Creato da arzanomadi il 12/03/2010
Questo blog nasce esclusivamente per far conoscere attraverso la pubblicazione di video, foto, articoli di giornali date dei concerti ecc. chi erano e chi sono i NOMADI.

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1980/1981

Post n°21 pubblicato il 15 Giugno 2010 da arzanomadi

Il 1980 non iniziò nel migliore dei modi. A parte la risoluzione (consensuale) del contratto che legava i NOMADI alla EMI, ci fu una crisi generale del disco e molte case discografiche preferirono investire meno su artisti affermati, per presentare qualcosa di nuovo che desse uno scossone al mercato discografico. La EMI in segno di riconoscimento e ringraziamento di un rapporto durato quindici anni, raccolse alcuni successi usciti fra il 1968 e il 1975 e li pubblicò nell’album “I NOMADI” che comprendeva i seguenti brani: Dio è morto – Mai come lei nessuna – Come potete giudicar – Noi non ci saremo – So che mi perdonerai – Un pugno di sabbia – Io vagabondo – L’auto corre lontano, ma io corro da te – Ho difeso il mio amore – Vai via cosa vuoi.

Intanto il rapporto con i fans e con il pubblico che accorreva sempre più numeroso ad ogni concerto, portò il gruppo ad allungare la durata delle esibizioni; a Beppe e Dodo continuavano ad arrivare nuovi testi proposti da giovani autori; ne arrivarono talmente tanti che già agli inizi del 1981 c'era materiale a sufficienza per un nuovo LP, anzi, bisognava praticare una selezione per realizzare il nuovo album.

Non avendo più vincoli con la casa discografica, i Nomadi crearono una loro etichetta musicale e cominciarono a lavorare per la realizzazione del nuovo album. La registrazione dei pezzi e la realizzazione della copertina avvenne nello studio di Umberto Maggi (alias Umbi.) Quando tutto era pronto, i NOMADI rilasciarono alcune interviste per annunciare la pubblicazione del disco, ma qualche giorno prima di avviare l’operazione definitiva, i NOMADI furono contattati dalla CGD che apprezzò i pezzi realizzati e decise di ingaggiare il gruppo, e così nel 1981 esce l’album “SEMPRENOMADI” con l’etichetta CGD. Da questo momento il titolo del disco diventerà il motto del PopoloNomade.

 
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AUGURI DANILO

Post n°20 pubblicato il 06 Giugno 2010 da arzanomadi
 

BUON COMPLEANNO
DANILO
con l'augurio che questo giorno
sia per te l'inizio di un futuro
in cui tutto ciò che desideri si realizzi.

Danilo

 
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1979

Post n°19 pubblicato il 03 Giugno 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1979, Nomadi
Foto di arzanomadi

Nel 1979 i Nomadi tennero molti concerti nelle regioni dell’Italia meridionale lavorando con l’impresario Dino Vitola davanti a piazze sempre più affollate considerato che, il POPOLONOMADE prosperava a dismisura  per ogni giorno che passava. Il 1979 fu anche l’anno in cui si ritrovano con Guccini e tra un bicchiere di lambrusco e un piatto di cappelletti, parlando di quello che facevano e che avevano fatto, si accorsero che molte canzoni del passato erano ancora attuali; da qui l’idea di registrare un disco dal vivo per far si che le nuove generazioni recepissero quello che si erano perso negli anni ‘60. Il disco che ha per titolo “ALBUM CONCERTO” è il frutto di due registrazioni live fatte  al “Club 77 di Pavana” e al “Kiwi di Piumazzo”. Dopo l’uscita del disco, molti si aspettavano una tournée del binomio “Nomadi - Guccini” ma, Renzo Fantini (manager di Guccini) disse NO! e il progetto naufragò.

