Creato da Iry_91 il 08/03/2010

PeNsIeRi ChE vOlAnO

Uno sfogo, o meglio un urlo, contro il DCA!

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LA CASA DI NESSUNO

 

She wants to go home, but nobody's home.
It's where she lies, broken inside.
With no place to go, no place to go to dry her eyes.
Broken inside.

 

WALK FOR LIFE

buio

Ogni passo che faccio è un piccolo passo verso la vita..LA MIA VITA!!

 

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Ogni giorno si perde un pezzo di se stessi

 

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La chiave tra le mie mani

Post n°10 pubblicato il 15 Novembre 2010 da Iry_91
 

Torno a scrivere dopo più di tre mesi, ringraziando in primo luogo coloro che hanno commentato i miei post precedenti. Grazie, ognuno di voi mi ha scritto delle importanti parole...

Tra un mese e poco più avverranno le  mie dimissioni dal Day Hospital, tutto questo un pò mi spaventa ma è tanta la voglia di provare a camminare! Sto costruendo un progetto di studio/lavoro per il prossimo settembre e nel frattempo vorrei lavorare un pò, per non stare a casa, cosa che naturalmente voglio evitare.. In passato non ha dato molto successo rinchiudersi tra le quattro musa di "me stessa"...

Ora finalmente lo sento, che qualcosa sta cambiando. La gabbia che mi sono costruita non è senza via d'uscita, perchè tra quelle sbarre, c'è una porta, una porta che prima non riuscivo a vedere e della quale, io e solo io, detengo le chiavi... Sento che passo dopo passo mi sto avvicinando alla serratura. Nel buio che ritenevo infinito ora scorgo flebile una luce.

Devo ancora affrontare molte parti di me che non mi piacciono, so che è difficile, che in svariati casi dovrò passare attraverso la sofferenza... Ma so anche che la chiave di tutto è nelle mie mani, se io lo voglio davvero, ed ora LO VOGLIO, riuscirò ad aprire la porta della mia prigionia.

Mi sono sempre accanita contro le altre persone, ma la sola persona su cui ho rivolto tutta questa rabbia e questo dolore è stata me stessa, ed è me stessa che devo iniziare a perdonare...

In questi anni sono molte le persone dalle quali per dipendenza, timore, paura e abitudine non riuscivo a lasciarmi alle spalle. Ma ora sono "quasi" pronta a mettere la parola fine su quei legami che oramai si sono spezzati.

La malattia, anche se nel male, mi ha permesso di affrontare argomenti e situazioni da cui altrimente avrei continuato a fuggire. Solo ora posso imparare a crescere e smettere di rinchiudermi nell'infantilità che da sempre uso come scudo e che ormai ho fatto troppo mia..

L'ossessione per il corpo, il cibo, le compensazioni, erano solo un modo per evitare i problemi, le responsabilità e le sofferenze... Ora sono leggermente più consapevole di ciò, ho smesso di pesarmi, tranne che sotto controllo dei medici. Le abbuffate e il vomito sono sempre meno frequenti (è quasi un mese che non ho crisi bulimiche e prima un'altro mese senza :) )e ho capito di poterle controllare, SONO IO A DECIDERE!!! La strada è ancora molto lunga e da imparare ho ancora molto. Ma ho fiducia in me :) .

Tanti passi avanti li ho fatti anche grazie ad una persona, la più importante che abbia: G. il mio ragazzo. Stiamo insieme da quasi 5 mesi ma ci conosciamo già da due anni. Mi ha sostenuto da amico e ora ancora di più come mio compagno. Con lui ho riscoperto, anzo scoperto, l'amore... 

Gli devo anche il gusto di mangiare in compagnia, che da anni avevo scoradto cosa fosse :).

