Quando ti vengo a cercare (in realtą in quell'istante me ne sono gią andata)

Post n°12 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da mccc8720
Foto di mccc8720

Quando ritrovi un ricordo, lo so sono cervellotica, ma la scrittura scientifica non mi è mai appartenuta. Ho sempre lavorato di pensieri confusi e sovrapposti e questo che segue è uno di quelli belli tosti da digerire.

Sono qua nell'angolo di Irlanda che ho ritagliato per me, ancora per poco, e i pensieri si ingarbugliano con la stanchezza, perché un angolo di mondo che decidi esser tuo prima o poi diventa prigione, ma non si può sempre andare via, giusto? 

Pre-Embolo (mi sembrava più appropriato metterci una E, che la A è per chi le storie le racconta sul serio):

Nell'ultimo tempo ho imparato un po' di cose, ma sono sostanzialmente basate tutte su quell'unico banale ingrediente che è l'egoismo umano (e forse pure delle bestie). A volte trovi anche chi infiocchetta quell'essere egoista con connotazioni svariate. Un paio di quelle su cui si sta focalizzando adesso il mio tartassato animo sono

1)l'egoismo di chi ha la pretesa di fare tanto per il prossimo, e quelle sono le vittime mai capite, che a parer loro (e solo loro), non hanno mai indietro il riscatto di TUTTI I LORO SACRIFICI per il bene altrui. Fare tante cose inutili non è, tendenzialmente, da riconoscere come cosa lodevole. Il consiglio è quello di GUARDARE e ASCOLTARE: I gesti, quelli veri, per il prossimo, iniziano quando impari ad aprire gli occhi. Se ci riesci, sei ripagato senza chiedere, con leggerezza, così come con leggerezza agisci. Il tuo obbiettivo era un effimero (me ne rendo conto) e palliativo attimo di tregua per qualcuno altro da te stesso. E' singolare come, quando regali questa pillolina di tregua dallo schifo quotidiano, le esalazioni di questo farmaco sono in grado di far stare bene anche te, ed è singolare come questo possa bastare. Quindi caro egoista vittimista, la croce nessuno te l'ha piazzata sul groppone, e se ne stai sentendo il peso mentre candidamente pensi di stare facendo la tua scalata al Golgota per il bene di qualcun altro, semplicemente gira la testa al cavallo, posa a terra la croce, fatti un giro, respira, rilassati. You're not doing it right. Nessuno vuole essere vittima del tuo vittimismo e qualsiasi cosa tu faccia è del tutto inadeguata.

2) l'egoismo di quella fuggitiva voglia di chiudere in quella prigione chiamata casa tutto lo schifo, e uscire a condividere solo la propria faccia pulita e linda di chi non ha patito. Vero, non bisogna mostrare il fianco, ma ho imparato a riconoscere nei venditori di leggerezze i primi sprazzi di egocentrica solitudine. Se sei amico di tutti, non sei amico di nessuno.  Anche se in quel secondo di show da pubblico spiccio hai nutrito il tuo ego, e dato pane a chi come te fa dello svarionare la droga personale per dimenticare di avere i piedi piantati al suolo, nessuno crederà mai che oltre quel sepolcro imbiancato di carisma, messo su come una maschera a carnevale, ci possa essere di più. Ne sto vedendo un po' di queste persone. L'effimero è diventato il nostro cavallo di battaglia. Quindi magari si anche io sto mettendo in fila un po' di parole egoisticamente effimere, ma probabilmente avrei fatto meglio se avessi esordito con un bel titolone allettante del tipo "tette e culi uncensored", oppure "l'ultima boiata di Renzi" o anche (oddio me lo sono scordato com'era letteralmente, però ci provo) "diciottenni hot+", pagina fb trovata pocanzi mentre bighellonavo annoiata. Perchè in fondo questo siamo no, noi topi addomesticati per danzare a ritmo di tamburo, vendiamo fumo, tette e culi, poi torniamo a casa, accendiamo la tv, e ci lamentiamo di quanto il mondo pulluli di monnezza (in tutti i sensi).

