Il Diavolo in Corpo

The Godfather..

(Il Padrino) (1972) di Francis Ford Coppola

Promessi sposi in salsa calabra e al contrario verrebbe da dire leggendo tra le pieghe delle carte dell'inchiesta "Acero Krupy"  ad opera dei Magistrati della Direzione Distrettuale, i quali hanno appreso la storia della figlia del boss di una delle famiglie più potenti e temute della provincia di Reggio Calabria;

all’epoca delle intercettazioni ambientali per la ragazza era già pronto un fidanzamento, al quale non si poteva dire di no, con il giovane rampollo di un’altra potente cosca di ‘ndrangheta della Locride di otto anni più grande di lei.

Un legame, come scrivono i Magistrati della Dda reggina nelle carte del decreto di fermo, "forzato ed insistentemente voluto da parte della famiglia", che aveva ottenuto l’avallo del padre e dello zio, temuto padrino della consorteria di 'ndragheta.

Un rapporto da instaurare a tutti i costi, anche davanti al diniego della ragazza che, da quanto emerge dall’inchiesta, si era invaghita di un ragazzino della sua età.

La ragazzina sarebbe stata sottoposta ad una "forzatura psicologica" da parte dei genitori e della zia, sorella del padre, e in questo caso, non avrebbe nemmeno potuto contare sul supporto della zia che, invece, aveva sposato in pieno la volontà del padre della piccola e di sua sorella.

Un’insistenza che avrebbe ottenuto il risultato sperato non molto tempo dopo, quando Stella (nome fittizio) avrebbe ceduto alle pressioni e, come scrivono gli inquirenti, soccombendo "al costringimento psicologico", stanca di resistere avrebbe accettato il "fidanzamento forzato".

Una decisione che avrebbe finalmente riportato la serenità in casa e convinto i genitori ad organizzare una festa per festeggiare la nuova coppia che stava per nascere.

Il fidanzamento in argomento, come si legge nelle carte del decreto di fermo, ha un fortissimo valore vincolante ed in tale circostanza ha anche un valore di interesse di  ‘ndrangheta, in quanto ha lo scopo di legare in maniera forte le famiglie aumentando così anche numericamente il valore della consorteria mafiosa ed avere più potere nel competente locale e di conseguenza nella ‘ndrangheta.

A differenza di Cosa Nostra, la struttura interna ad ogni cosca della 'ndrangheta poggia sui membri di un nucleo familiare legati tra loro da vincoli di sangue, le cosidette 'ndrine. Non sono rari matrimoni tra le varie cosche per saldare i rapporti tra famiglie mafiose.

I matrimoni hanno un alto valore simbolico, e possono anche servire a sancire la fine di una faida, un esempio da questo punto di vista fu il matrimonio di un Trixxo, figlio dello storico patriarca della 'ndrangheta, ucciso durante la prima guerra di mafia negli anni '70 con una Roxxo, di San Luca (nella Locride), figlia di un tizio chiamato "U stxxxu".

Queste nozze sancirono la ritrovata pace tra due famosi clan.

Inoltre, spesso i banchetti nuziali sono stati occasioni per veri e propri summit 'ndranghetisti, come il banchetto seguito al matrimonio di un certo Maxxxxro.

"Il crimine", ha provato che la nomina di un certo tizio, arrestato insieme ad altri 300 affiliati alla 'ndrangheta in Calabria e nel Nord Italia, a capo della "provincia", sarebbe stata decisa il 19 agosto del 2009 nel corso del matrimonio tra una Pexxe e uno degli Baxxxro, entrambi figli di boss di San Luca e Platì.

A questo matrimonio, come hanno sottolineato i Magistrati della Dda, hanno preso parte anche tutti gli altri capi ndranghetistici della provincia.