Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Gennaio 2017

Pene meno severe per la violenza domestica?

Post n°7844 pubblicato il 31 Gennaio 2017 da nina.monamour


russia


Un disegno di legge passato alla camera bassa e che ha sollevato polemiche riscrive le pene per gli assalti che non minacciano la salute.

La Duma, la Camera bassa del Parlamento in Russia, ha appena votato, con 380 rappresentanti a favore, in terza e definitiva lettura un provvedimento di legge che rende la violenza domestica un illecito amministrativo e non più un reato penale in determinate circostanze. Si va dal carattere episodico del fatto, vale a dire una prima trasgressione, al tipo di danno inferto, quindi attacchi che, pur causando dolore fisico, non arrecano un sostanziale danno corporale o alla salute di chi li subisce e che si risolvono nell’afflizione intenzionale di un danno fisico doloroso. Il provvedimento deve passare dalla Camera alta e dall’approvazione del Cremlino.

Le minacce alla salute della persona e le recidive continuano a ricadere nell’ambito dei reati penali; al primo caso di assalto fisico, si può essere puniti con un arresto fino a 15 giorni o con 120 o più ore di servizi socialmente utile o, con una multa. Viene quindi emendato l’articolo 116 del Codice penale della Federazione russa, nella parte relativa ai reati per aggressione, con una legge che, in ambito familiare, interessa tanto i rapporti tra adulti (i coniugi) che quelli tra genitori e figli.

Una proposta che ha sollevato ovviamente reazioni dure e contrarie, non solo in Russia, e che pareva, secondo le ricostruzioni, almeno inizialmente indotto lo stesso speaker della Duma Vyacheslav Volodin a tenere in conto le opinioni e la pubblica sensibilità in merito almeno nella seconda lettura del provvedimento.


Anche alla Duma non è mancato il dibattito, tra chi ritiene che la legge di fatto non crei interferenze in alcune dinamiche familiari e chi, invece, sostiene che allevia solo il compito di tribunali e dipartimenti di indagine ma senza intaccare la violenza come forma di comportamento.


 
 
 

Brr, brr, che freddo..

Post n°7843 pubblicato il 30 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

 

Il Merlo (Turdus merula) è tra gli uccelli più diffusi in Italia, dal canto flautato e melodioso, questo simpatico abitante dei boschi e dei parchi urbani da sempre è al centro di una delle più note tradizioni popolari, che lo vuole protagonista nei cosiddetti giorni più freddi dell’anno, "i giorni della Merla" (29, 30 e 31 gennaio).
"Una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni.
L’ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo e pioggia.

La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era ingrigito a causa della fuliggine del camino, e così essa rimase per sempre con le piume grigie" (Autore Gianluca Congi).






Questa leggenda, non è altro che una delle tante ed elaborate versioni legate all’origine della locuzione “i giorni della merla (o Merla)” sicuramente è quella che anima maggiormente le fantasie dei bambini.

Mia nonna, mi raccontava di questa storia, come fosse un fatto accaduto per davvero; nella mia ingenuità, avendoci naturalmente creduto, portavo quella non indifferente dose di timore per quegli ultimi giorni di gennaio, annunciati come i più freddi di tutto l’anno, immaginate poi per un paese di montagna come il mio, situato sulle montagne della Sila! Il Merlo (Turdus merula) è un Turdidae, numerosa famiglia dell’ordine dei Passeriformes, di taglia media con canto molto vario, dolce, piacevole e deciso, pur se, in caso di allarme, il pennuto è capace di emettere delle stridenti e metalliche note.

E’ un uccello confidente, ormai vive in ogni parco o giardino pubblico, quindi non solo nei boschi e nelle campagne. Il maschio adulto si presenta con una bella coda lunga, tutto nero, con becco e stretto anello periorbitale di colore giallo, direi quasi inconfondibile! La femmina invece è marrone-fuligginosa con la gola chiara e striata, il becco a differenza del maschio è scuro. I giovani sono simili alla colorazione delle femmine ma con piccole punteggiature biancastre sulle parti superiori.