 

 
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1978

Post n°18 pubblicato il 24 Maggio 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1978, Nomadi
Foto di arzanomadi

Il 1978 è l’anno di “NARACAULI ed altre storie”. Un album contenente sei canzoni di un giovane autore emiliano di nome Maurizio Bertelli.  Il titolo dell’album prende il nome da un villaggio della Sardegna che si trova lungo la gola scavata dall’omonimo Rio Naracauli. Il ’78 è anche l’anno in cui i NOMADI (sempre alla ricerca di nuovi sound) contattano un  fonico di Prato. Il giorno dell’incontro si presentò davanti a loro un giovane ben vestito  con una valigetta ventiquattr’ore, e, nonostante il gruppo (vedendolo tutto agghindato), pensò che un figurino come lui non avrebbe retto al tour de force a cui loro erano abituati (considerato che già allora i concerti erano nell'ordine dei centocinquanta all'anno), dando per scontato che non sarebbe rimasto a lungo con loro, dovettero ricredersi, perchè  oggi (a distanza di 32 anni), quel figurino con la 24 ore, dotato di una grande professionalità, di una  pazienza e di una bontà infinita il cui nome è Atos Travaglini, è ancora lì..... insieme ai NOMADI.

 

 
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In ricordo di Dante Pergreffi

Post n°17 pubblicato il 14 Maggio 2010 da arzanomadi
 

Ciao Dante
salutaci le stelle......

dante

PRINCIPE DESIDERIO
(Augusto Daolio)

 Mi è stato promesso in giorni di sole malato
il sapore amaro della morte, ma io
non lo conosco ancora. Conosco però
l'impotente bestemmia rabbiosa, lacrimosa
che sale da dentro per ognuno che parte
così, all'improvviso senza lasciare indirizzo.
Dietro le spalle solo stanze grandi
vuote, lunghe, troppo alte, troppo buie.
Io non lo conosco ancora
questo viaggio che immagino faticoso
e senza speranza,
e vedo ogni giorno che passa
ogni ora,
piena di luce e colori:
non può morire la luce
e finche il sole si alza sul mondo
il mondo fiorisce di bellissimi pensieri
che sono fiori.
Tra le musiche della vita
milioni e milioni di musiche.
La morte è la musica più straziante
più forte, prepotente, cattiva;
brucia il foglio della partitura
in grigia cenere e in fiamma
tutto riduce.
Muore chi ama, chi ha amato
chi canta, chi ha cantato
chi suona, chi ha suonato.
Sapore amaro quello della morte
sparita è la luce appena venuta
piccola luce, giovane luce
che piano piano cresceva, senza fretta
e illuminava noi e i nostri gesti,
non luce accecante
che sfoca i contorni delle cose
ma buona semplice dolce,
che le cose accarezza.
Sparita è la tua luce
come passa via la nebbia dalle nostre parti,
ognuno grida ma la foschia non si dirada.
Grido muto di disperazione.
Sei arrivato al tuo porto
hai abbandonato il tuo remo
Principe Desiderio
ombra senza età.

 

 
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1977

Post n°16 pubblicato il 11 Maggio 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1977, Nomadi
Foto di arzanomadi

Il 1977 è l’anno in cui i Nomadi decidono di dar spazio a nuovi autori, perlopiù giovani sconosciuti. Pubblicano “NOI CI SAREMO” un LP dalla copertina semplice ma dal contenuto profondo. L’album è diviso in due parti. La prima, denominata “La foresta”, setaccia fra le viscere della società per coglierne gli aspetti di cui mai nessuno aveva cantato; la seconda, denominata “L'albero”, scava nell’uomo analizzandone le sfaccettature della personalità. (i due lati si aprono con la canzone “Riverisco”). La scelta della copertina completamente bianca riportante solo il titolo dell’album, scritto con caratteri dattilografici, è una chiara contrapposizione verso chi aveva scelto la strada del facile guadagno cantando canzonette confezionate in copertine dai disegni fantastici ma, destinate ad essere presto dimenticate. Il disegno di Augusto riportato sul retro della copertina raffigurante una mano che impugnando un martello spacca il guscio nel quale i Nomadi erano stati costretti per tanti anni, è un chiaro segno di ribellione al silenzio della televisione e all’indifferenza dei giornali. Col trascorrere del tempo il sodalizio Nomadi - pubblico è andato consolidandosi al punto che oggi il palco è diventato un gran bazar in virtù delle scelte fatte dal gruppo di fare arrivare attraverso le canzoni, messaggi di pace e solidarietà. Infatti, già alcune ore prima dell’inizio del concerto il palco si riempie di pacchi contenenti in prevalenza: medicinali, materiale didattico e giocattoli che i Nomadi si premurano di spedire ai bambini dei paesi poveri del mondo.   Il 1977 fu anche l’anno in cui crebbe il rapporto con il pubblico sempre più coinvolto al punto che chi era presente al concerto non si sentiva “solo” spettatore-ascoltatore… ma parte integrante del gruppo grazie anche alla bravura di Augusto che li coinvolgeva passando il microfono ai gruppetti che stavano ai margini del palco facendogli cantare il ritornello della canzone che stavano eseguendo. Anche le scalette cominciarono ad essere pura formalità. Infatti, in quell’anno gli afecionados che li seguivano durante i loro viaggi (battezzati da Augusto “POPOLONOMADE”) cominciarono a fare richieste di brani durante i concerti; alcuni mandando messaggi attraverso bigliettini (che Augusto leggeva tra una canzone e l’altra), altri alzando striscioni sui quali c’era scritto un messaggio che richiamava una determinata canzone, i più audaci salivano sul palco per chiedere personalmente una specifica canzone, e così succedeva spesso che ai concerti dei Nomadi si arrivava ad oltre due ore di musica che a quell’epoca era l’equivalente di due concerti.

