Il Servizio Civile... (puntata 30) su I'll be...

Il Servizio Civile... (puntata 30)

Post n°95 pubblicato il 02 Aprile 2006 da deracinato

(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29)

Riassunto delle puntate precedenti: dopo un colloquio stile candid camera, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti, dove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure (diventendosi un mondo), comprese quelle con dei bambini provenienti dal Sahara Occidentale durante il periodo estivo, nulla è paragonabile all'incontro con il...

IL PULCINO - #10

La pesante cartella del Pulcino...quella clinica, però.

Per dire che gran professionista fosse il primo medico, dopo due anni di conoscenza, il Pulcino non aveva nemmeno la cartella clinica. Ogni volta era necessario portarsi dietro tutto un carteggio molto approssimativo di vecchie analisi, prescrizioni e roba varia. Si andavano a fare altre analisi, ma ufficialmente non venivano fatte, non essendo lui registrato.

Piccola parentesi sulle analisi al Pulcino. Ricordate l'avventura con l'audiologo? Quella volta il Pulcino (deo gratias...) dormiva, così fargli l'elettroencefalogramma fu una pacchia. Visto che tutte le altre volte lui era più sveglio di me (non che ci voglia molto), andava così: una collega si sedeva con lui e gli teneva le braccia, onde evitare che, in un gesto alla Fonzie, una volta posizionati gli elettrodi in testa con quintali di gel, lui si "pettinasse", togliendoli tutti (cosa che avveniva tre-quattro volte a botta). Contemporaneamente, il sottoscritto, perdendo una dignità che ormai perde ogni giorno qualunque cosa faccia, utilizzava due giocattolini che si trovavano sempre là e faceva il clown, facendoli suonare e facendo un balletto vergognoso stando sulle ginocchia e pregando che il Pulcino ci cascasse e stesse buono per quei cinque minuti. Seee, sarebbe stato più facile fare l'EEG ad un vitello con le convulsioni!

Comunque sia, alla fine più o meno ce la facevamo sempre, tornando a casuccia con un nuovo malloppone di tot pagine pieno di trascrizioni di onde cerebrali, senza che ci fossero permessi o robe del genere. Evidentemente qualcuno s'è accordo di questo comportamento all'acqua di rose (leggi: ci saranno stati controlli...) , così un giorno siamo stati costretti a fare la cartella clinica. O, meglio, ci hanno detto che non l'aveva mai fatta. Per la cronaca, era il giorno in cui lasciai "mia moglie e mio figlio" davanti il reparto...E con loro due ero lì ad aspettare il nostro turno all'accettazione.

Si avvicina una...Mostra un distintivo (!) e, manco fosse dell'FBI, si identifica come membro dell'Unione Italiana Ciechi.

La tizia: "Vedo che è sempre uguale..."

Noi: "Chi? Cosa?" (la scelta era tra il bambino, la sciarpa della collega ed il graffito sul muro)

La tizia: "Il bambino"

Noi: "Ah. Già..." (conversazione tra intellettuali)

La tizia: "Ricordo ancora quando si buttò dal balcone..."

Il Pulcino prende e le dà un pugno. Grande! Giustamente era stufo che tutti si facessero i fatti suoi :) La tizia se ne va e tocca a noi entrare....

Ci accoglie un'addetta cinquantenne dall'aria un pò severa. Cartella clinica, bla bla...

Lei: "E' vostro figlio?" (daje...)

Io: "Eh, non vede che è sputato a mamma e papà?"

Lei guarda me e la collega e, notando la lievissima differenza di connotati tra me, la ragazza e il pupo, a cominciare dal colore della pelle, il taglio degli occhi e praticamente tutto il resto, assume uno sguardo perplesso.

Lei: "Ma mica vi somiglia."

Io: "Uff...Io ho detto che è uguale a mamma e papà, non ho detto che siamo noi."

Lei: "Uhm, uff... Dunque, ora mi servono i suoi dati."

Panico. P-a-n-i-c-o. In mano avevo tutto il carteggio su come gli funzionava il cervello ma mai che in otto mesi avessi visto i dati del Pulcino! Per quanto ne sapevo, potevano pure non esistere. Anche perchè sennò me li avrebbero dati... Però era necessario fargli quegli esami e chissà quando avrebbe potuto farli... E allora, ehm ehm...

Io (ancora la famosa faccia "fortunata"): "Glieli detto?"

Lei: "Ok...nome?"

Vai, questa la so...! Forse...ho letto il suo nome scritto in otto modi diversi...Glielo dico, specificando dove andasse l'acca. Da quanto ho capito, in arabo l'acca non è muta ma ansimante (...), quindi è importante.

Lei: "Cognome?"

EHM... Ehi, c'è scritto sulla copertina del carteggio... che culo... ok, fino ad ora è andata bene...

Lei: "Data di nascita?"

Aaaazz... che ne so...quando è nata la mia cana? L'anniversario dei miei? Il giorno dell'ultimo scudetto? Mmmm... Sparo mi pare il 27 Settembre (ho scoperto in seguito fosse a maggio...si, non avevo perso le mie doti di veggente, paragnosta e paragnao...), facendomi un rapido calcolo per azzeccare quantomeno l'anno. Avessi sparato il 1980 forse non sarei risultato molto credibile.

Lei: "Luogo di nascita?"

EHM...Dico la prima città che mi viene in mente, che poi in realtà è dove vive lui. Fortuna che il nome era breve e senza h volteggianti o suoni sgracchianti... la signora non avrebbe gradito la mia saliva sul computer, nonchè suoni ambigui e poco gradevoli stile "tizio che si strozza con un salatino", nel vano tentativo di pronunciarlo...

Lei: "Codice fiscale?"

Io (sconcertato): "Codice fiscale?!?"

In effetti...esiste il codice fiscale pure all'estero? Lo ammetto, ero impreparato. Piano B!

Io: "Oh, perdindirindina, non lo trovo...non si può ricavare dal nome e la data di nascita? Eh eh"

La santa donna (che all'inizio sembrava così severa...ennesima dimostrazione che le apparenze ingannano) capisce le mie difficoltà e ci pensa lei. Poi, abbassando la voce...

Lei: "Io dovrei essere più fiscale, però capisco la vostra difficoltà e non posso che pregare per voi ed il meraviglioso lavoro che fate con questo bimbo indifeso e sfortunato. Io sono molto cristiana e pure Gesù diceva che..."

Mi stava scappando un "E dire che lui tecnicamente è musulmano" ma mi son trattenuto, limitandomi a fare una cinquantina di "ole" nella mia testa per quell'impiegata così mitica.

[continua]

[ogni tanto vi ricordo del post n°67... lo so, non se ne può più, però se becco qualche altro visitatore occasionale che gli dà un'occhiata e dice la sua, son contento. Grazie :) ]

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