Spesso la presenza del Merlo è data dal suo ricco repertorio di note, canta di fatti nascosto da dentro un cespuglio o un posatoio, specie in primavera ma anche nelle altre stagioni, rallegrando l’udito degli umani, tra il caotico traffico e il pressante inquinamento delle nostre città.

Quest’anno, i giorni indubbiamente più “gelidi”, un pò in tutta la penisola italiana, sono stati quelli dopo l’Epifania, per cui almeno dalle previsioni, non saranno certo i prossimi tre giorni. In alcune annate, pur se “i giorni della Merla” sono comunque situati nel mezzo dell’inverno, questa credenza popolare è stata ampiamente screditata per via delle temperature piuttosto miti che si sono registrate.

 

 

 

Tra leggende, proverbi, credenze e tradizioni, ciò che resta sicuramente immutata è la signora Merla, che fuligginosa com’è, con tutti gli altri uccelli selvatici, popolano i nostri cieli dagli albori della civiltà, animando la mente e i pensieri di noi umani, con le melodie soavi dei profondi canti, veri generatori di serenità e di pace. Nei giorni della Merla” come per tutto il resto dell’anno, manteniamo viva la tradizione del rispetto per tutte le nostre creature, bisognose di un grande riguardo da parte dell’uomo padrone.

 
 
 

LU MATRIMONIU "Tirituppi e T'appi"

Post n°7842 pubblicato il 29 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

 

 
 
 

Ricordare..

Post n°7841 pubblicato il 29 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

 

Ricorda,

c’è sempre un sorriso nelle tue tasche,

cerca bene..

 


Buona Domenica in ..

 


 
 
 

Uno schizzo di fango..

Post n°7840 pubblicato il 28 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

 

Siamo nella piazzetta più celebre del mondo e tira una brutta aria, aria di rivolta, commenti a denti stretti nelle strade e parole senza freni sui profili Facebook. Insomma, l’idea che l’isola dei vip debba fare posto ai rifugiati politici, proprio non va giù. L’ordine arriva dal Prefetto, deciso sulla base di precisi regolamenti e di una direttiva partita dal Ministero dell’Interno. La sostanza è chiara, ogni Comune della Campania, deve essere pronto ad ospitare un certo numero di profughi in rapporto alla popolazione. Fra Capri ed Anacapri, l’indicazione si ferma a quota 45 persone, divise più o meno.

La legge è uguale per tutti.

Ma c’è anche chi, come l’ex Sindaco Lembo, sollecita qualche eccezione, che si è sempre detto che Capri è un’altra cosa, non può essere messa sullo stesso piano degli altri Comuni. Hanno ordinanze ferree che impediscono a zingari o extracomunitari di vendere prodotti nell’isola. Quando sono arrivati, sono sempre riusciti a farli ripartire con il primo traghetto disponibile. Questa storia dei profughi è davvero ingiustificabile. Un altro Imprenditore, che vuole restare anonimo, non nasconde la sua amarezza,  asserendo che i luoghi turistici dovrebbero restare fuori dal giro dei profughi. Come si fa solo a pensare che Capri possa ospitare profughi? Una follia!




Naturalmente, per ora, si tratta solo di un’ipotesi, non è detto che i rifugiati sbarchino davvero nella piazzetta caprese. Quello che è arrivata ieri dal Prefetto di Napoli, è un pre-allarme. Solo se dovesse verificarsi una nuova emergenza, i Comuni potrebbero essere chiamati a offrire un aiuto ai profughi. E, solo in una situazione davvero eccezionale, il contributo potrebbe essere esteso anche alle località turistiche, Capri compresa. Ma le rassicurazioni non bastano.

La notizia dei rifugiati fa subito il giro dell’isola. Ed è su Facebook che si scatena la reazione più dura, se Capri disponesse di una cinquantina di posti letto per i bisognosi sarebbe giusto offrirli ai nostri connazionali del centro Italia. E c’è anche chi è preoccupato per la salute, sai quante malattie nuove adesso arrivano. Certo, per ora la piazzetta è semivuota, i vip sono lontani. Si faranno vedere solo nel weekend. O, nelle settimane più calde. E solo allora si potrà misurare l’effetto della notizia che, nel frattempo, potrebbe conquistare i media internazionali. Gettando qualche schizzo di fango sull’immagine di uno dei posti turistici più famosi del mondo.

