Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Agosto 2016

L'acrobata..

Post n°7664 pubblicato il 31 Agosto 2016 da nina.monamour

Un tizio che da tempo non va in Chiesa, colto da scrupoli, decide di confessarsi.

Dopo una sofferta preparazione, si avvicina al confessionale e con sorpresa scorge che il prete è un suo compagno di scuola.

 

 

Emozionato dice: "Mario, sei tu? Io sono Giuseppe, ti ricordi, eravamo in banco assieme alle medie! Ma hai preso la tonaca? Non avrei mai detto che un tipo come te, birichino, si sarebbe fatto prete!"

E l'altro: "Sì, caro mio, questi sono i casi della vita, ma tu che cosa fai?". "Sono un acrobata, lavoro in un circo e giro il mondo". "Davvero? E pensare che a scuola non sapevi neanche salire la pertica!".

A conferma della sua bravura Giuseppe spicca un balzo, si aggrappa a un enorme lampadario che pende dalla navata centrale, si dondola,


 

fa un salto mortale e vola verso l'altro lampadario, si lascia, fa un triplo salto mortale carpiato e arriva in piedi davanti al confessionale.

In fondo alla Chiesa, tre vecchiette sono raccolte in preghiera

 

 

e a questa scena, una fa all'altra: "Guarda che penitenze assegna questo nuovo Parroco! È meglio che andiamo a confessarci nella parrocchia vicina!".

Ah, ah, splendida serata..

 

 
 
 

Il bravo vecchio libro..

Post n°7663 pubblicato il 31 Agosto 2016 da nina.monamour

Siamo alle prese con la tanto agognata estate...

Il mare, finalmente!! 

 E la mia curiosità è tornata a riaccendersi sui libri che trovo sotto gli ombrelloni.

Ho notato diverse persone con e-book in mano, più di quanto non avessi notato in passato, segno del nuovo che avanza.

 


Ma il bravo, vecchio libro ancora regge la concorrenza, ne ho visti parecchi anche se non sono riuscita a catturare molte immagini, per ora.

Prima o poi qualcuno penserà che sono una maniaca, con quella fotocamera in mano, spero tanto di non disturbare, a me non interessano le persone ma le loro letture!
Che la caccia abbia inizio!

 

E tu che libro porti al mare?

 

Il diario segreto delle Tea Sister 2 - Tea Stilton


E tu che libro porti al mare?


Ogni angelo è tremendo - Susanna Tamaro


Buona giornata e buon lavoro

 

 
 
 

Il tempo lenirà il dolore?

Post n°7661 pubblicato il 30 Agosto 2016 da nina.monamour

 

 

Bisogna circondarsi di persone che provino sempre a regalarti un sorriso…





 

Ci sono tante forme di coraggio in questo mondo. A volte essere coraggiosi significa dare la vita per qualcosa di più grande di te, o per un’altra persona.

A volte significa rinunciare a tutto quello che conosci, a tutte le persone che ami per un bene più grande.
Ma questa volta non è così.

A volte non si tratta che di sopportare il dolore a denti stretti e sforzarsi, giorno dopo giorno, di costruire un lento cammino verso una vita migliore.
Questo è il tipo di coraggio di cui si ha bisogno adesso.

 

 

Ho sempre trovato che le persone più belle, veramente belle dentro e fuori, sono quelle che sono tranquillamente inconsapevoli del loro effetto

 

 

La generosità è un dono che appartiene all'anima.

Non dipende da ciò che hai ma da ciò che sei 

 

 

Se pensi che la vita ti abbia chiuso tutte le porte in faccia,
tu ricordati che ci sono le finestre.

 

 

Di fronte a queste tragedie non c'è scusa che tenga, a costo di radere al suolo mezza Italia, si trovano mezzi per stare
nella NATO, aerei F35, missioni militari ecc...ecc.. contro un nemico inesistente?
Sanzioni che ci fanno solo danno e per questioni che non ci riguardano?
Stipendi favolosi a Politici che non risolvono nulla a cominciare dall'evasione fiscale, dalla corruzione, dalla mafia che ci tormenta ed assorbe energie da cent'anni?

E parole, parole.."garantiremo la ricostruzione...sforzo
collettivo"

Storie terribili, come non essere vicini ai sopravvisuti che hanno perso affetti e casa, speriamo che il nostro governo faccia di tutto ed al più presto per far tornare alla normalità questa povera gente anche se le cicatrici rimarrano indelebili nella mente di chi è sopravvissuto. Forza gente e forza Italia dimostriamo che dopo ogni disastro sappiamo risollevarci.

 

 

Penso tanto a quel bambino di 11 anni, non si sa neanche il nome, non lo dicono.

Una preghiera per tutti i bambini morti per mano di quell'assassino imprevedibile e sgradito chiamato .. Terremoto (una parola che mi fa venire la pelle d'oca).

 

 

Che Dio, con infinito amore, li accolga tra le sue braccia..

 
 
 

Aspettando cosa?!

