Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Giugno 2015

Se ci fermassimo un solo istante..

Post n°7127 pubblicato il 30 Giugno 2015 da nina.monamour

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Se per un attimo ci fermassimo a pensare, scopriremo che..

su questa terra siamo di passaggio..

Tutti i rancori e le sciocchezze per le quali litighiamo passerebbero in secondo piano e

forse riusciremmo a cogliere il vero senso e la bellezza della nostra vita.

 


 

 

 
 
 

L'orologio e le corna..

Post n°7126 pubblicato il 30 Giugno 2015 da nina.monamour

 



Un uomo dopo essere passato a miglior vita sta percorrendo il corridoio che porta al Paradiso assieme ad un Angelo.

Ai lati del corridoio vede dei grandi orologi.

Incuriosito chiede all’Angelo a cosa servono, e l'Angelo risponde:- Ogni orologio corrisponde ad una donna e misura quante corna stà facendo al marito.

L’uomo sogghignando:- Guarda mia sorella ha già fatto un paio d’ore e la Gina se la cava bene!
L’uomo dice all’Angelo:- Non ci sono tutti gli orologi, manca quello di mia moglie vero? Significa che lei non mi ha mai fatto le corna..

L’Angelo risponde:- Quello di sua moglie è in ufficio dal Capo, lo usiamo come ventilatore.



 
 
 

Una soleggiata giornata..

Post n°7124 pubblicato il 29 Giugno 2015 da nina.monamour

 

 

 

 

 
 
 

I deodoranti..

Post n°7123 pubblicato il 28 Giugno 2015 da nina.monamour

 

Sorridiamo, è meglio..

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Si va a nanna

 
 
 

Buona Domenica..

Post n°7122 pubblicato il 28 Giugno 2015 da nina.monamour

 

 
 
 

Oggi parliamo di separazione..

Post n°7121 pubblicato il 27 Giugno 2015 da nina.monamour

La separazione, ormai sempre più diffusa negli ultimi tempi, è un'esperienza che colpisce profondamente e che sovente è difficile da affrontare, bisogna metabolizzare il dolore e ricostruire la propria vita pian piano ricominciando a ricostruirsi una propria identità senza il partner che ci aveva accompagnato poco prima.

Le emozioni che si provano in questa prima fase sono per lo più negative, dolore, senso di annullamento, disperazione, ed estrema solitudine. Nei nostri pensieri dominano i ricordi, non riusciamo a pensare ad altro e tutti i tentativi degli amici di consolarci e di non farci pensare al nostro ex partner sono destinati a naufragare. Sentiamo che niente ha più senso senza di lui; il lavoro, i fine settimana, gli svaghi, lo shopping tutto diventa inutile. 

Risultati immagini per persone divorziate

È necessario infatti in questa fase sentire di “toccare il fondo”, “vivere” la propria disperazione per poterla elaborare e, anche se all’inizio sembra estremamente difficile, superare. Gli amici che con le loro buone intenzioni ci suggeriscono di “non pensarci”, in realtà non ci stanno aiutando, ma soltanto ritardando questo processo, è doloroso pensare alla storia, ma sarà soltanto elaborandola che riusciremo a superarla.

Parlarne ci aiuta a vedere la nostra storia dell’esterno, e contemporaneamente ci aiuta a prenderne le distanze, la nostra storia da “intima” diviene “condivisa”, così come le sofferenze che ci ha causato vengono meno.

Ci arrabbiamo con il nostro partner, che ci ha fatto del male; i pensieri ossessivi sulla sua figura, i suoi ricordi continuano ma sono diversi, ci fanno rabbia più che soffrire. Ogni canzone, ogni luogo ci ricorda lui ma sentiamo di essere più in grado di fronteggiare il dolore.


Risultati immagini per persone divorziate

Siamo nella fase dell’accettazione, iniziamo a riconoscerci come persone anche senza il nostro partner. Ci riappropriamo del nostro “io” che a questo punto non dipende più da quel “noi”. Troviamo nuovi interessi, nuove passioni, spesso cerchiamo anche nuovi amici che non ci ricordino lui e decidiamo di ripartire.

Anche questa fase ha una dose di sofferenza, poiché tale scelta implica comunque il rinunciare a una parte di sé che per un tempo più o meno lungo è stata legata al nostro partner, tuttavia lentamente riusciamo a capire che possiamo accettarla, perché fa comunque parte della nostra storia e, seppure con tanta sofferenza, ci ha fortificato e aiutato a capire quello che vogliamo da noi stesse e soprattutto dai nostri compagni.

