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agrifoglio

Post n°38 pubblicato il 17 Dicembre 2011 da the_blue_ghost
 

L'Agrifoglio

Brano di Gina Marzetti Noventa


Il pastorello si sveglia all'improvviso. In cielo v'è una luce nuova: una luce mai vista a quell'ora. Il giovane pastore si spaventa, lascia l'ovile, attraversa il bosco: è nel campo aperto, sotto una bellissima volta celeste. Dall'alto giunge il canto soave degli Angeli.


- Tanta pace non può venire che di lassù - pensa il pastorello, e sorride tranquillizzato.

Le pecorine, a sua insaputa, l'hanno seguito e lo guardano stupite.

Ecco sopraggiungere molta gente e tutti, a passi affrettati, si dirigono verso una grotta.

- Dove andate? - chiede il pastorello.

- Non lo sai? - risponde, per tutti, una giovane donna. - È nato il figlio di Dio: è sceso quaggiù per aprirci le porte del Paradiso.

Il pastorello si unisce alla comitiva: anch'egli vuole vedere il Figlio di Dio. A un tratto, si sente turbato: tutti recano un dono, soltanto lui non ha nulla da portare a Gesù. Triste e sconvolto, ritorna alle sue pecore. Non ha nulla; nemmeno un fiore; che cosa si può donare quando si così poveri?

Il ragazzo non sa che il dono più gradito a Gesù è il suo piccolo cuore buono.

Ahi! Tanti spini gli pungono i piedi nudi. Allora il pastorello si ferma, guarda in terra ed esclama meravigliato: - Oh, un arbusto ancor verde!

È una pianta di agrifoglio, dalle foglie lucide e spinose.


Il coro di Angeli sembra avvicinarsi alla terra; c'è tanta festa attorno. Come si può resistere al desiderio di correre dal Santo Bambino anche se non si ha nulla da offrire?

Ebbene, il pastorello andrà alla divina capanna; un ramo d'agrifoglio sarà il suo omaggio.

Eccolo alla grotta. Si avvicina felice e confuso al bambino sorridente che sembra aspettarlo.

Ma che cosa avviene? Le gocce di sangue delle sue mani, ferite dalle spine, si trasformano in rosse palline, che si posano sui verdi rami dell'arbusto che egli ha colto per Gesù.


Al ritorno, un'altra sorpresa attende il pastorello: nel bosco, tra le lucenti foglie dell'agrifoglio, è tutto un rosseggiare di bacche vermiglie.

Da quella notte di mistero, l'agrifoglio viene offerto, in segno di augurio, alle persone care.


(Brano di Natale di G. Marzetti Noventa)

 
 
 

curiositą

Post n°37 pubblicato il 18 Luglio 2011 da the_blue_ghost
 

Perchè si dice "campa cavallo che l'erba cresce"?

Si racconta che un povero diavolo 
portava a mano un cavallo vecchio,
stanco, sfinito,
per una strada sassosa dove si vedeva appena,
di quando in quando, un misero filuccio d'erba.

Il cavallo stava per cadere,
sopraffatto dalla fame
e il padrone cercava d'incoraggiarlo dicendogli:
"Non morire, cavallo mio,
tira avanti ancora per un pò;
campa finchè crescerà l'erba e potrai sfamarti".

 

 

 
 
 

Airbike

Post n°36 pubblicato il 18 Luglio 2011 da the_blue_ghost

 

Questa bicicletta è il primo oggetto al mondo
ad essere creato stampato da un un computer 
che utilizza nuove tecnologie all’avanguardia.

 

Il materiale utilizzato non è la carta ma il nylon.

 

Tutte le strutture sono realizzate
con strati di nylon fuso
e sono forti come l’acciaio
e l’alluminio ma pesano il 65% in meno.

L’intera bici è stampata con pochi passaggi.

Ovviamente l’intera tecnologia
è stata studiata per realizzare oggetti
dell’industria aerospaziale.

Fonte: ueros

 

 

 

 
 
 

buona Pasqua

Post n°35 pubblicato il 23 Aprile 2011 da the_blue_ghost

 

 
 
 

La leggenda del salice

Post n°34 pubblicato il 23 Aprile 2011 da the_blue_ghost

Gesù saliva verso il Calvario,

portando sulle spalle piagate la croce pesante.

Sangue e sudore scendevano a rigare il volto santo coronato di spine.

Vicino a Lui camminava la Madre, insieme ad altre pie donne.

Gli uccellini, al passaggio della triste processione,

si rifugiavano, impauriti, tra i

rami degli alberi.

Ad un tratto - Gesù stramazzò al suolo.

Due soldatacci, armati di frusta,

si precipitarono su di Lui, allontanando la Madre,

che tentava di rialzarlo

"Su,muoviti! E tu, donna, stàttene da parte."

Gesù tentò di rialzarsi, ma la croce troppo pesante glielo impedì.

Era caduto ai piedi di un salice ...

Cercò inutilmente di aggrapparsi al tronco. Allora l'albero pietoso

chinò fino a terra i suoi rami lunghi e sottili perché potesse,

afferrandosi ad essi, rialzarsi con minor

fatica. Quando Gesù riprese il faticoso cammino,

l'albero rimase coi rami pendenti verso terra: perciò

fu chiamato «Salice Piangente ».

Fonte: http://digilander.libero.it/penelope.sm

 
 
 
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Data di creazione: 19/12/2010
 

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