Creato da stancodellacasta il 11/02/2008
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!... Nè di Destra, nè di Sinistra... AVANTI!
 

3 MOSSE PER SMACHERARE VERONESI

BAMBINI POVERI

ALLE CASTE

E ALLE LOBBY  MONDIALI

VA BENE COSI'....

a me... NO!...

 

la lobby....

 

Roberto Saviano

camorra

"In Europa la camorra
ha ucciso più di ogni
altra organizzazione
terroristica o criminale:
4000 morti
negli ultimi trent’anni.

Uno ogni tre giorni"

Vergogna!!!
 

PREDICA BENE

RAZZOLA MALE!

 

(GUARDA IL MSG N. 19

COME CENSURA

L'INFORMAZIONE ANCHE LUI!)

 

La Grande Truffa: il Signoraggio

in sintesi:

e... GRILLO che ora non ne parla più!!!! chissà perchè!?!...

 

ancora signoraggio....

un agente di borsa...

 
 

Gladio

Su Gladio Veltroni faccia i nomi dei ministri implicati!

E’ preciso dovere di Veltroni e Prodi  fare i nomi dei due rappresentanti del governo che facevano parte di Gladio o smentire il presidente Cossiga che ne ha dato notizia. Chiedo al segretario del Pd e al capo del governo un sussulto di trasparenza democratica. La notizia mi preoccupa sia come esponente politico che come cittadino che ha a cuore la democrazia. Chiedo a Veltroni e Prodi, se la notizia è vera, di ritirare subito i due esponenti dal governo e, se candidati, anche dalle liste del Pd. Non si può parlare di democrazia e avere al proprio interno uomini in qualche modo implicati nelle trame oscure dell'eversione. Le notizie di nuovi documenti circa il coinvolgimento della struttura Gladio anche nel caso Moro e la presenza nel governo di simili personaggi, dimostra quanto l'Italia sia ancora lontana dal fare luce sulle vicende più tragiche della storia repubblicana. E chi vuole guidare questo paese deve assumere senza ipocrisie più di tutti la responsabilità della ricerca della verità.

 

salvabebè

molti neonati

poppano

 a bocca piena!

molti

piangono

a bocca asciutta!

 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

Gli onesti diventeranno leggenda.

Gli onesti sono il vero problema dell’Italia. Senza questa infame categoria di individui potremmo vivere in pace, senza denunce, scandali e la moglie di Mastella confinata a Ceppaloni. L’Italia sarebbe pacificata e serena
Gli onesti sono i veri diversi. Sono loro i disadattati. Tutti gli altri cittadini hanno gli occhi bianchi, senza pupille. Vedono la realtà attraverso Fede, Riotta, Vespa, Mentana, Ferrara. Gli onesti hanno occhi normali, vedono il mondo com’è, non come dovrebbe essere. Sono pericolosi. Alieni da sterminare.
La società italiana li sta contrastando con azioni efficaci, anche se non ancora risolutive. Diverse categorie stanno producendo anticorpi in proprio. I giornalisti onesti sono sotto scorta, come Saviano, o possono scrivere solo su quotidiani assistiti che nessuno legge, come Travaglio. I giudici dotati di pupilla, quelli che vedono Berlusconi e D’Alema per ciò che sono, finiscono sotto processo. Il CSM fa sempre, senza sconti, gli interessi del Paese. La categoria dei politici è quasi perfetta, gli onesti non sono più un problema, sono scomparsi. Gli occhi di Geronzi sono i più bianchi del pianeta Italia. Una garanzia per le bancarotte e gli AIDS-bond. Il sistema bancario con lui è al sicuro da contagi della feccia degli onesti, del resto emarginata o riparata all’estero.
Se l’informazione, la politica e la finanza sono sotto controllo, esistono, purtroppo, ancora nella popolazione frange di delinquenti anti sistema, anti inceneritori, anti condannati in Parlamento, anti base Nato Dal Molin, anti mafia, anti camorra, anti TAV in Val di Susa, anti privatizzazione dell’acqua, anti conflitto di interessi.
Gente subdola che, attraverso una palese manifestazione di onestà, vuole in realtà andare contro gli interessi del Paese. Gente antidemocratica. L’onestà in Italia è sovversiva. Ma a questa fastidiosa anomalia verrà posto rimedio. Il quinquennio berlusconiano che ci attende sanerà finalmente la parte infetta della nazione. Dopo ci saranno solo occhi bianchi e capelli finti come tutto il resto. Gli onesti diventeranno leggenda.
 