3) la maleducazione. La gentilezza spesso si esprime anche solo nell'educazione, e che l'educazione è quella cosa che ti fa evitare di urtare aggredire e invadere lo spazio altrui. Se urli, sei un tamarro, se pretendi di vivere con gli altri, e gli altri devono necessariamente soprassedere alle tue sporcizie, al tuo non essere ordinato, al tuo lasciar traccia fin troppo evidente del tuo passaggio, sappi che si, è più o meno obbiettivo di tutti essere ricordati, ma la clausola è quella di essere ricordati non da chi bestemmia per la tua ennesima strafottenza.

Embolo:

I miei ultimi mesi (non necessariamente quelli irlandesi) mi hanno segnato a colpi di accetta. Non che prima fossi un arrotondata come un Maggiolone, ma adesso la fattezza è più quella dell'Apecar: bello spigoloso, funzionale, e perennemente in bilico. Sembra che questo mondo abbia deciso di accumulare sempre carichi sul mio groppone, e suppongo che questa sia una cosa fatta a fin di bene, per riequilibrare lo squilibrio del mio esser così tozzamente in bilico, no? però il punto è che se tagli troppo, becchi le ruote ed è notoriamente risaputo che con una ruota quadrata di strada non ne fai. Ho conosciuto tanta rumorosa solitudine e vissuto sulla mia pellaccia le sue conseguenze. Quello che mi ha spinto a fare un bel pre-Embolo è che sono ormai convintissima che la solitudine sia frutto di un radicato egoismo. Questo mi ha spinto tutti i giorni a guardare il mare fuori dalla mia finestra, e sognare di andarmene ancora ed ancora. Poi ho capito che in realtà, me n'ero andata ben prima, ma non mi sento sola nel mio vagare, perchè ho sempre lasciato ogni posto con delicatezza. 

Mi sono ricordata di quella volta a Teano, e quel ricordo mi ha spiazzato. é tornato con un'enorme dolcezza, non rimpianto nè rimorso, e c'ho speso una lacrima, perchè è un ricordo così bello che non so come ho potuto averlo perso. La sensazione è stata quella di...hai presente quel momento in cui ti sembra di avere veramente tutto, solo perchè affianco ti accorgi di avere una persona ritrovata, e di averla ritrovata diversa, ma che per un miracolo qualunque, tutti i tuoi spigoli e angoli combaciano esattamente con i suoi? Quindi, come direbbe Gabriella Ferri, grazie alla vita, perchè quel secondo in cui tutti i nostri spigoli erano così bene allineati è qualcosa che il mio cuore non dimentica più. Grazie perchè l'ho ricordato,e adesso che vedo le cose attraverso questo straterello di fumo, che mi ricorda quel secondo in cui la macchina sbanda e noi abbiamo paura, che poi lascia il posto alla pioggia irlandese (pioggia orizzontale, mi si diceva ieri), poi ancora fumo, ma sono contenta, ho voglia di partire, di nuovo, ma ho le ruote quadrate, quindi non ve la prendete a male (semmai qualcuno...). 

Un giorno, chi mi vede ogni volta tornare, forse un giorno....forse un giorno chi mi vede ogni volta tornare capirà che in realtà non sono davvero mai più tornata, mai più.

 

 
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Il Blocco dello Scrittore

Post n°11 pubblicato il 08 Giugno 2015 da mccc8720

......

 
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To the center of the city where all roads meet, waiting for you

Post n°10 pubblicato il 21 Luglio 2014 da mccc8720

A volte ritrovi nell'angolo di quella foto capitata per caso nelle divagazioni frenetiche del web un pezzetto magari non a fuoco di qualcosa che un tempo era tuo.

Spesso, non te ne accorgi, quei saltelli che hai fatto per associazione di idee poco connesse, quel giro lungo dettato dal tuo (poco) dolce (non concesso) far niente, non potevano che portarti a trovare quell'angolo che poi si è fermato nella mente.

La contrazione:

definizione di contrazione: tu sei f. f lavora su qualcosa, forse nello spazio dei pensieri, che se è poco regolare diventa lo spazio delle elucubrazioni: ti accorgi che purtroppo nella tua vita è sempre esistita quella costante tale che, prese a caso due minchiate nello spazio di partenza, purtroppo tendi sempre a ridurre la distanza tra le cose. 