È la fase in cui riusciamo a dare un senso al tempo passato insieme alla persona amata, ma con lo scopo di riprendere la nostra vita.

 

fonte web

 
 
 

Le donne..

Post n°7119 pubblicato il 26 Giugno 2015 da nina.monamour

troppe donne non si rendono conto di essere BELLE così come sono

 

 

 

 
 
 

I bamboccioni?!

Post n°7118 pubblicato il 25 Giugno 2015 da nina.monamour


Altro che "bamboccioni", i dati ISTAT mostrano che i posti vacanti disponibili sono paurosamente inferiori al numero delle persone in cerca di lavoro.

Negli ultimi anni si è fatta largo l'idea secondo cui gli italiani, in particolare i più giovani, non sarebbero propensi a cercare lavoro. Improbabili commentatori hanno preso spunto da singoli episodi di cronaca per sostenere la tesi dei disoccupati scansafatiche. Se fosse solo per questi opinionisti improvvisati, potremmo tranquillamente lasciarli blaterare di temi di cui nulla sanno.


Il problema è che anche influenti economisti, nel ruolo di Ministri della Repubblica, hanno varie volte rimarcato la scarsa disponibilità degli italiani, specialmente dei più giovani, ad accettare le opportunità di lavoro che si presentano.

Il Ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa

 

parlò in questo senso di “bamboccioni”.

E il Ministro del lavoro Elsa Fornero utilizzò l’appellativo di “choosy”, che in inglese sta per “schizzinosi”.

Sulla scia dei due economisti che lo hanno preceduto, l'attuale Ministro del lavoro Giuliano Poletti ha esortato gli studenti delle scuole superiori a cercare un'occupazione estiva, in modo da abituarsi subito all'ingresso nel mercato del lavoro.

Ora, che alcuni individui siano scarsamente propensi ad accettare un lavoro è facile da ammettere, ognuno di noi avrà conosciuto almeno un "bamboccione", in vita sua. Il problema, tuttavia, è capire se tali appellativi riescano a cogliere un comportamento rilevante a livello macroeconomico o se invece siano dei meri esempi di falsa coscienza, di un'ideologia fuorviante rispetto alla realtà dei fatti.


A tale scopo, è utile considerare il tasso dei posti di lavoro vacanti calcolato periodicamente dall’ISTAT con riferimento alle imprese industriali e di servizi con almeno 10 dipendenti. Questo tasso indica il numero di posti di lavoro disponibili diviso per il totale dei posti di lavoro, occupati e non.

Nel 2014, per esempio, il tasso di posti vacanti è rimasto pressoché stabile intorno allo 0,5 percento. Peccando di ottimismo, possiamo assumere che il tasso di posti vacanti calcolato dall’ISTAT possa essere esteso a tutte le occupazioni, incluse le imprese con meno di 10 dipendenti e il settore pubblico.


Considerato che nel 2014 l’occupazione in Italia è stata pari a 23 milioni 849 mila unità, e semplificando un pò il calcolo, possiamo approssimativamente ritenere che i posti vacanti totali in Italia siano stati all'incirca lo 0,5 percento di 23.849.000, cioè 119.245. Consideriamo adesso il totale dei disoccupati italiani, alla fine del 2014 erano 3 milioni 410 mila; tra questi, i giovani disoccupati nella fascia di età tra 15 e 24 anni erano 708 mila.


Possiamo quindi affermare che nel 2014 il numero di posti di lavoro vacanti, in Italia, non deve aver superato di molto il 3,5 percento del totale dei disoccupati e il 16,8 percento del totale dei giovani disoccupati.
Dunque, al netto delle correzioni di questo semplice calcolo e volendo pure supporre che i disoccupati, specialmente i più giovani, avessero le qualifiche necessarie per svolgere le mansioni richieste, i dati mostrano che i posti vacanti disponibili sono paurosamente inferiori al numero delle persone in cerca di lavoro.

Del resto, l’idea che i giovani italiani siano “choosy” entra in contrasto anche con altre evidenze. La Banca d’Italia, per esempio, qualche tempo fa ha rilevato che i giovani laureati italiani tra 24 e 35 anni che hanno accettato lavori a bassa qualifica rispetto ai titoli di studio conseguiti sono il 40 percento del totale, contro appena il 18 percento in Germania.

Insomma, i dati evidenziano che a livello macroeconomico il problema della disoccupazione è in primo luogo un problema di pochi posti di lavoro esistenti.

Imputarlo ad una scarsa disponibilità a lavorare da parte degli italiani, in particolare dei più giovani, è semplicemente un imbroglio.

 

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fonte ISTAT

 

 
 
 

Tess Hollyday..

