UN AMORE......

Post n°7 pubblicato il 06 Maggio 2007 da serena78it
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E voglio svegliarmi con la pioggia
Che cade e si raccoglie sul tetto
Mentre io sono al sicuro tra le tue braccia
Perciò tutto quello che ti chiedo è
Di venire via con me nella notte
Vieni via con me


E’ questa la strofa della canzone che volevo vivere insieme a te. Viverla tra le tue carezze, tra i tuoi sorrisi, completamente persa nella tua dolcezza.
Nel bagaglio di emozioni che porto in fondo al mio cuore, ogni giorno aprirò quel bauletto in cerca del tuo viso, ricordandomi per sempre che ciò che si desidera non è mai irraggiungibile se davvero lo si vuole, che i sentimenti vanno vissuti con tutto ciò che l’anima brama e che i più bei sorrisi sono proprio quelli che, rivissuti, ti appagano di ogni sofferenza o delusione che un essere possa portarsi dentro sempre e ovunque.
Nei miei occhi c’è ancora il tuo respiro, nelle mie guance i tuoi baci, nella mia bocca il tuo sapore, nella mia pelle le tue carezze e tutto intorno……… il tuo profumo.
Voler bene ad una persona come te e sentirsi ripagati è come avere un enorme cielo stellato nel cuore, dove poter ritrovare sempre e comunque quel sorriso.
Ti porto con me, dentro di me..


http://www.youtube.com/watch?v=aBKcKQHZXks

 
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AMARE..........

Post n°6 pubblicato il 30 Marzo 2007 da serena78it
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E' possibile amare qualcuno tanto da avvertire nello stomaco la sensazione tipica di avere mille farfalle che volteggiano serene?

 
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QUALCUNO DICE........

Post n°5 pubblicato il 30 Novembre 2006 da serena78it
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Qualcuno dice che non si può essere razionali in amore, che le domande del cuore non hanno una risposta plausibile.
Qualcuno dice che non serve essere innamorati per stare insieme, basta semplicemente stare bene.
Qualcuno dice che se ami e non sei corrisposto devi semplicemente fartene una ragione. Scusate, dove si trova la ragione in amore? Se qualcuno conosce la strada me la mostri per favore, sempre che non sia quella delle risposte patetiche e noiose quali “…… esci con gli amici, divertiti, tuffati in altre cose, dimentica”.. cazzate, per me, sono tutte cazzate, frasi gentili, educate e ben costruite, frasi di convenienza come a dire “ Si, ti sto aiutando, per il resto arrangiati.”.
Nessuno ti insegna a soffrire. Nessuno ti consiglia il dolore.
Ci fosse una persona a questo mondo razionale, glaciale, imparziale e realista che ti consigli la sofferenza. Nessuno.
Oggi sono serena, non totalmente soddisfatta, ma serena. Ascolto quando gli altri mi parlano di loro, delle loro sofferenze, delle cose che osservano intorno a loro, dei flashblack che non li fanno dormire e ritrovo me stessa, ritrovo quei giorni nei quali aprire la finestra e vedere la notte o il giorno era la stessa identica cosa, ricordo quei giorni nei quali lo stomaco era una pietra da portarsi appresso per tutta la giornata, ricordo quei sorrisi di convenienza, fatti più per rendere felici gli altri che non me stessa, ricordo tutte le ore passate a parlare e parlare e parlare ancora, apparentemente per sfogo, ingenuamente per trovare conforto nelle parole altrui, ricordo i miei silenzi, le mie paure, la mia solitudine, la mia disperazione.
L’altro giorno seduta al parco, in una bellissima giornata di sole osservavo proprio questa scena……. Una piuma…. Lì per terra….. al primo colpo di vento si gira, al secondo si avvicina alla riva del laghetto, alla terza cade in acqua. Poi, piano piano cade giù.
Abbandonarsi al dolore, per me, è stato diventare quella piuma.
Mentre attraversi quei giorni, che possono essere mesi, diventare anni, credi che non ci sia niente di buono intorno a te, che tu per primo non sia una persona meritevole, si ha la tendenza ad essere pessimisti in tutto e per tutto. Tu cammini per la strada e magicamente vedi solo coppie, coppie che si baciano, che si abbracciano, coppie che si stringono la mano e coppie che si accarezzano, dovunque tu vada per te esistono solo coppie.
Eviterai di entrare nei luoghi dove i flashback potrebbero seppellirti, eviterai le persone che ti rievocheranno troppi ricordi, eviterai di passare troppo tempo da solo, crederai di aver sempre odiato il natale.
E’ un passaggio. E’ come imboccare il famoso tunnel, all’inizio è tutto buio, ti affanni per trovare l’uscita ma non la vedi, poi d’un tratto, senza che te lo aspetti, ecco che il primo spiraglio di luce ti illumina la strada.
Oggi sono fuori da quel tunnel, amo ancora una persona, la amo con un pizzico di tristezza perché cmq vivo nella consapevolezza che tutto questo volergli bene non mi porterà a farlo innamorare di me, ma sono serena.
Serena perché in quello che doveva essere un “farsene una ragione” alla fine è diventata una maniera per riprendere in mano la mia vita, ricostruirla ma soprattutto quel dolore che sembrava non finire mai mi sta aiutando a dare un senso alla mia vita.

