Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Giugno 2017
Post n°8026 pubblicato il 30 Giugno 2017 da nina.monamour
Velarsi o non velarsi? Coprire il capo o non coprire il capo? Coprire il capo e il collo o non coprire né il capo né il collo? Hijab o chador? Niqab o Burqa? This is the question! Che le donne musulmane indossino il velo è un dato di fatto, ma che tutte le donne musulmane siano costrette ad indossare il velo è una delle più grandi eresie di tutti i tempi. Sostenere che il velo islamico, in tutte le sue forme e declinazioni, sia l’esempio lampante, l’emblema più evidente, la manifestazione più profonda della sottomissione della donna nella cultura e nella società musulmane, non è una cosa di cui riempirsi la bocca. Sarebbe necessario, semmai, fare il contrario, vergognarsi, cioè, pensare una cosa simile e di fare di tutta l'erba un fascio. Tu, o difensore a parole dell’emancipazione femminile e detrattore del velo islamico, conosci la differenza tra hijab e chador, tra niqab e al-Amira? Sono certo che risponderesti che tutte le donne musulmane indossano il burqa. Beata ignoranza, che vuole che tutte le donne di fede islamica siano coperte da testa a piedi senza neppure mostrare gli occhi. Il burqa lo indossano solo le donne afghane sotto il regime dei Talebani. In Arabia Saudita si indossa in niqab, che lascia scoperti solo gli occhi, mentre quasi dappertutto nel mondo musulmano si indossa o l’hijab, o il chador o l’al-Amira, che sarebbe il foulard annodato a seconda se si vuole tener coperto o scoperto il collo e se si vogliono coprire tutti i capelli o solo una porzione di essi. Chiarito il primo punto! Non sono qui a difendere a spada tratta il velo islamico ma non sono qui neppure a screditare la pratica di coprirsi il capo così in voga nei Paesi musulmani. È giunta l'ora di smetterla di usare il velo come metro di valutazione del grado di emancipazione della donna e della società. Siamo nel 2017, ormai, e non possiamo ancora dibattere sul significato e sul senso del velo islamico. Basta! Le donne musulmane non possono più essere oggetto di discussione solo e soltanto perché indossano o non indossano, perché sono state obbligate a portarlo o perché hanno deliberatamente scelto di metterlo. Le donne musulmane sono altro rispetto al velo, sono studentesse universitarie brillanti, sono ricercatrici, sono medici e infermiere, sono docenti universitarie, sono iImprenditrici, sono Stiliste di successo, sono Ministre e sono premi nobel. |
Post n°8025 pubblicato il 28 Giugno 2017 da nina.monamour
Non basta tappezzare le città con corpi avvenenti femminili, seni, glutei, figure nude si sprecano ormai, altra arma per rafforzare il messaggio è lo slogan, ci mette il carico facendo sì che la donna diventi sempre più un "oggetto di prestazione sessuale". Questo denota che nel marketing molti credono ancora nel "bene o male, purché se ne parli", non facendo conto dei social che possono addirittura massacrare una qualsiasi azienda perché ha scelto come testimonial la Minetti con tanto di scuse da parte dell’Amministratore delegato dopo le migliaia di donne indignate. Ho fatto una piccola ricerca su internet sulle pubblicità più esplicite recenti ma a tutto ciò come reagiscono le donne? Proteste, pagine web, articoli su articoli, ma ancora c’è chi perpetua avvilendo l’universo femminile con pubblicità di dubbio gusto. Secondo recenti studi il richiamo sessuale nel messaggio pubblicitario ha perso la sua originaria efficacia proprio per la mancanza di rinnovamento. In Cina nel 2011 sono state vietate le pubblicità a sfondo sessuale o che ne abbiano qualche forma sulle televisioni e radio cinesi. Lo ha deciso l'Amministrazione Statale per la radio i film e la televisione, emettendo una nuova circolare con la quale si chiede maggiore autocontrollo negli spot pubblicitari. Non si tratta di essere bacchettoni, si tratta di avere buongusto. Nessuno pretende di non vedere più tette&cuxi, ma a tutto c'è un limite. Ci sono star dl mondo dello spettacolo di cui conosciamo più il loro fisico che quello del nostro partner, e questo perché ci vogliono far credere che tutto sia lecito. Iniziamo ad utilizzare il cervello, certo, sarà molto più difficile, ma così potremo capire chi è un vero pubblicitario da chi abbinando foto e slogan ha pensato solo all’eccitazione sua e del suo target. |