Tutte le cose che riguardano Capri hanno un effetto mediatico moltiplicato per mille. E Loro, da sempre, puntano ad un turismo di elite. È una situazione preoccupante che deve essere gestita con attenzione, la preoccupazione è evidente anche fra gli operatori economici. "Come si fa a vivere a Capri con una indennità di 35 euro, patron della Federalberghi caprese, questo non vuol dire che non siamo solidali con queste persone ma auspichiamo davvero che le autorità locali sappiano fronteggiare l’eventuale emergenza. Prudente anche l’Assessore al turismo di Anacapri Coppola: "Le nostre località turistiche sono di piccole dimensioni e non hanno un vasto patrimonio alberghiero, per cui sarà davvero difficile reperire posti, anche per se poche decine di rifugiati politici".

Naturalmente, nell’isola dei Vip, solo su un punto tutti sono d’accordo, dietro le critiche non c’è alcuna connotazione di tipo razzistico. Quasi il sei per cento dei residenti sull’isola è composto da immigrati muniti di permesso di soggiorno e bene integrati. Nessuno vuole fare la guerra agli stranieri, ma ai rifugiati, forse, sì.

 


 
 
 

Nei campi di Auschwitz ..

Post n°7839 pubblicato il 27 Gennaio 2017 da nina.monamour

 
 

 

 

 

 

Fili elettrici, alti e doppi,

non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma..

E se vuoi seguire le tracce di tua figlia

non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta,

cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,

le troverai lì.

Ma non piangere qui c’è già troppa amarezza.

E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia

cerca le ceneri nei campi di Birkenau,

saranno lì Cerca, cerca le ceneri

nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.

Cerca le ceneri, Mamma  io sarò lì..

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Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge nr. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 Gennaio una giornata commemorativa.


Il testo dell’articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria, ”La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 Gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.“

 

 

 
 
 

Niente trucco sui mezzi pubblici..

Post n°7838 pubblicato il 26 Gennaio 2017 da nina.monamour



Niente trucco sui mezzi pubblici: la campagna giapponese che fa discutere


Niente trucco sui mezzi pubblici, questa la singolare campagna giapponese in atto, che fa discutere. L'Azienda di trasporti Tokyu Corp ha infatti stilato un decalogo di bon ton, di regole da mantenere sui mezzi pubblici per il decoro, e tra queste spicca l'invito a non truccarsi. Ci credono a tal punto da aver creato una serie di video clip per non essere fraintesi. In uno di questi filmati sembrerebbe che una ragazza esordisca con il seguente annuncio, "Le donne di città sono tutte carine".

 

Ma, talvolta, sono brutte da vedere". Inizierebbe a ballare e a fare un giro sul vagone del treno, incontrando tantissime ragazze che si stanno aggiustando il trucco. Ecco allora la sua , domanda.“Perché non lo fate a casa?”. Il filmato termina con una richiesta ben precisa, "Per favore, smettete di truccarvi in treno!".

C’è per esempio un filmato quello nel quale si chiede di non usare gli smartphone mentre si cammina o di non saltare la fila all’entrata del treno. Lo stile è sempre provocatorio. E i giapponesi che lavorano nella comunicazione sembrano proprio preferire questo stile, spesso infatti affidano la loro comunicazione efficace a messaggi video provocatori; è di poche settimane fa il video divenuto virale dei politici con il pancione il video che voleva esortare gli uomini ad aiutare le donne nelle faccende domestiche e coi figli.
Critiche, chi molesta sul treno fa altro!

In un paese come il Giappone dove le convenzioni sociali e l’educazione rappresentano uno dei pilastri della società, è davvero sensata una campagna del genere? Molte donne giapponesi non hanno gradito l'iniziativa.