Per questo…. A tutte le persone che amano incondizionatamente……non girate intorno a qualcosa fino al mal di testa che alla fine vi porta a cadere nel buco……….non abbiate paura del dolore, fate voi stessi quel salto nel buco, arrivate in fondo, se necessita scavate, poi quando avrete ripreso fiato, iniziate la risalita.

Serena.

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 09 Novembre 2006 da serena78it
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Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 28 Ottobre 2006 da serena78it
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Ho un nipotino. Nipotino acquisito visto che io non ho sorelle, ma una profonda e sincera amicizia con una persona che due anni fa mi ha regalato questa meravigliosa bestiolina.

Lui ha due anni , due anni e mezzo preciso perché nei bambini le mezze età vanno sempre contate più che nell’età adulta, sapete perché?

Perché i bambini hanno la straordinaria capacità di imparare milioni di cose, gesti e parole in un’ora e di conseguenza le giornate che scorrono tra un anno e l’altro vanno ,indubbiamente, elevate all’ennesima potenza.

Da quand’è nato ma soprattutto da quando ha iniziato a parlare ogni secondo che passo con lui è sorpresa, stupore ma soprattutto divertimento;ogni tanto mi chiedo dove le trovi certe battute e mi rispondo che nei bambini c’è quella spensieratezza nello chiedere e quell’ingenuità che anche noi adulti qualche volta dovremmo ritrovare dentro di noi….. tanto per sembrare più buoni e rispettosi.

 

Un giorno andando al parco incrociamo una signora incinta. Lui, come fa di routine la saluta e le dice “ guarda, guarda come sono bello oggi, hai visto?”. La signora sorride, io sorrido e d’un tratto lui si ferma ad accarezzarle la pancia e chiede “perché hai la pancia così gonfia?”, la signora sorride nuovamente e risponde “ Ho la pancia gonfia perché dentro qui c’è un bambino, un po’ più piccolo di te”. Non convinto si gira verso di me ed esclama “zia, io sono grande, ma perché ha tanta pancia questa signora?????”…….. che dire……… “ amore” dico”in quella pancia c’è un bambino, anche tu prima di nascere stavi nella pancia della tua mamma”. Mi guarda attento e dice OK.

Salutiamo la signora, ci dirigiamo verso il nostro parco giochi…. E d’un tratto si ferma, lascia la sua manina da dentro la mia, mi guarda e dice “ Zia, ma allora anche papà ha un bambino in pancia?”.

 

L’altra sera vado a trovarlo, solitamente cerco di arrivare alle nove in modo da vederlo in pigiamino e pronto per la nanna in maniera tale da risparmiarmi infiniti giri intorno alla tavola da pranzo nell’ormai famigerato “ io scappo, tu mi prendi”…. La zia ha una certa età, a correre lascio spazio ai giovani!!!!!!!!!

La mamma sta finendo di sistemare la cucina, il papà attento ai risultati sportivi……come la stragranmaggiornaza degl’uomini!!!!!!!!!!, e lui viene un po’ sul divano con me.

Gli chiedo dell’asilo , anche se le sue manine  ei suoi capelli multicolor parlano da sé, d’un tratto se ne esce con “ Ma zia, tu hai il pisello?”

Oddio mi prende quasi un colpo di ridarella improvvisa, ma sto seria e gli spiego…. “No amore la zia non ha il pisello”

“ e che cos’hai allora lì” e segna col ditino proprio LI’….. ehhhhhh   ” lì amore ho la farfallina, una farfallina colorata “…. E allora rivolgo la stessa domanda a lui “ e perché ,scusa, tu che cos’hai lì?”……………. sti bambini…….. attenzione alla risposta                  “ Io c’ho un pisello grande”……..  quasi cado dal divano allora gli dico

 “ vabbhè amore, hai un pisellino”……………… “No, no zia, io ho un pisello grande”.

Me ne faccio una ragione, come posso discutere quando di fronte ho una persona così convinta???????? J

Poi scopro che anche alla mamma aveva fatto le stesse identiche domande… e sapete che dice alla gente che incontra da quel giorno?

 

“ Sai la zia ha la farfallina colorata, la mamma una patatina profumata”.

 

 

 

Serena.

 
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