Post n°8024 pubblicato il 27 Giugno 2017 da nina.monamour
Il maschio Alpha non deve piangere, non deve ballare, non deve dimostrare sentimenti; quelle sono cose “da femminucce”, gli uomini vengono educati ancora oggi come all’età della pietra. Ora, a fronte di questa educazione siberiana, negli ultimi anni, ci sono delle forze opposte e contrarie che propongono un maschio depilato, vestito con pantaloni che sembrano gonne e acconciato in maniera improponibile, insomma, un ibrido androgino che non si discosta molto dall’immagine di Anna Oxa negli anni ’90. Esempio lampante della confusione generata da queste sollecitazioni contrastanti, sono gli uomini con barbe che neanche a Kabul, nei tempi d’oro, glabri come il pelato di Brazzer, come direbbero gli Elio “come le balle di un attore porno”. Ora, di questi uomini, sebbene molti virino poi all’omosessualità, parecchi vivono e lottano ancora fra noi. Il problema è che essere educati a un machismo anacronistico ed essere poi sottoposti a stimoli estremamente femminei crea delle insicurezze, da far sembrare Freud e il suo complesso di Edipo roba da educande. Nella mia piccola realtà, e in quella delle mie più care amiche, ho rintracciato alcuni archetipi di insicurezza ricorrenti. Il maschio “come sono io?” Ovviamente, la risposta deve essere “bello” o cose simili, altrimenti si deprime. La domanda viene posta sempre in momenti assolutamente sbagliati per deprimersi. Momenti in cui un bel silenzio sarebbe sempre consigliabile, e, invece, no. Lui ti bersaglia di domande sulla sua forma fisica e ad un certo punto, ti chiedi se tu sia la sua donna o il suo personal trainer, escludendo l’ultima figura perché hai le ginocchia storte e le vertigini. Ad un certo punto, estenuata, pensi..”Ti registro un audio con le risposte, tu prendi uno specchio e fai solo". Il maschio enumeratore. Lui ha bisogno di conferme. Ha bisogno che tu gli faccia capire quanto tieni a lui. E, per farlo, usa il metodo più classico del mondo, cerca di ingelosirti. Ora, a parte che, se ti piace una persona, non dovresti puntare a crearle delle insicurezze e, se sei tu insicuro, potresti semplicemente chiedere conferme, anzichè ingaggiare battaglie psicologiche di controllo Jedi della mente, il problema si pone quando, dall’altra parte, questo atteggiamento non sortisce alcun effetto. O, ipotesi peggiore, si ritorce contro lo stesso enumeratore. In quest’ultimo caso, alla ricerca di conferme, si apre un baratro di incertezze. Se tu, maschio E.. dici che sei uscito con Tizia, Caia e Sempronia, io, che volevo mantenere per me la mia vita privata, sono spronata a condividerla e, quando meno te lo aspetti, mentre stai vedendo il tuo film preferito e bevendo vino, con una faccia d’angelo, snocciolo un elenco delle ultime due settimane da far sembrare Cicciolina un’aspirante monaca di clausura. Chi di gelosia ferisce.. Il Controllore. Il controllore ha una certa dimestichezza con la tecnologia. In lui rivedi i tuoi genitori quando, per non comprarti il motorino, dicevano:”Ma io di te mi fido, ma degli altri alla guida…” Ovviamente, il controllore sai che è così perché sei sua amica, perché, se fossi la sua fidanzata, non lo sapresti mai e, se lo scoprissi, lo lasceresti. La sua donna non lo sa, ma lui controlla tutti i suoi social in maniera costante e remota. Inquietante. Il quarantenne in crisi. Il requisito minimo è avere 40 anni, la crisi può coinvolgere vari campi. C’è chi cambia lavoro, chi città, chi situazione sentimentale, chi tutte e tre le cose. Il tratto distintivo è la tendenza alla fuga.