SE f (che sei tu) è di questa brutta forma, allora esiste PER FORZA quella cosa a cui tu PER FORZA punti, anche se non te ne accorgi. esiste quel punto di stallo totale e una volta che ci arrivi non ti tira fuori più nessuno...f(x)=x, f(x)=x, f(x)=x, f(x)=x, f(x)=x

http://it.wikipedia.org/wiki/Contrazione_(spazio_metrico)

Quindi poi in un angolo di mare trovi la paura di non esserti buttato. In un angolo di mare ricordi quella volta che hai buttato tutto e poi pensi: no ma io sono cambiato, ammettere adesso che mi manca quello che ho buttato è come ammettere che se mi dessero di nuovo il ciuccio in bocca per me sarebbe una condizione ideale e consona...

Assioma: il ciuccio in bocca appartiene al passato! 

L'ho sempre detto io, di essere una donna d'altri tempi...

Ok. C'è un problema, come in tutte le cose. Non si può obbedire ad una definizione se non si rispettano poi i corollari, le implicazioni e tutto il resto. Ad esempio Wikipedia, che è il pane quotidiano di noi che ci fermiamo solo alla conoscenza enigmistica ed incompleta, dice che se tu sei f ed f è una Contrazione allora è anche Lipschitziana e quindi Continua....ASSURDO! Se tu avessi, in qualche punto della tua vita, dimostrato di voler rispettare almeno per un po' quella bella condizione di vita che si chiama continuità (e quindi a volte coerenza), l'imperfetto del verbo non sarebbe mai comparso! Ma allora che brutta roba è mai, questa tua associazione d'idee? 

....LOAD....Una voce a caso (mai fatto?): AORTA (sono grata a Wikipedia) 

(AORTA-VASO)-(VASO-PIANTA)-(PIANTA-PIEDE)-(PIè-VELOCE)-(VELOCE-TRENO)-(TRENO-META)-(META-METà)-(METà-MARCIA)-(MARCIA-ROMA)-(ROMA-ODIO)-(ODIO-x)

insomma ci arrivo...LOAD---una voce a caso: SWARTZITE (o.O)

-(SWARTZITE-NERO)-(NERO-INCHIOSTRO (x))-(INCHIOSTRO-MACCHIA)-(MACCHIA-PELLE (x))-(PELLE-OCCHI (x))-(OCCHI-PERSI (x))-(PERSI-CIECO)-(CIECO-AMORE(x)) -(AMORE-x)

LA MORALE è: volere è potere, ma a volte si diventa il controesempio di se stessi.

 

 
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fa fa sol la

Post n°9 pubblicato il 15 Giugno 2014 da mccc8720

http://www.youtube.com/watch?v=co5gy_2uOEY

...si era deciso, per non dimenticare e scontentare nessuno, che era meglio lasciare il seguito all'immaginazione degli spettatori....

 
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L'indicibile e insostenibile pesantezza dello stare senz'essere ovvero: La principessa sul PIgreco

Post n°8 pubblicato il 06 Giugno 2014 da mccc8720

Ok, il titolo è pesante, ma è povero di contenuti...

La sostanza è: non ho nulla da dire e questo è uno sgamatissimo pretesto che mi sto trovando, quello di scrivere svarionate alla lontana del terzo tipo, invece di mettermi a lavorare... 

La scusa? La scusa è  che se il tuo lavoro non prevede solo che tu stia dove sei, ma ci devi anche essere, allora finchè l'esistenza e l'essenza non sono garantite, tutto il lavoro che puoi consentirti è una gran bella svarionata! 

Ho voglia di sigarette, buio e un buon filmone cult su cui addormentarmi entro mezz'ora. Ho voglia di uno stomaco nuovo. Ho voglia di non avere pesi, andarmene abbastanza leggera a dormire su un prato....guardo fuori...che tempo da schifo...