 

 

 
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1976

Post n°15 pubblicato il 03 Maggio 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1976, Nomadi

Nonostante le previsioni di molti  che pensavano che in quest’anno il  gruppo si sarebbe sciolto, I NOMADI incidono un altro 45 giri dal titolo: Quasi quasi che porta incisa sul retro Vittima dei sogni e la Emi mette sul mercato una raccolta dal titolo: “I NOMADI COLLEZIONE”.
Il disco è una raccolta di successi degli anni precedenti e contiene: Un autunno insieme e poi (1969) - Un pugno di sabbia (1970)  Suoni (1971) Io Vagabondo (1972) - Quanti anni ho (1972) - Crescerai (1973) - Mamma giustizia (1973) - Voglio ridere (1973) - Ieri sera sognavo di te (1973) - Tutto a posto (1974)Gordon (1975) - Quasi quasi (che è anche il titolo del 45 giri di quest'anno)

 

 

 

 
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1975

Post n°14 pubblicato il 21 Aprile 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1975, Nomadi
Foto di arzanomadi

In quest’anno  i NOMADI danno la sensazione di voler cambiare pagina incidendo  il quinto LP di quella che sarà una lunga serie: “Gordon”.

Infatti, Gordon si differenzia  dai precedenti perché oltre ad avere nuove sonarità, (tant’è che i critici lo definiscono un album psichedelico) è il primo album a non contenere cover, ma solo brani inediti. In quest’anno incidono anche il 45 giri “Senza discutere” con il quale si presentano a un disco per l’estate arrivando alla finale di Saint Vincent.
Piccola nota: trovandosi a Roma per una trasmissione radiofonica, ai Nomadi viene rubato il furgone con la strumentazione e per rispettare gli impegni già presi, sono costretti a prendere a noleggio gli strumenti per le esibizioni dal vivo.

 

 
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1974

Post n°13 pubblicato il 13 Aprile 2010 da arzanomadi
 
Tag: Nomadi
Foto di arzanomadi

In quest’anno i NOMADI incidono il singolo “Tutto a posto” con il quale partecipano a un disco per l’estate, e con lo stesso titolo registrano anche una musicassetta contenente i brani: Il confine - Voglio ridere - Isola ideale(riproposta negli ultimi concerti del 2010 e cantata da Sergio Reggioli) - Colori  - Crescerai  - Tutto a posto - Uno sbaglio - Mamma giustizia.
Pubblicano anche due LP “I NOMADI interpretano Guccini” che contiene sei brani scritti da Guccini e “Canzoni d’oltremanica e d’oltreoceano” (una raccolta di cover interpretate dai Nomadi dalla nascita del gruppo fino a quell’anno). Il 1974 è anche l’anno in cui Franco Midili abbandona definitivamente la band e al suo posto subentra il londinese di origini irlandesi Chris Dennis (all’anagrafe Christopher Patrick Dennis)

 

 
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Integrazione del post n. 11

Post n°12 pubblicato il 09 Aprile 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1973, Nomadi

Su segnalazione dell’amico Fucchio che mi ha inviato il seguente messaggio: (da due 45 giri separati in mio possesso risulta che : il disco “La ragazza di via Condotti” reca sul retro “Piano Laura Piano” di Enrico Simonetti, mentre “Mamma Giustizia” uscita si nel 1973 è su un'altro 45 giri con il retro “Il caso è felicemente risolto” di Ritz Ortolani.

