Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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L'amore di una donna per i randagi .....Muore la padrona, il cane torna in chiesa ogni giorno davanti all'altare del funerale. Tommy non si perde una messa da quando Maria se ne è andata. L’ultima volta l’ha accompagnata in Chiesa e lì l’aspetta tutti i giorni, alle 17 in punto torna da lei. Quando sente le campane lascia i vecchietti della piazza e va ad accucciarsi sull’altare, se ne sta buono buono accanto al Prete mentre lui distribuisce le ostie, celebra matrimoni, battesimi e funerali. A volte s’addormenta dietro quelle parole lente. È Tommy, il cane che ascolta le preghiere. Solo ieri ha saltato la messa, pioveva troppo ed è rimasto nel recinto di casa, nella campagna di San Donaci, un paesino in provincia di Brindisi, ci vivono in settemila e sono la famiglia di Tommy. Maria "te lu campu", in paese la chiamavano così, Maria "dei campi" che viveva da sola con quattro cani, tutti randagi, e a loro dedicava tutti i suoi pensieri. Aveva 57 anni e la gente ha conosciuto il suo cognome leggendo i manifesti funebri che la sorella ha fatto affiggere sui muri. Di origini abruzzesi, era arrivata ai confini della provincia di Lecce da bambina con la madre, e lì era rimasta. Qualche volta l’aveva aspettata anche davanti alla Chiesa, mai prima del funerale della sua padrona gli era stato permesso di entrare. Ma quel giorno il Prete non se l’era sentito di lasciarlo fuori e l’aveva fatto stare accanto a lui durante la messa, da allora per Tommy le preghiere sono l’unico contatto con Maria, quell’ostinata attesa lo fa in qualche modo vivere.
Segue tutti i cortei funebri e aspetta l’arrivo della bara all’altare. Ricordano i fedeli che un giorno c’era il funerale di una bambina di 12 anni, Tommy si è avvicinato al feretro e ha poggiato la zampa sul legno. Il Sindaco di San Donici, voleva adottarlo ma un paese intero l’aveva già fatto, «non ho avuto cuore, dice di strapparlo alla comunità». E come Bobby, il meticcio di quattro anni che per tre giorni ha vegliato il padrone ottantenne morto in caso a Genova. Juna non ce l’ha fatta ad aspettare, è morto a Terni lo stesso giorno del padrone. Una storia bellissima com e si fa a non amare questi adorabili animali? |
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