Penso: in fondo io dico molte più parolacce di così!! ogni parola anche di queste quattro...amenità che sto scrivendo che può essere benissimo sostituita con una parolaccia, anzi magari ci starebbe meglio, è senza dubbio una auto-censura!! Diciamo che attualmente salvo qualche preposizione più o meno articolata, ci starebbero bene solo parolacce eppure....eppure nulla...

a VOLTE quello che perdi ti rimane indigesto come quel simpatico pisello sotto il cumulo di materassi di quella sventurata principessina...non lo vedi e non ci pensi manco se ti ci portano con la manina a pensarci! eppure ti rimane là sul groppone e tu non sai nemmeno dargli un nome.

La morale è che, cari Afterhours, è quello che non sai che ti uccide e non quello che sai! ma manco! è quello che sai di non sapere...dannato Socrate secondo me se l'è vista male....perchè a VOLTE io vengo annichilita da quello che non so...VOLTE a botte VOLTE a crociera...volte IN crociera....

io ho sbagliato mestiere

 
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but somehow still alive...

Post n°7 pubblicato il 11 Maggio 2014 da mccc8720

Quando butti giù una medicina amara, fai in modo che rimanga il meno possibile in bocca, a torturarti le papille. 

E dopo? e dopo leggi il foglietto illustrativo no? lo fai dopo, perchè se l'avessi fatto prima, non avresti mai preso quella orribile medicina...che il vecchietto che andava in farmacia e chiedeva prugne aveva capito tutto nella vita! 

E tante storie, tanti fatti reali o immaginati che siano, sono proprio così...sai che esiste il foglietto illustrativo e abbondantemente te ne freghi...ingurgiti tutto alla svelta e, con effetto retroattivo, senti l'amaro in bocca. Poi leggi il foglietto illustrativo: 

a cosa servirà mai sta roba? ah si si faceva proprio al caso mio! Che tante delle splendide cose che cura, inizi a sentirtele addosso... 

fammi vedere un po' se nell'elenco dei medicinali incompatibili ce n'è qualcuno che può interessarmi! no, che sfacciata fortuna!che si sa che tante cose non le puoi fare contemporaneamente: lavarti i denti e declamare la Divina Commedia, ad esempio...

non assumere in gravidanza (preferibilmente non assumere una gravidanza, a meno che non sia  ben referenziata)

ah ecco: può causare (con relativa statistica) varicella se l'hai già avuta, puoi diventare come la Pimpa tutta a chiazze (ma non a causa della varicella-questa la spunto come già fatta e vado avanti), puoi cadere in un sonno profondissimo che manco il principe azzurro durante un raduno mondiale di nani ti può arripigliare (e in quel caso te lo dicono anche loro, meglio evitare di guidare), difficoltà nella respirazione, NomelungocomelaDivinaCommediaincomprensibilissimoPartOne (che poi si scopre essere flatulenza),  NomelungocomelaDivinaCommediaincomprensibilissimoPartTwo (altra cosa assolutamente banale), Grazia, Graziella eeee....massì diciamo anche che hai lo 0.000000001% di probabilità di morire, che nel dubbio, ti hanno avvisato! 

Finita che è la tortura della lettura delle controindicazioni, tu in stadi successivi hai i sintomi di tutto quello che hai letto. Ormai è fatta! è la fine...tra malattie che cura e malattie che causa hai praticamente coperto tutto lo spettro delle malattie conosciute...che strana roba, l'incoscienza! 

E' come quando io svengo, no? Panico panico, stelline e nero...vampate e panico al buio, dubbio: mi siedo o riesco a raggiungere l'uscita e respirare? Calma, rassegnazione, un bel sorriso e "ok io sto svenendo, ci rivediamo presto è stato un piacere". L'ultima volta avevo un cerchio di vecchiette intorno che mi offrivano caramelle! Ah però! Quasi quasi se l'effetto è questo, s'ha da rifare più spesso! e pensi: gioventù  bruciata...ste vecchiette tutte arzille e io bella fradicia... la pressione bassa ha radice anche genetica, facciamocene una ragione! 

è proprio così insomma....fortuna che nel foglietto illustrativo, prima di tante altre cose, c'era torpore e sonno. Quindi dopo l'amaro, accuratamente evitato ma inevitabile, crolli in un sonno profondo e ti risvegli cosciente. Se hai il coraggio di analizzare l'accaduto, impari a guardare le cose in modo diverso. A prescindere da quello che hai sentito, cause ed effetti desiderati e non, puoi finalmente analizzare l'efficacia del farmaco e la reale gravità del malanno, prendendotela con l'uno, se non ha fatto per nulla il suo mestiere, o con l'altro, se è recidivo come un mulo completo di paraocchi.