Da ricerche più approfondite confermo quanto asserito da Fucchio comunicando che la notizia da me riportata riguardava l’edizione speciale per juke-box come si evince dalle foto.



Ringrazio l’amico Fucchio per la preziosa precisazione e…..

 
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1973

Post n°11 pubblicato il 07 Aprile 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1973, Nomadi
Foto di arzanomadi

Nel 1973  Franco Midili rientra nel gruppo e Augusto incide da solista con il nome “Augusto dei Nomadi” il singolo “Una ragazza come tante”  canzone che farà parte della colonna sonora del film “La ragazza di Via Condotti” del regista  Germán Lorente e che sul retro riporta incisa “Mamma Giustizia” eseguita da tutta la Band che diventa la colonna sonora del film di Vittorio Salerno “No il caso è felicemente risolto”.

Sempre in quest’anno, i Nomadi partono per un tour oltreoceano e si recano negli U.S.A. dove tengono sei concerti. Tornati in Italia, partecipano a un disco per l’estate con “UN GIORNO INSIEME” che diventa anche il titolo del terzo ellepi sotto l’etichetta della Columbia mentre la EMI pubblica la prima raccolta di canzoni incise negli anni precedenti su 45 giri e l’album porta il titolo “I NOMADI CANTANO GUCCINI”. Il 1973 si chiude con l’uscita di un altro 45 giri che porta il titolo “Voglio ridere” che diventa la sigla di chiusura del quiz televisivo “Rischiatutto” condotto da Mike Bongiorno. 

 

 
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AUGURI

Post n°10 pubblicato il 02 Aprile 2010 da arzanomadi
 

A te che passi di qui

il mio più fervido augurio di

Pasqua

 
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1972

Post n°9 pubblicato il 26 Marzo 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1972, Nomadi
Foto di arzanomadi

Il 1972 è l'anno in cui Franco Midili lascia il gruppo e viene sostituito da Amos Amaranti che nonostante la sua breve permanenza nella Band (9 mesi) ha il piacere di gustarsi il successo di 1.000.000 di copie vendute con  “Io Vagabondo” (finalista a un disco per l’estate) e destinata a diventare una pietra miliare al punto che ancora oggi viene cantata a tutti i concerti dei NOMADI da un pubblico che col passare degli anni è diventato sempre più numeroso ed eterogeneo al punto di contare più di  cinque generazioni diverse. Infatti capita sempre che ai loro concerti ti ritrovi a fianco di persone ultracentenarie e ragazzi/e di quindici anni per finire con i genitori che portano ai concerti bambini di pochi mesi che indossano già la T-shirt con su scritto: “NOMADI FIN DA PICCOLI”.
Sfruttando l’onda del successo del singolo “Io vagabondo”, i NOMADI pubblicano anche una raccolta con lo stesso titolo registrata su musicassetta.
Il 1972 si chiude con l’uscita di “Quanti anni ho” un 45 giri con sul retro registrato il brano “Oceano”.
Piccola nota: in quest’anno Beppe Carletti incide da solista sotto  lo pseudonimo di “Capitan Nemo” il singolo “20.000 leghe

 

 
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1971

Post n°8 pubblicato il 24 Marzo 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1971

In quest’anno I Nomadi partecipano al festival di Sanremo in coppia con Mal (meglio conosciuto come: Mal dei Primitives) presentando il brano “Non dimenticarti di me”. Sempre in quest’anno i Nomadi incidono altri due 45 giri, “So che mi perdonerai” (che arriva in finale al disco per l’estate) e “Suoni” che riporta inciso sul retro “Vola”. Con il 1971 esce anche un nuovo ellepi “Mille e una sera” sul quale sono incisi i seguenti brani: Suoni-Ala bianca-Beautiful day-So che mi perdonerai-Il nome di lei-mai come lei nessuna-Mille e una sera-Un pugno di sabbia-Vai via cosa vuoi-Non dimenticarti di me-Tutto passa-Vola. L'anno si chiude con l'uscita di una musicassetta "So che mi perdonerai" che raccoglie le canzoni degli ultimi tre anni.