Post n°7660 pubblicato il 29 Agosto 2016 da nina.monamour

 

 

Apprezziamo molto di più le cose quando le perdiamo perchè non siamo abituati a vivere l'oggi.
Non sappiamo apprezzare ogni singolo momento della vita e diamo tutto per scontato
Il brindisi natalizio, lo scambio dei regali, l'abbraccio, il bacio, la carezza, la risata genuina, l'amore.

Tutte cose scontate alle quali non diamo più la giusta importanza
Ci hanno insegnato che dobbiamo guardare avanti, verso il futuro per costruire il nostro domani
E così per costruire il nostro domani ci perdiamo quello che stiamo vivendo o che potremmo vivere oggi.

Poi, pensiamo ai tempi belli trascorsi, ne sentiamo la nostalgia, ma ormai è un ricordo, è ciò che appartiene al passato
Dovremmo cambiare, dovremmo vivere il nostro tempo smettendo di aspettare sempre qualcosa che deve venire domani.

Aspettiamo la pensione, aspettiamo lo stipendio, aspettiamo l'Estate,



aspettiamo che qualcosa cambi, aspettiamo un nuovo lavoro.

Aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo e non ci accorgiamo che per aspettare, non viviamo ciò che già abbiamo.




Meditiamo gente, meditiamo..

Buon inizio di settimana

 
 
 

Ormoni femminili..

Post n°7659 pubblicato il 28 Agosto 2016 da nina.monamour

Quanti uomini si sono chiesti perché i piedi e le mani di noi donne sono sempre più freddi dei loro? Moltissimi, tutti quelli che almeno una volta hanno provato le estremità gelate della loro dolce metà in parti del corpo calde e delicate.

 

 

Uno studio dell’Università di Portsmouth ha tentato di rispondere a questa domanda.

A livello prettamente fisico, quello di raffreddare mani e piedi è un processo che l’organismo mette in atto per proteggere gli organi vitali dal freddo. La curiosità degli scienziati era di capire perché alle donne ciò accada spesso anche in situazioni di temperatura ritenute “normali”.

A quanto è emerso, sembrerebbe che ancora una volta, i colpevoli siano da ricercare in ambito ormonale ed in particolare sull’influenza che gli ormoni femminili hanno nei confronti dei termo-recettori del corpo. Su questo il ricercatore inglese che ha coordinato la ricerca pubblicata su The Lancet, sembra non avere nessun dubbio.

E’ colpa di questi recettori grandi nemmeno un millimetro che sono posti sotto la superficie dell’epidermide ad essere i veri responsabili del cambiamento di temperatura delle estremità femminili. Essi lavorano sull’afflusso di sangue che giunge ai capillari, regolando in poche parole la vasocostrizione.

 



Se la temperatura scende, come già anticipato, il flusso periferico diminuisce, favorendo maggiore afflusso di sangue agli organi vitali. Tanto per essere chiari. Se vi chiedete perché anche il naso diventi freddo con l’abbassamento di temperatura, la spiegazione è la stessa. Commenta il ricercatore..

"Sono le mani, il viso e i piedi che tendono ad essere più e questo in parte è perché sono più esposti, ma è anche perché il corpo sacrificherà queste estremità per mantenere caldi gli organi interni. Il flusso di sangue nella pelle si riduce prima e più intensamente rispetto agli uomini e poi alle donne ci vuole più tempo per riscaldarsi".

E Voi?

 



 
 
 

Incanto tra mare e terra..

Post n°7658 pubblicato il 27 Agosto 2016 da nina.monamour

 

 


Ci si ritrova sulla Costiera Amalfitana, quasi ogni angolo di questa imponente scogliera che da Sorrento arriva a Salerno è uno scorcio stupefacente, che dice insieme la potenza della natura e la pervicacia dell'uomo, la furia degli elementi e l'arte sottile della resilenza, passeggiando per i piccoli centri è piu' facile sentirsi trasportati sulle orme di Goethe, Wagner o Virginia Woolf piuttosto che pensare a mettersi in costume.

Da Positano a Maiori e Minori, da Amalfi a Ravello a Furore, la costiera, "la Divina", ha un fascino innegabile, sempre vivo, scorci paradisiaci, piccoli gioielli abbarbicati alle pendici dei monti Lattari e a picco sul mare, prodotti di eccellenza ottenuti grazie alla forza di volontà di chi, queste terre, le vive e le ama profondamente; la natura e l'uomo, l'arte e la bellezza, la luce e l'intensità dei luoghi, quì tutto colpisce.

Sono stata a Ravello,




con le sue antiche architetture arabeggianti, l'atmosfera rilassante, i panorami che incantano mente si passeggia o ci si delizia dal noto belvedere di Villa Cimbrone, dove Lawrence scrisse le pagine piu' significative di "L'amante di Lady Chatterley", e ad accompagnare tanta bellezza, ho assistito anche ad un concerto "il Ravello Festival" che ogni anno d'Estate,


 

è uno degli eventi musicali piu' antichi e rinomati d'Italia, ove non è mancato l'omaggio al grande Shakespeare per i 400anni della scomparsa.