Non so se in tal caso si può dire che stai già guardando da lontano, ma almeno, stavolta, guardi! 

Buongiorno!

http://www.youtube.com/watch?v=zNRbP7U0Iq8

 

 

 
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mi viene male!

Post n°6 pubblicato il 31 Dicembre 2012 da mccc8720

...sto nuovo anno mi viene male!!sarà che il 13 dicono porti sfiga!

sto nuovo anno mi viene male, anche se non è ancora cominciato...viene con un lunedì che è una giornata per definizione di scazzo totale....

sto nuovo anno mi viene male, mi sento ancora e ancora una belva in gabbia, tenuta affamata dA UN anno...che sa che nel prossimo ciccia non ce ne sarà....

sto nuovo anno mi viene male...

sto nuovo anno mi viene male come tutte quelle cose che stanno finendo, ma che finiscono incomplete come la sagrada familia...l'artista è morto?

sto nuovo anno mi viene male perchè non c'è nulla di artistico se non delle diafane aurore boreali...next step? un anno senza notte....quest'anno senza notte, senza buio, mi viene male!

 
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don't leave, don't leave

Post n°5 pubblicato il 30 Dicembre 2012 da mccc8720

Fuggitivo , non fugace, Come foschia

Perché tutto scivola e io non vorrei

il tema della fuga che torna sempre a parlarmi. 

Quello che sta accadendo è simile a tante cose già vissute, quasi privo di interesse...forse sto esagerando, nel vedere che tutto si riduce a un clichè...ma sembra di guardare carta da parati un po' ingiallita, e tenere per mano una persona ha il sapore della paura, piuttosto che dell'entusiasmo. 

Le finestre del palazzo di fronte rimangono chiuse, non danno che spazio all'immaginazione, ma non raccontano storie, non più. il freddo blocca i pensieri, la luce bianca dei neon, in quelle pallide aziende che confondono il colore del cielo, mi fa sentire una bestia in gabbia. Lavoro lavoro lavoro, quel lavoro che costringe ad aggiornare sinapsi a 60 hertz, tra un caffè e una sigaretta...

....e oggi il pensiero si ripete negli spazi bianchi lasciati accanto alle formule termodinamiche "vorrei che non andassi via, vorrei non che fosse chiaro, ma che ci fosse un sottofondo di speranza...come una colonna sonora sotto un film in bianco e nero, leggera leggera, la speranza".

....dove sarò domani?

 
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sonno

Post n°4 pubblicato il 17 Settembre 2012 da mccc8720

"Cosa fosse quel poter chiudere gli occhi, perdere coscienza di sé, affondare in un vuoto delle proprie ore, e poi svegliandosi ritrovarsi eguale a prima, a riannodare i fili della propria vita..." 

È stato il torpore o la veglia…

S’è come mancare, tendendo

le braccia alla terra, come veleno,

sonnifero spento da troppi riverberi,

stringi una goccia di mesto languore.

Tempo che passa e non sento ticchettio,

fuor di misura e frasi che sgorgano

con vane finzioni, finiscono l'ora

….e il tempo non passa.

Io accuso quest'ora: sarà tutto sottile,

s’è un’altra, l’ennesima breccia

che altera e guasta  il torpore o la veglia….

 
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L'Elsa Morente

Post n°3 pubblicato il 13 Settembre 2012 da mccc8720

"Tu sei partito credendo di giocare alla fuga.
Era per fare il bravo, la tua smorfia d’addio.
Al solito! Che poi ti bandisci nella tua stanzuccia
minaccioso dietro le porte sbarrate
come un gran capitano nel suo forte supremo.
Guai per l’audace che si arrischi all’assedio!
Ma ti conosco. Che invece se nessuno si arrischia
ti strazi, e piangi nella tua rabbia infantile
perché non c’è amore al mondo e ti lasciano solo."

