Creato da MuseoDeiRicordi il 25/05/2005
L'età favolosa dell'infanzia, la scoperta del mondo...quando le cose, le parole i gesti non erano tutti uguali...I ricordi dei blogger

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« I TRAGHETTILA  BOMBAROLA »

Post n°43 pubblicato il 12 Luglio 2005 da MuseoDeiRicordi

AVEVO  DODICI  ANNI ...

Avevo dodici anni. Ed era primavera. Un tardo pomeriggio di primavera. Lo ricordo perché in casa c’era una luce rada, ma c’era luce. Io ero vicino al cantonale dei miei bisnonni. Non so bene cosa stessi facendo, ma ero li. Il luogo era quello. All’improvviso qualcosa scende dal mio corpo.

Subito vado in bagno, l’agitazione, la paura rendono tutto strano: devo fare alla svelta, capire cosa succede e, soprattutto, non far capire nulla ai miei fratelli più piccoli, che stanno giocando correndo da una stanza all’altra. E’ tutto rosso. Mi vengono le lacrime agli occhi. Che cosa ho fatto? Non capisco…non ho fatto nulla…come mai mi succede quasta cosa? Stò morendo? Ho solo dodici anni, diamine, non posso morire! Mi tocco per capire, non mi succede spesso di toccarmi, anzi, le suore mi hanno spiegato che non ci si tocca, e poi lì fai solo pipì…i bambini escono dall’ombelico..

Dio mio, devo dirlo a mia madre. Corro in camera mia, ho le lacrime agli occhi, e un peso enorme che mi schiaccia il cuore: come faccio a dire a mia madre che sto morendo ? La chiamo ancora, arriva trafelata, è insolito che io la chiami, più spesso è lei che chiama me, e le faccio vedere che il sangue esce da me … piango … ma , più che altro , sono stupita! Lei, invece di agitarsi e preoccuparsi di portarmi all’ospedale, chiama subito mia nonna, sua madre, e insieme cominciano a muoversi per la camera tiranto fuori da cassetti pezzuole di stoffa di cui non avevo sospettato l’esistenza: da oggi sei una donna…; ricordati che non puoi fare il bagno … nemmeno lavarti i capelli … e soprattutto stai lontana dai tuoi fratelli, cerca di non farti scorgere in queste condizioni … mi raccomando cambiati spesso ….

Io le seguo, non capisco nulla, (negli anni saranno pochi i precetti dettati in quei minuti che osserverò scrupolosamente), l’unica domanda che mi rimbomba nella mente è: ma quanto durerà? Sono ancora convinta che duri un giorno, una volta soltanto nella vita…

invece arriva il verdetto. E’ mia nonna a darmi la notizia, detta da lei non può essere messa in discussione: dureranno per molti anni , e quando non le avrò sarà perché sono incinta. E a un certo punto finiranno. E io non resterò più incinta.

Quel cantonale è sempre stato il cantonale del mio sbocciare. Mia nonna e mia madre, colpevoli del silenzio, del non dire, mi hanno comunque aiutato ad attraversare il guado. E sono diventata donna.

