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BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi del 17/07/2012

NEVRALGIE

Post n°407 pubblicato il 17 Luglio 2012 da das.silvia

Dolci nevralgie d’amore insoluto

lasciano sottintendere un’inedia svelata

nell’inclinazione dell’anima

intorpidita da un esile sussurro

Indenne all’avvenenza di un’emozione

si fa grande un gelido sentore

lacerando ebbrezze d’ipotetico sentimento

inarrivabile a un eccitante orgasmo della mente

 

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati    Luglio 2012

                      

 

 
 
 

L'INVIDIA

Post n°406 pubblicato il 17 Luglio 2012 da das.silvia

L'invidia è un sentimento negativo (quello positivo è

l'ammirazione) che si prova nei confronti di una o più persone

che hanno qualcosa che noi non possediamo (in quanto

sentimento negativo tendiamo quindi a portarle,

momentaneamente o stabilmente nel nostro mondo dell'odio).

Può essere diretta (quando si vorrebbe ciò che l'altro ha) oppure

indiretta (quando si desidera che l'altro perda ciò che ha).


Contrariamente alla credenza comune, l'invidia non è opposta

alla superbia, in quanto un soggetto invidioso può essere anche

superbo, quando in lui la personalità violenta non è ben controllata

e si verificano situazioni in cui è spesso vincente, cioè in cui arriva

a possedere l'oggetto del desiderio. Se il soggetto ha una

componente violenta bassa o comunque controllata, può alternare

momenti di grande affabilità e disponibilità (quando il risultato

gli è favorevole) a momenti di invidia che lui stesso comunque

avverte come peggiorativi della qualità della sua vita.


La causa
- L'invidia è un indicatore di come la propria autostima

si basi sui risultati (l'oggetto dell'invidia è sempre raggiunto o perso

con un'azione propria o altrui), anziché provenire dal "dentro di sé".

Non a caso l'invidioso tende a stilare classifiche, a vedersi in

competizione. Anche di fronte a una persona eccezionale, il

soggetto equilibrato non è invidioso per il semplice fatto che sa

che dentro di sé ci sono qualità uniche, non confrontabili, né

classificabili con altri, i suoi valori. Non è detto che nell'invidioso

l'autostima sia bassa (come nel debole) e, a prescindere dal livello

di essa, possono esserci ampi periodi di remissione dall'invidia se

i risultati esistenzialmente interessanti per il soggetto sono positivi.

La saltuarietà di comportamenti invidiosi può portare a credere che

tutti possano essere soggetti a questo sentimento negativo,

quando invece si rileva che chi ne è immune ha semplicemente

un'autostima indipendente dal risultato. ( W E B)

                   

 

 
 
 

 

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