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Post n°74 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da raffaelladiega
"Beata perché hai creduto!". Maria è beata per la sua fede in Dio, per la sua fede,
Post n°73 pubblicato il 25 Settembre 2013 da raffaelladiega
L'importanza del conservare le labbra chiuse, che si toccano l'un l'altro, ci è insegnato anche dalla sillaba sacra indiana om. L'ultima lettera di questa sillaba richiede che le labbra si chiudano a salvaguardare ciò che non è ancora manifestato. Il silenzio di Maria non è assenza di parole, ma riserva di parole ed eventi futuri non ancora manifestati. Maria porta in sé il mistero del non ancora accaduto. Nei Vangeli Maria parla solo sei volte e - tranne nel caso del Magnificat - si tratta di frasi brevissime, mozziconi di parole. È la settima la sua maggiore dichiarazione, cioè quella custodita nel suo silenzio. Ce lo ricorda una filosofa e psico-analista belga, Luce Irigaray, con queste righe che mettono in scena l'annunciazione di Maria, affidata a due sue frasi simili a un soffio: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?... Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola!». Il resto è silenzio ed è in quello spazio tacito che si colloca lo spirito generatore. Come scrive ancora Irigaray, «partorire un bambino divino significa portare alla luce una nuova epoca della storia dell'umanità». Dobbiamo, allora, imparare la grammatica del silenzio, una lingua difficile, tipica della fede: "mistica" e "mistero" derivano, infatti, dal verbo greco myein che, per essere pronunciato, costringe a chiudere le labbra - come accade per la sillaba sacra indiana om - e che significa appunto «tacere». Il silenzio è la lingua ultima degli innamorati veri che raggiungono l'apice della loro eloquenza quando tacciono e si guardano negli occhi. La contemplazione silenziosa è anche l'anima della spiritualità alta. Chiudiamo, perciò, più spesso le labbra, impedendo un flusso vano di chiacchiere per salvaguardare la ricchezza che è in noi e che non dev'essere svelata in modo sguaiato e scomposto. Gianfranco Ravasi
Post n°72 pubblicato il 25 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria infiori e profumi la tua anima di sempre nuove virtù e ponga la sua mano materna sul tuo capo. Tieniti sempre più stretta alla Mamma celeste, perché essa è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni nel regno dell'aurora (PPio).
Post n°71 pubblicato il 24 Settembre 2013 da raffaelladiega
SAN MASSIMILIANO M. KOLBE O.F.M
Post n°70 pubblicato il 24 Settembre 2013 da raffaelladiega
«Maria, cattedrale del silenzio». Tra gli appellativi più splendidi che la pietà popolare, la poesia dei santi e la dottrina dei teologi hanno dedicato alla Madonna, ne ho scoperto uno di una bellezza incredibile: «Maria, cattedrale del silenzio». Tonino Bello
Post n°69 pubblicato il 23 Settembre 2013 da raffaelladiega
"La Vergine fu la prima "Dama della Carità". Ma prima di esserlo si svuotò completamente di se stessa e si offrì come Serva del Signore".
Post n°68 pubblicato il 21 Settembre 2013 da raffaelladiega
O Maria coltiva in noi il fiore
Post n°67 pubblicato il 20 Settembre 2013 da raffaelladiega
Colui che ama,
Post n°66 pubblicato il 17 Settembre 2013 da raffaelladiega
Madre Teresa di Calcutta "Quanto abbiamo da imparare dalla Madonna! Era così umile perché era tutta votata a Dio. Era piena di grazia e si servì di questo potere eccezionale che era dentro di Lei: la grazia di Dio".