Mi incoraggia sempre... Ha fiducia in me! Grazie alla sua presenza ho superato molte fobie, nel rapporto con l'altro sesso in particolare. Mi fa sentire amata e so che non è solo una mia sensazione ma anche la realtà. Ne sono innamorata. Un sentimento che ci ha messo due anni a sbocciare, con la reciproca conoscenza e la fiducia crescente. Lui è il mio ragazzo, il mio amante, il mio confidente, il mio migliore amico e il mio compagno. Con lui trascorro le serate a chiacchierare davanti ad una tazza calda di tisana, per poi lasciarci trascinare dalle coccole dell'amore...

Nonostante le difficoltà che questo percorso mi ha posto davanti (per fortuna!!) comincia ad andare meglio, molto meglio. Piano piano sto riprendendo in mano la mia vita, molto più di quanto abbia mai fatto..

Ora vado a dormire, o domani mattina la sveglia non so chi la sente. Tornare a scrivere mi rasserena sempre il cuore <3 .

Un abbraccio

Ele

 
 
 

"Basta farti del male"

Post n°9 pubblicato il 15 Agosto 2010 da Iry_91
 
Foto di Iry_91

Di nuovo qui, di nuovo su questo diario visrtuale per raccontare la mia lotta quotidiana... Dopo una settimana di chiusura il day hospital riapre domani, per fortuna! Ormai sono quasi due mesi che sono ricoverata li, e non potrei esserne più felice. Mi sono inserita bene, conoscendo persone splendide e creando nuovi legami. Nella struttura siamo rimaste in sei, ma non cambia nulla...

Piccoli passi avanti li sto facendo, anche se minimi e con continue ricadute. Il centro è diventato come una famiglia per me, un porto sicuro su cui posso sempre fare affidamento! Questa settimana di "ferie" è stata difficilissima! Non sono riuscita un giorno a seguire la dieta: ho perso 3 kg, ciò vuol dire che domani la dietista mi farà un bel rimprovero... dicono che perdo peso troppo velocemente. In questi due anni di bulimia il mio peso è cambiato molto e anche il mio corpo. Io vorrei tornare al mio peso naturale ma il dietologo mi ha detto che più di 1 kg al mese non posso perdere... questo mi ha molto demoralizzata. Io che sono abituata a perdere tutto ciò che voglio in appena due settimane non riesco ad accettare di alzarmi alla mattina e non vedere il peso calare sulla bilancia... Questi chili di troppo li sento come zavorre. La settimana si è sussuguita tra abbuffate, vomito (che ora non mi costa più fatica... se prima era una pratica a me difficile ora sta diventando un'abilità, so che è un male ma quando lo faccio mi sento felice) e lassativi...

L'altro giorno, con la faccia gonfia a ridosso di quel maledetto bagno, mi sono detta: "Eleonora, smettila di farti del male". Lo pensavo venramente, per una frazione di secondo ho interrotto quella mia routine che sta diventando quotidiana, ho alzato la testa e mi sono chiesta cosa ci facevo con il manico di un mestolo infilato in gola.. la riposta è che non lo sapevo. L'abbuffata non era stata un'abbuffata, solo qualche grammo di troppo, e allora perchè mi stavo riducendo così?

Ero arrabbiata, frustrata, sola, disperata, sofferente... volevo buttare fuori dal mio corpo tutte quelle emozioni negative che mi facevano stare male, ma era di me stessa che mi stavo svuotando. Del dolore non ci si può liberare in quella maniera, perchè così facendo non faccio altro che ingigantire quel vuoto enorme che sento in ogni parte di me. Per la prima volta ho capito che non voglio buttare fuori il cibo, ma il dolore che nascondo con esso, che sfogo con lui... Per voi saranno frasi fatte, ma per me sono scoperte, difficili da accettare... Odio me stessa, odio il mio corpo, odio ciò che sono e accettarmi non è facile... accettare è difficile... oggi mi sono abbuffata, di nuovo, non ho vomitato... non è molto, solo un'eccezione, ma spero che eccezione dopo eccezione questo tunnel giunga al termine. Continuo la mia lotta e spero, spero di avere la forza di farcela.