Post n°7117 pubblicato il 24 Giugno 2015 da nina.monamour

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Tess, modella obesa contro il bullismo lavora per una importante agenzia e ha lanciato una campagna per cambiare gli standard di bellezza e combattere la discriminazione contro le persone sovrappeso.

Tess Hollyday ha 29 anni, un viso d’angelo e un corpo taglia 56, è obesa, secondo gli standard comuni. Eppure Tess è diventata una modella famosa, in un momento in cui le modelle imperfette sono cool. Sotto contratto con la nota casa di moda Milk Managemen, Tess si propone di sfidare i canoni tradizionali di bellezza. 

In un mondo in cui la moda è varietà ed evoluzione, queste immagini mostrano che la bellezza può trovarsi in ogni dimensione.

La campagna pubblicitaria significa letteralmente "Manda che al diavolo i tuoi canoni di bellezza” che, dal 2013, si batte per cambiare gli standard di bellezza e combattere il bullismo contro le persone sovrappeso.

Tess ha dovuto combattere da sempre contro i pregiudizi della gente e con l’immagine che di lei avevano in casa, a iniziare da suo padre, con cui da adulta ha quasi interrotto i contatti.

Nonostante le pesanti critiche ricevute nel corso della sua vita, la Holliday è ora contenta del suo corpo e ha trovato la pace con se stessa.

Buona giornata

Ciao glitter gifs


 
                            fonte casa di moda Milk Managemen

 
 
 

ஆܔ‎ ஆܔ‎ ஆܔ‎

Post n°7114 pubblicato il 21 Giugno 2015 da nina.monamour

 

Dio mio, che orrore..



 


 
 
 

ஆܔ‎ ஆܔ‎ ஆܔ‎

Post n°7113 pubblicato il 21 Giugno 2015 da nina.monamour

 

 

Non c'è bella giornata che non possa migliorare con gli ingredienti giusti..

sorriso, voglia di vivere e un caffè insieme!

... e se fosse un buon rimedio anche contro le brutte giornate?


 

Buona Domenica

 

 
 
 

Alda Merini..

Post n°7112 pubblicato il 20 Giugno 2015 da nina.monamour

 

 

Nonostante tutto non mi hanno piegata e
non mi hanno potuto rubare i miei ricordi,
i miei sogni, le mie speranze..



 

 
 
 

Un radioso Sabato..

Post n°7111 pubblicato il 20 Giugno 2015 da nina.monamour


 
 
 

La MRGPRB4..

Post n°7110 pubblicato il 19 Giugno 2015 da nina.monamour

Lasciate stare i sentimenti, 

il piacere che danno le coccole è un beneficio per il cervello.


La razionalizzazione di carezze e abbracci arriva da una ricerca del California Institute of Technology di Pasadena, negli Stati Uniti.



La sensazione di benessere che prova chi riceve delle coccole deriva, infatti, dalla stimolazione di alcuni neuroni sensoriali. Questi stimoli vengono interpretati dalla mente come un senso di gratificazione e appagamento, che aiuta anche il cervello.

In particolare in corrispondenza delle carezze si attivano i neuroni sensoriali che esprimono la proteina MRGPRB4, quella proteina che è responsabile della sensazione di piacere. 

Questo studio è molto importante, al momento è stato eseguito sui topi da laboratorio, ma se i risultati venissero confermati sull’uomo si aprirebbero nuove strade per combattere l’ansia.

 



fonte California Institute of Technology di Pasadena

 
 
 

Di chi è la colpa?!

Post n°7109 pubblicato il 19 Giugno 2015 da nina.monamour

 

 

 

 Me lo chiedo anche io..ah..ah..





Immagini glitterate by Follettarosa

 
 
 

Buongiorno a tutti..

Post n°7108 pubblicato il 18 Giugno 2015 da nina.monamour

 

 

 Che questa possa essere per te una di quelle giornate da ricordare,

ricca di eventi positivi e di soddisfazioni professionali.

Buongiorno..

Buongiorno mondo, buongiorno amici, buongiorno a tutti

che questa sia una giornata meravigliosa per tutte le persone cui voglio bene.

 


 
 
 

Un viaggio nella speranza..

Post n°7107 pubblicato il 17 Giugno 2015 da nina.monamour

 

Ginny e Jason sono due ragazzi di vent'anni che si incontrano in circostanze particolari, ed esattamente in un reparto psichiatrico.

Entrambi stanno infatti passando un brutto momento, lei è reduce da un tentativo di suicidio,

lui appena perso la sorella gemella.