Poi alla volta di Minori, un tempo arsenale della Repubblica di Amalfi, che affaccia sulla spiaggia, con alle spalle vigneti e agrumeti, e i resti di una Villa romana.



E' un incantevole paesino famoso per il suo splendido mare, l’ottimo cibo le ha fatto guadagnare l’appellativo di "Città del gusto", i giardini di limoni, la Basilica di Santa Trofimena e la Villa Marittima Archeologica Romana risalente al I secolo d.C. Minori è una ridente località balneare che abbina al fascino del paesaggio e del mare un'offerta culturale importante.

Una bella vacanza..

 

 

 
 
 

Poetessa ribelle..

Post n°7657 pubblicato il 26 Agosto 2016 da nina.monamour






Nessuno può immaginare quel che dico quando me ne sto in silenzio,
chi vedo quando chiudo gli occhi, come vengo sospinta quando vengo sospinta,
cosa cerco quando lascio libere le mani.
Nessuno, nessuno sa quando ho fame quando parto, quando cammino e quando mi perdo, e nessuno sa che per me andare è ritornare e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera e la mia forza è una maschera, e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere e io glielo lascio credere e io avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro, con loro e senza loro sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della mia prigione è la loro lingua ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà e io glielo lascio credere.


(Una poesia scritta da Joumana Haddad, scrittrice, poetessa, giornalista libanese)



Responsabile delle pagine culturali del quotidiano libanese An Nahar, amministratrice del premio letterario arabo Booker, membro del comitato del libro e della cultura presso il Ministero competente, autrice di libri e poesie, Joumana Haddad è anche la fondatrice e editor in chief di Jasad, una rivista trimestrale in arabo fondata anni fa specializzata nelle arti e nella letteratura del corpo.






Jomana è il prodotto di un paese arabo particolare dove una donna in minigonna e una con il velo si rispettano e non tentano di influenzare i rispettivi stili di vita. Anche in un mondo liberale come il Libano però, la libertà ha frutti ancora acerbi. Joumana concede che nel suo paese non è considerata una poetessa normale. Ovvio, le piace provocare (in modo sano e mai gratuito), affrontare temi tabù come quelli che approfondiscono il rapporto col corpo, il desiderio, l'amore, l'erotismo.

La penna di Joumana esprime una sensualità che non scade nella volgarità e una femminilità che non lascia spazio al femminismo. Pur affrontando temi "profani", il sacro è trattato con rispetto. Non è una femminista, non è una funambola sul filo dell'arte, sa che cadrà, ma sa che si risolleverà. Una persona che si arrende al proprio destino è una persona che ferisce. Lei vuole realizzare i suoi sogni ed è cresciuta in una famiglia tradizionale; sua mamma diceva che era nata "stufata."

E' stufa di tante cose però reagisce, è curiosa, ha voglia di libertà, sopratutto crede nei valori umanistici del mondo arabo ed è persuasa che la libertà sia un valore intrinseco alla sua cultura. Secondo il suo paradigma la libertà è il frutto di un processo di emancipazione culturale.

"La libertà la si acquista prima nella testa, poi nell'espressione e poi nelle azioni.
La letteratura non politically correct aiuta ad essere liberi"





 
 
 

Foto d'epoca..

Post n°7656 pubblicato il 25 Agosto 2016 da nina.monamour

 

Maschera antigas

 

 

Come non sorprendersi di fronte ad una foto in cui una neo-mamma indossa una maschera antigas e trasporta uno strano affare simile in qualche modo ad un tosaerba, ma celando al suo interno semplicemente il suo neonato, dando vita ad un vero e proprio kit che protegga da gas velenosi e nocivi (ma in modo particolarmente esagerato!).


Statua della libertà




Come non rimanere a bocca aperta guardando una splendida foto d'epoca che immortala una donna accarezzare il viso di marmo di quello che poi diventerà il vero e proprio volto simbolo della città di New York, quella donna nella foto è intenta a toccare infatti la faccia che verrà posizionata sul corpo della Statua della Libertà, monumento tra i più famosi al mondo.

 

Elvis Presley

 


Lo abbiamo visto spesso con il suo classico abito bianco ornato di frange e con un ciuffo capace di sfidare tutte le più naturali leggi della fisica e a prova di forza di gravità, eppure quel cantante immortale che è Elvis Presley ha avuto un passato comune, prestando come tutti il servizio militare, la foto mostra il divo della musica con la sua divisa ufficiale.


Pet Therapy



La pet therapy è una possibilità sempre più utilizzata nella medicina più avveniristica per offrire sostegno morale e psicologico ai pazienti, ma se si pensa che l'utilizzo di animali per curare i pazienti sia un'idea innovativa, ci si sorprenderà di fronte alla foto di una bambina a cui vengono mostrate delle giulive paperelle per migliorare le sue condizioni di salute.


fonte web

 
 
 

Una grande verità..

Post n°7655 pubblicato il 23 Agosto 2016 da nina.monamour

Cenerrentola, scena del ballo, allo scoccare della mezzanotte lei fugge perdendo la scarpina.

 

 

Il Principe la segue, raccoglie la scarpina e..voilà, ormai ha un solo scopo nella vita, ritrovare l'unica ragazza che è scappata via da lui!

