Snorki sarai tu!

L'Era glaciale (3° p.): Veronica Pivetti, Marco Simoncelli/Raul Montanari, Ciro Ferrara

Il primo ospite è Veronica Pivetti. La Bignardi cerca di farle dare un suo parere sul respingimento del Lodo Alfano, ma la Pivetti risponde che fa fiction su Raduno e che vorrebbe continuare a farle. Alla domanda sugli insulti di Berlusconi alla Bindi però risponde. Siccome la Bindi è molto intelligente; Berlusconi ha detto che Berlusconi è stato galante a dire che la Bindi è bellissima. La Pivetti poi dice che comunque le donne sono trattate come ai tempi della clava e che questo è un paese maschilista. La Bignardi riferisce che la sorella Irene Pivetti in un intervista a Max ha dichiarato che l’80% degli italiani si identifica in Berlusconi. Veronica Pivetti dice che concorda, ma che essendo una persona ricca e con l’aspetto da vincente è ovvio che sia così; anche se quando lo si guarda da vicino non c’è niente da invidiargli e comunque lei non gli invidia nulla. La Bignardi le fa notare che la sorella lo diceva con compiacimento. Veronica Pivetti dice spera che non sia così. La Bignardi, poi dice che Pierluigi Bersani in un intervista a Gioia ha detto che avrebbe voluto rinasce donna e lei dice che non crede agli uomnini che dicono questa cosa. La Bignardi a questo punto fa vedere tre spezzoni della trasmissione “Sottovoce” di Marzullo in cui in tre anni diversi (1996, 1999 e 2005) dice che che ama suo marito, che il matrimonio più che altro dura e che se una torta (il matrimonio) non è buona non la si rimangia. Veronica Pivetti parla quindi del suo matrimonio con suo marito e del fatto che non si sposerebbe più. Poi racconta il fatto di essere stata in analisi e di aver scoperta se stessa solo a 35 anni (adesso ne ha 44). Veronica Pivetti confessa che fa mangiare i suoi cani negli stessi piatti dove mangia lei. Dice anche ceh non sarebbe credibile in politica e che ci sono molti limiti per cui non vorrebbe fare quell’esperienza. Tre domande veloci. Andrea sull’isola deserta con … I tuoi cani o tua sorella? Non vuole risponde, ma si capisce che propende per i cani. I tuoi cani o il tuo ex marito? Anche qui non vuole rispondere, ma la risposta è sempre la medesima. I tuoi cani o Berlusconi? Senza esitare un attimo: I miei cani!!!

Il confronto di questa settimana è tra Marco Simoncelli (ex campione del mondo di motociclismo classe 250) e Raul Montanari (scrittore). Marco Simoncelli ha scritto il libro “Diobò che bello!” dove racconta della sua infanzia e del suo essere da sempre spericolato soprattutto con la velocità. In realtà confessa che cerca sempre il limite in quello che usa. Montanari invece quando era giovane ha avuto un incidente su una macchina guidata da un’altra persona e da allora ha paura della velocità. Montanari ha scritto “Cose strane domani” e ha preso spunta da un fatto realmente accaduto. Gli è ccapitato di trovare un diario in un parco e ha scoperto leggendolo di essere di una diciottenne. Dopo averla rintracciata ha scoperto che di diari ne aveva lasciato in giro ben sette. Così gli è venuta l’idea di raccontare nel libro questa storia in cui però due ragazzi trovando due dei diari si innamorassero della persona che li aveva scritti. Seguono immagini della carriera di Simoncelli al Motomondiale.

L’ultimo ospite della puntata è Ciro Ferrara, allenatore della Juventus. Si parla subito del caso Cannavaro dove il giocatore avrebbe fatto delle iniziazioni di cortisone per la puntura di una vespa e l’antidoping avrebbe contestato questa cosa. Ferrara dice che anche se con qualche pasticcio di comunicazione è finito tutto nel migliore dei modi ed è stato dimostrato che Cannavaro era pulito. “Il Riformista” dice che lui e Leonardo sono gentili e perdenti al contrario di Mourinho. Lui dice che si può essere allo stesso tempo sia gentili, che vincenti. Per “Il Foglio” invece i suoi dopopartita sono noiosi.  Si parla di Lippi e di Cassano e Ferrara ricorda che avendo collaborato in passato con Lippi in nazionale, ne ha condiviso le scelte; questo non vuoldire che comunqueCassano sia un grande giocatore. Scorre un video con le immagini salienti della carriera di Ferrara compreso il periodo con Maradona a Napoli. Alla domanda della Bignardi”Quanto è pulito il calcio oggi?!” lui risponde 7. Ferrara racconta di quanto appena 17enne andò da Maradona e gli chiede un autografo quasi con umiltà; sentenzia che oggi non è più così e che i giovani giocatori vengono subito portati agli onori della cronaca e spesso anche lasciati cadere subito. Da piccolo Ferrara per una ,alformazione della cartilagine dichiara di essere stato un mese su una sedia a rotelle. Ha esordito in serie A con il Napoli proprio contro la Juventus e il giorno dopo racconta di essere andato a scuola. Appena entrato lo hanno chiamato in presidenza dove ha trovato la sua foto accanto a quella di Pertini (allora presidente della Repubblica). Poi, conclude Ferrara, hanno lasciato solo la sua. Ferrara poi ricorda Luciano Moggi (suo dirigente sia al Napoli, che alla Juve) e dichiara di avere buoni rapporti ancora adesso con lui. La Bignardi fa notare che molti giornalisti dicono che nello spogliatoio in realtà comanda Del Piero e non lui. Ferra risponde che non è così e che comunque a lui fa piacere se giocatori come Del Piero abbiano un ruolo importante nello spogliatoio. Parlando di Roberto Saviano dice che secondo lui ha avuto molto coraggio ad esporsi così e che ha raccontato una realtà e per questo motivo ne paga le conseguenze perché farà sicuramente una vita molto difficile.