Conosco poco Elsa Morante, forse perchè la straziante e lunga lettura (obbligata) de "La Storia" ai miei occhi l'ha resa una sorta di Manzoni moderno, paragonabile ovvero in tal senso a cotanto odiato scrittore (odiato dalla maggior parte delle menti sollecitate dalla scuola dell'obbligo).

Echi dal mondo telematico, e reminiscenze lontane, mi fanno ricordare questa donna come compagna dell'amato (da me) e cagionevole Moravia, e come scrittrice tendenzialmente anarchica, ma consapevole del fatto che la battaglia anarchica è utopia, persa in partenza. 

Ricordo che in quel coro che si perde indistinto nella mia mente, il protagonista definito "anarchico" del sopra citato romanzo, è uno dei personaggi perdenti. Cercando in internet, scopro l'esistenza di una raccolta dal titolo allettante: "il mondo salvato dai ragazzini" e mi viene in mente Nietzsche. 

Se siamo schiavi, schiavi del nostro stesso sistema sociale ed economico, sottolineando economico, quello che possiamo fare è ribellarci, diventare Leoni, ma dopo questa fase, l'unico modo di costruire, reinventare, è guardare il mondo con gli occhi di un bambino.

"...ti bandisci nella tua stanzuccia
minaccioso dietro le porte sbarrate
come un gran capitano nel suo forte supremo."

Le roccaforti di cuscini in cui tutti i bambini, almeno una volta nella loro vita, si sono rifugiati, sono si una protezione, un'evasione, ma forse la Morante ha ragione nel momento in cui sottolinea che l'unica cosa che preme di più, quando ci si trova nella condizione infantile di arroccamento (che sia reale o semplicemente una condizione mentale), in realtà si sta solo aspettando l'elemento di disturbo, qualcosa che svegli dal torpore provocato dai cuscini...si aspetta perchè in fondo, chiudersi in sè stessi genera noia. 

Viviamo in un mondo in cui musiche parole e rumori arrivano schermate da cuscini, in cui è tanto facile dare voce ai pensieri e veicolarli velocemente, ma è difficilissimo farsi un'idea che sia univoca. Il mondo dell'informazione PSEUDO-lbera assale chi ha voglia di guardare con curiosità da troppi punti e con troppi input, e questo è un dato di fatto. 

Leggevo, in una stazione, su un treno che, andando, mi urlava insistentemente "apolide, sdradicata, sola, libera (?), ...veloce"...e mi rendevo conto che quel "sola" rappresentava anche la mia condizione mentale di bambina poco istruita (o forse troppo) su come va il mondo. 

La condizione è la seguente: siamo costantemente inondati da folla e rumore, corriamo e accumuliamo nozioni enciclopediche, alcuni con la pretesa di mettere insieme per tematiche tutte queste nozioni che di giorno in giorno si accumulano.

Nel giornale che avevo sotto mano, da una parte mi stampava foto enormi su due pagine relative ad una mostra fotografica (per gli interessati è a Milano) che rappresenta le condizioni in cui vivono i bambini in paesi depauperati dalle asperità climatiche causate dal riscaldamento globale, dall'altra un curioso articolo sull'ultima spettacolare produzione Hollywoodiana, la decantata trilogia del genio di Nolan, articolo che cito, citando una citazione, di modo tale che l'eco risulti ancor più lontano, come lo percepisco io:

"Nel film si fa lentamente strada il concetto di giustizia economica. Non credo che qui ci sia un punto di vista di destra o di sinistra. C'è solo un'onesta valutazione del mondo in cui viviamo, delle cose che ci preoccupano" dice Nolan.

Ora, dopo tanti paroloni spesi, mi sento in dovere di usarne una propria del mio linguaggio corrente: caro Nolan, questa frase per me è una gran paraculata!

Mi spiego: ci sono le elezioni, è giusto non prendere posizione. La critica vecchia come il mondo al sistema per cui ricchezze agi e possibilità sono tutte in mani di pochi è un clichè, come lo è la mortalità infantile in zone meno sviluppate, come lo è la mia critica alla dispersione randomatica, incompleta e falsata di notizie, che mette sotto i riflettori le potenziali pecche dell'informatizzazione, della velocità con la quale siamo costretti a convivere.