 


Sorridete?

Quì è nascosta una grande verità, "in amor vince chi fugge" si dice, ed è proprio così. Ogni qual volta ci viene sottratto qualcosa che ci piace molto o comunque ci interessa abbastanza, ne siamo automaticamente attratti senza riserve. Pensate banalmente a che cosa succede se ci viene vietato di mangiare uno dei nostri cibi preferiti.

Ecco, può addirittura capitare di svegliarsi di notte con una gran voglia di gustarlo, non è così? Perchè una cosa che dà piacere produce in noi una sorta di assuefazione e poi quando ci viene negata, ecco che quella mancanza crea un vuoto, un'astinenza mentale, ma anche fisica, molto difficile da a tenere a bada.

Quindi tutto dipende dal ruolo in cui si gioca, cioè se siamo "inseguiti" o "inseguitori", in genere chi scappa lo fa o per disinteresse o per paura di una situazione che sta diventando troppo coinvolgente. La cosa è molto comune fra gli uomini che rifuggono le relazioni stabili e che, quando si profila questo rischio, svaniscono e si negano. E quì entra in scena l'inseguitore, ovvero l'altra persona, che non capisce come mai passione ed entusiasmo, che fino al giorno prima erano al top, possano essere svaniti così in un batter di ciglia.

Lei non trova una spiegazione, non si dà pace, e comincia a tallonare l'oggetto del proprio amore, e piu' lei insegue, lui fugge; questa è davvero una situazione tipica e ricorrente per la quale c'è un'unica soluzione, lei dovrebbe placarsi, fare un passo indietro e mettersi in attesa. Lo so, é dura, ma questo è l'unico modo per arrivare al dunque! Se lui davvero non è interessato la sua scomparsa sarà definitiva.

 


In questo caso l'inseguitrice dovrà davvero rassegnarsi e, prima lo farà, prima riuscirà a metterci una bella croce sopra, prima avrà testa e cuore liberi in vista di altri incontri. Al contrario, se lui ha un certo interesse per l'inseguitrice, ma l'idea di una relazione seria con lei lo ha gettato nel panico, può essere che il non vederla piu' all'orizzonte provochi in lui quello stesso "effetto assenza" di cui parlavo sopra. A questo punto le parti si invertono e tutto si rimette in gioco.

Perciò cari amici, o meglio care amiche, se dopo aver letto fin quì avete capito di essere delle inseguitrici, per favore datemi fiducia e provate ad invertire la rotta, e come ho appena scritto, comunque ne uscirete vittoriose.

Ah, dimenticavo, normalmente, nonostante l'emancipazione femminile, accade piu' frequentemente che siano gli uomini a fuggire e le donne ad inseguire;

 

 

la regola, naturalmente, ha le sue eccezioni e, quando succede, il gioco si fa durissimo perché, ammettiamolo, in certe situazioni noi donne sappiamo essere piuttosto perfide!!

 


Buona giornata

 

 
 
 

Fresca e golosa..

Post n°7654 pubblicato il 21 Agosto 2016 da nina.monamour

 



Caldo, caldo e caldo e l'unico sogno è quello di trovare un pò di ristoro, qualche miracolosa ricetta per rinfrescarci.




Per quella di oggi niente di magico, ma solo un'anguria e tanta, tanta frutta, per una idea che se non vi trasporterà ai Caraibi, quanto meno vi regalerà per qualche minuto un'oasi di esotismo e tanto fresco piacere al palato.

Vediamo cosa ci serve.

Della polpa di Ananas, 100 gr. di mirtilli, 100 gr. di lamponi, 100 gr. di limone a fette, 100 gr. arance a fette, 2 pesche medie, 250 gr. di fragole, polpa di un Melone (250 grammi circa), Anguria grande



Preparazione

Come dicevamo innanzitutto una bella e grossa anguria. Stanchi di mangiarla sempre a fette, questa volta potrete farlo in un altro modo e con una fresca sorpresa interna.
Prendete il cocomero e, facendo attenzione, scavatene l'interno, per poi riempirla con tutta la frutta indicata negli ingredienti o aggiungendovi qullo che preferite.

Una volta fatto questo, prendendo un semplice mixer, per frullare il succo di arance, limone, lo zucchero e il vino moscato, prima di versare il tutto nell’anguria.



A questo punto, mettetela in frigo per almeno un paio di ore, prima di gustarla in famiglia o con gli amici, sorprendendoli certamente.


 

Sto per tornare..


 

 

 
 
 

E' giunta l'ora ..

Post n°7653 pubblicato il 14 Agosto 2016 da nina.monamour

 

 

Questo blog osserva un doveroso periodo di ferie.

 

 

La vita è come una macchina fotografica,
devi solo mettere a fuoco ciò che è davvero importante,
catturare i momenti belli,
estrarre dal negativo un insegnamento vero,
e se le cose non vengono al meglio,
riprovare una volta ancora.




Non si torna mai uguali dopo un viaggio.

Ma la verità è che si cambia ancor prima di partire. 

