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islam e bicicletta

Post n°472 pubblicato il 23 Settembre 2016 da diogene51
 

Seguendo un link su facebook ho letto di una nuova “iniziativa” chiamiamola così del mondo musulmano. La guida Al-Kathami ha proibito alle donne l’uso della bicicletta (rende le donne desiderabili), provocando, almeno in Iran, la loro rivolta. “Il Giornale” si è spinto ad intervistare dei musulmani italiani, i quali sostengono tale posizione, dicendo che la donna deve stare in casa e non andare in giro in bicicletta. E spiegano: per noi la donna è una cosa sacra e come tutte le cose sacre le teniamo nascoste. Anche mostrare un dito del piede dovrebbe essere proibito.

Al di là di cose ben più gravi (i matrimoni combinati, le rappresaglie familiari per le ragazze che si scelgono un ragazzo non musulmano, l’obbligo vigente per le donne in qualche paese di uscire di casa solo se accompagnate da un parente, l’anatema contro i gay, ecc.) questo è un segno, piccolo ma significativo, di come funziona la morale del mondo musulmano (bisogna fare un distinguo per l’Indonesia, che è il più popoloso paese musulmano, ma da cui non mi sembra provengano immigrati). Gli uomini fanno le leggi che riguardano le donne, che ovviamente non vengono interpellate, perché le donne sono cosa loro. Sacre, ma loro possesso.

Ecco perché io sono di quelli che ha paura quando si parla di  relativismo della cultura. Non si tratta di costumi occidentali che si vogliono imporre, qui si tratta della possibilità di scelta, della autonomia, di metà degli individui (secondo alcune statistiche anche più della metà).