Un abbraccio

Ele

 
 
 

Un passo

Post n°8 pubblicato il 22 Giugno 2010 da Iry_91
 
Foto di Iry_91

Dopo tempo che non scrivevo, rieccomi a raccontare qualcosa su questo turbinio.

Dopo la diagnosi ufficiale (con tanto di certificato da parte dell'ambulatorio dei DCA) di bulimia nervosa sono stata sottoposta a due incontri con la struttura del Day Hospital, dove mi hanno preso in carica per seguire sotto le loro direttive la terapia.

Il percorso durerà sei mesi, ho iniziato solo ieri! Si entra la mattina presto e si esce nella metà del pomeriggio. I pasti sono assistiti e le regole rigide, ma, necessarie. Siamo un gruppo di 10 ragazze, a primo impatto tutte mi sono sembrate ottime persone, e molto disponibili nell'accogliere me e le altre nuove arrivate. Molto si basa sul lavoro e sulla terapia di gruppo, ma saremo seguite ognuna anche individualmente dalla psichiatra e dalla dietista. Tutto è molto faticoso, sia a livello emotivo che fisico. Seguire la dieta non è sempre semplice, sia a casa che in struttura. Siamo obbligate a finire tutte le porzioni e completamente. Ai bagni si va solo in determinati momenti e non dopo i pasti, difatti, vengono chiusi. La terapia farmacologica la prendiamo la alla mattina, insieme ai soliti esami di routine: pressione, battito cardiaco e a volte del sangue.

Essendo solo al secondo giorno ho poco da dire, spero di inserirmi bene e di portare a termine questo cammino al meglio.

Cerco di farmi forza, soprattutto quando la nausea mi attanaglia così ferocemente che sembra voglia farmi impazzire, come se volesse impormi la compensazione, anche quando io non voglio e lotto per resistere a tale gesto! E' un continuo braccio di ferro con me stessa, o perlomeno con quella parte di me che devo e voglio imparare a controllare!

Sono più sorridente in compagnia nell'ultimo periodo, ma allo stesso tempo disperdo lacrime silenziose ascoltate solo dalla mia solitudine. La strada che ho intrapreso so che è quella giusta, che ho un grandissima opportunità per cercare di guarire. Ma è talmente tortuosa ed insidiosa che mi fa paura, paura di non farcela... di deludere tutti quanti. Le mie amiche non riescono a darmi conforto, e i miei genitori solo ora hanno capito effettivamente quanto io soffra e di ciò gli sono grata, perchè ora mi hanno preso per mano, cercando di accompagnarmi nel mio percorso.

E' una guerra, una guerra di cui il vincitore si scoprirà solo alla fine. Devo combattere contro di me, cambiarmi e accettare, invece, ciò che di buono ho ma non riesco a vedere. Io ci spero, io lotto... non ho niente da perdere!

Un abbraccio

Ele

 
 
 

