Il Servizio Civile... (puntata 14) su I'll be...

Il Servizio Civile... (puntata 14)

Post n°39 pubblicato il 02 Marzo 2006 da deracinato

(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13)

Riassunto delle puntate precedenti: dopo essere stato preso per il culo durante il colloquio, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti, dove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure (diventendosi un mondo), a luglio e agosto eccolo nel bel mezzo di una delle più grandi e belle esperienze della sua vita, a tu per tu (tu al quadrato) con i bimbi saharawi...

I BIMBI SAHARAWI - #4
Follie di una sera (mistica) di mezz'estate

Una sera ero all'istituto seduto su una panchina con:
- n°3 anziane over-75 non vedenti
- n°1 bambino del Sahara
- n°1 collega (si, sempre quella...del resto, lavoravamo in 5 su 35...e non perchè dovessimo farlo proprio noi 5, erano gli altri a darsi alla macchia)

Poco dopo ci ha raggiunto il mito umano della serata:
- n°1 assistente anziana, presente ai tempi già nel soggiorno al villaggio vacanze

L'argomento? I bambini dal Sahara e la loro cultura.

Raccontavo a tutti i presenti (bambino escluso) un pò di cose...Cosa facevano il giorno, cosa la sera, cosa mangiavano (erano quasi tutti celiaci), qualcosa che mi aveva raccontato la loro assistente e via dicendo. Si passa a parlare della cultura islamica e araba in generale. Prendo spunto dalla dominazione araba in Sicilia per parlare un pò delle velate somiglianze per certe cose, dell'ospitalità che entrambe le culture condividono e così via.

La collega mi guardava stupita perchè non pensava riuscissi a fare un discorso serio in vita mia. Le anziane, sempre over-75 (non erano
ringiovanite, nel frattempo), annuivano convinte ed intervenivano con una lucidità invidiabile, approfondendo in modo notevole l'accostamento "donna siciliana degli anni '30 vs donna araba più o meno moderna".

Arriva il mito umano. Identikit: sessantina d'anni (più o meno), super-permanente modello piccionaia, occhiali da maestrina violenta. Ed ovviamente una simpatia pari a quella di un ultrà quando parla degli avversari o della polizia.

Ero arrivato a narrare mirabilmente (...) il momento della preghiera, momento davvero interessante peraltro. Le bambine si avvolgono attorno dei foulard colorati, stendono il tappetino in direzione della Mecca e pregano inginocchiandosi. Voi direte: nulla di nuovo. Però vederlo fare dal vivo è quantomeno curioso (nella sua normalità). Analizziamo le varie reazioni dei presenti.

Il bambino: nessuna. Per essere sicuro, non ricordando se era uno di quelli che capiva l'italiano, mi son tenuto sul vago senza dire cose compromettenti.

La collega: sempre stupita.

Le anziane: interessatissime. Una apertura mentale mostruosa, curiosissime e persino cortesi quanto continuavo a darmi coltellate dicendo "è davvero bello vederli pregare" e loro sorvolavano e dicevano persino "Si, dev'essere bello"...zac zac zac, dopo cinque mesi ancora non mi ero ancora tolto quel vizio...

Ma ecco il momento clou.

Il mito umano: "Ah, li hai visti pregare!"
Io: "Già..."
Lei: "C'è qualcosa di MISTICO?"
Io: "Mmm...boh, più che mistico direi folkloristico, almeno dal punto di vista di uno come me che non l'aveva mai visto"
Lei: "Pfuif, la preghiera dei musulmani. Non è altro che il primo passo per arrivare a farsi saltare in aria"
Io: "..."
La collega (girandosi verso di me, dandole le spalle e assumendo un'espressione sconcertata): "..."
Le anziane: "..."
Io: "Vabbè, non penso ci sia da generalizzare...L'assistente stessa ha detto che ogni musulmano legge il Corano in modo diverso, da quelli che lo vedono un pò come noi vediamo la Bibbia, a quelli che rimbambiscono a vi leggono chissà cosa che li spinge al martirio oppure a distruggere gli infedeli. E' quella la fregatura. E comunque non è che il cristianesimo abbia la coscienza tanto pulita...ricordiamoci le crociate..."
Lei: "Si, vabbè, ma le crociate avevano uno scopo e sono comprensibili. Mica come quello che fanno loro"
Io: "..." (stavo per rispondere "Ok, a sto punto pure i nazisti avevano uno scopo...quindi dovremmo sorvolare su quanto hanno fatto?" ma mi son trattenuto)
Lei: "Questi invece sono **tutti** così. Che poi c'è una cosa che non ho mai capito...Perchè non imparano da noi? Cioè, perchè non vogliono avvicinarsi alla nostra cultura per vedere come bisogna vivere per davvero?"

Ero paralizzato. Era la fiera delle puttanate (cit. dalla collega poco dopo, in privato)

Io: "Ehm...Mah, non vedo perchè dovrebbero. Del resto, loro non sentono il bisogno di acquisire troppo dalla nostra cultura come noi non sentiamo il bisogno di acquisire qualcosa dalla loro. E' normale."
Lei: "NORMALE?! Che fai, scherzi?! Noi dovremmo trovare qualcosa nella loro cultura che non abbiamo?! Per accostarci alla loro dovremmo fare UN SALTO INDIETRO DI ANNI LUCE!" (anni luce?!)

La collega si rigira e sgrana gli occhi. Io trattengo le risate a stento e trattengo pure un accostamento a Silvio dei bei tempi, nonchè una mandata a quel paese da antologia. Dico io, ste cose puoi pure pensarle, ma cosa può spingere un essere umano a sputtanarsi così in pubblico? Era il tempo della coltellata.

Io: "Beh, direi che qualcosa da prendere ci sarebbe pure...La prima cosa è l'ospitalità e l'altruismo. Faccio un esempio un pò forte, però è tanto per far capire cosa voglio dire...In Sicilia l'ospitalità è radicata nella cultura popolare stessa, in molte città del nord non è così e i rapporti con gli estranei sono a volte molto freddi. Questo proprio grazie alla dominazione araba, quindi qualcosa di così importante da aver influenzato il comportamento dell'intera popolazione per i millenni successivi. Quindi dire che la cultura occidentale sia superiore in tutto è...ehm...."
Lei: "..." (colpita e affondata)

Poi è partita la fiera dei luoghi comuni sul petrolio, Bin Laden e compagnia bella che vi risparmio volentieri.

Che tristezza.

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