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Commenti al Post:
aldogiorno
aldogiorno il 23/09/16 alle 21:48 via WEB
CIAO DIOGENE, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA LIETA SERATA ED UN CARO SALUTO ALDO.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 23/09/16 alle 23:52 via WEB
Grazie Aldo, un saluto anche a te!
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geishaxcaso
geishaxcaso il 23/09/16 alle 21:54 via WEB
buonasera Renato.... io non so cosa vuol dire esattamente relativismo della cultura, so che circa 100 anni fa anche qui da noi era abbastanza disdicevole per una donna andare in bicicletta, così come lo era mostrare le caviglie, studiare, lavorare, votare, pensare, uscire senza essere accompagnate... le donne stavano in casa a fare figli e, nelle società contadine, lavoravano anche la terra, come schiave o giù di li.... forse relativismo vuol dire che ogni cultura ha bisogno di tempo per evolversi, e personalmente credo che sia così... purtroppo la bella società occidentale che si inginocchia di fronte alle culture "altre" cospargendosi il capo di cenere per gli errori commessi dagli avi, non aiuta queste culture a crescere ma le spinge a crogiolarsi nella loro arretratezza, perchè crescere ed evolvere, in fondo, è faticoso e scomodo....
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 23/09/16 alle 23:54 via WEB
E' molto vero quello che dici, ma quanto ci vorrà per questa evoluzione? E per ora non vedo segnali di crescita, che forse anzi probabilmente avverrà...
(Rispondi)
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 24/09/16 alle 07:34 via WEB
È vero, ci vorrà molto più tempo, anche perché la religione cattolica è comunque molto più "soft" di quella musulmana e i suoi paletti sono stati travolti facilmente - forse anche troppo - dalla modernizzazione, sradicare l'islam mi sembra più difficile. Per altro l'islam, sebbene arretrato nel pensiero, si giova di forme di comunicazione moderna, creando un mix micidiale di persuasione a livello globale....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/16 alle 20:58 via WEB
Condivido il pensiero dell'architetto Marina. Mi piace l'architettura dei suoi ragionamenti. BUONA SERA RENATO:-)))
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
diogene51
diogene51 il 26/09/16 alle 00:03 via WEB
Buona sera, carissima Giuliana!
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nina.monamour
nina.monamour il 24/09/16 alle 10:59 via WEB
Buongiorno Renato leggendo attentamente questo post, mi rendo conto del perché l'Islam non può convivere con l'occidente. Non è neanche la differenza tra cristianesimo ed islamismo, è una questione più profonda, è il diverso modo di considerare le donne. Nel cristianesimo la donna è parte essenziale della vita civile, per l'Islam è solo ed esclusivamente proprietà dell'uomo, da nascondere e non fare vedere a nessuno tranne che al marito. E' per questo che, pur rispettando l'Islam e le sue credenze, ho sempre sostenuto che non ci potrà mai essere convivenza, ognuno nella propria nazione. E pensare che c'è ancora qualcuno in Italia che considera questi soggetti delle persone democratiche, tolleranti e culturalmente al pari di noi occidentali! Ti auguro un sereno Sabato.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 26/09/16 alle 00:12 via WEB
E infatti, questo è il problema, è un problema di civiltà. Anche il cristianesimo, checché ne dica il Papa, è stato una religione integralista e coercitiva, ma questi aspetti sono stati spazzati via dallo spirito laico nel corso deli ultimi 3 secoli e per almeno un altro secolo indietro non hanno fatto grossi danni. L'islam è, come morale e come "sentire", indietro di 3-4 secoli. Ora è vero che con i mezzi di comunicazione di massa, la globalizzazione ecc. le civiltà possono evolvere rapidamente, però è pur sempre uno iato che non sarà facile colmare. E in fondo la parità tra i sessi non è ancora del tutto entrata, almeno nel cattolicesimo: le donne non sono ammesse al sacerdozio, mentre nel protestantesimo sì. Ancora per la chiesa moderna la donna è qualcosa di cui si dice che è sacra (l'immagine della Madonna, ecc.)per impedirle di svolgere un ruolo paritario. Certo, son pochi gli uomini che considerano la donna una loro proprietà, ma i vari casi di femminicidio dimostrano che non sono poi pochissimi... Buona serata, anzi buona notte, Nina!
(Rispondi)
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/09/16 alle 17:48 via WEB
mi intrometto qui, Renato: ciò che dici esprime esattamente il mio pensiero. bello questo post. ciao e buon pomeriggio :-)
(Rispondi)
surfinia60
surfinia60 il 24/09/16 alle 12:02 via WEB
Le donne da quelle parti sono delle semplici fattrici, delle proprietà che valgono meno di un cammello. Come si può pensare che vengano considerate degli esseri umani, con una dignità, dei sentimenti, una volontà che abbia per loro qualche importanza??
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 26/09/16 alle 00:26 via WEB
Il problema è generale, da un lato come dice più sotto Effeviola è sgradevole che questo avvenga in altri paesi, ma è ancora peggio che, grazie all'immigrazione incontrollata (problema che esisteva anche prima degli sbarchi degli ultimi anni, perché noi siamo un paese da burletta) questi comportamenti si diffondano anche da noi. Grazie Surfinia!
