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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Messaggi di Marzo 2018

Pasqua è dove rinasce l'Amore

Post n°386 pubblicato il 30 Marzo 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Questi sono i giorni più tristi dell'anno per i cristiani. Entrare in chiesa e trovare il tabernacolo vuoto predispone il cuore a tante riflessioni... Prescindendo dal fatto che tu creda o meno in Dio, che tu sia cristiano o musulmano, sicuramente crederai nell'Amore. Consapevole che non esiste forza al mondo più potente.

Dall'Amore nasciamo e all'Amore torniamo. Quel che succede nel frattempo, dipende solo da noi. Possiamo scegliere di vivere il tempo che ci è donato adeguandolo alla mission che abbiamo ricevuto. O possiamo decidere di sprecarlo. Lasciandoci vivere, dimenticando i valori, accecati solo da noi stessi. In entrambi i casi, lui continuerà a scorrere, inesorabile...

Sogno una Pasqua che sia diversa in assoluto. Vorrei che la smettessimo di scambiarci auguri stereotipati. Vorrei che anche il più banale dei messaggi venisse inviato da cuore a cuore. Non per dovere. Non per consuetudine. Non per mettere a tacere la coscienza.

Hai mai riflettuto sul senso di quelle 4 parole che dopodomani saranno inflazionate più che mai? Auguri di buona Pasqua. Ti auguro che la tua Pasqua sia buona. Che tu dia valore alla Risurrezione dell'Amore. Che tu stesso ti apra alla rinascita, abbandonando ciò che in te non va come dovrebbe. Ed impegnandoti ad essere la migliore versione di te stesso.

Ti auguro di non dimenticare che quella Pasqua non ha valore un solo giorno all'anno. Chi ha dato la Sua vita per te, ti rinnova quello stesso Amore ogni giorno. E se l'Amore è presenza, protezione, accoglienza (e lo è) basterebbe già questo a non farci sentire mai più soli.

Ti auguro di non aver bisogno di un agnello o della colomba per celebrare tradizioni che dovrebbero più semplicemente vestire il cuore a festa. Ti auguro di essere felice, perché ti è stato donato allora - e ti viene donato ogni giorno - il miracolo in assoluto più bello di tutti, che ha saputo sconfiggere pure la morte: l'Amore.

Ti auguro, alla luce di tutto ciò, di sentire impellente il bisogno di pace. Di muovere i tuoi passi verso il perdono. Di te stesso e degli altri. Che Pasqua sarebbe se avessi nel cuore rancore per qualcuno?

Pasqua è dove rinasce l'Amore. Tu sei Amore. Buona Pasqua. 

 

 

 
 
 

Come vivere la vita a colori!

Post n°385 pubblicato il 26 Marzo 2018 da irene.74
Foto di irene.74

C'è chi sostiene che i film in bianco e nero siano assolutamente suggestivi,

Quella dei bambini è indubbiamente variopinta. Glielo leggi negli occhi l'arcobaleno che vivono. Ma crescendo, purtroppo, può succedere che si inverta la rotta. Che si perdano le prime sfumature senza averne magari neppure coscienza. Salvo ritrovarsi in un'esistenza grigia e spenta, come fossimo stati catapultati lì

Ho una buona notizia, però, da darti:

Indipendentemente dal punto in cui ci troviamo adesso, possiamo tirar fuori tutta la vena artistica di cui siamo capaci ed iniziare a rallegrare la tela dei nostri giorni!

Sì, perché puoi sempre decidere di ripartire. Anche se non sai esattamente come fare. Puoi iniziare a rispolverare la tua capacità di sognare, fissarla come delicate pennellate di rosa in una giornata grigia e piovosa.

O colorare di azzurro un tuo momento di serenità, quando a fine giornata avverti il bisogno di pace, e cerchi di scrollarti di dosso le tensioni accumulate.

Senza dimenticare quanto possa far sentire viva la passione, come preziosi tocchi di rosso, in grado di far nuovamente spazio ai brividi. Che si tratti di un'esperienza nuova o di un ritorno di fiamma, poco cambia: può veramente dare linfa

Da quale colore vorresti iniziare? Il giallo della positività? Il verde dell'entusiasmo? Il magico viola? Purché inizi, andrà tutto a meraviglia! Ma una cosa è importante che tu tenga bene a mente: puoi donare tinte nuove alla tua vita solo attingendo direttamente all'arcobaleno del cuore. Riparti sempre da lì, che la tempesta è passata...