 


Anche domani arriverà Ferragosto, uno dei giorni festivi più attesi dell'intera stagione estiva. Simbolo della vacanza e della spensieratezza, quella di Ferragosto è una ricorrenza molto amata da noi italiani.


 Finalmente in vacanza

Divertitevi, divertiamoci, un abbraccio

 

 

A presto..

 
 
 

Il nostro cervello..

Post n°7652 pubblicato il 13 Agosto 2016 da nina.monamour

 

 

Uno studio sostiene che le persone che preferiscono stare da sole vedono il mondo in modo diverso e hanno un potere di decisione o di analisi diverso da quello degli altri. D’altra parte, però, le persone solitarie mostrano un'attività inferiore nella zona del cervello relazionata al sistema delle ricompense. Non si sa ancora cosa accade prima, se l’isolamento oppure i cambiamenti nell’attivazione.

Una persona solitaria può esserlo per decisione propria o per colpa degli altri. Ciò significa che una persona può essere più felice se trascorre la maggior parte del suo tempo lontano dalla compagnia degli altri o magari non trova qualcuno con cui condividere le proprie giornate, anche se non vuole necessariamente stare da sola. In entrambi i casi, il cervello di una persona solitaria gioca un ruolo molto importante.

Stando ad una relazione del Journal of Cognitive Neuroscience, la regione del cervello conosciuta come "corpo striato" è meno attiva nelle persone solitarie; questa zona è associata a certe ricompense quotidiane, come per esempio i soldi o il cibo.

Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno riunito 23 studentesse universitarie a cui sono state poste delle domande volte a determinare quanto pensassero di essere socialmente isolate, in che misura fossero persone solitarie e quanto desiderassero e trovassero piacevole il contatto sociale.

Dopodiché, hanno esaminato il loro cervello mentre osservavano alcune fotografie di persone felici. In questo modo, hanno scoperto che nelle studentesse con una vita sociale poco intensa "l’area della ricompensa” si illuminava di meno, il che indicava una minore attività.

Poiché il numero dei partecipanti allo studio non era elevato e anche molto ristretto in quanto a varietà di parametri, come età, professione o sesso, gli autori della ricerca hanno specificato che è necessario interpretare i risultati con attenzione e prendendo in considerazione possibili errori.

I ricercatori che si sono occupati dell’esperimento hanno formulato la seguente ipotesi, nelle persone solitarie, poiché dipendono meno dalla società, le ricompense relazionate a questi contesti non risvegliano un grande entusiasmo

Una delle situazioni che devono affrontare le persone solitarie è ritrovarsi nel bel mezzo di una riunione, di una festa o di un evento che comporta la vicinanza con altre persone. In questi momenti, certe aree del cervello ricevono un flusso sanguigno maggiore e la persona prova una specie di sovraeccitazione. Questo potrebbe essere uno dei motivi per i quali le persone timide non apprezzano la socializzazione.

Nonostante ciò, ci sono anche notizie positive, gli studi suggeriscono, infatti, che il cervello di una persona introversa è in grado di adattarsi a diverse esperienze grazie alla sua maggiore sensibilità. Per questo motivo, per esempio, sono in grado di rispondere più in fretta nei momenti in cui c’è una grande richiesta sociale, come in certi stati di emergenza.


Donna che dipinge

 

Infine, bisogna sottolineare che le persone timide sono in grado di percepire sottigliezze o dettagli che gli altri ignorano. Per questo motivo, molto spesso sono ottimi scrittori, pittori o testimoni, poiché il loro cervello li predispone a tutto ciò. La genialità, infatti, oltre ad aver bisogno di un po’ di pazzia, è anche collegata alla solitudine

Fonte web


 
 
 

A breve

Post n°7651 pubblicato il 12 Agosto 2016 da nina.monamour

 

 

Ogni individuo ha diritto al riposo e allo svago,

comprendendo in ciò una ragionevole limitazione

delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Art. 24, 1948)

 


 

 
 
 

Telecom Italia..

Post n°7650 pubblicato il 11 Agosto 2016 da nina.monamour

Chiamata dalla Telecom

Pronto? Buongiorno, è lei il titolare della linea?

Si, sono io.

Mi può dire il suo nome per favore?

 

Giuseppe Rossi.

Signor Giuseppe Rossi, la chiamo dalla Telecom per offrirle in promozione l'istallazione di una nuova linea addizionale per la sua casa con la quale lei avrà diritto a.....

 

Mi scusi se la interrompo Signorina, ma chi è esattamente Lei?

 

Il mio nome è Silvia Bianchi della Telecom e la sto chiamando..