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Post n°8023 pubblicato il 26 Giugno 2017 da nina.monamour
Pollo con salsa rosa al prosciutto cotto.. Ingredienti 150 gr di prosciutto cotto, 500 gr di petti di pollo, sale, pepe, 1 dado, 1 mazzetto di erbe aromatiche, 1 carota, 1 cipolla, burro, 2 cucchiai di farina, 1 dl di latte. Fate bollite 1 l di acqua con il dado, il mazzetto di erbe aromatiche, la carota e la cipolla spezzettate. Pulite i petti di pollo, immergeteli nel brodo per 20 minuti, scolate, fate raffreddare e filtrate il brodo. Sciogliete in una casseruola 30 gr di burro, stemperate all'interno la farina e poi il prosciutto cotto frullato con il latte. Diluite con 500 ml di brodo di pollo. Regolate di sale e pepe e cuocete per 10 minuti, mescolando. Fate raffreddare la salsa rosa, mescolando. Tagliate il pollo a listarelle, disponetele su un piatto, distribuite sopra la salsa e servite freddo.
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Post n°8022 pubblicato il 25 Giugno 2017 da nina.monamour
Sono bravissimi a trainare gommoni e pattini in avaria, ma in caso di bisogno sono anche capaci di salvare dal mare chi è in difficoltà e riportarlo a riva. Sono i "bagnini a quattro zampe" Adesso sono tranquilla.. Muso puntato verso l'orizzonte e pronti a scattare, i cani, appositamente addestrati, si sono alternati al fianco dei loro educatori dando una vera dimostrazione di salvataggio in acqua. Labrador, Golden retriever e Terranova sono razze canine che ben si prestano a questo genere di attività in virtù delle loro caratteristiche fisiche e le unità cinofile vengono addestrati fin dai primi mesi di vita e l'insegnamento prosegue nel corso degli anni, soprattutto nei mesi invernali così che possono mantenersi in allenamento e prepararsi al meglio per la stagione estiva. Normalmente il loro compito è di coadiuvare il collega umano nella fase di rientro a riva, momento più faticoso e pericoloso per ogni operatore di sicurezza. Proprio in questa fase cruciale, l’apporto del cane è fondamentale per trasmettere sicurezza al collega umano e lasciarlo libero di concentrarsi sulla persona da soccorrere, dotato di un' imbragatura galleggiante a 4 maniglie, con le sue potenti zampe farà da traino per entrambi e li riporterà a riva. Sono animati da grandi capacità, e saprebbero percorrere in acqua un chilometro avendo quattro persone attaccate; una volta a destinazione, potrebbero fare lo stesso almeno altre quattro o cinque volte. Un uomo si stancherebbe molto prima e per di più i nostri amici a 4 zampe percepiscono tutto questo come un gioco, non hanno paura. Per loro un salvataggio è motivo di orgoglio, come se ricevessero un premio. |
Post n°8021 pubblicato il 25 Giugno 2017 da nina.monamour
Non ho mai amato le cose grandiose, le luci accecanti, i bagni di folla. La vita per me deve essere semplice, darti calore. Io sto bene in un posto se posso chiudere gli occhi, stare in silenzio e sentirmi a mio agio così, semplicemente serena. Buona Domenica
Simona Barè Neighbors |
Post n°8020 pubblicato il 24 Giugno 2017 da nina.monamour
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Post n°8019 pubblicato il 23 Giugno 2017 da nina.monamour
È ancora una volta il web che ci mette in guardia dalla diffusione di pericolose mode e comportamenti sgradevoli che hanno a che fare niente meno che con la violenza sessuale. La più pericolosa, negli ultimi tempi, è la nuovissima tendenza di togliersi il profilattico di nascosto dal partner mentre si fa sesso. Se fino a poco fa questa pratica non aveva un nome, oggi è invece ben chiaro, si chiama "stealthing", ed è illegale. Il termine significa appunto "agire di nascosto, in segretezza, furtivamente". La pratica consiste proprio nel togliersi il profilattico all'insaputa del partner, con il quale si era concordato in precedenza di avere un rapporto protetto. Purtroppo sul web si possono trovare addirittura forum in cui si consiglia ad altri uomini come fare stealthing alla meglio, nei rapporti etero ma anche in quelli omosessuali. Se nel Regno Unito lo stealthing era già illegale, da poco in Svizzera è arrivata la prima sentenza in tal senso, un uomo di 47 anni è stato accusato di stupro per essersi tolto il profilattico durante un rapporto con una partner conosciuta. Avere rapporti non protetti dopo aver concordato sull’uso del condom diventa quindi violenza sessuale a tutti gli effetti. Sono d'accordo sul fatto che violi il consenso condizionale, c'è una differenza enorme tra accettare di fare sesso con un profilattico ed accettare di farlo senza. Il primo è sesso protetto, il secondo ti espone al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, incluse HIV ed herpes recidiva. Alix Fox, Sex & relationships expert di Durex, afferma che... "Non c'è scusa che tenga, i profilattici fatti utilizzando materiali moderni e ricorrendo alla tecnologia, trasmettono le sensazioni perfettamente, se il profilatico che hai scelto non fa al caso tuo, provane un altro. Non sfidare la sorte abusando del partner". Che ne pensate?