Le circostanze non sono ottimali, eppure l'amore sboccia, dolce e tenero e li sorregge nei momenti bui che attraversano dopo le dimissioni dall'Ospedale.

Riuscirà l'amore ad essere abbastanza?

La loro storia sarà il fattore scatenante per la loro gurigione o quello che li trascinerà a fondo?


Una storia di dolore e speranza..

Due ragazzi che nella sofferenza comunicano tramite la poesia e grazie all'amore trovano la via per uscire dall'oscurità.

Una storia di dolore e di speranza.

Due ragazzi che nella sofferenza comunicano tramite la poesia e grazie all'amore trovano la via per uscire dall'oscurità..

Autore Licia Vichi

Pagine 140

Anno 2014

Vi consiglio di leggerlo

Buon pomeriggio..

 
 
 

Per ridere un pò..

Post n°7106 pubblicato il 16 Giugno 2015 da nina.monamour

 
 
 

Il T9..

Post n°7105 pubblicato il 15 Giugno 2015 da nina.monamour

T9

 

Mai riso tanto..

 
 
 

L'industria dei gamberetti..

Post n°7104 pubblicato il 15 Giugno 2015 da nina.monamour

gamberetti

8.000 bambini con meno di 15 anni sfruttati nell’industria dei gamberetti in Thailandia.

In Thailandia lo sfruttamento del lavoro minorile garantisce alti guadagni all’industria alimentare coinvolgendo almeno 8.000 bambini al di sotto dei 15 anni e circa 30.000 adolescenti con meno di 18 anni, per la maggior parte migranti birmani, nella sola provincia di Samut Sakhon, una delle zone dove si concentra il settore ittico.

Nella Giornata Internazionale contro il lavoro minorile Terre des Hommes diffonde i risultati dello studio “Sfruttamento lavorativo dei bambini migranti nell’industria thailandese dei gamberetti”, che conta pesantemente sull’utilizzo di forza lavoro minorile per offrire un prodotto a costo competitivo per i mercati occidentali.

Per sei giorni alla settimana e anche 10 ore al giorno, i bambini sgusciano gamberetti che finiscono sulle tavole europee, guadagnando meno di un euro l’ora.

Nell’anno dell’EXPO per nutrire il Pianeta, è necessario denunciare alcune dinamiche perverse dell’industria alimentare, come quella che abbiamo verificato in Thailandia, e porvi rimedio al più presto. La maggior parte dei piccoli lavoratori vengono dai paesi limitrofi meno sviluppati, come la Birmania, e appartengono a minoranze discriminate.

Entrati in Thailandia irregolarmente, spesso non posseggono documenti d’identità e quindi sono in completa balia dei datori di lavoro, senza alcun diritto e obbligati a orari prolungati nei periodi di maggiore richiesta. A loro viene negato il diritto all’istruzione e quindi ogni possibilità di sfuggire allo sfruttamento anche in futuro.

A volte le famiglie hanno dovuto pagare intermediari per arrivare in Thailandia e il debito contratto si trasforma in lavoro forzato che coinvolge anche i bambini.

Si chiede al Governo Italiano e all’Unione Europea di fare pressione sul Governo thailandese di mettere in atto delle politiche di protezione dei bambini e di eliminare completamente lo sfruttamento del lavoro minorile, in particolare dei bambini migranti.

Come importante partner commerciale della Thailandia, vogliamo essere sicuri che i gamberetti e gli altri prodotti ittici che arrivano sulle nostre tavole non siano macchiati da questa grave violazione dei diritti umani. L’industria alimentare internazionale deve pretendere la conformità ai principi etici dei prodotti thailandesi, controllando tutta la filiera.

L’industria dei gamberetti è uno dei tanti settori in cui la globalizzazione ha portato alla continua ricerca di luoghi in cui è possibile produrre a un prezzo più basso senza alcun riguardo a criteri etici e ambientali.

In questo momento gli Stati Membri dell’Unione Europea stanno dibattendo l’implementazione dei Principi Guida ONU per le Imprese e Diritti Umani: si auspica che le normative internazionali obblighino le aziende al rispetto dei diritti umani nelle loro attività, 

Nel frattempo i consumatori devono essere informati su come le merci che acquistano sono stati prodotte e se per risparmiare stanno negando l’infanzia a un bambino da qualche parte nel mondo.

Si chiede anche a loro di vigilare chiedendo alle aziende alimentari e alla ristorazione l’indicazione dell’origine dei gamberetti acquistati e se sono stati seguiti standard etici di produzione, senza coinvolgimento di lavoro minorile. 

fonte: Terre des Hommes

 Buon inizio di settimana e buon lavoro a tutti..

 
 
 

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