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Il servizio civile... (puntata 9)

Post n°30 pubblicato il 24 Febbraio 2006 da deracinato

(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8)

Riassunto delle puntate precedenti: dopo essere stato preso per il culo durante il colloquio, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti. Lì, grazie alle sue incredibili (...) [in]competenze, viene assegnato ad un centro specifico, ove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure, tra le quali l'infame (no, dai, è stato favoloso) viaggio in un villaggio turistico sul mare, il nostro eroe dimostra di volta in volta nuove capacità, degne quasi di un essere umano.

IL VIAGGIO ESTIVO DA DELIRIO: #5 - SPARECCHIANDO AD ATLANTIDE...

La penultima sera non è stata così come la precedente. Anzi, è stato forse il punto più basso, deprimente e incazzato della mia vita da almeno dieci anni a quel momento.

Con una collega elaboriamo un piano geniale per andare a vedere il bellissimo tramonto sul mare che, ahinoi, coincideva sempre con il momento della cena. Il piano consisteva nello sparare una scemenza agli assistenti adulti: al ristorante ci avrebbero chiesto la cortesia di dividere il gruppo in due scaglioni per questioni di comodità loro. Il primo gruppo (il nostro) ci sarebbe andato prima, finendo in tempo per correre a vedere il tramonto da una posizione privilegiata. Il secondo (il loro) sarebbe stato a cena mentre noi guardavamo il tramonto. Geniale. Non per nulla, l'idea era mia :P

Frase che poi mi sono rimangiato, visti i risultati....

Intanto l'idea di andare a vedere il tramonto da soli è naufragata perchè non si sapeva a chi lasciare i tizi, così abbiamo dovuto portarli con noi...vabbè... Il problema è quanto successo al ristorante.

Avete presente tutto il bordello tattico descritto all'inizio? Ecco. Abbiamo dovuto fare tutto in un terzo del tempo. Gli altri avventori avranno pensato che ero uno che amava molto il suo lavoro, per come correvo. Era una corsa contro il tempo, fatta di consegne di cibo al volo e trangugiate (mie) da rimanerci strozzato di brutto. Ci fosse stata la minestrina poi...No, tutta roba inchiummosa (dal rumeno dialettale: "che ti rimane in gola e non scende nemmeno bevendoci su"), dal maiale alle patate, passando per una focaccia che era la fine del mondo.

Eravamo quasi alla fine. Andava tutto alla grande nonostante la fatica quando... ARGH! ARRIVA IL SECONDO GRUPPO! Capitanati dagli assistenti, con sguardo un filo incazzato (non sapevano, ma qualcosa intuivano, secondo me), la dozzina di persone si avvicina inesorabilmente, ignara che non ci fossero tavoli puliti...!!!! La frittata era prossima, lo sputtanamento pure, quando ecco il colpo di genio(...)! Io e la collega ci mettiamo a SPARECCHIARE (al ristorante... se ci penso....) e pulire tutto, facendoci amare dai camerieri e rendendo i tavoli passabili giusto tre secondi prima che quelli arrivassero a capire l'inghippo. Sarebbe stato comunque troppo tardi, eravamo già scappati verso il tramonto.

Il tramonto ha fatto un pò schifo, sarà che c'era un bordello generale che guastava l'atmosfera. Giusto il tempo di spaccare un tavolino sulla terrazza dell'hotel (...), facendoci riconoscere, e torniamo in camera.

Mi stravacco sul letto, distrutto psicofisicamente. "E' andata", penso.

Si...era solo l'inizio.

Tempo tre minuti e sento insulti vari provenienti dal corridoio di fronte le camere. Quello si voleva suicidare di nuovo? Stavolta (ehm), memore della volta precedente (più che altro perchè stavolta mi sarebbero venuti a cercare, non essendo le quattro di notte), esco e vedo uno dei simpatici e tranquilli ragazzi che inonda un'amica sua con un catino pieno d'acqua, bagnando, nell'ordine, la ragazza, il corridoio e l'interno della camera. La ragazza, di tutta risposta, che fa? Catino di vendetta...Al quale è seguito lo tsunami di controvendetta e via dicendo...

Cinque minuti dopo, il corridoio e le camere sembravano Atlantide. E non scherzo.

Una sola parola: panico.

Gli assistenti anziani erano ancora a cena e sarebbero potuti tornare da un momento all'altro...e se fossero tornati mentre gli Uomini-Pesce nuotavano ancora nel corridoio, era meglio che tornavo a casa a piedi. Così, sempre con la collega, si elabora il piano geniale #2... Si requiscono tutti gli asciugamani delle 12-13 camere (...) a nostra disposizione e si usano per pulire/asciugare (!) a terra...! In trenta secondi il candido bianco degli asciugamani era diventato nero pece... Finito il lavoro e pregando che il resto evaporasse presto, abbiamo nascosto tutto in una doccia... Uno spettacolo orripilante. Talmente orripilante che avrei pagato per vedere la faccia di quella che ha rifatto la camera il giorno dopo, di fronte a quella pila di tessuto radioattivo e ormai dotato di vita propria. Ho passato il resto della serata a provare a sbollire la rabbia (derivante dal fatto che dopo il primo catino d'acqua c'avevano promesso -...- che la finivano lì), mandando a fanculo un pò tutti...

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