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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Messaggi di Settembre 2017

Mica è un caso, l'attesa...

Post n°344 pubblicato il 27 Settembre 2017 da irene.74
Foto di irene.74

Quando viviamo un'esperienza nuova, siamo attraversati da tantissime emozioni. Da un lato c'è l'entusiasmo per quanto stiamo sperimentando... Dall'altro la curiosità di scoprire dove ci porterà quest'avventura... In mezzo c'è una quantità indefinibile di paura legata alla dimensione dell'ignoto.

Quel che ci rifiutiamo di capire è che per viverla bene dobbiamo armarci di una virtù preziosa e - ahimè - troppo spesso dimenticata: la pazienza.

Hai presente il primo giorno di lavoro in un contesto nuovo? Ti vesti bene, scegli con cura anche i dettagli apparentemente più insignificanti e ti dirigi nella location designata. Varcata la soglia, ispezioni l'ambiente. Qualcosa ti piace subito, qualcosa ti lascia perplessa. Stessa situazione per ciò che concerne i colleghi. Qualcuno ti risulta simpatico, qualcun altro antipatico a pelle.

E non cambia la situazione se pensiamo ad una relazione sentimentale. I primi tempi sono magici, per certi versi, e ci riempiono di perplessità per altri. 

In entrambi i casi, il tempo compie miracoli. Non raramente ti sarà capitato di invertire la rotta, di scoprire che dietro l'apparente simpatia del collega si celava una falsità ipocrita che non avrebbe impiegato troppo a manifestarsi. Oppure che l'antipatia a pelle era ingiustificata e che magari avevi semplicemente beccato il tipo in una sua giornata storta...

Se avessimo pazienza, se non cedessimo alla tentazione di voler capire tutto subito, la vita potrebbe procedere molto più facilmente. Dovremmo imporcelo come stile di vita: andar calmi, senza fretta. Possibilmente anche senza accartocciarci in ragionamenti contorti e complicati che non portano a nulla di buono. 

Penso all'amore nascente, ne richiede tanta di pazienza. Soprattutto se coinvolge partner che non sono alla prima esperienza e devono fare i conti con un vissuto che non ha sicuramente risparmiato delusioni e tradimenti. 

Ogni fiore ha bisogno del suo tempo per sbocciare. La Natura ha voluto che fosse così. Ed anche se a primavera si risvegliano tutte le piante, ciascuna lo fa coi propri ritmi. Ed è tutto perfetto così.

Prova a rallentare. Sperimenta che benefici è in grado di portare, la pazienza. Ti accorgerai che la vita è più semplice di quanto potresti essere portata a credere. E che l'attesa ha un suo fascino e può tingere il mondo di magia.

D'altronde, se per fare un figlio ci vogliono nove mesi, un perchè ci sarà... mica è un caso, l'attesa...

 
 
 

Bufala o realtà?

Post n°343 pubblicato il 19 Settembre 2017 da irene.74
Foto di irene.74

Se ne parla da un po' e a quanto vedo la notizia ha suscitato curiosità ed interesse in tanti di noi. Sembrerebbe che a breve Whatsapp introdurrà una nuova opzione che consentirà di conoscere il nome della persona con cui si scambiano messaggi. Hai presente quando chatti con un amico e sotto al suo nome leggi: "Sta scrivendo..."? Bene, tra non molto tempo, questa dicitura potrebbe risultare più completa ed essere seguita dal nome del destinatario dei messaggi: "Sta scrivendo a Giada..." Peccato solo che non sia il tuo nome e che il tuo fidanzato lo stia facendo mentre sei intenta a chiedergli cosa vorrebbe fare nel weekend... Ma son dettagli...

Che sia una notizia vera oppure no, sinceramente poco mi importa. Sicuramente mi offre la possibilità di riflettere su un tema importantissimo: la fiducia. 

Quando siamo piccoli, la doniamo spontaneamente. Se la mamma ci incoraggia ad andarle incontro, sebbene incerti nei nostri primi passi, lo facciamo, sorridendo. E questo continua anche negli anni seguenti. Quanti di noi hanno beccato castighi colossali dopo aver risposto al grido feroce della mamma - di cui sopra - che urlava: "Vieni qui che non ti faccio niente!"  Forse è da allora che abbiamo iniziato a mettere in discussione l'opportunità di donarla incondizionatamente....

Ad ogni buon conto, castighi o non castighi, siamo cresciuti e ci siamo ritrovati adulti. Pronti ad affrontare l'esperienza della vita di coppia. A qualcuno sarà andata bene al primo colpo (credo... spero... insomma... tra tanti santi inseriti nel calendario, qualcuno deve pur averla avuta sta botta di... fortuna!) A molti altri no. E il nodo arriva al pettine...

Perchè con la maturità dei tuoi anni sarai pure riuscito a superare il trauma del battipanni della mamma che non ti faceva niente. Ma tornare a fidarsi dopo tradimenti peggiori credo sia tutt'altro che automatico. 

Il punto è che il passato non deve mai finire col condizionarci il presente. Metti che dopo un traditore seriale a cui hai donato tutta la tua fiducia, hai la fortuna di iniziare una relazione col partner più fedele del mondo (ne esisterà qualcuno, sicuramente!) che fai? Gli fai pagare il conto dell'ex? 

Prima di aprirci a nuove esperienze dovremmo assicurarci di aver elaborato bene quelle passate. Di essere in pace con noi stessi. Di aver compreso cosa vogliamo. Solo allora potremo ricominciare a vivere (o iniziare a farlo sul serio, per bene).