Ultimi commenti

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D'ALEMA COME TOTTI

“Vai a farti fottere – lei è un bugiardo e un mascalzone”,

con questa frase inconsulta l’onorevole Massimo D’alema

ha inveito contro Sandro Sallusti condirettore de Il Giornale

durante la trasmissione Ballarò di martedì scorso,  si stava

discutendo sulla vicenda delle dimissioni del ministro Scajola.

 

Povera Patria

 

 

MAFIA

La vera storia di

Berlusconi e Dell'Utri

1

2

3

!!!la telefonata intercettata!!!

 

arrampicarsi agli specchi.....

..."E, Non fu Mai condannato per MAFIA!!!..."

VE LO GIURO!

 

Carlo Vulpio

Via di qui!

Cattivi Magistrati

e cattivi Giornalisti!

http://www.carlovulpio.it/default.aspx

 

Area personale

 

un eroe...

Mangano: se un mafioso diventa eroe

I politici parlano tanto e cercano di raccogliere voti anche negli angoli più sporchi della Sicilia. Sono pronti a tutto. A stringere accordi con la mafia, anche se pubblicamente devono scagliarsi contro Cosa nostra o le altre mafie. Insomma, a parole sono tutti bravi. Molti politici, della legalità, dell’etica e della giustizia però non vogliono saperne nulla, perché sono elementi che non portano voti. La mafia, invece, sì.

Quando Silvio Berlusconi è arrivato in Sicilia domenica 6 aprile, qualcuno gli ha suggerito che era opportuno - per una questione mediatica - che dal palco di Palermo e poi da quello di Catania, qualcosa contro la mafia era opportuno che la dicesse. Al cavaliere questa parola “mafia” non va proprio giù e da tempo non riesce a pronunciarla. Forse per questo ha pensato bene di dire che “tutti i voti al PdL saranno utilizzati contro la criminalità organizzata”, che è molto diversa da Cosa nostra. Alcune ore dopo, al termine del pranzo, interpellato dai giornalisti che si chiedevano come mai non avesse pronunciato la parola mafia, il cavaliere ha specificato: “Per quanto riguarda la Sicilia, i voti al Pdl saranno usati contro la mafia; nelle altre regioni contro 'ndrangheta, Camorra e Sacra corona unita. Così mi sembra di essere molto chiaro”. Chiarissimo. Anche per i boss.

In Sicilia si vive di segnali, e le parole vengono pesate. E a Berlusconi in passato qualcuno glielo ha spiegato bene.
La mafia è mafia proprio perché ha contatti con i politici, altrimenti sarebbe solo “criminalità organizzata”. Ma l’uscita pubblica del cavaliere in Sicilia sembra non essere piaciuta a qualche suo amico vicino alle cosche. E così, per equilibrare le cose, Marcello Dell’Utri è corso subito ai ripari, parlando contro i collaboratori di giustizia, ricordando che il fattore della villa di Arcore di Silvio Berlusconi, il boss mafioso Vittorio Mangano, era stato “un eroe”. Il messaggio è lanciato. Si corre ai ripari e forse alla chiamate alle armi. Dell’Utri ancora una volta tende una mano a Cosa nostra. Ma i “picciotti” siciliani sembrano non essere ancora contenti dello sgarbo che è stato loro fatto il 6 aprile e per questo il cavaliere torna a parlare di Mangano, appoggiando ciò che aveva detto il suo consigliere e amico Dell’Utri.

