Nero terrore

Rosso d'amore, bianco di speranza

 

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Madre: Auguri mai

Post n°30 pubblicato il 11 Maggio 2014 da vaiviviediventa

Feste inopportune, effimere, cosa vivete se non tutti possono gioire di con voi?

Feste, feste, feste, servite voi per ricordarci le cose importanti?

Feste, feste, feste, servite voi per ricordarci ciò che non abbiamo, che abbiamo perso, che non ci è mai appartenuto. 

 

Irene
del 11/V/2014 

 
 
 

LA DISPERATA CHE LOTTA CON LA DISPERAZIONE

Post n°29 pubblicato il 07 Maggio 2014 da vaiviviediventa

Sono sulla soglia dell'amore per la mia disperazione:

abito in luoghi dove interessi e realtà sono fagocitati da un individualismo sfrenato, portato all'estremo; è da qualche giorno che tento di sospingermi sulla superficie di tale groviglio disordinato, eppure è improduttivo. 
Il cibo mi è negato se non in forma preposta per confondersi con i loro ideali e con le loro realtà: vivo nel caffè e dormire non è un'opzione, mentre la salute si fa effimera e piano piano rilascia la sede del mio corpo.
Il ricatto alimentare è ben duro da sopportare e, mentre le ossa sporgono progressivamente sempre di più, mentre la stanchezza della vista e dell'intelletto bussano costantemente a proclamare la parte del loro banchetto, si rende sempre più flebile il confine tra libertà e sottomissione al volere del nucleo familiare. Le dita magre, gli occhi affamati, non hanno il coraggio di accarezzare le ultime fonti alimentari, affiancate da quelle che sono le esche per la bestia affamata, che sarei io. 

Sono disperata e disperato è ogni mio passo, e non posso spiegare il dolore del contrapporsi tra un disperato amore e una volontà ferrea e coraggiosa al cospetto di debolezza fisica e denutrizione, ingiustizia e prevaricare altrui. Non è tra i miei poteri la capacità di perseguire la vita, sono stata uccisa progressivamente e da vittima non voglio nè camminare nè strisciare nè essere sepolta in tal nome.


Mi rubate la carne dal mio stesso corpo, ma io combatto.
Ho tutto da perdere nel caso mi arrendessi.
So che non tentare neanche sarebbe precludersi una qualsiasi possibilità di successo (o gustoso pareggio).

 

 

 

NENE DEL 7/V/2014

 

 

 

 
 
 

DENUNCIARE: DIRITTO O DOVERE?

Post n°28 pubblicato il 24 Aprile 2014 da vaiviviediventa

Non so se dipenda dal tipo di denuncia, dal legame tra denunciante e denunciato, da valori morali e ideologie, o semplicemente si restringa al diritto penale vigente: 
la presenza di pene per determinati tipi di azioni avvalorano il cittadino del diritto di provvedere all'apertura di un processo penale, oppure gli consegnano le chiavi di un dovere civico vincolante (moralmente) per perseguire lo sviluppo di una società migliore?

 

Un saluto pensoso,

dalle rive dello... studio?,

Nene
del 24/IV/2014 

 
 
 

A rivederci presto!

Post n°27 pubblicato il 17 Aprile 2014 da vaiviviediventa

Parto alla volta di una nuova avventura,

fra 10 giorni riapproderò tra le solite lande della routine,

a rivederci presto per un focoso elenco di lettere!,

buoni giorni a tutti, 

Nene
del 17/IV/2014 

 
 
 

"Se studi o meno non m'interessa, è la tua vita"

Post n°25 pubblicato il 10 Aprile 2014 da vaiviviediventa

Oggi ho un grillo per la testa: è abbastanza vivace e zampetta frenetico da una parete all'altra della mia poco stressata testa. 
Vorrei appiccicare qui in rete un aneddoto della mia infanzia, che da lunghi anni ormai custodisco gelosamente nell'antro della memoria.
Tanti anni or sono, nello ieri che ha preceduto l'oggi, la sorgente da cui sono nata parlò alla bambina che fui: "Se studi o meno non m'interessa, è la tua vita. Vuoi essere un imbecille?". Con tali parole potrei riassumere il metodo educativo di mia madre, donna rigorosa ed attenta, totalmente estranea al concetto di "campana di vetro" tipico della moderna società occidentale.
Non fu una sofferenza ricevere un'affermazione del genere, difatti ne trassi beneficio. E' come se, da quel giorno lontano, mia madre mi avesse regalato un'infinita serie di opportunità e soddisfazioni: ogni volta che incrementavo la mia cultura ed il mio sapere scientifico non era un regalo ai miei genitori o a qualsiasi altra figura educativa, ma era una carezza a me stessa. 

 

Nene 
del 10/IV/2014

« Avevo fame, e voi Mi avete dato da mangiare, avevo sete, e Mi avete dato da bere, ero un pellegrino e voi Mi avete accolto. Quello che avete fatto a uno di questi fratelli Miei, l'avete fatto a Me »
(Vangelo di Matteo, capitolo 25) 

 
 
 
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Data di creazione: 22/01/2014
 

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