La verità, vista con gli occhi di una bambina arroccata lontana e confusa, è che noi oggi non siamo formiche operaie che lavorano per costruire, ma inoperose cicale che scimmiottano il produttivo metodo dell'organizzazione del formicaio, per poi cantare lamentele su quanto siamo caduti in miseria dopo aver dilapidato e sciupato, siamo degli ibridi malsani e, come insegna la fine del film, anche se cantiamo canzoni di rivolta, arriva sempre qualche eroe che fa finta di sacrificarsi per ristabilire l'ordine a cui siamo così tanto legati. Le cose si sono talmente complicate (la somma delle parti non è assolutamente uguagliabile all'informazione globale), che noi il sistema lo teniamo radicato nelle ossa e non ne vediamo altri, abbiamo paura di perderlo.

Velocità è Futurismo, è guerra e distruzione, così come lo è stato alla vigilia della guerra mondiale:

"La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.

Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia."

La differenza? l'entusiasmo: noi non "uccidiamo il chiaro di luna" noi siamo un misto di malinconia, ribellione apatica e sonniferi sociali, mangiamo e consumiamo tutto ciò che abbiamo, provando il gusto poi di lamentarci delle nostre stesse azioni, ci abbandoniamo e veniamo abbandonati perchè non siamo più disposti a rallentare, siamo mercenari, per poi arrivare a tirar le somme e farci mancare famiglia, affetti, costruzione, partiamo ormai dal presupposto che tutto ciò che può esser costruito è corruttibile, e quindi nessuno pensa più di tirar su una necropoli di Giza.

Probabilmente il nuovo spazzolino uscito in commercio ultimamente non verrà venduto per la sua migliore performance, ma perchè è "una gran figata" e sembra innovativo...probabilmente il nuovo spazzolino uscito in commercio è stato progettato proprio puntando a questo!

Probabilmente la mostra fotografica sui bambini disagiati sarà visitata perchè fa trend, e non so se dire che è una fortuna che noi siamo attirati da cose eclatanti e che fanno notizia perchè essere umanitari come il caro Wayne è di moda, perchè almeno anche chi è più sordo ai troppi richiami di degrado che il mondo ci invia possa rendersi conto, o pensare ancora una volta che ci sia qualcosa di sbagliato nel pagare per vedere disagio, tornare a casa commossi, e poi andarsi a fare un qualsiasi aperitivo in giro per il centro a cuor leggero, e con questo non sto dichiarando di avere io sola le mani pulite, io che in Sud Africa ho visto bambini sulla nuda terra, in baraccopoli, dire un "cheese" per esser fotografati in cambio di una manciata di caramelle, cosa posso mai fare?

La soluzione? forse non una ribellione, che tanto a ristabilire l'ordine ormai non bastano più guerre e catastrofi naturali. La soluzione è l'efficienza, una cosa che comporta forse più fatica della ribellione stessa...l'ordine, il lavoro consapevole, le poche chiacchiere su quanto siano scandalose cose vecchie e stravecchie ma che ora fanno notizia come gossip, solo perchè ci si può permettere di andare ad indagare, denunciare....e poi??

Parole parole parole... 

 

Cordialmente, infine, forse non finendo, inconcludente, saluto!

MC 

 
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DIETROLOGIA

Post n°2 pubblicato il 06 Settembre 2012 da mccc8720

In questo mondo di modelli tanto evanescenti e approssimabili in 2D, è uso comune trovare sulle confezioni varie in vendita nei supermercati o dove vi pare, oramai, l'apporto calorico anche della più insignificante delle cose classificate se non commestibili almeno ingeribili.

Sarà stato l'attacco di fame sfogato insistentemente e fino all'ultima viscosissima goccia sulla nutella delle 4 pm di ieri che mi ha portato a riflettere su quanto il processo di similitudine sia applicabile ad ogni forma di conoscenza e di nozione.

Prendere ad esempio il discorso delle tipologie di rapporti umani...non dico solo il più classico di tutti, quello uomo donna, che tutti ne parlano e nessuno ci capisce niente tanto che alla fine ci scrivono anche una marea di libri e ci fanno pure i soldi perchè ci sarà sempre qualcuno che li comprerà.