Pur apprezzando la lista di buone maniere da tenere nel rispetto degli altri passeggeri, che comunque in Giappone già seguono, quello che criticano è che il make up sia l’ultimo dei problemi. Parlando di sicurezza sui mezzi pubblici infatti una utente cinguetta su Twitter: “Ci sono passeggeri che danno davvero fastidio, altro che make-up, gli ubriachi, i molestatori…”.
Un’altra ancora si dice infastidita perché.. “Non capisco perché debba essere una agenzia di trasporti a dirmi se sono carina o meno”.

Le buone maniere non stonano mai da nessuna parte, ma esiste un galateo da applicare al make up? Cosa direbbe il bon ton sul truccarsi in luoghi pubblici? Non sarebbe totalmente d’accordo con la campagna giapponese, perché non boccia definitivamente il ritocchino in pubblico. Ma sul truccarsi dall’inizio, anche gli esperti sembrerebbero consigliare di appartarsi. Certo è che, un pò per la mancanza di tempo, la frenesia, ogni mattina migliaia di donne nei bus, nella metro e sul treno iniziano “opere di restauro”.

Hanno ragione loro quindi?

Voi che ne pensate?


 
 
 

La prima banca in Iran..

Post n°7837 pubblicato il 25 Gennaio 2017 da nina.monamour

Zafferano

 Nasce in Iran la prima banca dello zafferano del mondo, con l'obiettivo di agevolare gli Imprenditori ma anche di dare ai risparmiatori la possibilità di investire acquistando la pregiata spezia di cui l'Iran è il maggiore produttore mondiale.

La banca, di proprietà governativa, è nata nella città di Torbat Heydariyeh, uno dei cuori della produzione mondiale della spezia nella regione del Khorassan Razavì, a nord-est del territorio iraniano.

L'istituto bancario, dotato di sistemi di conservazione all'avanguardia (i vari tipi di zafferano richiedono condizioni di conservazione molto precise e diverse tra di loro) ha la capacità di tenere al proprio interno fino a 10 tonnellate di oro rosso.

Secondo il Governatore Gholamreza Karimi, questa capienza arriverà presto a 20 tonnellate. Gli agricoltori che depositeranno il proprio zafferano nella banca riceveranno dei bond nei quali sono indicati la quantità, la tipologia ed il valore dello zafferano.

Sempre secondo le spiegazioni date dal governatore della banca, i bond potranno essere venduti e comprati e quando il proprietario del bond vorrà, potrà chiedere in banca la consegna della propria merce.

Secondo l'agenzia Irna, il luogo di conservazione dello zafferano della banca verrà tenuto nascosto per motivi di sicurezza. Il 90% della produzione mondiale della spezia, che oscilla tra le 200 e le 300 tonnellate, riguarda l'Iran che esporta in oltre 50 nazioni del mondo.

 
 
 

La bella Mariko..

Post n°7836 pubblicato il 24 Gennaio 2017 da nina.monamour


Marika Fruscio ha "sfidato" il freddo invernale! La sexy modella dalle forme esplosive si è lasciata fotografare con un sensualissimo body nero in pelle. Gli scatti di Marika in poco tempo hanno infiammato il web; non è la prima volta che la showgirl scalda gli animi dei suoi follower con le sue foto super sexy e anche questa volta in molti hanno commentato, complimentandosi con lei per la sua sensualità e le sue forme generosissime.

 

 

Qualcuno ha scritto:

"Riesci sempre a farmi scaldare! Sei fantastica!". Un altro ha sottolineato: "Sei veramente un bellissimo dolcetto". Un altro ancora ha cinguettato: "Mai voluto essere un pinguino prima d’ora ma si sa, c’è sempre una prima volta!" Non mancano ovviamente i commenti dei fan più scatenati e calienti.

Qualche esempio? Eccolo subito: "Quel vedo non vedo mi eccita da morire e poi quel body".

Con molte probabilità vedremo l'esplosiva Marika tra i naufraghi della nuova edizione dell'Isola dei Famosi, una lieta notizia per i suoi fan che avranno il piacere di vederla con i suoi succinti bikini!


 
 
 

Per sorridere un pò buona settimana..

Post n°7835 pubblicato il 23 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

 

 

 
 
 

Fascino evergren..

