Il Diavolo in Corpo

Decisa e determinata..

Reggio/Roma, andata e ritorno..

Volo Alitalia delle 6:50 da Reggio Calabria a Roma Fiumicino: ad accogliermi, con ancora i cariddi ‘nta l’occhi, due stewards (in verità con l’aria più da hostess); riesco a trovare il posto ed, una volta sistemata, passo i restanti venti minuti ad osservare gli altri sistemare i propri effetti personali negli appositi scomparti.

Tra essi, difficile non notare quelli di una distinta Signora di mezza età che stamattina ha deciso di indossare l’intero guardaroba per il viaggio, impiegando così una vita a spogliarsi ed a sedersi!!!

Durante il volo, i tagli della crisi si notano anche a bordo: le hostess dalle idee confuse, avanzano lungo il corridoio con il carrello porta vivande, che più che "vivande" sembrano morendi!

In bella vista, infatti, troneggiano due bottiglie d’acqua, una frizzante e l’altra naturale, e due thermos con all’interno liquidi confusi i quali, sempre le stesse hostess,  definivano "the" e "caffè"; di salatini e biscottini non se n’è avuta notizia.

Atterriamo a Roma ed ad accoglierci troviamo tutta la banda di Happy feat….un fridduuuuu!!!

Aspetto oltre mezz’ora la mia amica Chantal che non era mai stata a Fiumicino e che per tutto il tempo, essendo anche straniera (di origini tedesche), non riusciva a spiegarsi e a farmi capire dove avesse esattamente parcheggiato la macchina…..eppure io ero brava in geografia! Dopo svariate telefonate riesco ad individuarla e partiamo così alla conquista della Capitale!!

Appuntamento con soru K (tra di loro usano questi appellativi) alla Stazione Centrale; commissioni varie, risate, mezzi sorrisi, lacrime nascoste, foto, promesse, saluti ed arriva già l’ora di riprendere la via del ritorno.

Volo Alitalia delle 21,25 da Roma Fiumicino alla volta di Reggio: ad accogliermi uno steward 

molto più confuso dei colleghi del mattino ma, se non altro, più sorridente e gentile e soprattutto senza cariddi ‘nta l’occhi!

Trovo il mio posto, mi sistemo e riprendo ad osservare gli altri passeggeri sistemarsi a loro volta; ad un certo punto mi volto e vedo l'hostess di spalle e penso.."finalmente una donna".

Lei si volta e davanti a me si materializza, in carne ed ossa, la sorella mal riuscita di Shrek

in tutto il suo splendore ed allora io penso (e forse l’ho anche detto)..

"Ma caxxu!! Va beh chi c’è crisi, ma non pinsava finu a stu puntu!!!”

La pastiglia della felicità..

Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità?
La pastiglia è la vita.

Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le
tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato
nei sentimenti.

Sei bloccato.

Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde?
Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della
gente esiste, e nulla più.

Buona giornata