 
 
 

4 occasioni in cui devi tirare fuori gli artigli con lui

Post n°384 pubblicato il 23 Marzo 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Siamo tolleranti per natura, abituate ad accomodare situazioni, comprendere comportamenti, attendere risposte. Bellissimo, sicuramente. Se non ci fossero dei momenti in cui tutto ciò può finire col diventare un vero e proprio pericolo per la nostra serenità.

Quando si inizia una relazione, logicamente, si devono costruire equilibri nuovi, in grado di far star bene entrambi. I primi tempi infatti, sono caratterizzati dal bisogno di scoprirsi, comprendere, cercare di verificare se ci son tutti i presupposti per essere felici nella nascente dimensione di coppia.

Ti invito però a prestare la massima attenzione a 4 situazioni specifiche in cui può essere addirittura necessario uscire gli artigli. Perché sottovalutarle potrebbe portarti inutili complicazioni...

1) Finge tolleranza per cose che non gli stanno affatto bene. "Non capisco che necessità hai di vederti col tuo collega per un caffè... ok... dici che è per questioni di lavoro? Puoi andarci, ci mancherebbe che te lo vieti... ma io non la vedo bene questa cosa, sei impegnata. A prendere un caffè dovresti andarci solo con me". Che ti domandi se sia stato catapultato direttamente dal medioevo a te, o non si spiega... Scherzi a parte, un atteggiamento del genere è particolarmente insidioso. Lui non ti vieta di vedere il tuo collega (non te lo vieta ora, che avete appena iniziato la relazione, tra qualche mese ne riparliamo...) ma la reputa una cosa sbagliata. Se per te è assolutamente normale (per me lo è) questa cosa, devi fargli capire che non ti sta concedendo assolutamente niente. Che tutte le volte che ti andrà di farlo lo farai e che si tratta di una parte assolutamente ordinaria e normale della tua vita. Se gli crea fastidi, se ne facesse una ragione.

2) Ti soffoca. Dal buongiorno al mattino, alla telefonata delle 10, dai 75 messaggini quotidiani su whatsapp che diventano 1982 dopo una settimana (che te ne accorgi solo quando ti viene diagnosticato un principio di sindrome del tunnel carpale...), dall'offrirsi di accompagnarti a lavoro e venire a riprenderti (così magari non fai la strada col collega...) all'inizio sembrano attenzioni, dimostrazioni d'amore, ma dopo un po' realizzi che hai una relazione complicata con l'ansia, che ti manca il fiato. Se il partner latitante è fastidioso come un callo sotto al piede, è pur vero che anche l'asfissiante non scherza. Prenditi il tempo necessario a capire se si tratta di vere dimostrazioni d'affetto e se dietro questi comportamenti si cela la voglia di controllarti, di marcare il territorio per far capire che sei già impegnata, con lui. Ascolta le tue emozioni, se ti irritano questi comportamenti, se ti mancano le ore spensierate con le amiche perché ogni secondo libero pretende che lo trascorri con lui... è il caso di mutare gli equilibri. E in fretta, pure.

3) Critica i tuoi gusti, il tuo abbigliamento, la tua immagine. Se agli inizi ti faceva sentire bella come il sole, unica, meravigliosa, dopo qualche tempo non fa altro che criticarti. Ti vesti in modo orrendo, ti trucchi che non ti si può guardare, hai gusti che a volerne discutere ci si potrebbe tirarne fuori un libro... Se lasciassi invece che i vestiti te li scegliesse lui, se ti truccassi come la sua ex, se ti facessi piacere quel che va bene a lui, le cose andrebbero sicuramente meglio. Molti uomini, dopo un iniziale periodo di corteggiamento, tirano fuori un'indole prepotente. Spesso hanno idealizzato talmente tanto la loro partner, da pretendere che tu, povera malcapitata, ti cali nella parte e reciti il copione che hanno messo a punto proprio per te (che... fortuna!!!) Una relazione deve lasciare ad entrambi i partner, libertà di espressione. Se non ti senti accettata, se ti vuole cambiare, se ha in mente di trasformarti nella versione deluxe dell'ultima ex, è bene che tu gli faccia capire che non hai alcuna intenzione di accettare le sue regole di gioco. Nessuno ha diritto di trasformarci. Se è quello che ha in mente, siamo distanti anni luce dall'amore...