Ci sono, a mio modesto parere, rapporti classificabili come "SimilNutella":

sono quella tipologia di rapporti che durano poco, sono di solito, si un po' difficili da mandar giù a causa della suddetta viscosità, ma alla fine t'attacchi, finisci il vasetto, si ok c'è quel po' di senso di colpa, poi passa tutto a meno che non abbia lo stomaco ipersensibile...e sei anche più felice (se prescindi dal senso di colpa) perchè in fondo si sa, nella cioccolata ci sta la serotonina e vai con gli oppioidi!!

Ora, in un vasetto di nutella ci sono, a detta del vasetto, 1060 kcal...insomma problema di matematica: se in 100g di melanzane in media ci son 18 kcal, quanti chili di melanzane devo mangiare per arrivare ad un misero bicchiere di nutella?un premio al fortunato che risponde!

in ogni caso questo mi porta a pensare che ci siano rapporti che sono come le melanzane...

chi ce la può mai fare a mangiare tutte quelle melanzane senza morire?

ci sono rapporti che riempiono, che nell'immediato futuro ricorderai in modo tanto vivido da sentire ancora le farfalle nello stomaco (nel caso delle melanzane, dopo tutto, si sente anche altro), che lasciano in uno stato tanto sofferente quando terminano, da pensare che non si possa campar senza....fino a che non arriva il momento fatidico (e arriva alquanto presto, in dipendenza dal metabolismo in ogni caso) di (scusassero la ripetizione) metabolizzare e, udite udite, non rimane nulla!ma proprio nulla....poco, diciamo, ma tendenzialmente nulla! 

la morale della favola è:

anche se pensi di aver trovato qualcosa dalla quale la tua vita non può prescindere, aspetta che la tua mente abbia compiuto un ciclo di adattamento, metabolizzazione, e poi riparlane con calma...spesso, come con le melanzane, quando ti liberi di qualcosa, o perdi qualcosa, può sembrare che sia stato qualcosa di veramente essenziale ma poi col tempo scopri che non è rimasto niente...niente, nemmeno il trauma della perdita;

viceversa, se pensi che non ti sia rimasto niente, se hai preso qualcosa alla leggera, attento che forse, tu che sei sempre a dieta, tu che non vuoi mai cambiare, tu che ci tieni alla tua salute (mentale) , ti ritroverai con dell'adipe in più, che non necessariamente, in contesto più metaforico, è un bagaglio di vita...magari son solo rimpianti...magari il rimorso di aver preso alla leggera...

la morale della favola in realtà è:

parlare di queste cose non serve a niente!non serve manco a niente viver solo di melanzane e nutella, no?

 

Buonanotte...

"Spesso sognamo senza il minimo sospetto di irrealtà (L.Carroll)"

 

 
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Ricadute

Post n°1 pubblicato il 03 Settembre 2012 da mccc8720

Hi there!

mi sono detta tante volte che sarebbe stato stupido riaprire un blog...in fondo, in tutti questi anni, non ho fatto altro che cancellare e, dimentica, riscrivere, chè, come i critici del caro Pascoli dicono, poco di nuovo la mente umana può esprimere, al di fuori delle proprie soggettive e personalissime quotidiane ossessioni....

veramente penso che spesso si ricade nei clichè, ma non voglio in ogni caso far di tutta l'erba un fascio!

penso che ho smesso perchè ho maturato l'idea che, per scrivere, non bisogna solo avere una forte immaginazione e un discreto vocabolario ma, per evitare di ritrovarsi ad essere un cane che si morde la coda, bisogna uscire da sè e imparare a guardare dalla finestra...anche se magari i dirimpettai si sentiranno alquanto infastiditi!Ecco, io non sono stata finora "la gatta sul tetto che scotta", che con occhi assonnati guarda intorno e poco di suo ha da metabolizzare, ma piuttosto un segugio stupido in cerca di un bastone lanciato troppo lontano, o forse troppo, troppo vicino per esser notato!

Forse ci riesco, ad affacciarmi dalla mia mansarda e sbirciare un po' di vita!ci metterò del mio meglio...perchè di guardare all'interno devo dire sono stufa!

Cordiali saluti, quindi, e a presto

MC

 
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