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Post n°8018 pubblicato il 22 Giugno 2017 da nina.monamour
Una Psicologa stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando sollevò un bicchiere d’acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe posto la solita domanda: “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?” Quello che invece domandò fu: “Quanto credete che pesi questo bicchiere d’acqua?” "Il peso assoluto non conta, replicò la Psicologa, dipende dal tempo per cui lo reggo. Se lo sollevo per un minuto, non è un problema. Se lo sostengo per un’ora, il braccio mi farà male. Se lo sollevo per tutto il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato. In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più pesante diventa.” E continuò: “Gli stress e le preoccupazioni della vita sono come quel bicchiere d’acqua, se ci pensate per un momento, non accade nulla, pensateci un pò più a lungo e incominciano a far male, e se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci di far qualunque cosa". |
Post n°8017 pubblicato il 21 Giugno 2017 da nina.monamour
Secondo Voi esiste davvero un metodo per crescere i bambini felici? Eppure sì, chiedetelo alle mame e ai papà danesi, ne parla un lbro uscito nel Novembre del 2016, promosso a pieni voti anche da tanti Esperti. C'è un paese dove i bambibi giocano spensierati, obbediscono ai genitori e si prendono cura degli altri; no, non è un Regno molto lontano, si tratta della meravigliosa Danimarca, guarda caso, lo stesso Paese che, da anni, è in cima al World happiness report, la classifica delle Nazioni piu' felici del mondo (ed è vero, conosco benissimo quest'isolanfelice.) La gioia è una spirale che si autoalimenta, un bimbo sereno ha piu' chance di essere un adulto appagato e, a sua volta, sarà anche un genitore migliore. Ma il fatto che la felicità sia contagiosa non basta a spiegare l'invidiabile stato del popolo nordeuropeo, infatti poggia anche su un approccio educativo ideale, raccontato nel libro.
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Post n°8016 pubblicato il 20 Giugno 2017 da nina.monamour
Nel giorno in cui il figlio Lorys avrebbe compiuto 11 anni, Davide Stival ha voluto ricordarlo con una lettera toccante, letta domenica in una cerimonia intima al cimitero di Santa Croce Camerina alla presenza dei parenti, dei compagni di scuola e palestra e delle insegnanti e mostrata durante l'ultima puntata di Quarto Grado. Per la morte del bambino, avvenuta il 29 novembre del 2014, è stata condannata a 30 anni la madre, Veronica Panarello.