4) Tende a terrorizzarti. Se fai qualcosa che non gli sta bene, ti aggredisce con paranoie che pietrificherebbero chiunque. Per invogliarti a cambiare atteggiamento gioca ad insinuarti sensi di colpa. Quando entrambe le strategie falliscono, tira fuori la carta della povera vittima ed è capace di arrivare alle lacrime pur di farti sentire sbagliata. Se all'inizio non te ne rendi pienamente conto, in breve ti ritrovi a pensare che sia la versione evoluta di un bipolare doc, o non si spiega... Ho sempre creduto che l'amore debba essere un valore aggiunto. In una relazione ci si impegna per star meglio. Se invece la vita di coppia porta solo tensioni, irrequietezza e/o - addirittura - paura, occorre fare un enorme passo indietro. E porsi qualche domanda sulla natura del legame che si sta costruendo con questa persona.

Il partner ideale non esiste, questo lo sappiamo bene. Ma ci sono dei campanelli d'allarme che, secondo me, non vanno assolutamente ignorati. Che bisogna ponderare per bene. Perché se è vero che nessun comportamento normale, in valore assoluto, può essere inquadrato come positivo o negativo, giusto o sbagliato, è pur certo che il modo in cui ci sentiamo all'interno della relazione è l'unico, solo e vero termometro in grado di farci comprendere esattamente come stiamo. Noi e la relazione. Prestaci attenzione, mi raccomando. 

 

 

 
 
 

Una start-up con un’amica!

Post n°383 pubblicato il 20 Marzo 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Ogni volta che ci siamo trovate alle prese con esperienze che necessitavano di un coraggio che sembrava essere anni luce distante da noi, ci siamo rivolte a lei, alla nostra amica del cuore. Perché in due è più facile accettare la sfida, divertirsi mentre la si affronta, godersi i risultati.

E se decidessimo di coinvolgerla in un progetto ambizioso in grado di dare una svolta significativa alle nostre vite?

Si fa un gran parlare dell'imprenditoria femminile. Sono sotto gli occhi di tutti, i brillanti risultati che le donne riescono a raggiungere in questo contesto.

Sarà perché abbiamo intelligenze brillanti, o perché da brave mamme abbiamo sviluppato la tendenza a far tutto con amore, sarà perché nell'organizzazione non ci batte nessuno o perché - più semplicemente - quando ci prefissiamo un obiettivo siamo inarrestabili.

Certo è che meritiamo un applauso. E se non ce lo fanno, ce lo riconosciamo da sole.

Un po' di tempo fa, ho scelto di fare quest'esperienza. L'idea di lavorare con le amiche non mi dispiaceva per niente, abituata com'ero a trascorrere le lunghe ore lavorative in splendida compagnia del mio pc.

Potrei dirti che è iniziata come un gioco. Ma quel che è certo, vivendola ho compreso che la realtà di quest'esperienza superava di gran lunga le aspettative.

E' stato sufficiente proporre a due amiche che vivono situazioni non troppo diverse dalla mia (mamme single che hanno già un'occupazione - non proprio quella ideale, diciamo - e che non vogliono sottrarre tempo ai figli pur avvertendo la necessità di offrire loro qualcosa in più e un futuro ancor migliore) di avviare un business assolutamente indipendente da sviluppare in squadra, per ritrovare insieme a loro un entusiasmo incredibile!

Riunioni fatte in pausa pranzo, weekend trascorsi a pianificare in spiaggia, al sole, gli step successivi. Viaggi di lavoro spensierati a festeggiare i primi traguardi raggiunti. Questo per dirti in poche parole come abbiamo potuto aprirci ad un cambiamento che, confesso, fino a qualche tempo prima non avevamo più neppure il coraggio di pensarlo.

Se già conduci la tua vita ideale, non avrai bisogno di cambiare chissà cosa. Ma se sei tra quelle che si dibattono ancora con un lavoro faticoso, incerto o malpagato, potresti provare a prendere in considerazione quest'idea.