MAGDALENE57

Parma, primavera del 1970

 
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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 12/07/05 alle 21:15 via WEB
Grazie, col cuore. M.
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lilith_0404
lilith_0404 il 13/07/05 alle 09:11 via WEB
ricordo un giorno mia mamma e una zia, che parlottavano misteriose, parlavano di una cugina di un anno più giovane di me che precocemente 'aveva avuto le sue cose'.Quando la zia se ne ando', mamma si sentì in dovere di avvisarmi, se mi fosse capitato di avere perdite, che non mi spaventassi, era normale, mi disse. 'Lo, so' risposi io, che credevo di saper tutto per averlo letto in una enciclopedia, e mamma non insistette, l'argomento per lei era chiuso... Neppure quando successe ne riparlammo, non erano argomenti su cui si pensasse di dover dire qualcosa...
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occhiodivolpe
occhiodivolpe il 13/07/05 alle 09:31 via WEB
colpevoli del silenzio ?,nn penso x indifferenza, piuttosto penso sia successo xk ti vedevano ancora cm una bambina ...considera k prima succedeva + tardi,credo, e che le mamme han tale debolezza fino a tarda età...un bacio,e.
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magdalene57
magdalene57 il 13/07/05 alle 10:44 via WEB
colpevoli di avermi fatto provare la paura, la vergogna e il senso di impotenza di fronte all'ignoto del mio corpo... mia figlia l'ho portata per mano fino al suo guado e poi l'ho aiutata ad attraversarlo con un sorriso. Io ero una bambina. appunto per quello dovevano avere cura che io non mi spaventassi. Ma non erano i tempi. E loro, erano loro.
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magdalene57
magdalene57 il 13/07/05 alle 10:46 via WEB
dimenticavo....un bacio
(Rispondi)
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 13/07/05 alle 19:31 via WEB
sì condivido quello che hai detto: colpevoli. Sottovalutiamo troppo spesso non le cose che non facciamo ma gli effetti che possono causare non avendole fatte e questa frase è più bella di tutto quanto hai scritto «l'ho portata per mano fino al suo guado e poi l'ho aiutata ad attraversarlo con un sorriso» :o).
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
magdalene57
magdalene57 il 14/07/05 alle 07:57 via WEB
grazie lupopezzato, ma sei lo stesso delle ali? sai perchè avevo pronta per te una risposta ad hoc! spesso il nostro silenzio, ciò che non diciamo produce effetti di gran lunga maggiori del previsto. A loro modo però, le due donne della mia vita mi sono state poi vicine: quello era l'uico modo che conoscevano. l'importante è l'evoluzione della specie. ed evoluzione c'è stata. un sorriso
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magdalene57
magdalene57 il 13/07/05 alle 10:39 via WEB
è vero...tante spiegazioni anch'io le ho trovate di nascosto sui libri...cercavo quei nomi che solo venivano sussurrati o sfuggivano dalla bocca dei grandi...avevo urgenza di conoscere. Credo di aver imparato così ad usale l'enciclopedia!!!! e pensa, poi sono arrivata al punto di sentirmi veramente "femmina" proprio in quei giorni... ti lascio un sorriso. m.
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mon1974
mon1974 il 13/07/05 alle 10:07 via WEB
anche io avevo dodici anni...il giorno di natale, ed ero molto contenta, tutte le mia amiche lo erano già donne...mancavo soltanto io. un saluto Mon.
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 13/07/05 alle 10:45 via WEB
un giorno davvero particolare per diventare donna...mistico...un annuncio vero di nuova nascita. allora buon cammino... ti lascio un sorriso
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Medusa_dgl
Medusa_dgl il 13/07/05 alle 15:14 via WEB
Il silenzio, la circospezione, i divieti, le spiegazioni frammentarie... sono cose rare, adesso, lo erano già quando è successo a me (anche io dodicenne).
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 14/07/05 alle 08:04 via WEB
la cosa buffa è che quando alla televisione hanno iniziato a fare pubblicità agli assorbenti io ero imbarazzata da morire...quanta strada si è percorsa....
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lupopezzato
lupopezzato il 13/07/05 alle 19:25 via WEB
Io fino a 14 anni non le avevo ancora avute, così chiesi a mia sorella se mi dovevo preoccupare. Mi mandò a cagare. Però mi chiedo che scelta avrei fatto. Ultrasottili con le ali oppure i tampax. Penso più quelli con le ali ma non ultrasottili (meglio non fidarsi) :o)
(Rispondi)
 