 

 

 
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1970

Post n°7 pubblicato il 21 Marzo 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1970, Nomadi

1970

Il 1970 è l’anno in cui Gianni Coron lascia il gruppo per dedicarsi al ruolo di impresario musicale e al suo posto entra a far parte della Band Umberto Maggi. Nello stesso anno i NOMADI incidono due 45 giri: “Un pugno di sabbia” con il quale partecipano a un disco per l’estate classificandosi al quarto posto e “Ala bianca” che riporta incisa sul retro “Mille e una sera” (sigla dell’omonima trasmissione televisiva in onda su RAI 2 il sabato sera).

 

 

 
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1969

Post n°6 pubblicato il 19 Marzo 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1969, Nomadi

Nel 1969 Bila Coppellini lascia il gruppo e decide di darsi alla fotografia. Al suo posto subentra Paolo Lancellotti. Il 1969 è anche l’anno in cui i Nomadi pubblicano due 45 giri: “Vai via cosa vuoi” che contiene sul retro  “L’auto corre lontano ma io corro da te” e “Mai come lei nessuna” che riporta sul retro “Un autunno insieme e poi…”

 

 
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1968

Post n°5 pubblicato il 17 Marzo 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1968

Esce il 45 giri “Ho difeso il mio amore” (cover di: “Nigths in white satin” dei Moody Blues) che sul retro porta incisa ancora una canzone di Guccini “In morte di S.F.” che diventerà “Canzone per un’amica" che a tutt’oggi viene cantata nei concerti. Nello stesso anno pubblicano anche un altro 45 giri dal titolo “Il nome di lei” che riporta sul retro “Per quando è tardi”, e, l’ellepi “I NOMADI” che contiene i seguenti brani: Ho difeso il mio amore - È giorno ancora - Insieme io e lei - Un figlio dei fiori non pensa al domani - Ophelia  - Vola bambino - Il nome di lei -Giorno d'estate - Per quando è tardi  - Monna Cristina - Canto d'amore - Canzone per un'amica .

 

 
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1967

Post n°4 pubblicato il 16 Marzo 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1967

I Nomadi pubblicano il loro primo ellepi che porta il titolo di una poesia di Guccini “Per quando noi non ci saremo” che tra i dodici brani contiene anche la cover “Ti Voglio”  versione italiana di: “I want you” di Bob Dylan. Contiene anche la canzone "Dio è morto" con la quale i NOMADI parteciparono al Cantagiro e che "Mamma RAI" non mandò mai in onda perchè ritenuta una canzone blasfema. Nello stesso anno esce anche il 45 giri “Un figlio dei fiori non pensa al domani” versione italiana di: “Death of a clown” di Dave Davies (chitarrista dei The Kinks).

  

 
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1966

Post n°3 pubblicato il 15 Marzo 2010 da arzanomadi
 
Tag: 1966

Il 1966 è un anno importante. Infatti in quell’anno arriva il primo successo con la canzone “Come potete giudicar”, cover di "The Revolution Kind" di Sonni Bono che partecipa al Cantagiro, e nello stesso anno Dodo Veroli (produttore della Band) presenta al gruppo l’allora sconosciuto (ma già bravo) autore che porta il nome di  “Francesco Guccini” destinato a diventare subito popolare grazie all’interpretazione che i Nomadi danno ad alcune sue canzoni come: Noi non ci saremo, Dio è morto (censurata dalla RAI ma Trasmessa da Radio Vaticana), Per fare un uomo, Canzone per un’amica e tante altre. Il 1966 è anche l’anno in cui il paroliere Mogol (all’anagrafe Giulio Rapetti) presenta ai Nomadi il giovane Lucio Battisti proponendogli di incidere la canzone “Non è Francesca” ma il gruppo già aveva deciso di interpretare i testi di Guccini e l’incontro si risolse con un nulla di fatto.

 

 
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Ieri & oggi

Post n°2 pubblicato il 13 Marzo 2010 da arzanomadi
 

Ieri

Tir

Oggi

Tir 

 
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