Post n°65 pubblicato il 17 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria, tu non hai chiesto nulla di più
Post n°64 pubblicato il 17 Settembre 2013 da raffaelladiega
Guarda la stella, invoca Maria O tu che nell'instabilità continua della vita presente
Post n°63 pubblicato il 15 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria, dono dell'Amore di Dio
Maria! Quanti Cristiani invocano ogni momento questo dolcissimo Nome! E quanto questo nome assomiglia a "Mamma"! Chi non sente amore per lei, chi non è mariano, non può dirsi veramente cristiano, perché il Mistero di Maria Vergine e Madre è strettamente legato al mistero della nascita, morte e resurrezione di Gesù: possiamo affermare con certezza che senza Maria non ci sarebbe stato Gesù (non lo stesso Gesù, almeno).
Perché? Perché non poteva incarnarsi (ricevere la forma umana) in una donna meno pura, meno pia e meno coraggiosa: sarebbe stato un profanare la Sua stessa divinità! Maria SS., infatti fu concepita senza peccato proprio perché fosse il "Tabernacolo" che doveva accogliere, per opera dello Spirito Santo, il Salvatore. E se da un lato questo è forse il più grande privilegio concesso ad una creatura dal suo Creatore, dall'altro dovette essere una prova ben più impegnativa di quante ne debba affrontare normalmente qualsiasi altro essere umano: perché l'essere senza peccato non l'aveva privata del Suo libero arbitrio, e della possibilità quindi di essere indotta in tentazione e di peccare, cosa che avrebbe vanificato totalmente il Piano di Dio su di Lei.
E non ci vuole una grande immaginazione per capire che contro di Lei il maligno deve aver sferrato ogni sorta di attacco e utilizzata tutta la sua forza di seduzione, pur di evitare che l'umanità potesse accogliere il suo Redentore. Ma Maria SS., rimase senza peccato come era stata concepita, soprattutto per la Fede e per l'amore che coltivava nel Suo cuore per il Padre Celeste; dalle Sue parole, da quel canto sgorgatole direttamente dal cuore ("Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente...") possiamo renderci conto di quanto fossero grandi l'una e l'altro.
Non meno grande dovette essere il Suo coraggio, inconcepibile in una donna della sua epoca, perché benchè giovanissima non esitò ad affrontare il giudizio della gente e del Suo promesso sposo Giuseppe, il rischio di dover trascorrere il resto della Sua vita da mendicante, in una società che emarginava le donne nubili e vedove (immaginatevi le ragazze-madri!), pur di rispondere al progetto che l'Onnipotente aveva su di Lei; Lei che fu madre dolcissima e tenerissima di un Bimbo che aveva solo una cosa diversa dagli altri bambini: era Dio!
E quanto amore per Lei, e quanta Fede in Giuseppe, Suo sposo! Giuseppe che non era un vecchio cadente come viene tante volte raffigurato, ma un uomo nel pieno del suo vigore e saldo in quel patto di castità che già lo legava alla sua promessa sposa (lo sappiamo dalla domanda che Maria fece a Gabriele Arcangelo: "Come può accadere ciò, se non conosco uomo?", parole altrimenti senza senso dette da una donna che stava per sposarsi), prima capace di credere all'incredibile, poi padre attento e premuroso, pronto ad affrontare malignità e pericoli per difendere la famiglia affidatagli dalla Sapienza di Dio.
Insieme accettarono con semplicità ciò che avrebbe fatto impazzire qualsiasi altro essere umano... Maria accettò di dover confrontarsi giorno per giorno con questa incredibile realtà, scoprendo da sola ciò che l'Arcangelo Gabriele non le aveva preannunciato, meditando "tutte queste cose nel Suo cuore". E, con un coraggio ancora più grande, e con una fede che trova riscontro solo in Abramo, prima di Lei, accettò il destino tragico che attendeva quel Bimbo e che l'avrebbe vista un giorno piangere ai piedi di una croce.