Silvia mi perdoni, però per nostra sicurezza avrei bisogno di controllare alcuni dati prima di continuare. Le dispiace?
No, nessun problema Signore!
Da quale numero mi chiama? Nel display del mio telefono compare "NUMERO PRIVATO"
Il mio interno è il 1004
Per quale ufficio Telecom lavora?
"Telemarketing attivo"
Mi potrebbe dare il suo numero di matricola come lavoratrice della Telecom?
Signore, mi perdoni, non credo che tutte queste informazioni siano necessarie!
Allora con tanto dispiacere dovrò mettere giù, non ho la certezza di parlare con una operatrice Telecom.
Però io le posso garantire che faccio parte della Telecom..
Vede Silvia, ogni volta che io chiamo la Telecom devo dare una infinità di mie informazioni ad una legione di impiegati prima di poter fare qualsiasi reclamo.
Sta bene, Signore, il mio numero di matricola è 54776895
Un momento mentre lo verifico, non stacchi Silvia. (DUE MINUTI)
Un momento prego, tutti i componenti in casa sono attualmente impegnati. (CINQUE MINUTI)
Signore?
Un momento per favore..
Però! Pronto? Signor..
(nessuno le presta attenzione??)
Si Silvia, mi scusi per l'attesa, i nostri sistemi sono un pò lenti oggi. Qual'era il motivo della sua chiamata?
La chiamo dalla telecom, stiamo chiamando per offrirle la promozione "linea attiva" con la quale ha diritto ad avere una ulteriore linea addizionale a costi molto vantaggiosi, le interessa Signor Giuseppe Rossi?
Silvia, desidero parlarne con mia moglie che è la responsabile della sezione acquisti prodotti tecnici della casa. Per favore non metta giù.
(Giuseppe Rossi posiziona la cornetta davanti ad un lettore digitale e mette il cd di Gigi D'alessio ed Anna Tatangelo)

 

Dopo DUE MINUTI la moglie prende la cornetta
Perdoni l'attesa, potrebbe dirmi il suo numero di telefono che sul display compare "privato"?
...1004...
Grazie, con chi sto parlando?
Silvia....
Silvia chi?
Silvia Bianchi (con una certa irritazione nel tono della voce)
Qual'è il suo numero di matricola quale dipendente telecom?
54776895 (sempre più irritata)
Grazie per l'informazione Silvia, in che cosa posso esserle utile?
La chiamo dalla telecom, stiamo chiamando per offrirle la promozione "linea attiva" con la quale ha diritto ad avere una ulteriore linea addizionale a costi molto vantaggiosi, sarebbe interessata?
Desidero introdurre questa sua domanda nel programma "nuovi acquisti" e tra qualche giorno saremo noi a prendere contatto con lei.
Può annotare il numero di accettazione al programma per favore? Pronto? Pronto?
TU..TU..TU..TU..TU
Fatela leggere ai vostri amici e parenti che lavorano in uffici pubblici, poste, assicurazioni, banche!

La vendetta è dolce, ah, ah,ah, ah..

 

 

Buona giornata

 
 
 

Gli ideali cavallereschi...

Post n°7649 pubblicato il 09 Agosto 2016 da nina.monamour

Vi assicuro che il cavaliere impaurito del titolo non è un modello da disprezzare, è un modello da imitare; ma procediamo con ordine.



Rinascimento, siamo nel pieno del Cinquecento, nasce un mito, quello del cavaliere senza macchia e senza paura, peccato che la cavalleria medievale sia scomparsa da circa due secoli. Cosa significa? Significa che quando si crea questo mito siamo in un’epoca in cui gli ideali cavallereschi veri e propri ormai sono scomparsi, in cui alla concretezza della cavalleria medievale viene sostituita una visione del mondo individualista e assolutamente irreale.

Siamo nell'epoca in cui Erasmo da Rotterdam sfrutta le sue conoscenze romane per esaltare se stesso attraverso la pubblicazione dell’editio princeps della Bibbia, peccato che per farlo faccia bloccare ogni altra pubblicazione, fra cui edizioni di valore, per darci coscientemente una pessima versione della Bibbia. Siamo insomma in un’epoca dove l’individualismo si risveglia prepotentemente, l’epoca in cui tramontano gli eroi.

Nel Medioevo infatti, dove la cavalleria si praticava davvero, e fino al Duecento la si praticava per merito e non per nascita (il figlio di un cavaliere che non praticasse la cavalleria entro il trentesimo anno di età veniva considerato a tutti gli effetti come un rustico e chiunque fosse ritenuto degno poteva venir elevato al rango di cavaliere dalle autorità cittadine indipendentemente dalle sue origini), la questione del "senza macchia e senza paura" sarebbe sembrata un’assurdità.

Si parla così di un padre che rimproverò duramente il figlio per il proprio proposito di non ritirarsi mai in battaglia, consigliandogli di non rispettarlo, e della successiva morte del figlio alla sua prima battaglia. Oppure di Galvano (ritenuto il migliore dei cavalieri) in cui traspare chiaramente la paura della morte. Si parla insomma di persone reali (per quanto leggendarie), che veramente hanno combattuto, non di finzioni letterarie prive di significato.



La loro grandezza, il loro eroismo, era nella loro umanità. L’eroe infatti non è colui che si crede invincibile, che è incosciente al punto da non temere nulla, che si auto-rappresenta come perfetto. L’eroe è colui che conosce i suoi lati oscuri, li accetta e combatte. Quando sapremo di essere persone imperfette, quando conosceremo i nostri limiti, quando ci saremo figurati la difficoltà delle nostre azioni, allora saremo uomini, quando poi sapremo anche dominare la maggior parte delle nostre azioni, allora, saremo eroi.

