Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

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Messaggi del 19/07/2014

Come è impegnativo fare ogni volta la scelta giusta..

Post n°6509 pubblicato il 19 Luglio 2014 da nina.monamour
 

Ero brava a scuola, a fare i temi, ma quella volta non riuscivo a cavarmela.

"Spiegate cosa sia un dilemma e illustratelo con qualche esempio tratto dalla vostra esperienza".

Sapevo cosa era un dilemma, l'Insegnante ce l'aveva spiegato, facendo l'esempio dell'asino di Buridano, quel filosofo francese del Trecento, che viene ricordato soltanto per quella storiella scema con cui lo pigliavano in giro i suoi studenti. C'era chi difendeva il libero arbitrio e chi diceva che è già tutto deciso, che non siamo padroni della nostra vita, delle nostre scelte.

Buridano sosteneva che siamo liberi di scegliere, tra il bene e il male e persino tra bene e bene o tra male e male. E faceva esempi così strampalati che gli studenti, per burlarlo, raccontavano dell'asino affamato e assetato che, quando gli misero davanti un secchio d'acqua e un sacco di biada, non sapendo se bere prima e mangiare dopo o viceversa, morì di fame e di sete.

A me non sarebbe capitato, mi sgridavano tutti perchè ero troppo precipitosa, prima facevo e poi pensavo. Avrei bevuto e mangiato insieme, strafogandomi e sbrodolandomi. Ma che avevano i miei compagni da scrivere? Cosa aveva la loro vita di diverso dalla mia? Tutti avevano riempito il primo foglio e scribacchiavano alla grande, ma non ero io, di solito, che li lasciava indietro? "Ehi, tu cosa ci hai messo?"

Guido sussurrò che una volta era stato incerto sul colore per ridipingere la bici vecchia, rosso o azzurro; Anna disse che era stata esclusa dal coro perchè era stonata e una sua compagna aveva stonato apposta per solidarietà; Anselmo che una volta non sapeva se andare al compleanno dell'amica o alla finale di una strana arte marziale dove forse avrebbe vinto.

E io? A me non era mai accaduto di dover scegliere tra due cose dello stesso peso, non mi pareva proprio, non veniva in mente niente. Succhiavo la penna e la Prof. mi vide e mi venne in aiuto,  "ma dai, di sicuro ti capiterà ogni giorno di dover fare una scelta, mica tra la fame e la sete, pensa a cose piu' banali, a cose quotidiane, chiudi gli occhi e immagina, da quando ti svegli".

Grazie, grazie Prof.... si era accesa una lampadina nella mia mente.

Ogni mattina io avevo a che fare col mio dilemma quotidiano, ogni mattina sentivo la sveglia,

aprivo gli occhi, li richiudevo; dovevo alzarmi, ma no, non mi andava, e se non mi fossi alzata? E se avessi saltato la scuola? Eppure la scuola mi piaceva, era intrigante, avevo Insegnanti fantastici e amici straordinari, non avrei poturo rinunciare. Ma adoravo anche anche restarmene a letto a crogiolarmi, al calduccio, a rischio di addormentarmi di nuovo.

E allora saltavo dal letto, poi mi sedevo sul bordo, ne stavo a dondolarmi, mi sarei fatta la doccia subito, o prima avrei fatto colazione? Me ne stavo a dondolarmi, tra l'idea di una doccia corroborante e quella di pane burro e marmellata e la tazza di Ovomaltina, una bevanda davvero speciale...E anche lì... dai che fai tardi a scuola! E correvo a far colazione e poi sotto la doccia, e quella scelta ripetuta un giorno dopo l'altro alla fine è diventata una bella abitudine, con qualche piccola aggiunta.

Adesso che sono adulta, stessa storia, come quando si trattava di andare a scuola, o piu' tardi, da madre di famiglia, di andare al lavoro.

Mi alzo,

o dormo ancora un pochino? E poi, faccio prima la doccia, o prima la colazione? Una routine che si rompe soltanto se ho fretta, perchè allora la doccia viene prima della colazione, ma capita di rado.

Negli ultimi anni, dicevo, si sono aggiunti altri particolari nuovi dilemmi. Apro gli occhi, mi siedo sul letto; e...mi lavo prima la faccia o alzo le serrande? Prima c'era qualcuno che le alzava per me, ma ora mi tocca, sono sola. Alla fine Buridano ha trovato qualcos'altro per me! Se alzo le serrande posso spegnere la luce elettrica e avere la luce del nuovo giorno o mi concedo un giochino al cellulare? Il giochino? Sì il giochino come ogni mattina, come le preghiere, riattiva i neuroni addormentati, il mio cervello incomincia a carburare, dopo due ore che sfido la sorte con i serpenti divoratori, e faccio almeno mille punti, sono sveglia davvero.

Anche quì, con il tempo, il dilemma non c'è quasi piu'; prima le serrande, poi i giochini, poi doccia, colazione e infine mi vesto e sono pronta, bella pimpante per affrontare la giornata, con i sensi all'erta e le giunture...ah..ah...iniziano a scricchiolare (l'età). Mi sa che Buridano ha pensato ad un nuovo dilemma, un pò di ginnastica ci vuole. A che punto metterla? Prima delle serrande o dopo la doccia, a digiuno o a stomaco pieno?

Ehi tu, Jean de Buridan,


detto Buridanus alla latina e poi Buridano all'italiana, nessuno si sarebbe ricordato di te, se i tuoi studenti non ti avessero preso in giro, quella volta all'Università di Parigi, tanti secoli fa!

 

 
 
 

Buon week-end..

Post n°6508 pubblicato il 19 Luglio 2014 da nina.monamour
 




Vista la mia "forzata immobilità"
mi organizzerò così..
Bella idea, vero?!
Ah..ah..ah..





 
 
 

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