Alla luce di tutto ciò mi chiedo se può mai essere coerente l’atteggiamento di una persona, in questo caso Berlusconi, che prima grida contro le mafie e poi sostiene e difende un capomafia, un sicario delle cosche, un trafficante di droga, un riciclatore. Si può mai sostenere un leader politico che considera eroe un mafioso, un uomo che si è macchiato le mani del sangue innocente di siciliani assassinati perché vittime di guerre fra clan, che propone per i magistrati test per la salute mentale e si scaglia contro i collaboratori di giustizia? Può mai un politico che si circonda di amici vicini a Cosa nostra, alla ‘ndrangheta, alla camorra, avere la fiducia dei cittadini? Possono le mafie, ancora oggi, dopo l’uccisione di magistrati, esponenti politici, sindacalisti, sacerdoti e giornalisti, avere la meglio sulla democrazia e sostituirsi all’insieme dei fini cui tende un governo, un partito?

Intanto il Meridione soffre e si piega alla supremazia delle mafie e dei collusi con essa. Mentre diversi politici continuano a finanziare le organizzazioni criminali con l’acquisto di cocaina per uso personale.

di Lirio Abbate

 

SEX CRIMES AND VATICAN

 

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Tu Puoi!!!!

Tu puoi andare in una trasmissione televisiva, alzarti in piedi e vendicare gli italiani.

Tu puoi parlare di parlamento pulito, di precariato, di morti sul lavoro, di raccolta differenziata.

Lo puoi gridare.

Tu puoi parlare di Mafia, di collusioni, di lottizzazioni...  di Ingiustizia...

Tu puoi fare una domanda a un "dipendente" sul conflitto di interessi, sul falso in bilancio, sull’indulto, su Europa 7, sulla corruzione di giudici per la Mondatori e PRETENDERE una risposta con una telecamera piazzata sulla sua faccia.

Tu puoi parlare e fare e dire e agire...

Tu puoi esser Libero...

Provaci!!!!

 

Furto libero e onesto per tutti

L’Italia è una democrazia avanzata fondata sulla legalità. Le leggi sono il suo punto di forza. Sono così tante, tra le 300.000/350.000, che nessuno le conosce tutte. Per ogni disposizione c’è il suo contrario, la sua eccezione, la sua interpretazione giuridica. Il numero di avvocati della città di Roma è pari a quello di tutta la Francia.
Da qualche legislatura gli italiani si fanno eleggere per migliorare le leggi. Vogliono legiferare per i reati commessi prima di essere eletti. Prima il peccato, poi l’autoassoluzione. Innocenti per aver commesso il fatto. E’ anche un’opera sociale la loro. Insieme a un presidente del Consiglio sono assolti, per fare un esempio legislativo, tutti coloro che hanno commesso falso in bilancio. Un ex reato che è ora possibile commettere rimanendo onesti.
Lo psiconano ha tracciato la via della autolegislazione. Va estesa, democraticamente, a tutti. E’ come l’autocertificazione. Chiunque, in base alle sue esigenze, si fa la sua legge, la autoapprova e la deposita in Comune. Se la legge entra in conflitto con quella di un altro cittadino, il passo successivo è l’applicazione della legge del più forte. In caso di decesso di uno dei due contendenti, il sopravvissuto godrebbe comunque dell’indulto.
L’autolegislazione farebbe emergere la pancia del Paese, quella che non vuole, giustamente, farsi processare per reati che la riguardano mentre gli altri la fanno sempre franca. Il tutto senza dover ricorrere ad atti costosi come la corruzione di giudici, o la compravendita di giornalisti, che non sono alla portata di tutte le tasche. Un foglio di carta semplice, una legge fai da te, una firma. E finalmente la libertà di delinquere.
E’ già iniziata la campagna elettorale: “Furto libero e onesto per tutti.
 

 

« non lasciamoli soli!Programmazione Economica... »

Qui nel Burkina Faso...