L’ignoranza è per i folli, l’eroe medievale doveva ben guardarsi dall'essere un semplice ammazza-nemici forte e violento, in ciò non c’era onore. I cavalieri dovevano rispettarsi e ridurre al minimo lo scorrere del sangue. Guglielmo di Malmesbury racconta che il duca Guglielmo cacciò per sempre dalla cavalleria un uomo che aveva mutilato il cadavere del re Harold durante la battaglia di Hastings; mutilazione di cadavere nemico, per la nostra epoca, roba da medaglia.



Ostinarsi a vedere tutte le cose della vita solo in tonalità di bianco o di nero è la prerogativa di molte persone; ma che possiamo farci? Anche questo fa parte del libero arbitrio ed è giusto così.

Per essere eroi nel lavoro come nella vita privata bisogna imparare a sporcarsi le mani, nel senso di lavorare duro non di commettere atti illeciti eh! 

Tu di che gruppo di persone fai parte? Sei in grado di affrontare la vita tutti i giorni del mese a testa alta e senza timori?

Ostinarsi a vedere tutte le cose della vita solo in tonalità di bianco o di nero è la prerogativa di molte persone; ma che possiamo farci? Anche questo fa parte del libero arbitrio ed è giusto così.

Per essere eroi nel lavoro come nella vita privata bisogna imparare a sporcarsi le mani, nel senso di lavorare duro non di commettere atti illeciti eh! 
Tu di che gruppo di persone fai parte? Sei in grado di affrontare la vita tutti i giorni del mese a testa alta e senza timori?
I cavalieri senza macchia esistono solo nelle favole.



 
 
 

Il gel a base di silicone..

Post n°7648 pubblicato il 08 Agosto 2016 da nina.monamour

E' di alcune settimane fa la notizia che un team di Ingegneri Biomedici del famoso Massachusetts Institute di Boston, dopo anni di duro lavoro, è riuscito a creare una sorta di pelle artificiale che, per così dire, "si indossa".

Si tratta in realtà di un gel a base di silicone che, una volta applicato sul viso, crea una pellicola trasparente e...magia! In pochi istanti via macchie e cicatrici ma anche rughe, borse e occhiaie.
La sperimentazione sulle persone è già iniziata e questa pelle elastica, flessibile e trasparente si sta rivelando una panacea per seri problemi della pelle come ustioni, acne, psoriasi, e le virtu' non finiscono quì! Questa pelle di plastica protegge dai raggi UVA, frena la disidratazione e idrata molto piu' a fondo e quindi potrebbe essere usata, per esempio, anche per far arrivare piu' in profondità i farmaci necessari a curare i problemi cutanei.





Signori, o meglio Signore, dite la verità, non credete ai vostri occhi, vero?!
Però...c'è un però, perché al momento, l'effetto di questa pellicola dura solo 24 ore!
Per cui se una volesse mettersi in tiro per una serata importante dovrebbe fare bene i calcoli per evitare che, allo scoccare della mezzanotte, l'incantesimo finisca e il Principe,
al posto di una bella scarpetta di cristallo, trovi qua e là dei brandelli di similpelle stile muta di lucertola.





Certo, la scienza sta progredendo a velocità supersonica e quando anche questa scoperta sarà diventata una normalità quotidiana forse questo gel lo potremo acquistare al supermercato e ci sarà tanta gente in giro con una faccia da ventenne su un corpo piu' maturo.
Insomma, nel futuro che cosa diventeremo? Involucri perfetti su corpi che invecchiano oppure un assemblaggio di pezzi che una volta deteriorati si possono cambiare?
Al momento, se penso a queste due possibilità, non so se gioire o no.






E poi mi chiedo, ma qualcuno si preoccupa di fare presente quanto sia importante stare bene con se stessi, accettarsi come si è e, senza trucco e senza inganno?
Buon inizio di settimana..

 
 
 

Mai arrendersi..

Post n°7647 pubblicato il 07 Agosto 2016 da nina.monamour

 

A volte la vita ti presenta delle salite lungo il cammino,

che ti viene voglia di sederti ancora prima di iniziare a combattere.

 


Io non mi arrendo...

Ogni tanto mi siedo, ma non mi arrendo!

Buona Domenica

 
 
 

Quando la vita era a misura d'uomo..

Post n°7646 pubblicato il 06 Agosto 2016 da nina.monamour

 

 

Cinquant'anni fa si sentiva la gente cantare.
Cantava il falegname, il contadino, l’operaio, quello che va in bicicletta, il panettiere.
Oggi hanno smesso.
La gente non canta e non racconta più.

Buon Sabato

 
 
 

Non concediamo appelli agli ex..

Post n°7645 pubblicato il 05 Agosto 2016 da nina.monamour

Non so perché ma ieri notte ho sognato Sara, vi starete chiedendo chi è, parlo di Sara Di Pietrantonio, uccisa dall'ex fidanzato e il suo sorriso ricorda a tutte le donne che bisogna trovare il coraggio di chiudere una relazione senza inutili, pericolosi chiarimenti e che un bravo "ragazzo" maniaco del controllo, geloso e invadente non è mai un tipo raccomandabile.