lilith_0404
lilith_0404 il 14/07/05 alle 06:30 via WEB
... :-)))) si vede che sei giovane e che sei figlio della civiltà consumistica usa e getta... se leggi meglio il post ti accorgerai che a quei tempi non esisteva proprio di porsi questo tuo dilemma... :-))))
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amoildeserto
amoildeserto il 13/07/05 alle 23:01 via WEB
Daiii 14 come me...anche tu l'ultimo della classe?
(Rispondi)
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 14/07/05 alle 22:40 via WEB
ehehe....anch'io avevo 14 anni; non sono stata l'ultima della classe ma probabilmente la penultima :o)) In fondo c'è un vantaggio: dicono che chi inizia più tardi, finisca anche più tardi.
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perlanaturale
perlanaturale il 14/07/05 alle 08:45 via WEB
Anche a me non dettero molte spiegazioni, mia madre e mia nonna..era estate e io mi trovavo in vacanza al mare dai nonni. Però, anche se non parlarono molto, ricordo il loro sorriso e anche l'ansia per come avrei preso io la cosa,che a dire la verità ignoravo, avevo tredici anni. Il fatto è che ero molto bambina, giocavo con bambole e orsacchiotti e ricordo che mi sentii importante come mamma, quando non veniva in spiaggia per alcuni giorni. Il trauma fu scoprire che le avrei avute per una gran bella fetta di vita. Quei giorni si trasformsrono poi in un incubo, perchè mi portvano a stare anche a letto dal dolore di pancia. Ora non le ho più da due anni circa e a dire la verità non le rimpiango mica. Direi che non posso fare una colpa a mia madre di non avermi dato spiegazioni, erano tempi in cui la confidenza con il genitore era raro averla e poi lei era molto riservata, abbastanza chiusa. Non credo di avere auto traumi particolari. Non so come avrei affrontato la cosa con una figlia....ho avuto solo maschi.
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 14/07/05 alle 14:03 via WEB
penso che l'universo femminile sia accessibile anche ai maschi. a mio figlio di 14 anni ho dovuto spiegare che quando sua madre e sua sorella sono tendenzialmente imprevedibili, o inclini al pianto, o irrascibili...beh, qualcosa sta succedendo... gli ho raccontato tutto e lui, oggi, ci guarda con un'aria mista tra la tenerezza e la certezza dell'incomprensione...mitico!!!!
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perlanaturale
perlanaturale il 14/07/05 alle 14:40 via WEB
sai...quando ho cercato di trovare le parole giuste per spiegare qualcosa di come sono fatte le donne e di quello che loro accade, ho scoperto che già sapevano tutto...nel senso che tante compagne di scuola avevano avuto il loro primo ciclo ancora alle elementari...ero arrivata in ritardo A loro però ho spiegato tante altre cose e credo che abbiano recepito...
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magdalene57
magdalene57 il 14/07/05 alle 16:41 via WEB
io credo che noi dovremmo spiegare anche di quanto stiamo veramente male prima...uomini ascoltate! E' assolutamente vero che i giorni prima del ciclo le donne tendenzialmente sono più depresse, più irrascibili, soffrono di mal di testa (in questo caso non è una scusa), tendono ad avere piccoli incidenti (io per un certo periodo avevo incidenti in auto solo nei giorni pre) , riassettano tutta la casa in maniera maniacale (sindrome del nido, di cui io soffro), tendenti al pianto...e chi più ne ha più ne metta...si potrebbe fare un post di avvertenze ...in modo da essere capite ...sempre. un bacio
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lupopezzato
lupopezzato il 14/07/05 alle 19:29 via WEB
«io credo che noi dovremmo spiegare anche di quanto stiamo veramente male prima...uomini ascoltate!»... uomini ascoltate, dici a me? comunque non è universale la cosa che hai detto. ci stanno anche donne che stanno benissimo, anzi sono anche più ricettive, qualche giorno prima (ricettive non lo so se è il termine giusto ma comunque).. :o)
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magdalene57
magdalene57 il 15/07/05 alle 10:45 via WEB
il fatto di essere più "ricettive" non esclude la presenza di alcune di quelle sintomatologie...meno male che non compaiono tutte insieme!!! stanno facendo molti studi a livello medico ... se vuoi puoi contribuire alla ricerca scientifica dando il tuo contributo......
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lupopezzato
lupopezzato il 14/07/05 alle 19:25 via WEB
Ciao, sono sempre quello delle ali. A mia sorella la tormentavo. Con lei, dopo un certo giorno, cominciai ad avere un rapporto apertissimo. Successe dopo che le chiesi di spiegarmi la verginità. Lei s'incazzò e mi disse "e te la devo spiegare proprio io?".."e allora a chi devo chiederlo, a mamma?".. "fattela spiegare dalle tue amiche".."non hanno 19 anni le mie amiche".."E nemmeno tu" e chiuse il discorso. Qualche giorno dopo fu lei a venire da me e me ne parlò. Da quel giorno fu lei il mio istruttore di teoria. Quando non capivo mi faceva perfino i disegnini. Così scoprii anche che il fatto di sapere certe cose, più e meglio dei miei amici, mi faceva avere più successo con le ragazze. In realtà ho sempre l'impressione che continuiamo ad essere dei bambini con tanti perchè e ci fa piacere stare con chi, senza metterci voti e senza farci sentire cretini, è capace di spiegarci le cose e darci risposte. Ho detto questo perchè trovo molto giusto quello che hai detto tra le righe ovvero che mentre la bambina deve conoscere il fenomeno perchè lo vive, anche il maschietto deve conoscerlo per comprenderlo. :o)
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magdalene57
magdalene57 il 14/07/05 alle 21:03 via WEB
mi fa piacere che lo pensi, renderà più entusiasmante frequentare una donna e forse meno difficoltoso amarla. un sorriso
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mattino_disole
mattino_disole il 16/07/05 alle 15:00 via WEB
Io sono stata più fortunata di te Magdalene....ho sempre avuto una famiglia molto aperta, mio padre per l'esattezza. Da lui ho sempre avuto un'educazione sessuale "molto aperta". Lui mi ha spiegato l'evoluzione della vita nella donna, lui mi ha spiegato i metodi contraccettivi. Sono stata solo fortunata...e io ho accompagnato i miei figli in tutto questo....io mettevo il preservativo nel portafogli di mio figlio quando usciva....io ho parlato della pillola a mia figlia. Ti abbraccio.
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magdalene57
magdalene57 il 16/07/05 alle 16:51 via WEB
io sarei stata molto imbarazzata se mio padre avesse fatto cose del genere, eravamo un po' lontani da questo pungto di vista... ma con i miei figli sono più attenta...con mia figlia è facile..col maschio ho alcune difficoltà...specialmente a spiegargli la "sua" evoluzione...il suo cammino. L'universo femminile lo conosce...penso sia ora che conosca il suo. in questo sono imbranata. lui è orfano. un bacio
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lottergs
lottergs il 24/03/09 alle 04:03 via WEB
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