubblicato il 25 Novembre 2013 da sempreviaggiare
 

L'Umbria è una terra ricca di tradizioni che si mantengono ancora in vita grazie all'atmosfera regalata dai borghi medievali e dai paesini caratteristici immersi nel verde della vegetazione umbra.

Le zone sicuramente più conosciute dell'Umbria sono le due province Terni e Perugia. La prima centro industriale e naturalistico soprattutto a motivo della presenza delle acciaierie e della Cascata delle Marmore. La seconda, capoluogo dell'Umbria è conosciuta per essere un centro artistico-culturale e di studi universitari grazie alle numerose università per italiani e stranieri.

In Umbria sono presenti altre interessanti città, e la terza per importanza, subito dopo le due province è Foligno, considerato il centro industriale e commerciale più rilevante della Valle Umbra.

La tradizione vuole che Foligno sia il "Centro del Mondo", trovandosi in una posizione centrale rispetto alla penisola italiana così come dell'Europa e del Mediterraneo. Il consiglio comunale di Foligno ha deliberato che l'incrocio tra gli antichi cardo (corso Cavour) e decumano (via Mazzini), dove si trova il "Trivio", sia il punto più centrale del centro storico della città.

Forse proprio a motivo della posizione geografica centrale ha fatto da sempre Foligno una città ospitale anche grazie ai numerosi albergatori e direttori di strutture agro-turistiche impegnati a soddisfare ogni desiderio dei propri clienti. I turisti che passano per questa città possono scegliere di alloggiare in uno degli hotel a Foligno come quello di Villa Fiorita con piscina e centro benessere o il Guesia Village immerso nel territorio faunistico della zona o il Lieta Sosta. Per coloro che invece amano il contatto con la natura e i sapori veri del territorio umbro è ampia la scelta degli agriturismi in Umbria come il Casale Marroggia che domina la collina con la sua grande piscina o La Castellina e la Residenza Boccia dotati di grandi appartamenti rurali e più distante il Residence Menotre costruito su un'antica torre di pietra.

 

 
 
 
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