“Ciao Lorys, oggi è il tuo undicesimo compleanno, il terzo senza di te”. Inizia così la lettera di Davide Stival in ricordo di suo figlio. “Il tuo innocente sorriso non meritava di essere strappato alla vita così ingiustamente, ma sei sempre nei nostri cuori, dove hai lasciato pensieri e ricordi indimenticabili. Quest’anno il tuo compleanno voglio immaginarlo felice, guardandoti al di là delle nuvole. Festeggerai questo giorno speciale insieme agli altri piccoli angeli che intoneranno per te una bellissima canzone di buon compleanno che vorrei tanto ascoltare. Anche quest’anno ti ho portato la tua amata torta di fiori. Non è uguale a quella che desiderano tutti gli altri bambini, ma è tua, solo tua". Ecco la lettera integrale "Aspetterò il giorno in cui mi insegnerai a volare, continua Davide Stival nella sua lettera, cosicché potrò raggiungerti per festeggiare insieme tutti i tuoi compleanni e nessuno potrà mai separarci. Nei giorni più difficili e cupi sei stato tu a darmi la forza ed il coraggio per combattere silenziosamente questa battaglia, volta a darti la pace e la giustizia che meriti. Il tuo ricordo è sempre vivo e voglio pensarti e immaginarti grande, come lo sono diventati i tuoi cari compagni. Vivi nel mio cuore e in quello del tuo adorato fratellino. Tanti auguri Lorys. Il tuo papà".
Al termine della cerimonia commemorativa, palloncini bianchi e azzurri sono stati lanciati in volo coi messaggi e le dediche dei bambini che hanno ricordato Lorys
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Post n°8015 pubblicato il 19 Giugno 2017 da nina.monamour
Raffaele Sollecito stupisce ancora e questa volta lo fa durante la presentazione del suo libro. Il ragazzo indagato e poi assolto per l'omicidio di Meredith Kercher ha raccontato la sua vicenda giudiziaria in un volume "Un passo fuori dalla notte". E proprio durante un convegno Sollecito ha incontrato l'avvocato di Massimo Bossetti, che al Corriere ha raccontato cosa è successo. "Al termine del convegno ho acquistato due copie del suo libro, una per me e una per Massimo. Abbiamo chiacchierato, gli ho detto per chi era la seconda copia, allora lui ha voluto scrivergli la dedica. Insomma Sollecito ha voluto dedicare un messaggio all'uomo che sta scontando l'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio". Intanto un compagno di cella torna a parlare di Bossetti, " è una persona aperta e sincera e sempre a disposizione del prossimo. Io credo alla sua innocenza; più volte ha provato a togliersi la vita anche se non è andato fino in fondo. Alla gente dico di guardare oltre le apparenze e dico a Massimo di tenere duro perché la sua verità verrà fuori. Massimo è una persona molto obiettiva e rispetta tutti, anche chi non crede in lui, ha momenti di sconforto e commozione quando vede sua madre in tv. È una persona molto provata, sta soffrendo, legge molto e scrive", ha affermato ai microfoni di Pomeriggio Cinque. Per quanto mi riguarda questo personaggio è il nulla assoluto, lo schifo sono gli sciacalli come Bruno Vespa, Alessio Sundas e tutti coloro i quali approfittano della perversione della gente, coltivandola e stimolandola, per speculare su fatti di sangue sui quali dove ha fallito la giustizia perlomeno dovrebbe prevalere il silenzio e il rispetto per il dolore altrui. E' davvero eticamente e moralmente squallido anche solo "apprezzare" da lontano la scelta di un italiano famoso in tutto il globo per essere stato sull'orlo di una accusa di omicidio (e che omicidio!), di non essere stato in grado di togliersi di dosso la puzza della morte, e che in quella stessa puzza vada a rimestare per costruirsi un futuro. Schifo da ogni punto di vista!! Essendo stato dichiarato innocente è libero di fare ciò che più gli aggrada ma, partendo dal presupposto che la vicenda, lunga di per sè e con strascichi tutt'ora dolorosi, lascia molteplici dubbi e un'unica certezza, il cadavere di una ragazza uccisa, e direi che le opzioni non gli mancavano; aldilà del bene e del male ha acquisito una grande visibilità mediatica, ha una presenza tutt'altro che sgradevole, è giovane, e anche laureato. Gli si possono veramente spalancare tantissime porte, senza necessariamente riapparire regolarmente nelle case di milioni di italiani, riaprendo continuamente nei familiari di Meredith ferite che mai si potranno rimarginare. Questa è l'Italia!