Post n°7834 pubblicato il 22 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

 

Sovrana amatissima, Elisabetta II è sempre stata molto apprezzata dai sudditi, affascinati dal suo mix di sobrietà (a volte sconfinante nella taccagneria) e coerenza, personale e di stile.

Per indagare su quest'ultimo aspetto, ho letto il libro di Vittorio Sabadin, ex corrispondente da Londra per La Stampa e autore di "Elisabetta. l’ultima regina (Utet)", che spiega il segreto di un fascino evergreen. Nel corso di tutti questi anni in carica, Sua Maestà è sempre rimasta al suo posto, non ha mai avuto una caduta di stile, non è mai stata suscettibile di alcuna critica. Il che fa risaltare per contrasto la non sempre adeguata statura dei leader politici.



Perfino William e Kate non saranno mai popolari quanto lei, proprio perché cercano di apparire persone normali, di non godere privilegi, perderanno l’aura speciale di Elisabetta, familiare ma inaccessibile.

 La regina Elisabetta ha anche il suo lato umano

Leggo di molte curiosità sul lato umano della regina, dalla carriera che sognava (vivere in campagna circondata dai cavalli) alle minuzie della sua quotidianità, come il fatto che esiga cubetti di ghiaccio rotondi e non quadrati, per fare meno rumore quando si agita il bicchiere. Elisabetta controlla personalmente la disposizione delle candele prima dei ricevimenti da quando, durante una cena con Carlo Azeglio Ciampi, una accesa cadde sulla tovaglia.

E. per comunicare con i suoi addetti durante gli incontri con le folle usa un codice speciale, la borsetta; La Regina la usa per inviare messaggi in codice alle persone che l’assistono e per chiedere il loro intervento quando è necessario.


La regina Elisabetta


Se la posa a terra durante un pranzo, vuol dire che non ne può davvero più e che desidera andarsene. Qualcuno allora la raggiunge e le ricorda magari che si è fatto tardi per l'appuntamento successivo. Se una persona la intrattiene troppo a lungo, passa la borsetta da un braccio all’altro per chiedere di essere liberata dallo scocciatore. Se invece tiene la borsa a sinistra e i guanti nella mano destra significa che tutto va bene, e che non desidera essere disturbata.


 

Con la sovrana ha avuto rapporti anche la compagna del giornalista, il celebre "naso" Laura Bosetti Tonatto, che ha ricreato l'unguento usato per l'unzione regale di Elisabetta, durante la cerimonia di incoronazione. È una miscela di muschio, ambra, rosa, fior di arancio, gelsomino che è molto solenne, intensa, a differenza del profumo personale dalla Regina, fiorito e in grado di rispecchiare la sua "gaiezza". Per annusarlo, basta andare in libreria e acquistare la deliziosa biografia scritta dall’ex inviato.

La sovrana inglese è tra le regnanti più amate al mondo, da più di 60 anni Her Majesty possiede il cuore dei suoi sudditi, apparendo insieme familiare e inaccessibile e comunicando tramite la borsa ciò che la Regina non può dire.


Buona Domenica..

 
 
 

Intanto felice Sabato..

Post n°7833 pubblicato il 21 Gennaio 2017 da nina.monamour

 






Femmina piccante, pigghiala per amante..

Femmina cuciniera, pigghiala per mugliera!
 
 
 

Sympathize with Gaza..

Post n°7832 pubblicato il 20 Gennaio 2017 da nina.monamour


Ha appeso gli scarpini al chiodo a fine 2013 Mohamed Aboutrika, leggenda del calcio egiziano, che oggi è tornato alla ribalta delle cronache per fatti che col calcio non hanno nulla a che fare. Come riferisce la BBC, infatti, Aboutrika è stato inserito da un tribunale egiziano nella lista nera dei terroristi.

Secondo l'accusa Aboutrika avrebbe sostenuto finanziariamente i "Fratelli Musulmani", che in Egitto è ritenuta un'organizzazione terroristica. Per questo l'ex attaccante, che con l'Egitto vanta 100 presenze, 30 goal e 2 Coppe d'Africa, subirà il ritiro del passaporto, così che non potrà lasciare il Paese, e il congelamento dei propri beni.