Ai Piedi di quella croce dove venne investita del ruolo di Mamma dell'umanità. Quanto poco, a volte si riflette sulle parole di Gesù in quel momento... "Giovanni, ecco tua madre": Ecco chi è la Mamma dei puri di cuore, chi è la Mamma dei semplici, chi è la Mamma di quanti accolgono e divulgano la Parola di Dio! "Madre, ecco tuo figlio": ecco quei puri, quei semplici, quelli che collaborano con tutta l'anima, con tutto il corpo, con tutto il cuore all'avvento del Regno di Dio, ecco i figli che si affidano a Maria! Non che gli altri siano meno cari al Suo cuore: Lei, al pari di ogni buona mamma terrena, che ama tutti i suoi figli, buoni o cattivi che siano, e forse un pò di più proprio quelli che la fanno disperare, quelli che le danno le più grandi preoccupazioni, perdona sempre i figli che non l'amano, che a volte le arrecano tante offese: attende che il loro cuore duro si sciolga, invoca per loro Gesù e il Padre Onnipotente perché ottengano misericordia.
E siccome tanti cuori sono veramente duri e ostinati nel peccato, lontani dalla fede e dalla preghiera, non esita ad apparire nei luoghi più svariati, alle persone più umili, che pone come lampade, che non brillano di luce propria, ad indicare ai fratelli la via del pentimento e della conversione; non esita, dai luoghi dove appare, ad impetrare ed ottenere grazie spirituali e materiali dalla SS. Trinità; quanti, in questi luoghi di preghiera, autentiche vasche ricolme di Spirito Santo, ritrovano la salute del corpo e dell'anima, la strada della preghiera, e ritornano alla S. Madre Chiesa, ai Sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucaristia; quanti, immersi in una realtà tanto diversa da quella quotidiana, scoprono il vero significato delle parole di Gesù: "Amatevi gli uni con gli altri COME IO vi ho amati".
E' tale l'amore della nostra Mamma Celeste per tutti noi, che probabilmente, quando Gesù deciderà di tornare (e non ci sarà più tempo, neanche per dire: "Signore, pietà!"), Lei potrebbe decidere di manifestarsi casa per casa... in un estremo tentativo, un'ultima offerta di salvezza! E se non le fosse concesso? Perché rischiare di perderci per l'Eternità? Perché farla piangere ancora? Perché non corriamo adesso, subito, tra le Sue braccia? Questo è solo una goccia nel mare delle cose belle che si possono dire di Maria: e pensare che qualcuno dice che era una donna come tante... Poveri fratelli, che si privano così della Mamma!
Post n°62 pubblicato il 15 Settembre 2013 da raffaelladiega
Un Ponte tra DIO e l'umanità: MARIA! Perché la Madonna appare sempre più spesso e in tanti luoghi?
Maria SS., il volto dell' AmoreA Lei avrebbe affidato il compito di salvare gli uomini di buona volontà, a Lei il compito di riconoscere il nemico e sconfiggerlo, poiché egli avrebbe temuto il Suo sguardo, già sapeva il Buon DIO quanto sarebbe stato subdolo e perfido il nemico, come avrebbe circuito gli uomini ignari e sprovveduti di fronte alla sua astuzia: Maria no, Ella sarebbe stata in grado di riconoscere ogni subdola trama del nemico proprio grazie al Suo Candore, a Lei, quindi, e solo a Lei Dio avrebbe potuto affidare un compito così importante: difendere l'umanità, strappandola dagli artigli della bestia e riconducendola a Lui santificata e purificata, degna di riprendere, quindi, possesso Gesù stesso avrà il compito di istruire gli uomini a vivere secondo la volontà del Padre Suo, ed alla fine sarà immolato quale Sacrificio Perfetto, l'unico, ormai, in grado di riparare l'offesa fatta a Dio; ed in un ultimo ed estremo atto di amore, Egli oltre alla Sua vita dona agli uomini SUA MADRE! La dichiara infatti Madre di tutta l'umanità, ben sapendo quanto sarebbe stato arduo e doloroso tale incarico! Gesù, la Passione, Morte e la ResurrezioneDa quel momento la nostra Mamma non ha smesso un istante di vegliarci, di difenderci,di guidarci sulla retta via,di salvaguardarci dagli attacchi del maligno. Maria SS. di MedjugorieNel corso dei secoli, la nostra Mamma Celeste, si è mostrata a noi sempre più spesso con un unico grande scopo: preparare gli uomini al RITORNO DI SUO FIGLIO GESU' ED ALL'AVVENTO DEL REGNO DI PACE! Solo quando Gesù avrà preso possesso del Regno, Dio completerà l'Antico Progetto di salvezza dell'umanità, e sarà stato possibile solo grazie ad un Umile