Nuovo percorso

Post n°7 pubblicato il 03 Maggio 2010 da Iry_91
 

Torno a scrivere,a dire,a fare... qualsiasi cosa pur di distrarre la mente dal buio che l'avvolge. La scorsa settimana ho dato il via alla mia nuova strada,ho effettuato la prima visita al centro dei DCA della mia regione. Tutti i medici mi sono sembrati competenti ed in gamba. Io ci spero, ci devo sperare per non sprofondare! Devo fare esami,test e visite... poi, insieme a loro si deciderà un percorso da seguire. Probabilmente farò dei giorni in Day Hospital. Sono felice di aver iniziato questo nuovo cammino,mi sento più fiduciosa. Sono circondata da persone serie e spero che loro possano aiutarmi,anche se so che il lavoro maggiore lo dovrò fare io, e questo mi spaventa. Mi spaventa perchè ci sono giorni che non voglio guarire,che ho paura di tornare alla vita o anche solo di provarci. Perchè ci sono giorni in cui penso che la malattia è l'unica che mi possa capire... lo so, sono parole di una mente malata. Eppure sono le mie,da molto tempo ormai ho perso la giusta prospettiva delle cose. Mi è stata prescritta una cura farmacologica,spero che dia qualche beneficio. Nelle ultime settimane tutto è peggiorato ulteriormente,per quetso non scrivevo... sarebbe stato un ripetersi infinito delle stesse tetre parole. Le mie amiche non capiscono,è inutile che continui a sperarci... non possono e va bene così. Gli voglio un mondo di bene,ma preferisco tenerle fuori,non ho bisogno di rimpoveri e parole dure,non ho bisogno di sentirmi una stupida in loro presenza,non voglio sentire le loro domande che mi chiedono di spiegargli i dettagli di una crisi bulimica!!! Non voglio! Dovrebbero chiedermi come sto,com'è andata la visita... ecco cosa dovrebbero chiedermi! Non quali sono i miei metodi di compensazione... certe domande non le voglio,mi feriscono e mi fanno male. Non riesco a sopportarle... ma come al solito non reagisco. Sto zitta,come sempre in loro presenza, e faccio finta di nulla. Perchè? Perchè mi sento inferiore a loro,mi sono sempre sentita inferiore e temo il loro giudizio... Sto divagando,ma avevo bisogno di scriverlo!Mi sento sola,questa è la realtà.. mi sento sola e persa ma allo stesso tempo resto immobile,incapace di reagire o forse è quello che voglio,mi lascio consumare l'anima,il cuore... lo spirito. Vado a dormire e una domanda si forma spontanea tra i miei pensieri: chi sono... io???

Non ne ho la minima idea,ho perso tutto,anche me stessa...

 
 
 

Caduta libera

Post n°6 pubblicato il 03 Aprile 2010 da Iry_91
 

caduta

Che disastro...

Le ultime settimane sono state un inferno. I minuscoli passi avanti che avevo fatto si sono trasformati in enormi passi indietro...facendomi precipitare ancora più in basso. Nonostante la consapevolezza che ho del mio problema non riesco a controllarmi. Mi sento sempre più sola..lontana dal mondo che mi circonda... Per la prima volta dopo due anni mia mamma ha assistito ad una mia crisi,ha pianto...disperata perchè è inerme difronte al mio dolore. Ha voluto parlare con la terapeuta per farsi consigliare. So che mi vuole bene,ma è più forte di me,ci sono momenti in cui la sola presenza dei miei genitori basta per mandarmi fuori di testa. Quando si compatiscono cercando di capire di chi sia la colpa o quando fanno finta che tutto vada bene..sono atteggiamenti che non rieso a sopportare...

Ho ricominciato a non mangiare...5 kg in meno in una settimana...la cosa assurda? Mi sentivo felice..forte...finchè le abbuffate non sono ritornate...ed è stato di nuovo disgusto..di nuovo ogni metodo di compensazione...di nuovo per terra... cerco di risalire e invece precipito sempre più in basso,risucchiata dal vuoto. Sono in caduta libera e so perfettamente che il fondo non l'ho ancora toccato...ma se mi sento così esausta ora,come starò quando avrò raschiato e superato il fondo? Perchè lo so bene che al tunnel non c'è fine,si può risalire o continuare a cadere sempre più giù..sempre più lontano da se stessi...

Mi faccio schifo? Si...

Non mi riconosco più,sto precipitando e il buio è sempre più fitto...

 
 
 
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E' pazzesco costatare che spesso sono le persone che noi amiamo a farci sentire incredibilmente soli

 

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Ognuno di noi è come la luna,ha un lato oscuro che non mostrerà mai a nessuno.

 

MA NEI TUOI OCCHI BLU..NON TI CI SENTI PIÙ...

Quando sei sola e stai per cadere,ricrdati sempre chi sei..

 

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