(Rispondi)
effeviola2
effeviola2 il 24/09/16 alle 17:23 via WEB
Questione davvero difficile da trattare. E così pure la bicicletta le hanno tolto, che altro resta? Che l’uomo musulmano possa proibire a suo piacimento , e quando più gli aggrada , qualsiasi cosa al genere femminile è cosa ormai nota…..la mia posizione è stata sempre molto netta nei confronti di certi usi e costumi del mondo islamico e cioè non li tollero nel mio mondo in cui, le donne in special modo, certe conquiste le hanno pagate a duro prezzo e parlo di libertà, della piena libertà…molti contestano il fatto che i nostri costumi, quelli femminei soprattutto, sono forse peggiori di certe restrizioni, proibizioni e affini….e io ribatto che la mia libertà, me la gioco come voglio, ho l’opzione sempre pronta, usarla nel modo giusto o sbagliato, ma lo decido da me….la differenza sta tutta qui. E che nessuno mi venga a raccontare che portare il burka sia una “scelta”, perché l’origine di quella scelta è e resta comunque maschile, poi il lavaggio del cervello può produrre qualsiasi orrore. Certo ci vorrà tempo, tantissimo tempo perché qualcosa cambi, già molti islamici la pensano diversamente, solo che sono, in genere, personaggi della cultura, scrittori, giornalisti, artisti (e spesso atei)…..e ho detto tutto. Non amo il relativismo culturale, essere aperti all’"altrui" non significa che nel mio paese posso accettare(veramente non l’accetto in nessun posto) cose aberranti come l’infibulazione(qualcuno ci ha provato ad ammetterlo come facente parte di una tradizione), nel momento in cui si nega la libertà e la dignità a qualcuno non c’è relativismo che tenga.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 26/09/16 alle 00:23 via WEB
Comunque pare che in Iran molte ragazze abbiano cominciato a postare su facebook la loro foto in bicicletta e non potranno certo arrestarle tutte, è un piccolo segnale, che potrà forse assumere maggior peso. Sì, anche a me fanno ridere le ragazze islamiche che dicono che il velo è una scelta che deve essere condivisa. Quello che mi fa paura è che l'islam continua a diffondersi, anche in ragione della maggiore fertilità dei suoi seguaci, tanto che si stima che nel 2050 sarà la religione più diffusa al mondo e non so se il laicismo di qualche loro esponente si diffonderà tra la gente comune. Io conosco per esempio un arabo, che ha sposato una mia vecchia amica, è un laico senza dubbio, mangia quello che vuole, beve vino, però ha voluto circoncidere il figlio. Poi magari ti dice che la circoncisione è una pratica utile (e non lo metto in dubbio, anche se la effettiva utilità riguarda una minima percentuale di bambini - quelli che verrebbero circoncisi anche da noi, per squisiti motivi medici) ma è innanzitutto un segno di riconoscimento religioso. Insomma io vedo molto problematico l'affermarsi del laicismo nell'islam e soprattutto l'acquisizione di stili di vita paritari tra uomo e donna. Buona serata, Effe!
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nina.monamour
nina.monamour il 25/09/16 alle 15:45 via WEB
Buona Domenica Renato (^_*)
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diogene51
diogene51 il 26/09/16 alle 00:26 via WEB
Buona settimana, Nina!
(Rispondi)
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/16 alle 21:01 via WEB
Questa storia, RENATO, mi fa venire in mente "Monella" il film del 1998 diretto da Tinto Brass dove la protagonista, come forse ricordi, usava la bicicletta come arma di seduzione.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 26/09/16 alle 00:27 via WEB
Ahahaha! Credo che in Iran le donne siano (penso giustamente) assai più castigate nel loro abbigliamento da bici...
(Rispondi)
thatiel
thatiel il 26/09/16 alle 12:07 via WEB
Le donne sono sacre? Se lo fossero le tratterebbero da regine, invece valgono meno di zero.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 26/09/16 alle 23:15 via WEB
Infatti, è quello che dicevo: si considerano "sacre" per trattarle da schiave... Grazie della visita e del commento!
(Rispondi)
gabbiano642014
gabbiano642014 il 28/09/16 alle 13:45 via WEB
Ciao Renato..Penso che esprimere un giudizio nel relativismo culturale è possibile solamente in forma generica.E' difficile accettare una logica in storie diverse,scambi materiali e culturali che hanno nel passato contrapposizioni di pensiero e frontiere insormontabili. Nell'odierna globalizzazione la soluzione dovrebbe essere una storia comune,ma in alcune società arcaiche l'uomo-padrone non abbandonerà mai lo scettro..I frammenti del passato rimarranno sempre una rete inesauribile di comprensione...
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 28/09/16 alle 13:47 via WEB
Per quanto sia aperta al relativismo culturale non posso accettare alcuni atteggiamenti nei confronti delle donne..Buona giornata mio caro Renato..
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diogene51
diogene51 il 28/09/16 alle 19:47 via WEB
Vedo che concordi con me, Patty. Buona serata!
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