Fanciulla, che non ebbe timore di rispondere SI al Padre che le affidava un così arduo compito! Ella continua ad apparire agli uomini sempre più spesso, mettendoli ben in guardia contro le lusinghe del maligno ed invitandoli ad una subitanea conversione dei cuori, poiché, ormai, manca poco tempo al Compimento dell'Era di Pace! Ella nelle Sue ultime apparizioni ci ripete che ormai c'è poco tempo, dobbiamo affrettarci alla vera conversione poiché si avvicina il tempo in cui Gesù tornerà sulla terra per costituire il REGNO DI PACE nella Nuova GERUSALEMME! Se leggessimo attentamente le Sacre Scritture, ci accorgeremmo che i tempi prestabiliti da Dio, sono i nostri giorni! Parlando agli Apostoli sulla Parusia, Gesù dà ampi riferimenti a tutto ciò che sarebbe accaduto prima del suo ritorno, ed anche il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto spessissimo riferimenti al ritorno di Gesù, anzi, benché in età avanzata, stanco ed ammalato, ha girato instancabilmente il mondo per annunciare all'umanità intera la Buona Novella. Egli si é affidato completamente all'amore della nostra MAMMA CELESTE che lo ha guidato per mano lungo i sentieri bui e tortuosi della terra, perché tutto fosse pronto, ed all'improvviso si vedrà apparire nel cielo quel segno che ci annuncerà il ritorno di Gesù, ultima occasione di conversione per l'umanità, dopo di che LUI tornerà e non ci sarà neanche il tempo per dire: SIGNORE, PIETA'!
Post n°61 pubblicato il 14 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria icona della sollecitudine.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi. Divenuti anche noi pellegrini nella fede, non solo contemplandoti quale icona della sollecitudine umana verso coloro che si trovano nel bisogno, raggiungeremo in fretta la «città» recandole gli stessi frutti di gioia che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.
Post n°60 pubblicato il 14 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria è l'anima orante della chiesa;
Post n°59 pubblicato il 14 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria, Vergine dell'ascolto, tu sei il Silenzio Madre del Figlio nella carne, tu sei l'immagine Tu sei la Sposa, icona d'alleanza,
Post n°58 pubblicato il 12 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale
Post n°57 pubblicato il 12 Settembre 2013 da raffaelladiega
Maria come una buona madre ci è vicina,
Post n°56 pubblicato il 12 Settembre 2013 da raffaelladiega
da SANTIEBEATI Questa interpretazione puo` essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci: [Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'e` un dolore simile al mio dolore... Inoltre il diavolo, di cui il Faraone e` figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina. Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio. Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realta` non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare. La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare": Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23). Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie. S. Brigida: "ecco perche` il nome di Maria e` soave per gli angeli e terribile per i demoni" Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè: 4) PIOGGIA STAGIONALE Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE) Maria e` considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa". Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredita`), il Montfort dice: "[P.I. 20] Che cos'e`, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredita` esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa cosi` indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?" Maria, pioggia di grazie, formera` e mandera` sulla terra una pioggia di missionari Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTO
Post n°55 pubblicato il 08 Settembre 2013 da raffaelladiega
Il decalogo di Benedetto XVI sul Rosario Il Rosario è uno dei segni più eloquenti dell'amore. Il Rosario è memoria viva della storia della salvezza. Recitare il Rosario è porre, come Maria, Gesù nel proprio cuore.
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Inviato da: raffaelladiega
il 17/09/2013 alle 22:12
Inviato da: animasug
il 15/09/2013 alle 19:22
Inviato da: ginevra1154
il 01/07/2013 alle 21:30