Non è stato assolutamente facile, per me, questo percorso. Lo ammetto. Ma non c'erano altre vie di uscita. Se mi fossi trasformata in una di quelle persone che non si fidano più di nessuno, avrei dato battaglia vinta a chi la mia fiducia l'ha tradita e oltre al tradimento mi avrebbe inferto un colpo più pesante: riuscire a cambiarmi.

Ho lavorato tanto su me stessa. Compreso che non era certo stato mio l'errore di essermi fidata. Quanto di chi a quella fiducia non aveva saputo dare il giusto valore. 

Chi ti dona la fiducia ti sta donando accesso assoluto al suo cuore. Si sta mostrando a te nudo. Senza timore che tu scopra la sua fragilità. Cosa c'è di più bello. Credo sia tra le manifestazioni più pure ed inequivocabili dell'amore. Fanne sempre buon uso.

E sii meritevole di quella fiducia. Avere scheletri nell'armadio non porta a niente di buono. Essere in pace con se stessi e col mondo è invece la strada migliore che si possa scegliere di attraversare. 

E allora non c'è bufala su Whatsapp che possa inquietarti! Ti sentirai tranquillo a prescindere. Provare per credere...

 
 
 

La vuoi davvero?

Post n°342 pubblicato il 15 Settembre 2017 da irene.74
Foto di irene.74

Tutti bravi a parlare. Si sprecano fiumi di parole. Per esprimere concetti vecchi quanto il mondo. Oltre i quali non si muove un passo, uno soltanto. 

"Non andrà mica sempre avanti così! E' tutt'altra la vita che sogno! Vedrai di cosa son capace!" Poi gli anni passano e son sempre lì, attaccati alla sottana di mammà. Senza la benchè minima intenzione di schiodare il sedere dal divano e decidersi a passare all'azione.

Ti raccontano che son costretti a lavori alienanti per racimolare qualche euro che consenta loro le frivolezze che la pensione dei genitori non riesce a coprire: una manicure... la pizza con gli amici... la serata di latino-americano nel weekend. Ma se provi a suggerire l'ipotesi di valutare alternative che realmente possano migliorare le condizioni di cui si lamentano, si girano brutti! "Sono altri i progetti che ho in mente!" E ti domandi se siano in grado di leggerti il pensiero visto che ancora non avevi detto loro nulla di specifico...

La domanda sorge spontanea: la vuoi davvero una vita migliore? Perchè in caso di risposta affermativa dovresti deciderti a far pace col cervello. Il tempo che stai sprecando non tornerà mica indietro... 

Che poi, per carità, c'è posto per tutti. Puoi pure scegliere di continuare la tua vita attuale passando dalla prolungata adolescenza inquieta alla demenza senile, magari pure precoce... Però evita la farsa, evita di offendere l'intelligenza di chi è costretto ad ascoltarti. 

Chi crede di meritarla, quella vita migliore, la insegue, la sogna, la trasforma in realtà! Non si accontenta, non perde tempo, non si appoggia a nessuno. Va spedito verso i suoi obiettivi. Non si lascia fermare dagli ostacoli. E punta alla propria felicità.

Quanta incoerenza in giro... quanta falsità... superata, forse, soltanto dall'invidia con cui ti guardano mentre trasformi i tuoi sogni in realtà. 

Se davvero fossimo in grado di amare noi stessi, non sprecheremmo risorse ed energie. Ma... non tutti gli uccelli conoscono il grano... che ci vuoi fare?

 
 
 

Non è amore se ti fa male

Post n°341 pubblicato il 13 Settembre 2017 da irene.74
Foto di irene.74

Non è amore se ti controlla. Non è amore se ti fa paura di essere ciò che sei. Non è amore se ti picchia.

Questo scriveva Noemi Durini nel suo profilo Facebook una decina di giorni prima di essere uccisa dal fidanzato diciassettenne. Il suo corpo è stato rinvenuto in un pozzo, sotto alcuni sassi.

Diverse volte ho toccato il tema della violenza sulle donne. Diverse volte ho detto la mia. Ma quando la vittima ha soli sedici anni, quando la vita le viene strappata dalla persona che amava, quando i tentativi dei genitori di proteggerla da quella che, ad oggi, potrebbe essere considerata una morte annunciata, resto senza parole.

I femminicidi sono all'ordine del giorno. Mi domando: quando si inizierà ad intervenire seriamente? Perchè le leggi non tutelano chi ha la sfortuna di trovarsi vittima di episodi del genere?

C'era già una denuncia della mamma di Noemi per violenza privata ma il diciassettenne non era stato sottoposto a nessun provvedimento cautelare. 

Cosa dobbiamo aspettare perchè si tuteli la vita, che ci scappi inevitabilmente un morto? Tanto macabra quanto paradossale come realtà. E a quei genitori, cosa gli andiamo a dire? E' legittimo che nel 2017 dobbiamo assistere come spettatori passivi a tragici epiloghi che forse si sarebbero potuti evitare?

Non ci sono parole per urlare al mondo un dolore tanto profondo e devastante. Quel dolore appartiene a tutti noi. Insieme a questa ennesima giovane vita muore la nostra speranza di un futuro migliore, più giusto, dove l'amore sia esattamente ciò che è. 

Impotenti. Questo siamo. Muta è la nostra disperazione. Per quanto ancora dovremo accettare tutto ciò?  


 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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