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GRAZIE a TUTTI!
Ai referendum del 12 e 13 giugno più di 25 milioni di italiani hanno scelto di scegliere, dimostrando che la partecipazione è il primo passo da intraprendere per ottenere il cambiamento. Hanno vinto i cittadini che, contro ogni pronostico, si sono recati in massa a votare. Ha vinto l’Italia che non vuole rassegnarsi, l'Italia stanca del dibattito politico avulso e concentrato su se stesso, falsato, lontano dai problemi reali della gente. Ha vinto insomma l'Italia migliore!
Nonostante il tentativo di boicottaggio da parte del governo e i relativi 400 milioni di euro sperperati per il mancato accorpamento alle elezioni comunali, gli italiani hanno dato prova di grande responsabilità e senso civico.
Questo grazie è per tutti loro, è per tutti noi.
E' un ringraziamento all’Italia che pretende una svolta, che vuole cambiare e che forse è già cambiata, che vuole essere protagonista del proprio presente e futuro.
La politica ha il dovere e la responsabilità di ascoltare questo segnale venuto dal popolo: solamente attraverso un ritorno al coinvolgimento dei cittadini e ad una adesione cosciente potremo sperare di dar vita ad una società più solidale ed equa.
Sinistra, Ecologia e Libertà del Trasimeno vuole ripartire da qui, facendo dell'impegno e del principio di solidarietà, sancito dalla nostra costituzione, i punti fermi di una nuova stagione politica.
L'ITALIA S'E' DESTA!
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Era attesa la partecipazione di Claudio Fava, ma il coordinatore nazionale di Sel non è potuto intervenire per le conseguenze di un incidente
TAVERNELLE – Il lavoro è il bene più importante. La precarietà spacciata per mob...ilità mortifica la dignità che ogni lavoro dovrebbe dare a chi lo svolge. E in ogni caso, la mobilità deve essere accompagnata da precise norme che conducano alla vera occupazione, non a una sorta di non - lavoro.
Compito fondamentale di un partito davvero alternativo, quindi, sarebbe quello di riformare il mondo del lavoro partendo dal tasso d’ingiustizia sociale per cercare di sanarlo.
Non sarà facile in un paese come l’Italia, in cui il 50% della ricchezza è nelle mani di un 10% di cresi, insomma di ricconi.
Questi gli argomenti dibattuti venerdì 18 febbraio nel Centro polivalente “L’Occhio”, durante la conferenza organizzata da Sinistra ecologia e liberta del Trasimeno. È intervenuto Pino Mattei, coordinatore Sel Trasimeno - Piegaro, Luciana Bianco, sindaco di Panicale, Carlo Bocchetta, operaio, Massimo Bianchini, imprenditore. Ha partecipato il coordinatore del Trasimeno, Paolo Sepiacci e la segretaria Fp Cgil Umbria, Vanda Scarpelli. Il coordinatore regionale del partito di Vendola, Luigi Bori, ha chiuso il dibattito.
Era attesa la partecipazione di Claudio Fava, ma il coordinatore nazionale di Sel non è potuto intervenire per le conseguenze di un incidente.
Tavola rotonda e dibattito si sono sviluppati intorno a un drammatico interrogativo: il lavoro è ancora un diritto? La domanda genera altri punti interrogativi: socialità e giustizia, acqua, salute e vita sono ancora tutelate?
«Il lavoro non è più un diritto ma un privilegio per pochi. Quella del precariato è la condizione di chi vive alla giornata e non può fare progetti sul futuro, perché non sa se alla fine dei cinque mesi gli sarà confermato il contratto». Lo rileva con amarezza Paolo Sepiacci, coordinatore Sel Trasimeno.
E Vanda Scarpelli (segreteria Cgil dell’Umbria) denuncia:«L’attacco al lavoro pubblico è l’elemento più semplice per smantellare tutti i diritti, un attacco che mira a colpire tutto il mondo del lavoro».
Ha preso parte all’incontro anche il rappresentante dell’imprenditoria locale Massimo Bianchini. «Imprenditori e operai – dichiara Bianchini – hanno bisogno di certezze sul lavoro, ma anche sul tema della lotta agli sprechi, dell’evasione e della riduzione dei costi elevatissimi della politica. Senza dimenticare le difficoltà con il credito bancario. Per fortuna, da noi ci sono piccole banche che vengono incontro alle esigenze di chi fa impresa».
Il sindaco di Panicale, Luciana Bianco, ha portato il saluto dell’amministrazione affermando:«Dopo un periodo troppo lungo di dissensi e personalismi, è tranquillizzante essere qui insieme per parlare alla gente, discutere dei suoi problemi, e dare voce a una sinistra sempre più debole».
Nota l’operaio (autotrasportatore, ndr) Carlo Bocchetta: «Con la scusa della crisi, i diritti dei lavoratori come me sono sistematicamente calpestati».
Nel video, un passaggio del suo intervento.
Marco Rosadi
Sabato 19 febbraio 2011
http://www.frescodiweb.it/dettaglio_news.php?id=252
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L’era del Sultano d’Occidente è al tramonto. La parabola del berlusconismo si chiude tra un Bunga Bunga e una triste battuta omofoba.
Facciamo PUNTO e A CAPO
Il popolo italiano ha bisogno di ritrovarsi intorno ad un progetto di società in cui i governanti abbiano rispetto del loro ruolo, degli elettori che li hanno votati, dei cittadini e delle istituzioni. Il paese ha bisogno di un governo che
J Si occupi dei problemi degli italiani, e non degli affari privati del Presidente del Consiglio
J Riformi la giustizia, affinché garantisca pari diritti ai cittadini, e non piegarla alle esigenze del potente di turno che vuole sfuggire alle proprie responsabilità
J Favorisca le imprese che creano lavoro fisso, aumentando la tassazione delle rendite finanziarie
J Aiuti le famiglie, attraverso risorse e speranze per il futuro
J Investa nel recupero, tutela e mantenimento dell’ambiente. Altro che ponte sullo stretto, bisogna garantire la sicurezza dei nostri territori, per evitare disastri e perdita di vite umane, e tutelare il patrimonio artistico italiano prima che si sbricioli, come i resti di Pompei!
J Garantisca ai Comuni quanto è stato tolto dalla soppressione dell’ICI, per investire sulle infrastrutture e sui servizi utili ai cittadini
J Fermi il “saccheggio dell’Italia”, incentivato dai condoni edilizi e fiscali, che favoriscono solo i furbi, i malfattori, e non le persone oneste!
Questo è il governo che vogliamo!
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