Post n°45 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da stancodellacasta
 

La crisi delle Borse

vista dal Burkina Faso

di Carlo Cipiciani

Qui a Banfora, nel Burkina Faso, siamo tutti molto preoccupati per la grave crisi che ha colpito i mercati finanziari del mondo. Seguiamo con trepidazione lo svolgersi degli eventi, trattenendo il fiato ad ogni dichiarazione preoccupata, ad ogni vertice a Parigi, Londra, Washington.

Siamo rimasti senza parole, qui nel Burkina Faso, quando la crisi è iniziata. E il 14 settembre, quando è fallita una grande banca, una certa Lehman Brothers, mandando in fumo in un giorno circa 630 miliardi dollari, una cifra 12 volte superiore a quella che basterebbe a sfamare tutti coloro che soffrono di fame, ci siamo rimasti così male che abbiamo digiunato per 3 giorni. Per fortuna ci siamo abituati e non ci è costata tanta fatica.

Abbiamo atteso con ansia che i grandi della terra si dessero da fare, e abbiamo respirato di sollievo quando il Ministro del Tesoro americano Paulson ha lanciato il suo piano di acquisto per i titoli avvelenati della banche, 700 miliardi di dollari trovati in un batter d'occhio, mentre i soldi per le vaccinazioni obbligatorie per l'Africa non si trovano mai. E siamo rimasti male quando il parlamento americano l'ha bocciato, perché abbiamo pensato a quei poveri manager delle banche e alle loro buonuscite da milioni di dollari che prendevano il volo. Qualcuno qui, per un giorno intero non ha bevuto . Non è stato un gran sacrificio, perché qui spesso l'acqua - quando c'è - è inquinata.

Abbiamo fatto il tifo per il Presidente Sarkozy, per la Cancelliera Merkel, per il Premier Gordon Brown e per il simpaticissimo frequentatore di discoteche Silvio Berlusconi, quando sono fioccati i prestiti di 30 miliardi di euro per Fortis, i 7 miliardi per Dexia , i 35 miliardi di euro per Hypo Re, somme che l'Europa non ha mai dato ai paesi poveri. E siamo stati tristi, quando le borse europee hanno bocciato l'accordo, bruciando il 30 settembre 320 miliardi di euro, una somma che servirebbe a risolvere parte dei problemi dell'assistenza sanitaria nei paesi del terzo mondo. Per protesta quel giorno le donne di Banfora hanno scelto di partorire per strada. Poco male, molte di loro non hanno mai messo piede in un ospedale, forse non sanno neppure cosa sia.

Abbiamo gioito quando il 5 ottobre il G4 ha trovato l'accordo per sostenere le banche, e la Fed ha annunciato un piano per 1.400 miliardi di dollari per far tornare la fiducia degli operatori e del credito che, assieme ai 1.200 spesi in armamenti negli ultimi anni, forse potrebbero risolvere molti problemi : il rachitismo nei bambini, i servizi igenici mancanti, forse pure la casa per chi vive in povertà. Ma non fa niente: l'importante è che poveri miliardari come Abramovich non perdano in un solo giorno 19 miliardi di euro per questa crisi. Ma quando 3 giorni fa le borse europee hanno bruciato in un giorno altri 450 miliardi di euro, che divisi per ognuno dei poveri del mondo farebbero più di 450 euro a testa, che per molti qui a Banfora sono quasi il reddito di un intero anno, abbiamo avuto paura.

Paura, mentre aspettiamo di vedere cosa accadrà dopo le solenni decisioni assunte in questo fine settimana. Trepidiamo con voi, e non pensate che vi stiamo prendendo in giro: siamo davvero angosciati per i vostri piccoli risparmi di gente perbene, per la montagna di soldi perduta dai milionari di tutto il mondo. Pensiamo ai grandi e piccoli sacrifici che vi toccherà fare per qualche tempo, e a quelli di quei poveri miliardari che dovranno rinunciare a qualche piccolo lusso, di tanto in tanto. E, scusateci se ci permettiamo, anche al fatto che chi pagherà il prezzo più alto, come al solito, saremo noi.

Vi siamo vicini, come ogni giorno...

Anche se forse non ci fate caso. 

 
 
 
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