Sara, 22anni, capelli lunghi e biondi, dolce, sorridente, luminosa, ottimista e piena di vita, faccia da cerbiatto, la figlia ideale; l'Università di Economia scelta dopo il tentativo fallito in Medicina, perchè bisogna andare avanti, sempre, e se una porta si chiude non vuol dire che non ce ne siano altre da aprire.

 

 

Quel Sabato sera aveva inviato un sms alla madre scrivendo che stava per rientrare a casa, ma a casa non è mai arrivata; è stata aggredita, tramortita, strangolata e bruciata viva, non piu' cosciente, quando le fiamme le avvolgevano i capelli e i vestiti, ma viva. A infliggerle questa morte orrenda è stato l'ex fidanzato, una Guardia Giurata, il "bravo ragazzo" conosciuto due anni prima quando entrambi facevano gli animatori in spiaggia.

La mamma di Sara lo adorava, dormiva a casa loro, si era affezionata, lo conoscevano tutti in famiglia; lo aveva visto anche la sera in cui, senza saperlo, ha salutato sua figlia per sempre, era andato da loro per parlare con Sara, per dirle quelle cose che gli sembrava di non aver detto prima, come se potesse farle cambiare idea, farle capire adesso qualcosa che non aveva compreso prima, avere l'ultima parola con la speranza che non fosse l'ultima, e Sara, anche se ormai usciva con un altro, non gli aveva voluto negare questo incontro, in fin dei conti era stato il suo Vincenzo, era a casa sua e non c'era niente da temere.

Quello che è successo poche ore dopo l'abbiamo letto con orrore su tutti i giornali,

 

 

Vincenzo da tempo spiava Sara con una app sul telefonino, ne segue gli spostamenti anche quella sera e capisce che sta tornando a casa. L'aspetta dove lei passerà sicuramente e sperona la sua auto. Getta l'alcol che aveva comprato dentro l'abitacolo e poi sul corpo della giovane, lei scappa terrorizzata, lui la raggiuge, completa il lavoro e se ne va. Il giorno dopo crolla confessando che voleva solo spaventarla, non voleva ucciderla.

Nessuna spiegazione potrà spiegare, nessuna scusa potrà far perdonare, Sara era un fiore e quel fiore è stato calpestato e buciato, non c'è altro modo per raccontarlo; l'apparente "normalità" del fidanato, il "bravo ragazzo" che però si è scoperto chiamava Sara ogni dieci minuti per controllarla, conferma solo una cosa, quando una storia finisce, bisogna avere la forza di chiuderla per sempre, senza asoltare le suppliche per l'ennesimo, inutile, chiarimento, si corre un rischio troppo grosso.

 

 

E la povera Sara lo ha pagato carissimo, il prezzo piu' alto!!

 
 
 

Il senso dell'humour...

Post n°7644 pubblicato il 04 Agosto 2016 da nina.monamour


E' molto salutare saper ridere anche di se stessi
Giacomo, un tranquillo impiegato di una piccola città, amava raccogliere barzellette, seguire spettacoli comici, scambiare battute con i suoi amici. Si riteneva anche un "credente". Per un periodo, però, fu bloccato da alcuni dubbi, non riusciva a conciliare l'humour con le sue convinzioni religiose. Pensava che l'Onnipotente non fosse contento di chi scherza spesso e tende più a ridere che a piangere.

Decise di recarsi dal saggio Elia e cominciò ad esporgli il suo problema, ponendogli diverse questioni, tra le quali anche il fatto che i testi sacri delle religioni non riportano battute od episodi scherzosi.

Il saggio lo fissò con un sorriso. Poi gli chiese:
- Dio ci vuole contenti o scontenti?
Giacomo si meravigliò della domanda così ovvia e rispose:
- Certo che contenti! -
- L'allegria può essere espressa in tanti modi. L'importante che provenga dalla gioia interiore! - Dichiarò Elia. Poi aggiunse:
- La gioia interiore è un vizio o una virtù?
- Chiaro che è una virtù! - rispose con autosufficienza Giacomo.
- Da chi provengono tutte le virtù? - Domandò il saggio.
- Da Dio, naturalmente! - Esclamò Giacomo
- Convieni che tutto ciò che esiste proviene dal medesimo Creatore? - Gli chiese Elia.
- Certo! - interloquì Giacomo, pensando alla banalità delle osservazioni del maestro, il quale era ritenuto tra i più saggi della terra.

Il saggio Elia gli disse:
- Ora recati in città, non essere sbadato o superficiale, ma osserva attentamente ogni volto che incroci. Molto attentamente!
Giacomo fece come gli era stato raccomandato e dopo un pò, illuminato, ritornò dal saggio esclamando:
- Hai ragione, ho osservato attentamente numerosi volti e mi son reso conto che il Creatore ha veramente il senso dell'humour!



 

Buona giornata e buon lavoro.

 

 
 
 

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