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Post n°8014 pubblicato il 18 Giugno 2017 da nina.monamour
Ma che meravigliaaaaaaaaaaaaaa!!! Credo che quelli meno giovani come me, abbiano una punta di nostalgia guardando questi filmati "d'epoca", risvegliando momenti e ricordi felici di un tempo che fu l'unica speranza per questo paese. Povera Italia, non invidio i giovani di oggi, costretti a vivere di crisi, miserie e delusioni, almeno noi, ora cinquantenni, vivevamo ancora di sogni e speranze, ora, ahimé, scomparsi!!!! Che belli i tempi del Carosello, quando ancora avevamo la fantasia Tutto esageratamente vero, bé,almeno noi di tanto in tanto e grazie a questi video ci rituffiamo nel nostro passato e per alcuni istanti ritorniamo bambini.. Piacevoli ricordi d'infanzia.. Noi che ...le signorine Buonasera ormai facevano parte della famiglia:-):-):-):-)
Susanna tutta panna, storica mascotte dei formaggini Invernizzi, la ricordate?
E il famoso
Rin Tin Tin? Bellissimo!
Noi che siamo dell'epoca, le previsioni del tempo le faceva solo il Colonnello Bernacca!
Già, anche questa aveva fatto epoca.
Noi che...facevamo le gare con l'Hula Op:-):-):-
E chi non ricorda il salto della corda? E sulla scia di questi ricordi, auguro a tutti Voi una fantastica Domenica.. |
Post n°8013 pubblicato il 17 Giugno 2017 da nina.monamour
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Post n°8012 pubblicato il 17 Giugno 2017 da nina.monamour
Nuove minacce all'Italia E ad essere preso di mira questa volta è il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, accusato dal Califfato per la influente presenza del nostro Paese in Libia. In un video pubblicato ieri notte su Youtube ci sono immagini che riguardano il premier e di un recente incontro con il capo del designato governo libico di transizione, Fayez al Sarraj. Il filmato prosegue poi mostrando i combattimenti nelle zone di guerra dei miliziani del Califfato, alcune immagini, come di consueto quando si tratta di video della propaganda dell’Islamic State, sono scabrose: morti ammazzati, esecuzioni, bombardamenti e le immancabili bandiere nere che alla fine di questi filmati trionfano sempre sui «crociati». Il video è intitolato "Stato islamico, questo è ciò che abbiamo promesso ad Allah e al Suo Messaggero" e contiene molteplici minacce all’Italia, agli Stati Uniti e a tutti i Paesi che in questi anni stanno cercando di debellare il Daesh. Nelle ultime ore, sui canali di propaganda dell’Isis, l’Italia è più volte protagonista, sempre nella serata di ieri su Youtube è comparso un altro video, poi rimosso dal broadcaster statunitense, in cui erano ritratti anche Renzi e il ministro degli Esteri, Angelino Alfano. Tra le barbarie e le macabre esecuzioni di questo video l’ex premier e il titolare della Farnesina sono bollati dal Califfato come membri della "Coalizione dei crociati". Nel filmato pubblicato (e immediatamente cancellato) vengono mostrate due foto, abbastanza datate, estrapolate da passate riunioni di ministri e presidenti del consiglio. In una delle due foto, che risale ad un meeting in Galles del 2014, c’è Renzi tra i capi del governo indicati di far parte della "Crusader Coaltion", in un’altra foto c’è invece l’attuale ministro degli Esteri, Angelino Alfano. Buon Sabato |
Post n°8011 pubblicato il 16 Giugno 2017 da nina.monamour
Siamo abituati a vederli in musei e collezioni, ma mai così dissacranti o ironici. Con la pagina "Se i quadri potessero parlare", dove a dipinti più o meno famosi sono associate frasi divertenti e colloquiali, Stefano Guerrera, giovane Ingegnere informatico, ha conquistato tutti
Amleto mostra il fantasma di suo padre alle madre - Nikolaj Abildgaard (1778)
E' dura eh?