Aboutrika non è nuovo a prese di posizione politiche che gli sono anche costate care, il 26 gennaio 2008 venne sanzionato dalla FIFA per aver mostrato una maglietta con un messaggio politico, dopo aver segnato un goal contro il Sudan, infatti, Aboutrika si tolse la maglia dell'Egitto mostrando una maglietta con scritto "Sympathize with Gaza", in segno di protesta verso il blocco di 10 giorni imposto da Hamas lungo la Striscia di Gaza.

Nel 2012, invece, il suo appoggio alla candidatura di Mohamed Morsi, membro dei "Fratelli Musulmani", alla presidenza dell'Egitto gli costò le rimostranze di una parte dei tifosi egiziani che lo hanno sempre idolatrato per le sue imprese calcistiche, e nel 2015 la repressione del governo egiziano, con il sequestro di alcune sue attività. Questa volta, però, per lui la situazione è ancora più grave; Aboutrika nega, però, ogni coinvolgimento con associazioni terroristiche e per questo il suo legale presenterà ricorso.


 
 
 

Una mamma all'antica?

Post n°7831 pubblicato il 19 Gennaio 2017 da nina.monamour




Elisabetta Gregoraci è bella, famosa e ricca eppure dice di non essere spenseriata come una volta. La showgirl calabrese si racconta in una intervista per un settimanale dalla quale traspare anche un velo di tristezza e malinconia. Scopriamo insieme che cosa ha detto la moglie di Flavio Briatore sulla sua vita.

"So che io lavoro da tantissimo tempo, e che non mi ricordo l’ultima volta che sono uscita con le mie amiche, quelle vere, e che ho riso con loro e magari… ballato su un tavolo come vedo fare a tante ragazze della mia età. Pensi che pochi giorni fa ero a Firenze per un impegno, venivo da settimane pesanti in cui salivo e scendevo da treni e aerei per lavoro ed ero infinitamente stanca… Mi è caduto l’occhio su un gruppo di ragazze che ridevano e sono “crollata” letteralmente. Mi sono messa a piangere senza accorgermene

La mia vita è fatta di mio figlio, lavoro, impegni familiari, è così raro che io abbia un attimo per me. Non mi posso certo lamentare perché il mio mestiere è il più bello del mondo, ma vede, io mi faccio in quattro per fare stare sempre bene tutti, mi spendo senza ritegno per chi amo, sono piena di attenzioni per tutti, ma non capita mai il contrario. Quello che ho capito ora è che voglio assolutamente che le cose cambino, e prima o poi anche io mi farò un bel regalo, questo è il mio “buon” proposito. Non ricordo più l’ultima volta che sono stata spensierata… E vorrei tanto riprovare questa sensazione."

Anche i ricchi piangono!!

 
 
 

Non è l'acqua Lete..

Post n°7830 pubblicato il 18 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

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C'è Nessunoooooooooooooooooooooooooooooo?!

 Cercate qualcuno a cui voler bene?

Bene …se lo trovate...

aggrappatevi

 

 
 
 

Discriminazione razziale..

Post n°7829 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da nina.monamour

Abi Zar nel giorno della sua laurea in Giurisprudenza


Siamo a Modena..

Sembra esausto Abi Zar, il giovane modenese, ma da un anno vive a Londra, che due giorni fa ha denunciato su Facebook un episodio che, se confermato, sarebbe gravissimo, in una discoteca della città volevano farlo entrare da un ingresso secondario. Il motivo? Abi è nero, e per questo il personale all’ingresso avrebbe scelto proprio lui in mezzo a cinque persone (la sua compagnia), lasciandolo di sasso.

Raggiunto al telefono, il ragazzo, laureato in Giurisprudenza, ha risposto "col fiato corto" che in 48 ore si è ritrovato in mezzo alle autostrade mediatiche e, soprattutto, la sua denuncia ha generato una mole di commenti su Facebook difficile da gestire. Anche la popolare blogger Selvaggia Lucarelli ha ripostato il suo sfogo, facendo decollare "l’audience".