Ce lo siamo dette tante volte: i figli crescono, fanno progetti che non sempre li terranno legati alla città natale. E noi? Quando sarà il momento di lasciarli liberi di spiccare il volo, saremo in condizione di poterli seguire? E di sostenerli nelle loro esperienze?

Prenditi il tempo necessario a rifletterci sopra. Immagina... tra cinque anni... come sarà la tua vita? Sarai in condizioni tali da poter vivere libera di scegliere dove, quando e come lavorare? Potrai - se lo vorrai - decidere di cambiare città e trasferirti dove dovessero proseguire gli studi i tuoi figli? Avrai una condizione economica tale da poter guardare al futuro serenamente (nonostante tu, come me, viva in Italia?  )

Riordina le idee e se le risposte non dovessero trasmetterti emozioni positive, allarga gli orizzonti, come ho fatto io, perché la tua rinascita possa renderti libera e felice come meriti di essere.

Non è mai troppo tardi per trasformare i sogni in realtà, ricordalo.

 

 

 
 
 

Esprimi un desiderio...

Post n°382 pubblicato il 19 Marzo 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Ricordi quando, da bambine, emozionate e felici davanti alla torta di compleanno con le candeline accese, chiudevamo gli occhi quel tanto che bastava a concentrare il pensiero sul desiderio che avremmo tanto voluto si realizzasse? O quando, da adolescenti, restavano a fissare il cielo d'agosto speranzose di cogliere una stella cadente a cui poter affidare un sogno?

Crescendo si finisce col cambiare radicalmente atteggiamento e questi rituali giocosi, affascinanti e un po' magici, finiscono per essere relegati in qualche angolo nascosto del cuore. Come se le responsabilità connesse alla nostra età ci impedissero di poter indugiare ancora in un contesto che (forse) non dovrebbe appartenerci più. Ma è davvero così?

E se invece scoprissimo che i desideri non si avverano perché non ne esprimiamo più? Che mentre i sogni degli altri diventano realtà, i nostri sbiadiscono in qualche sperduto cassetto ammuffito?

Se sei credente, sai che la prima cosa che viene richiesta è la fede, l'atteggiamento fiducioso verso un Dio, l'Universo, pazientemente in attesa di donare quel che occorre perché la felicità sia piena.

Se sei genitore di un adolescente, sai benissimo come sia logorante vedere tuo figlio taciturno, pensieroso, triste, e non riuscire a capire esattamente cosa manca alla sua gioia, come poterlo aiutare.

Ecco... se uniamo le due riflessioni, possiamo trarre delle considerazioni interessanti...

Credo sia un grossissimo errore, crescendo, voler avere l'assurda pretesa di poter controllare tutto. Il fatto di essere maturi non ci trasforma mica in creature onnipotenti.

Se provassimo anche solo per curiosità, una volta, a sperimentare quel che succede aprendosi ad un approccio diverso, potremmo scoprire che abbiamo preso davvero un grosso abbaglio.

Il tuo desiderio più forte, oggi, qual è? Ti invito ad esprimerlo. Ritagliandoti il tempo necessario a poterti riconnettere con i tuoi sogni più intimi.

Scrivilo su un foglio o nell'agenda. Chiedi aiuto al Cielo perché ti arrivino le intuizioni giuste, le risorse necessarie, gli strumenti in grado di condurre i tuoi passi esattamente dove è giusto che vadano.

Chiedi con fiducia e senza dubitare. Torna a sperimentare la fiducia che avevi da bambina, quando ti bastava dare la mano a tua madre per esser certa che saresti arrivata alla destinazione più bella in assoluto.

Sii grata, come se avessi certezza che ciò che hai chiesto arriverà. Questo è il passo più difficile, me ne rendo conto. Ma necessario. Hai presente quando vai al ristorante? Il locale è pienissimo, fai la tua ordinazione, sai per certo che ti verrà consegnato quel che hai chiesto, ma non puoi dire con esattezza quando. Nel frattempo che fai? Chiacchieri allegramente, ti godi la musica (se c'è). Ecco... devi cimentarti in qualcosa di simile.

Quando arriverà il tuo momento, riceverai ciò che avrai saputo attendere con gioia.

E' impegnativo questo passaggio, mi rendo conto, ma assolutamente indispensabile per una rinascita consapevole e felice. Che dici? Proviamo?

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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