Stefano Guerrera
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Post n°8010 pubblicato il 15 Giugno 2017 da nina.monamour
Alcuni anni orsono mio padre ha ricevuto dai suoi cinque nipoti un regalo molto ...molto...speciale, un cucciolo di Cavalier King, la cagnolina "Lilli e il vagabondo" tanto per intenderci. Una delle mia sorelle, l'intenditrice canina di famiglia, aveva suggerito di regalargli un cucciolo femmina perché, secondo la sua esperienza, sono piu' tranquille dei maschietti! Mio nonno diceva sempre... Le ultime parole famose... Betty è vivacissima e scatenatissima e questo la rende di grande compagnia. Papà l'ha accolta con entusiasmo ma all'inizio, non sapendo bene come rapportarsi, si manteneva comunque un pò a distanza. Dopo qualche mese, ricordo che si comportava con lei come un nonno; vederli insieme era spassosissimo, lei lo guardava con adorazione, ma ne combinava di tutti i colori e papà la rimproverava, ma con la poca convinzione che i nonni usano, appunto, quando fanno osservazione ai nipoti. In casa li chiamavamo..... Risultato, Papà è morto, e Betty sta diventando una vera "mascalzona", perciò a breve la porteremo da un addestratore per darle un pò di regole. Intanto io, che non ho mai avuto cani, ogni volta che posso la tengo con me. Betty è buffa, tenera, affettuosa con tutti, quando è distrutta da pomeriggi di corse, di salti e di caldo, si spalma sul pavimeno fresco, se arriva qualcuno, non avendo piu' le energie per fargli la festa, rimane sul pavimento, ma si guarda agitando freneticamente la coda. Insomma, Betty è entrata prepotentemente nella vita e nel cuore di tutta la famiglia; a volte la osservo e mi domando come sia possibile abbandonare questi amici fedeli, come talvolta, purtroppo, capita in Estate. Un paio di anni fa l'Etologo francese Boris Cyrulnik ha potuto dimostrare attraverso la risonanza magnetica che emozioni positive come l'amore e l'affetto mettono in moto nel cervello dei cani le stesse aree che si attivano nel cervello degli uomini quando provano le stesse cose. Quelle dei cani sono emmozioni e pensieri senza parole, ma non meno forti; tutto ciò dovrebbe spingerci a ripensare a come noi umani, a volte, trattiamo i cani, diventando piu' "animali" di loro, tanto piu' che è ormai dimostrato che...sono piu' "umani" di quanto si pensava. Questa Estate non solo ci sarà Betty, ma anche Oscar.. ..il mio gattone che aspetta trepidante...le meritate vacanze!!
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Post n°8009 pubblicato il 15 Giugno 2017 da nina.monamour
Buona giornata |
Post n°8008 pubblicato il 14 Giugno 2017 da nina.monamour
La lingua batte dove il dente duole. Giorni fa la Cassazione ha chiesto che sia valutata attentamente la legittima richiesta di esser scarcerato avanzata dall’86enne boss mafioso Salvatore Riina, in carcere dal 1994 e condannato a vari ergastoli. Riina è malato e vuole morire a casa sua. Inevitabili e giuste le polemiche. Partiamo da un semplice concetto, uno Stato civile non può fare a meno della giustizia e la giustizia si applica anche con pene detentive che prevedono anche l’ergastolo, ovvero il cosiddetto “fine pena mai”. Uno Stato civile può, per motivi di clemenza giustificati da pentimento, ravvedimento, manifestazioni di perdono ai familiari delle vittime, collaborazioni e buona condotta, ridurre o alleviare la pena inflitta. Uno Stato civile altrimenti applica la sentenza definitiva e, assicurando le cure e l’assistenza dovute oltre che all’assenza di maltrattamenti, tiene detenuto l’ergastolano fino alla sua dipartita da questo mondo come prescritto dal codice di procedura penale. Uno Stato civile e laico non deve dimostrare nient’altro.