Ieri Abi, come promesso, è andato a sporgere denuncia per l’accaduto, è laureato in Giurisprudenza, sta facendo un master in Diritto internazionale a Londra e ha da sempre la voglia e la speranza di migliorare le cose combattendo anche e soprattutto le discriminazioni. Lasciare perdere avrebbe significato tradire tutto quello per cui ha lavorato finora, i suoi principi e i valori per lui sacri.

Avrebbe significato dare forza a questo tipo di trattamento e di regole, lui che paga per entrare in un luogo pubblico, non può in alcun modo essere soggetto ad un atto di puro razzismo cosí ingiustificato e umiliante. Lotterà in ogni modo legale possibile per far sí che chi abbia pensato una regola del genere non possa piú farlo. Non può esistere!.

Davanti ai poliziotti, ieri, non c’era solo lui, ha fatto denuncia, infatti, anche Jeffrey Malvin Owusu Boateng, 25 anni, pure lui ha frequentato l’Università ed è italianissimo, per quanto sia originario del Ghana e la sua pelle sia nera. Anche Jeffrey, Domenica scorsa, ha voluto condividere con tutti, sull’onda della denuncia di Abi, la discriminazione di cui sarebbe stato vittima. Stesso locale, il Kyi di Baggiovara, stessa serata organizzata dallo staff Mo.Ma.

Il suo racconto: "Era il 6 gennaio, ero nella fila dedicata alle liste insieme ad alcuni amici, ed è stato indicato a me e ad altre due persone di fare una fila definita esplicitamente, da uno della sicurezza, per stranieri/extracomunitari. Una fila nella quale, per entrare, bisognava pagare 25 euro invece che 15. Rimasti esterrefatti abbiamo chiesto spiegazioni alla sicurezza e ci hanno detto che era la regola. A quel punto ho chiamato un mio conoscente che lavora lì per avere delle delucidazioni, una telefonata che ha avuto, come esito, il nostro reintegro nella fila normale.

 Gli fa eco anche un altro ragazzo, che sempre su Facebook, racconta un altro presunto episodio discriminatorio, stesso locale, prima ancora di poter aprire bocca per dire il nome della lista, dopo aver fatto la fila, lo scortano in un’altra mentre i suoi amici passano tranquillamente; gli dicono che devo pagare il prezzo intero. Adesso si domanda se il problema siano i vestiti che indossa o l’età. Poi scopre in realtà che si tratta di discriminazione razziale, dovuta ad avvenimenti precedenti nel locale..




 
 
 

Cattivo gusto..

Post n°7828 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

Pink


Tra le cose che mi piace fare una è andare in giro ed osservare le persone: mi siedo volentieri a bere qualcosa e immaginare chi c’è dietro ad ogni vestito. Ogni persona ha la propria personalità che esprime in maniera unica e personale, e dalla quale si può imparare tanto.  Ed è proprio quella personalità che arricchisce il mio punto di vista sulla moda.

Ciò che non tollero, però, è il cattivo gusto, o meglio dire la mancanza di etica che le persone hanno nello S-Vestirsi e sentirsi bene!

Allora mi fermo e penso, perché una donna si “sveste”?

Ahah! In questo momento, mi sento molto Carry di “Sex and city” nello scrivere il mio pensiero.

Quando vedo passeggiare donne e ragazze che si denudano, indossando dei capi mini, ma talmente mini che sembrano si siano ristretti in lavatrice, vorrei fermarle e chiedergli: “Ma come ti vesti?"

 

peggio_vestite1 


E’ una questione di buon gusto e stile, non c’entra la moda! Noi siamo gli stilisti di noi stessi, non tutto ciò che sfila sulle passerelle può starci bene.

Un esempio evidente, che mi fa rabbrividire, è la tendenza dei mini shorts, io li chiamo shortini! Li adoro e sono dei must per l’estate ma di una lunghezza accettabile, almeno che coprano il nostro latoB. Sono un capo trendy, ma purtroppo non sta bene a tutte e non devono essere indossati con t-shirt più lunghe dei pantaloncini stessi.

Gli shorts sono un capo comodo, pratico e glamour. Facili da abbinare e da adattare a qualsiasi outfit. Ma bisogna fare attenzione al tipo di shorts che si sceglie perché dipende dalla nostra morfologia.

