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Lunedė da non perdere al planetario di Milano: Star Trek, la scienza incontra il futuro

Post n°1204 pubblicato il 19 Novembre 2009 da treknews24
 
Foto di treknews24

Parte il conto alla rovescia per il lancio dell’Enterpri­se. Il decollo è fissato per lunedì prossimo, 23 no­vembre, alle 21 a Milano; l’equipaggio sarà eccezional­mente composto da 375 perso­ne, tante quante sono le pol­troncine rotanti del Planetario che ospita l’evento «Star Trek. La scienza incontra il futuro», in una serata dedicata ai lettori del «Corriere della Sera». L’occasione è l’uscita, il 24, del film «Star Trek», in Dvd e Blu-Ray, firma­to da JJ Abrams, undicesimo della serie cinematografica. E se, per gioco, il Planetario si trasfor­ma nell’astronave della saga in­terstellare, il ruolo del capita­no Kirk non può che toccare al direttore scientifico Fabio Peri. Sempre ammesso che la scien­za abbia qualcosa a che fare con la fantascienza... «Eccome se ce l’ha, basti pensare che il primo a scrivere un romanzo di fantascienza fu, nel Seicen­to, lo scienziato Giovanni Ke­plero che nel 'Somnium lu­nae' immaginò un’avventura nello spazio e la terra vista dal­la luna».

Quindi nessuno arric­ci il naso se la science fiction entra nel tempio della divulga­zione scientifica, da cui passa­no ogni anno 120 mila persone appassionate di misteri del co­smo. «Anzi — prosegue Peri — l’una e l’altra possono anda­re d’accordo. Da un lato i fon­damenti scientifici danno cre­dibilità alla fantascienza; dal­l’altro la fantascienza spesso è stata uno stimolo e talvolta è stata superata dai traguardi raggiunti dalla scienza». Peri chiarisce con un esempio: «Prendiamo due orologi e man­diamone uno in orbita, scopria­mo che lì il tempo scorre più lentamente. Sembra fanta­scienza, ma è scientifico».

Nel caso di «Star Trek XI», che si avvale come consulenti di fisici e scienziati, la parente­la tra i due ambiti è ancora più stretta: «Il pubblico di un pla­netario e quello di un film di fantascienza non sono sovrap­ponibili, ma chi è appassiona­to di scienza apprezza l’idea di ritrovare rigore e coerenza in un’opera di fantasia. Certo, in un film non si può fare a meno di mostrare un raggio laser, an­che se è invisibile, o di far esplodere con fragore un pia­neta, mentre nello spazio que­sto non può accadere perché il suono non si propaga e regna il silenzio. Ma la coerenza di fondo del lavoro rimane». E il successo pluridecennale della saga (nata in tv nel 1966) è lì a dimostrarlo. Nel corso della serata, sullo sfondo sug­gestivo della volta celeste e del­le stelle, viene proiettato un fil­mato di Manuela Lehnus con, in anteprima, clip tratte da «Star Trek XI» e interviste.

Un viaggio ai confini della scienza attraver­so quattro topos, comuni a scienza e fantascienza (i viaggi nello spazio, la scoperta del co­smo, gli alieni e gli scenari tecnologici), spiegati e commen­tati dallo stesso Peri. E se non siamo ancora arrivati al teletra­sporto è proprio grazie alla fan­tascienza di «Star Trek» che ab­biamo familiarizzato con con­cetti astratti come il tunnel spa­zio-temporale o con oggetti concreti quali i telefonini. Senza dimenticare il fattore umano: già all’origine gli inventori della serie avevano compreso che l’esplorazione dello spazio non poteva riguar­dare un solo Paese, l’equipag­gio era formato da membri di diverse nazionalità (c’erano pu­re gli alieni). «Oggi accade pro­prio così, le missioni spaziali e i progetti di ricerca sono frutto di collaborazioni internaziona­li ». Insomma, Star Trek aveva «immaginato bene».

Come partecipare
«Star Trek. La scienza incontra il futuro» si tiene lunedì 23 novembre alle 21, al Planetario di Milano «Ulrico Hoepli», corso Venezia 57. L’evento è gratuito e riservato ai lettori del «Corriere della Sera». Per partecipare occorre presentare l’annuncio dell’iniziativa «Star Trek» che sarà pubblicato giovedì 19 e venerdì 20 sulle pagine del Corriere Milano alla biglietteria del Planetario (orari 9-12 e 14-16, tel. 02.88.46.33.40). L’evento è organizzato dal Planetario con l’associazione AstrOfficina.

Ospite della serata è l’associazione «Stic-Star Trek Italian Club» (www.stic.it) che ha sede a San Michele al Tagliamento, vicino a Venezia, e che riunisce oltre novemila appassionati della saga fantascientifica provenienti da tutta Italia (molti i milanesi e i lombardi). Fondato nel 1982 da Alberto Lisiero e Gabriella Cordone, il fan club è l’unico nel suo genere in Italia. Dal 2002 è stato riconosciuto dalla Paramount. Racconta Gabriella Cordone, 45 anni, di professione grafica: «Le nostre attività? Organizziamo due raduni annuali dove ci presentiamo con abiti di scena e curiamo 'Inside Star Trek Magazine', edizione italiana della rivista ufficiale». La rivista è una vera «bibbia» con notizie, dietro le quinte, curiosità e tutto quanto c’è da sapere sull’equipaggio dell’astronave Enterprise. (Corriere della Sera)

 
 
 
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