Se il criminale stragista Riina avesse mostrato pentimento, per spirito di carità umana, probabilmente tale diritto gli andava concesso. Ma nel suo caso, non merita questo tipo di trattamento. I lunghi anni di solitudine passati in carcere, sono riusciti a cambiare la sua anima. Riina è la dimostrazione che il male è insito nell’uomo. Offrire un fine vita dignitoso a chi non ha mai condotto una vita dignitosa? Ma cosa intendiamo davvero per “morte dignitosa”? Solo se un condannato (e Riina non è un detenuto qualsiasi, altrimenti non lo avrebbero punito con il 41bis), muore a casa propria è rispettato? Immaginiamo se Riina tornasse davvero a casa, la sua dimora diventerebbe un “santuario” con tante processioni con baciamani e genuflessioni. Che segnale si darebbe ai mafiosi che vivono di simboli? Provenzano è morto in ospedale piantonato, ridotto ad un vegetale, perché a Riina dovrebbe essere riservato un trattamento speciale? Se a casa Riina potrebbe essere ancora pericoloso, avendo modo attraverso pizzini, inviati tramite terze persone di dare disposizioni alla cupola. Lo ha già fatto disponendo la morte del Magistrato Di Matteo e di don Ciotti. C’è una guerra in corso che lo Stato non sta vincendo, la mafia non è ancora stata sconfitta; ai domiciliari il capo dei capi sarebbe l’ennesimo segnale di debolezza. Riina va curato in carcere o in ospedale.
Cosa c’è di non dignitoso in questo? Proprio perché lo Stato tutela i diritti di un popolo attraverso le sue leggi, garantisce un processo equo a chi è sospettato di un reato e la certezza della pena alle vittime. Il resto è beneficienza o la grazia esplicitamente chiesta e concessa straordinariamente dal Presidente della Repubblica. In Italia non esiste la pena di morte, ma Riina ha decretato la morte ai difensori della Legge dello Stato e di tante altre persone, perbene e non. La civiltà non si dimostra scarcerando Riina, ammesso che stia davvero male, ma facendolo morire dignitosamente in carcere, curato in maniera appropriata e negli ultimi momenti di vita con i propri familiari accanto. L’impressione è quella che siamo di fronte ad un’incivile discriminazione basata sul reddito, se posso permettermi un team di avvocati che segua la pratica per la scarcerazione vengo scarcerato; altrimenti muoio in carcere. Parte dell’opinione pubblica che invoca civiltà e umanità a proposito del caso Riina dovrebbe fare affidamento alle parole del Procuratore Antimafia Roberti che si è espresso contro la Cassazione, “Riina è ancora il capo di “Cosa Nostra”, abbiamo le prove per dirlo. Il suo stato di salute può essere adeguatamente trattato in carcere o con ricoveri mirati. Provenzano era in condizioni addirittura peggiori”.
dal web Ieri sui giornali, Rosy Bindi, Presidente della commissione bicamerale Antimafia, in una comunicazione a seguito della sua visita all'ospedale di Parma, dove il boss mafioso è ospitato, ha rilasciao questa inervista..."Riina conserva immutata sua pericolosità concreta e attuale" mostrando di essere "interessato alle vicende processuali" che lo riguardano, Per la Presidente dell'antimafia, va inoltre ricordato che in mancanza di "nuove leadership (nella mafia) i soggetti che tornano in libertà, riassumono i ruoli precedenti". "Riina resta il capo di cosa nostra per le stesse regole mafiose e non perché lo Stato ha vinto". Buona giornata |
Post n°8007 pubblicato il 13 Giugno 2017 da nina.monamour
Adesso vi racconto una storia. Sta facendo il giro del web la notizia del macabro gioco "Blue Whale", in cui diversi ragazzini sembrerebbero essere manipolati e spinti al suicidio. Stiamo parlando del cosiddetto "Effetto Werther", il fenomeno per cui la notizia di un suicidio diffusa dalla stampa provoca nella società una catena di altri suicidi (meglio noto in letteratura scientifica sotto il nome generale di "Copycat Effect"). Mentre stai leggendo queste righe ne è già morta una. La questione è così delicata che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato delle linee guida che tutti i giornalisti dovrebbero seguire quando riportano notizie del genere. La domanda che rivolgo ai giornalisti nasce spontanea: Inoltre, facendo girare una bomba mediatica di questa portata, si potrebbe causare un incremento di suicidi per emulazione a causa dell'Effetto Werther.
Buona giornata |
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il 25/05/2020 alle 07:34
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il 25/05/2020 alle 06:18
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il 24/05/2020 alle 19:19