Per chi ha gambe magre e fianchi essenziali, può indossare qualsiasi tipo di shorts;

invece, per chi ha delle gambe corpose e fianchi pronunciati dovrebbe optare per un modello morbido, o leggermente a corpo, ma che non stinga, assolutamente da evitare quelli larghi.

Com’è possibile che invece in giro si vede tutt’altro?!

 

 

Perché una persona non riesce a capire quando oltrepassa il limite della morale?

E’ la moda che si adatta a noi e non viceversa, questo è un concetto da memorizzare!

Anche se il brand più affermato li propone, i mini shorts non stanno bene a tutte!

Premetto che non sono una puritana, e anch’io indosso gli shorts durante l’anno, ma penso che ci siano modi e luoghi per indossarli e che si possono sempre realizzare dei perfetti outfit mantenendo e rispettando sempre un certo rigore.

Ma qual è il motivo che spinge una donna a non-vestirsi? Mancanza di pudore o mancanza di attenzione? Parliamo di “Egocentrismo” allo stato puro?  Oppure è semplicemente la vanità di mostrare un bel corpo?



 
 
 

Chissà cosa ci porterà questa nuova settimana..

Post n°7827 pubblicato il 16 Gennaio 2017 da nina.monamour







Esistono dignitose povertà, non dignitose ricchezze.






che altro, se non augurarvi un "caloroso" buon inizio di settimana.

 
 
 

Aleppo..

Post n°7826 pubblicato il 15 Gennaio 2017 da nina.monamour

 





Questo ragazzo, appena 24enne, si chiamava Anas Al-Basha

ed è morto il 1° Dicembre ad

Aleppo in seguito a uno dei tanti “insignificanti” fot@@@@@@mi bombardamenti mentre,

nonostante tutto, si ostinava a regalare un sorriso ai tanti bambini di quella martoriata

città.

Che porti un sorriso in cielo a tutti i bimbi uccisi da questa malededetta guerra..




 
 
 

One man show..

Post n°7825 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da nina.monamour

 

 

Gigi Proietti torna in tv dopo 25 anni e porta i suoi Cavalli di battaglia su Rai 1; lo spettacolo prende spunto dalla tournée che ha portato l'attore romano nel 2015 e nel 2016, per festeggiare i 50 anni di attività. Se si escludono le fiction e la presenza come ospite, Gigi è assente dalla televisione con uno spettacolo tutto suo dal 1992. Ad accompagnarlo sul palco le figlie, alcuni attori del suo laboratorio e un'orchestra di 36 elementi.

Era da tempo che Rai1 ambiva a riportare Proietti in video per la realizzazione di un one man show. Soltanto adesso si sono create le condizioni per poter realizzare le tre puntate. Proietti effettuerà un vero e proprio excursus nel suo molteplice repertorio. Avendo alle spalle oltre 50 anni di carriera, l'attore e regista potrà attingere nel settore del teatro, della tv e del cinema.

Proietti è riuscito a imporsi come un personaggio poliedrico sia nel settore della drammaturgia che nella comicità e nella recitazione. Inoltre è stato in grado di realizzare nei suoi spettacoli una vera e propria contaminazione di generi e di ingredienti.

È questo tratto caratteristico rimarrà anche nelle tre puntate dello show televisivo.





Si è messo alla prova anche come giudice di una serie di programmi e di talent show, due anni fa lo abbiamo visto sedere al tavolo della giuria nel programma "La pista", condotto su Rai1 da Flavio Insinna. Era marzo del 2014. Successivamente il demone del giurato si è inserito di nuovo nella personalità di Proietti

E così lo abbiamo visto l'anno nuovo al tavolo della giuria di "Tale e Quale Show", aveva sostituito Christian De Sica che nel frattempo era approdato sul balcone conducendo "Striscia la Notizia", conducendo per un mese il tg satirico di Antonio Ricci accanto a Michelle Hunziker.

"Cavalli di battaglia" è il primo show con cui Rai! inaugura il 2017, invece la settimana corsa, Sabato 7 gennaio in programma una serata di repliche affidata ad un remix di "Nemicamatissima


 
 
 

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