Raggomitolato in posizione fetale, in un eterno dormiveglia, in un pigiama stirato ogni giorno più largo, su di un letto ogni minuto più immenso.
Ti stiamo intorno in una specie di veglia a raccontare aneddoti sulla tua vita, per strapparti un cenno di consapevolezza, pescatori disperati che ti avvolgono in una rete di ricordi per trascinarti a riva, e per quanto il tuo peso sia lieve, la tua volontà di non tornare è come piombo.
I ricordi si intrecciano, la rete diventa bozzolo, speriamo di veder spuntare un’ala di farfalla, ma il tuo diniego ci rende piccoli e impotenti.
Allora raccontiamo per noi, per farci coraggio per sopravvivere in questo tempo che per quanto sia contato è comunque senza fine. E’ un modo per ninnarci, cullarci ed offuscare il dolore diluendolo di ricordi.Gli americani alla liberazione di Roma, benzina e copertoni rubati per la fame.
Piazza Galeria che finiva in un orto, partite di pallone e calzoni corti, un passato vivido a coprire un presente sterile.
Perché non torni?
Inviato da: to_revive
il 13/07/2013 alle 00:10
Inviato da: Arabeschidelcuore
il 09/05/2013 alle 22:03
Inviato da: card.napellus
il 09/05/2013 alle 20:53
Inviato da: mullerina
il 03/05/2013 alle 16:59
Inviato da: Sale_e_Miele
il 03/05/2013 alle 12:16